la mappa è il mondo

Parole minime

Libertà (incapacità)

Finita la spinta propulsiva di Francesca Woodman, anche il talento della Guelfa cominciò a inaridirsi. Si aprivano due strade a quel punto. La prima prevedeva di rimettersi in gioco e anche di mettersi a studiare. La seconda di mettersi a servizio...

Parole minime

Libertà (dalle paure)

Mi sistemo per la notte, mi addormento e nel sonno sento i Tritoni giocare, gridare gioiosi nell’acqua avvolta dalle tenebre. Sento acuto il desiderio di tuffarmi nel buio e acuto è il dolore della felicità mancata non gettandomi incontro a loro. Ma il terrore di lanciarmi nell’oscurità, nel nulla di quelle tenebre mi paralizza. Poi mi sveglio ma non so cosa mi fa più paura, se la luce o il buio.

(dedicato ai succubi e Honni soit qui mal y pense)

Parole minime

Libertà (di donare)

Io, quando metto a fuoco qualcosa quando scrivo, cerco di fare, dare, donare, profondità ma non nel senso di vedere lontano con nitidezza: anche la nebbia può donare la profondità, perché la profondità fa abitare più profondamente il mondo. E questo è un desiderio che abbiamo tutti e anche il desiderio di abitare i nostri giorni e insieme questa dolorosa coscienza di non riuscire a farlo fino in fondo perché separati in noi e nelle cose. Lo spazio generato da questa separazione non rappresentabile in maniera reale e puntuale ma può essere evocato, con immagini-eco, che ne suscitino la risonanza: per via poetica.

Parole minime

Libertà (di fare niente)
Enrico Mentana: " Il webete che se ne sta lì a leggerti tutto il giorno anche se gli stai parecchio sulle palle, di cose migliori da fare ne ha tantissime...".
Purtroppo Lemuri e Succubi non hanno nulla da fare ;) 

Parole minime

Libertà (di creare)

Creare è un atto puro. L’occhio, dopo questo atto, si è fatto esperto e legge le linee di forza, i ritmi di pieni e di vuoti, gli sfondamenti prospettici della luce, i rapporti tra i colori. Per questo è necessario lavorare per avere nuovamente un occhio innocente, che veda con candore, per poter generare un nuovo atto puro, per poter creare dopo aver creato.
Non porto in amore il fardello degli amori precedenti,
Adesso chi lo spiega ai lemuri?