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Cronache della Nuova Era III

" In che senso proprio per questo siamo qua? Che vuoi dire?"
"Che voglio essere raccontata da te; voglio che mi racconti se sono bella e in cosa lo sono e perché; voglio che sia un processo di crescita e che sia una crescita vera, emotiva e psicologica; voglio che tu sia anche il mio mentore e che mi aiuti a prendere la mia vita tra le mani e a diventare spiritualmente autonoma... E questo solo per iniziare".
Gli occhi di Vittoria sono diventati neri, le pupille si sono dilatate ed L sente che sta cominciando a sentirsi leggero, eccitato e leggero.
"Non voglio sembrare stupido ma sono sospreso. Non ho mai conosciuto una persona così cosciente di sè e così sicura di quello che vuole. Se ti dico che mi stupisci sempre, capisci che cerco di farti un complimento grandissimo?"
"E se ti dico che tu mi hai sempre sorpreso in qualsiasi cosa tu facessi o dicessi in aula, anche quando ti sei presentato con le buste della spesa o hai mostrato la gestione dell'emozione in Caravaggio, capisci che ti voglio fare un complimento grandissimo?"
Nulla da fare: Vittoria guarda L. dritto negli occhi e sembra dirgli: "Ma tu, che parli tanto, sei capace di metterti realmente in gioco?"
"E adesso?"
"E adesso andiamo da te" dice Vittoria. "Cosa mi stai proponendo?" "Ma lo sai che sembri spaventato - dice ridendo la ragazza -  ma davvero in questo tempo le cose vanno a rovescio ".
All'improvviso Vittoria si fa seria e tace; in tutto il locale si è fatto silenzio, Uno di quei momenti casuali e inaspettati in cui tutti tacciono presi per un attimo nei propri pensieri, come se fosse passato volando, sorretto dal vento della Storia, l'Angelo. L. sente come una morsa interiore , un attimo di stupore uguale a quello arcaico che si poteva provare nel folto di un bosco. L'intreccio della vita come l'intrico dei rami che non fa intravedere il sentiero. E si domanda se sa davvero mettersi in gioco fino in fondo...

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