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Cannibalismo

Post n°36 pubblicato il 25 Ottobre 2013 da dirty_player

Ho imparato che spesso la prima sensazione è quella giusta.
Che se quello che leggi, stride con quello che senti, è alla sensazione di stridore che dovresti dare ascolto.

Ho imparato che i fatti raccontano più di mille promesse, che chiunque può giurarti di sconfiggere per te un leone a mani nude, tanto il leone mica c'è. 
E se mai arrivasse, sta pur certa che l'unica a vedersela col leone a mani nude, sarai tu. Perchè a giro orizzonte non ci sarà anima viva, e tuttalpiù potrai trovare qualcuno che ti aiuti a curarti le ferite, se sopravvivi. Che poi, diciamocelo, se il leone non lo sconfiggessi in prima persona, tornerebbe di sicuro ad abitare i tuoi incubi. Quindi sarebbe meglio nemmeno prometterlo. Questione di onestà intellettuale e rispetto dei sentimenti altrui, si dovrebbe dire.

Ho imparato che scuse ed alibi spesso giocano di concerto. Chi le trova non è cattivo, ma non riesce ad essere sincero. Ho capito che siamo tutti un po' così, mentre sgomitiamo per non soccombere al mondo, che spesso sono così anch'io, anche se non mi piace ammetterlo.

Ma ho anche imparato a non accontentarmi. A smettere di sottovalutare il forziere che mi porto dentro e non spanderlo sul terreno del primo che arriva a declamare la mia unicità.
Ho imparato a non permettere che altri si nutrano della mia luce, cannibalizzando pezzi di me per sentirsi migliori o solo importanti.
Io unica sto imparando a sentirmici da sola. Ed è faticoso.
Farlo davvero, dico. Non dichiararlo soltanto.
Sentire, più che dire. 

Diceva la volpe al piccolo principe "E’ il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante! Gli uomini hanno perduto questa verità, ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato" che altro non è che la spiegazione di "Ecco il mio segreto, è molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi"

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Commenti al Post:
Lord_Taliesin
Lord_Taliesin il 25/10/13 alle 10:11 via WEB
Premettendo che non ho mai letto il Piccolo Principe per intero, ma solo qualche pezzo qua e la, ti dirò che in quel contesto, la parola "addomesticato" mi ha sempre suonato malissimo...
 
 
dirty_player
dirty_player il 25/10/13 alle 10:20 via WEB
se non l'hai mai letto suona per forza malissimo.. se hai voglia dovresti leggere almeno questo: In quel momento apparve la volpe. "Buon giorno", disse la volpe. "Buon giorno", rispose gentilmente il piccolo principe, voltandosi: ma non vide nessuno. "Sono qui", disse la voce, "sotto al melo..." "Chi sei?" domando' il piccolo principe, "sei molto carino..." "Sono una volpe", disse la volpe. "Vieni a giocare con me", le propose il piccolo principe, sono cosi' triste..." "Non posso giocare con te", disse la volpe, "non sono addomestica". "Ah! scusa", fece il piccolo principe. Ma dopo un momento di riflessione soggiunse: "Che cosa vuol dire <addomesticare>?" "Non sei di queste parti, tu", disse la volpe, "che cosa cerchi?" "Cerco gli uomini", disse il piccolo principe. "Che cosa vuol dire <addomesticare>?" "Gli uomini" disse la volpe, "hanno dei fucili e cacciano. E' molto noioso! Allevano anche delle galline. E' il loro solo interesse. Tu cerchi delle galline?" "No", disse il piccolo principe. "Cerco degli amici. Che cosa vuol dire "<addomesticare>?" "E' una cosa da molto dimenticata. Vuol dire <creare dei legami>..." "Creare dei legami?" "Certo", disse la volpe. "Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l'uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io saro' per te unica al mondo". "Comincio a capire" disse il piccolo principe. "C'e' un fiore... credo che mi abbia addomesticato..." "E' possibile", disse la volpe. "Capita di tutto sulla Terra..." "Oh! non e' sulla Terra", disse il piccolo principe. La volpe sembro' perplessa: "Su un altro pianeta?" "Si". "Ci sono dei cacciatori su questo pianeta?" "No". "Questo mi interessa. E delle galline?" "No". "Non c'e' niente di perfetto", sospiro' la volpe. Ma la volpe ritorno' alla sua idea: "La mia vita e' monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me. Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio percio'. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sara' illuminata. Conoscero' un rumore di passi che sara' diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi fara' uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiu' in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me e' inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo e' triste! Ma tu hai dei capelli color dell'oro. Allora sara' meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che e' dorato, mi fara' pensare a te. E amero' il rumore del vento nel grano..." La volpe tacque e guardo' a lungo il piccolo principe: "Per favore... addomesticami", disse. "Volentieri", disse il piccolo principe, "ma non ho molto tempo, pero'. Ho da scoprire degli amici, e da conoscere molte cose". "Non ci conoscono che le cose che si addomesticano", disse la volpe. "Gli uomini non hanno piu' tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose gia' fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno piu' amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!" "Che cosa bisogna fare?" domando' il piccolo principe. "Bisogna essere molto pazienti", rispose la volpe. "In principio tu ti sederai un po' lontano da me, cosi', nell'erba. Io ti guardero' con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po' piu' vicino..." Il piccolo principe ritorno' l'indomani. "Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora", disse la volpe. "Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincero' ad essere felice. Col passare dell'ora aumentera' la mia felicita'. Quando saranno le quattro, incomincero' ad agitarmi e ad inquietarmi; scopriro' il prezzo della felicita'! Ma se tu vieni non si sa quando, io non sapro' mai a che ora prepararmi il cuore... Ci vogliono i riti". "Che cos'e' un rito?" disse il piccolo principe. "Anche questa e' una cosa da tempo dimenticata", disse la volpe. "E' quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un'ora dalle altre ore. C'e' un rito, per esempio, presso i miei cacciatori. Il giovedi ballano con le ragazze del villaggio. Allora il giovedi e' un giorno meraviglioso! Io mi spingo sino alla vigna. Se i cacciatori ballassero in un giorno qualsiasi, i giorni si assomiglierebbero tutti, e non avrei mai vacanza". Cosi' il piccolo principe addomestico' la volpe. E quando l'ora della partenza fu vicina: "Ah!" disse la volpe, "... piangero'". "La colpa e' tua", disse il piccolo principe, "io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi..." "E' vero", disse la volpe. "Ma piangerai!" disse il piccolo principe. "E' certo", disse la volpe. "Ma allora che ci guadagni?" "Ci guadagno", disse la volpe, "il colore del grano". Poi soggiunse: "Va' a rivedere le rose. Capirai che la tua e' unica al mondo. Quando ritornerai a dirmi addio, ti regalero' un segreto". Il piccolo principe se ne ando' a rivedere le rose. "Voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente", disse. "Nessuno vi ha addomesticato, e voi non avete addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia volpe. Non era che una volpe uguale a centomila altre. Ma ne ho fatto il mio amico ed ora e' per me unica al mondo". E le rose erano a disagio. "Voi siete belle, ma siete vuote", disse ancora. "Non si puo' morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, e' piu' importante di tutte voi, perche' e' lei che ho innaffiata. Perche' e' lei che ho messa sotto la campana di vetro. Perche' e' lei che ho riparata col paravento. Perche' su di lei ho uccisi i bruchi (salvo i due o tre per le farfalle). Perche' e' lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perche' e' la mia rosa". E ritorno' dalla volpe. "Addio", disse. "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale e' invisibile agli occhi". "L'essenziale e' invisibile agli occhi", ripete' il piccolo principe, per ricordarselo. "E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa cosi' importante". "E' il tempo che ho perduto per la mia rosa..." sussurro' il piccolo principe per ricordarselo. "Gli uomini hanno dimenticato questa verita'. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa..." "Io sono responsabile della mia rosa..." ripete' il piccolo principe per ricordarselo.
 
   
Lord_Taliesin
Lord_Taliesin il 25/10/13 alle 10:26 via WEB
Grazie, proprio questo avevo letto... e continua a suonarmi malissimo :)
 
     
dirty_player
dirty_player il 25/10/13 alle 10:44 via WEB
questione di simboli e significato. immagino tu traduca "addomesticato" in un altra maniera nel tuo vocabolario emozionale e leggerlo relativamente ad una cosa così intima e profonda strida col meccanicismo della parola.. :)
 
     
Lord_Taliesin
Lord_Taliesin il 25/10/13 alle 10:45 via WEB
Si, è possibile che sia una questione di... mmm... semantica? si dice così no? Magari in lingua originale suona diversamente...
 
     
dirty_player
dirty_player il 25/10/13 alle 12:00 via WEB
magari. io personalmente non lo scoprirò mai, non conosco che un paio di parole in francese. :)
 
omnamahshivaya0
omnamahshivaya0 il 25/10/13 alle 11:24 via WEB
Il tuo imparare profondo, porta ad una Consapevolezza radiosa. Mi sembra che sia il sentore d'un equilibrio interiorie che è preludio ad una vita migliore...Magnifico questo sentire, tra poesia e realtà che si fondono nel connubio perfetto. Complimenti di Cuore per questo post meraviglioso. Splendido giorno Michele
 
 
dirty_player
dirty_player il 25/10/13 alle 12:03 via WEB
vorrei, ma non credo si possa ancora definire consapevolezza profonda. per adesso so, ma ancora non sento, nè tantomeno mi accetto o mi amo nei miei abissi più profondi.. :|
 
loscrittoremascherat
loscrittoremascherat il 25/10/13 alle 11:29 via WEB
Anche con delle persone accanto il leone è meglio sconfiggerlo da soli... dobbiamo bastarci...
 
 
dirty_player
dirty_player il 25/10/13 alle 12:04 via WEB
già. ma io sono stanca di vedere gente che fa promesse che non può mantenere.
 
   
loscrittoremascherat
loscrittoremascherat il 25/10/13 alle 17:46 via WEB
Anche perchè allora sono promesse da marinaio :)
 
     
dirty_player
dirty_player il 25/10/13 alle 23:34 via WEB
ci deve essere un sacco di gente che va per mare.. :)
 
GianFrusaglia
GianFrusaglia il 25/10/13 alle 11:55 via WEB
solo uno che amava volare poteva scrivere il piccolo principe... buona giornata
 
 
dirty_player
dirty_player il 25/10/13 alle 12:05 via WEB
è un testo bellissimo. l'ho riletto da poco a mia figlia, che non riesce a capire come mai mi faccia piangere così tanto. :)
 
   
GianFrusaglia
GianFrusaglia il 28/10/13 alle 09:15 via WEB
tenerona lei ;)
 
     
dirty_player
dirty_player il 02/11/13 alle 08:02 via WEB
mia figlia? ;) io piango in tutte le occasioni possibili. ed anche in quelle più improbabili. :P
 
intensobleu
intensobleu il 25/10/13 alle 13:50 via WEB
[..Sentire, più che dire..] Quando il primo, nella sostanza, avrà il sopravvento sul secondo termine, solo allora ci si approprierà di tutto ciò che avevamo perso, o svenduto. E con questo rispondo alla tua domanda da me...
 
 
dirty_player
dirty_player il 25/10/13 alle 17:14 via WEB
sai, non so come funzioni da te, ma dentro me faccio una gran fatica ad accettarmi così come sono e cambiare lo schema. riesco a farlo sulle scelte che interessano il mondo intorno a me, ma il mio mondo, quella marea che sento dentro, faccio fatica a cambiarla. temo di perdere il controllo.. e di non ritrovarmi più. eppure so che anche questa paura è una forma di resistenza..
 
myself_travelcard
myself_travelcard il 25/10/13 alle 15:36 via WEB
"Il PIccolo principe" è un libro senza tempo e per tutte le età. E' un piccolo capolavoro sulla purezza, sulla saggezza, sulla sensibilità. Tornando al tuo post direi che cuore ed istinto dovrebbereo sempre indicarci la via. Però siamo contaminati dalla società, dalle nostre paure, dai nostri compromessi ed alibi. Siamo creature imperfette, che spesso alzano muri e steccati, per diffidenza, opportunismo o altro. Quando questo avviene per non farsi sottrarre le proprie energie a favore di parassiti, allora lo trovo positivo. E' istinto di sopravvivenza, Nasce dall'esperienza. Lo si alimenta con essa.
 
 
dirty_player
dirty_player il 25/10/13 alle 17:40 via WEB
l'avevo letto milioni di anni fa, al liceo. l'ho riletto una sera che non avevo favole a portata di mano per mia figlia ripescandolo da uno scaffale. non lo ricordavo. o forse, semplicemente, non lo avevo capito da ragazzina. rileggendolo ho sentito una nostalgia profonda per quel senso di stupore e meraviglia che riconosco nei bambini fino ad una certa età, finchè non vengono contaminati con le menate dei condizionali.
cuore ed istinto ci indicano sempre la via. siamo noi che siamo presuntuosi e non la seguiamo impippandoci di ragionamenti sconclusionati che servono solo a mantenere la direzione che abbiamo sempre avuto. diceva Einstein che le stesse azioni porteranno sempre agli stessi risultati, eppure noi perseveriamo sperando che i risultati ci stupiscano.. °__°
non ce l'avevo tanto con i parassiti, d'altronde siamo tutti in cerca di un briciolo di serenità. ma gli altri non ti fanno nulla di più di quanto tu non permetta loro di fare, sostanzialmente ero arrabbiata con me stessa.. ;))
 
Lobarkaine
Lobarkaine il 25/10/13 alle 21:33 via WEB
Il pensiero stoico associato ai sentimenti. Rileggo ancora e devo dire che funziona.-))) Il coraggio lo dimostra solo chi ha paura ed anche per assumersi la responsabilità di "conoscere" la rosa ci vuole coraggio, perchè prima devi avere il timore di sciuparla. Questa delicatezza è di pochi. Cannibalismo. Intelligente e sensibile.-))))
 
 
dirty_player
dirty_player il 25/10/13 alle 23:41 via WEB
prima ancora di pensare che potresti sciuparla, devi pensare che dovrai occupartene. per questo devi chiederti se vuoi davvero "creare un legame". sarebbe inutile coltivare una rosa se non ti va di perdere tempo ad annaffiarla o potarla, tantovale lasciarla in mezzo alle altre, dove si trova e non scombussolarle la vita..
 
   
Lobarkaine
Lobarkaine il 27/10/13 alle 23:41 via WEB
Credo che stiamo dicendo la stessa cosa in modo diverso.-))) "Conoscere", in senso metafisico per estendere il concetto espresso nel Piccolo Principe, implica la responsabilità quindi lo sciupare, riferito alla rosa, è proprio la mancanza di cure o di cure errate. Parafrasando il tuo leone ho utilizzato timore e coraggio.-))) La tua risposta funziona ugualmente bene.-))
 
     
dirty_player
dirty_player il 02/11/13 alle 08:01 via WEB
responsabilità. si, diciamo la stessa cosa. :)
 
delego.in.te
delego.in.te il 25/10/13 alle 22:36 via WEB
Fai bene a non credere alle promesse, ma ai fatti. Siamo in un periodo (da un bel po' di anni) in cui si fanno solo chiacchiere. La cosa peggiore è che la maggior parte delle persone è più attratta dalle bugie, magari dette bene, che dalla cruda verità. Spesso si rifiuta di conoscerla. Questa situazione aumenta la sofferenza in quelle persone che badano ai fatti e non si fanno raggirare, ma nello stesso tempo sono circondate da venditori di fumo. A tal punto che viene da pensare che forse quelli fuori luogo siano loro.
 
 
dirty_player
dirty_player il 25/10/13 alle 23:47 via WEB
le persone non sanno più prendersi la responsabilità di quello che dicono e fanno. preferiscono le scorciatoie. moralità e rispetto sono considerati superflui. qualunque mezzo per raggiungere i propri fini.
ma credimi, essere diversa non mi farà mai sentire fuori luogo. mi piace pensare di far parte di una orgogliosa minoranza. :)
 
LUX_DIAPHANUM
LUX_DIAPHANUM il 27/10/13 alle 15:25 via WEB
Lieto giorno Dirty, nella Vita c'è sempre da Imparare, Sto Imparando Tanto qui, Ma non Basterà, Nessuno può Usare la nostra Luce a Meno che non Siamo Noi a Darla agli Altri, hai Scritto che stai imparando a Sentirti Sola, io non Vorrei mai Sentirmi Solo, Credo che Nessuno Mai Dovrebbe esserlo, è Faticoso essere Soli e non Credo siamo Fatti per Esserlo, un sorriso di Luce Alex
 
 
dirty_player
dirty_player il 27/10/13 alle 22:08 via WEB
forse non sono stata spiegata.. ;) sto imparando a sentirmi unica da sola..cioé senza bisogno di cercare conferme da altri..le risorse sono dentro di noi, non fuori. :) un sorriso a te..
 
   
LUX_DIAPHANUM
LUX_DIAPHANUM il 29/10/13 alle 21:12 via WEB
Lieta sera Dirty, se Non Troviamo le Cose Interiormente è Quasi Impossibile Trovarle Fuori, un sorriso di Luce Alex
 
LUX_DIAPHANUM
LUX_DIAPHANUM il 31/10/13 alle 17:56 via WEB
Lieta sera Dirty, Buone Festività in Emozione e Serenità nel Cuore, un sorriso di Luce Alex
 
 
dirty_player
dirty_player il 02/11/13 alle 08:03 via WEB
Il pre festività è stato piuttosto impegnativo. :) roba da non avere il tempo di tirare il fiato! :) a presto Alex.
 
   
LUX_DIAPHANUM
LUX_DIAPHANUM il 04/11/13 alle 00:18 via WEB
Lieta notte Dirty, Cerca di Riposare, una carezza di Luce Alex
 
sensual_minds
sensual_minds il 02/11/13 alle 10:00 via WEB
Promettere costa poco, si dice, se poi non si mantiene l'impegno. E non farlo? Costa ancor meno, praticamente niente, basta girarsi dall'altra parte. Una promessa è un impegno, è il mettersi ancora in corsa, è il non sedersi su quel che si è fatto. Dà nuove responsabilità, obbliga a cercare, a trovare nuove energie. Il succo è tutto in questa citazione, spiegata in modo semplice e chiaro. Per me una promessa è sacra, se penso sia troppo faticoso o dispendioso mantenerla, evito di farla. Con questo criterio, che mi è stato insegnato, cerco di far capire ai miei figli, quanto serio possa esser fare "una promessa". Un sorriso Sensual
 
 
dirty_player
dirty_player il 07/11/13 alle 09:22 via WEB
Cerco di farlo anche io con la mia pargola. Ma non noto attorno a me altrettanta convinzione. :(
Grazie del passaggio, a presto.
 
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