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L'idea della Lega Nord: «Permessodi soggiorno a punti. Via chi sbaglia»
Post n°118 pubblicato il 07 Novembre 2008 da PEPPOSCOVIC
Il senatore Mazzatorta: «Nessun immigrato può sposarsi senza prima essere in regola con i documenti» ROMA - Un permesso di soggiorno «a punti», un po' come la patente di guida: chi si integra nella società italiana vede accresciuto il punteggio, chi viola le leggi o non è in regola perde punti fino a esaurimento. E in questo caso scatta l'espulsione. È uno degli emendamenti messi a punto dai senatori della Lega Nord per il ddl sulla sicurezza (i termini per la presentazione sono slittati a mercoledì) e illustrati nel corso di una conferenza stampa a palazzo Madama. LE MISURE - Gli emendamenti leghisti al ddl del governo sono stati illustrati dal capogruppo dei senatori, Federico Bricolo, dalla vice presidente del Senato, Rosi Mauro, dai senatori Sandro Mazzatorta, Gianpaolo Vallardi e Lorenzo Bodega. Permesso a punti, quindi, ma anche matrimoni misti più difficili. E inoltre referendum comunali per costruire edifici di culto per confessioni religiose che non hanno stipulato intese con lo Stato. Pene più pesanti per chi commette i reati di violazione di domicilio, furto e rapina, soprattutto quando tali reati sono associati a violenza sulle cose, sulle persone o anche solo a minacce. In questo caso, l'emendamento della Lega prevede di fissare la sanzione pecuniaria al massimo consentito dalla legge. «Insomma - ha spiegato la senatrice Rosi Mauro - abbiamo il diritto di vivere sicuri in casa nostra. Oggi non si è più sicuri neppure di giorno. Quando chiudo la porta alle mie spalle, la sera, qualche volta mi chiedo se il giorno dopo potrò ancora svegliarmi». AIUTI NEI LORO PAESI - Il capogruppo Bricolo ha spiegato l'emendamento che prevede l'istituzione di un Fondo per aiutare gli immigrati nei loro Paesi d'origine. Il «Fondo per la prevenzione dei flussi migratori», istituito presso il ministero degli Esteri, è finalizzato nelle intenzioni della Lega al finanziamento di progetti di cooperazione e dovrebbe essere finanziato con la metà del contributo fisso (100 euro) chiesto per le istanze o dichiarazioni relative alla cittadinanza, nonchè per il rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno. «In Italia non c'è e non può esserci posto per chi vive nell'illegalità», ha aggiunto Bricolo. «Arrivare a espulsioni certe dei clandestini - ha spiegato Bricolo - sarà un successo». Anche sul versante dei matrimoni misti la Lega prevede una stretta, con la modifica di alcune norme del Codice civile. Il senatore Sandro Mazzatorta ha spiegato che 2 matrimoni su 3 a Milano e in provincia sono fittizi, dunque finti. «La nostra proposta prevede che nessun immigrato può contrarre matrimonio - ha detto Mazzatorta - senza aver prima ottenuto il permesso di soggiorno ed essere in regola. Dopo, ma soltanto dopo, gli verrà riconosciuto il diritto di contrarre matrimonio». ZANDA (PD: IDEA BIZZARRA - A rispondere alla proposta di inserire nel ddl sicurezza «il premesso di soggiorno a punti» il vice presidente dei senatori del Pd, Luigi Zanda: «Mi sembra l'ennesima proposta bizzarra: il permesso di soggiorno va a chi ne ha diritto. Questo procedere a tentoni», continua il senatore del Pd, «mi sembra una bizzarria. Come mi sembra bizzarra l'altra idea della Lega di prevedere referendum che esulano dalla materia referendaria. Sarebbe ora di pensare anche alla prevenzione dei reati. Insistere sulle pene mi sembra un'idea scriteriata». <fonte corriere.it> |
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