Creato da canescioltodgl10 il 04/11/2009

la mappa è il mondo

un luogo dove parlare di letteratura

 

 

Parole minime

Post n°467 pubblicato il 29 Luglio 2016 da canescioltodgl10

Libertà (lotta per la)

 

Nel 1957 esce in Francia “Miti d’oggi”. Con leggerezza e ironia, senza menarsela tanto, Barthes apre una crepa nel “sistema delle immagini” ponendo il problema in termini esemplari: il mito non sta nelle cose, nelle persone, nelle istituzioni, si trova semmai nel modo in cui questi vengono “parlati”, Basta guardare la pubblicità o la cronaca di una cerimonia annuale.  Sullo sfondo della guerra tra il gelido materialismo di Zdanov e l’esistenzialismo di Sartre si propone di concentrare l’attenzione sui segnali debili, quelli aleatori, colti nella marmitta ribolletnte del mutamento delle identità sociali,
Nel 1958 l’Internazionale Situazionisti (movimento a cui aderirò, a loro insaputa, nel 1967) avverte che le invenzioni dei Surrealisti sono diventate tecniche aziendali di gestione dei conflitti col personale.
Nel 1956 Tati gira “Mon oncle” a cui seguirà “Playtime” dedicati allo straniamento dell’uomo nei nuovi “spazi” del capitale. Anticipa di circa trent’anni i non-luoghi di  Augé: Fidatevi sempre degli artisti più che dei sociologi.
Nel 1956 mia madre sente il bisogno di scattarmi una foto mentre torno da scuola: un ragazzino magro, reduce da uno scontro con i compagni di classe (scolastica naturalmente, gli altri li sto ancora cercando), con i capelli troppo lunghi per lo stile dell’epoca , un montgomery , i jeans chiari e le pedule da montagna portate in città. I miei genitori per dichiarare il sostegno a Sartre (che non lo seppe mai) contro Zdanov mi avevano vestito in una versione un po’ periferica e provinciale dell’esistenzialismo. Da qua il mio quotidiano dover rintuzzare gli sfottò dei compagni facendo malamente a botte,  Cioè, prendevo le botte, visto il mio fisico, e per un ideale che non era il mio. La mia guerra di liberazione cominciò da questo argomento: ma anche se Jacques Brel, Juliette Greco, Alain Barriere, Gino Paoli e Luigi Tenco vestono di nero perché io non posso avere un paio di scarpe come quelle di tutti gli altri?  

https://www.youtube.com/watch?v=J7u9x50GGGs

 
 
 

Parole minime

Post n°466 pubblicato il 28 Luglio 2016 da canescioltodgl10

Libertà

Tutti  quelli che guidano un’auto ricordano quando imparato: facendo attenzione a fare bene ogni singolo gesto (premere la frizione con il piede sinistro, calibrare la pressione del piede destro sull’acceleratore, cercare di non guardare la posizione dei pedali per guardare avanti a sé…), almeno all’inizio, si faceva male tutto. Poi con la pratica e la volontà si introiettano tutti i gesti e si fanno, in buona sincronia, senza pensarci più. Questa capacità della mente umana, anche se non ci si crede vedendo guidare lemuri, laziali e tassisti (che è poi tre modi di chiamare la stessa cosa), è fondamentale per l’evoluzione della specie. Introiettare i gesti fondamentali attraverso la pratica è quello che consente di progredire nella attività scelta nella vita. Vale per la pittura (vedi l’insistenza di Renoir e Degas, per citare dal mucchio, sull’importanza della pratica nella pennellata e vedi anche l’ossessione per il designo di Boccioni che lo portava a ore di pratica quotidiana), vale per i musicisti (otto ore di esercizio quotidiano sullo strumento d’elezione): vale per gli atleti che provano e riprovano all’infinito i gesti che possono creare criticità (virata per i nuotatori, stop a seguire per i calciatori, passaggio del ginocchio per gli ostacolisti, imbucata per gli astisti…); vale per gli scrittori che, scelto un modello, si esercitano tramite la scrittura quotidiana a cercare di superarlo cercando attraverso la pratica i propri personali stilemi.  Insomma, in una parola, disciplina. Curioso vero che la via alla piccola libertà, quella individuale, passi attraverso questa parola ma è quello che, nella letteratura popolare (saggia almeno quanto quella ritenuta alta se non di più perché più vicina al mito e quindi più nutriente) maestro Miyagi cerca di far capire a Karate Kid, che Obi-Wan Kenobi cerca di trasmettere a Luke Skywalker e che Pai Mei  insegna a mazzate alla Sposa (Kill Bill). Alla fine, e lo dico da ateo materialista, è sempre il mito a indicare la via :)

https://www.youtube.com/watch?v=MH6TJU0qWoY 

 
 
 

Parole minime

Post n°465 pubblicato il 26 Luglio 2016 da canescioltodgl10

Liberta

Nel 1963 Bob Dylan, un promettente folk singer americano cerca di tenere un concerto a Londra  davanti a un pubblico ostile. Il giovane cantautore ha posato a metà concerto la chitarra acustica per usare una chitarra elettrica: una bestemmia per i puristi del genere che affollavano la sala e un’esplosione di energia per tutti quelli che, fuori da quella sala, in Europa e in America erano alla ricerca di un suono nuovo.

https://www.youtube.com/watch?v=4d8o8vNTNao

I Beatles, come raccontava Lennon, ancora alla ricerca della loro strada ascoltarono e riascoltarono per settimane quell’album cercando di capire il perché di tanto fascino. Poi Harrison intuì che una parte del segreto era nell’accordatura della chitarra, a intavolatura aperta come nella tradizione del blues, e da là cominciò il percorso. Anni dopo Ry Cooder tentò di insegnarla a Keith Richards ma il ragazzo aveva altro per la testa.

https://www.youtube.com/watch?v=i2_zzNwGaTw  

Giri di accordi e testi, a cui si aggiunsero quelli dei Beatle e le poesie della nuovi poeti londinesi appartenenti alla corrente “visionaria” o più pragmaticamente “lisergica” e il “Free Cinema” sempre inglese influenzarono in maniera determinante una schiera di giovanissimi autori italiani, uno tra tutti De Gregori di Rimmel, non solo musicali.

https://www.youtube.com/watch?v=xzA1KDxKXZw 

Dopo di che le cose cambiano naturalmente e i giovani non più tanto giovani ma Dylan rimane un ottimo compagno di strada di cui quella che segue è una indimenticabile definizione della libertà oltre che una dolcissima dedizione amorosa (di questa vale la pena di seguire il testo che dà il senso al post)).

https://www.youtube.com/watch?v=jqRw718JPMQ 

 
 
 

Parole minime

Post n°464 pubblicato il 25 Luglio 2016 da canescioltodgl10

Libertà.
Le nuove scoperte sulla mente umana, penso in particolare ai neuroni specchio, collocano il piacere estetico che può darci un quadro che ci piace nella stessa zona del cervello dove si manifesta il piacere di mangiare cioccolato. Una mazzata tra gli occhi per il pensiero kantiano e i suoi epigoni ma in prticolare per gli spocchiosi che cercavano di zittire gli altri con concetto come l'iperuranio. Magari finalmente i musei non saranno più obbligati a esporre il triangolo che annunciava il divino sulla facciata, i visitatori non saranno più tenuti agli stessi comportamenti che si tengono in chiesa (ancora non troppo tempo fa ho ascoltato la curatrice di un museo mediocre ma molto molto velleitario rimproverare i bambini di una scolaresca dicendo arrabbiata: "non si mangia in un museo") tipo correre, ridere o parlare, anzi neanche sorridere. Chi lo sa se fra qualche anno riusciremo a mangiarci un gelato cioccolato e visciole e addirittura innamorarcisi... So che a  Prévert sarebbe piaciuto...   

 
 
 

Parole minime II

Post n°463 pubblicato il 22 Luglio 2016 da canescioltodgl10

Libertà.
Da una parte, nella scrittura maggiore americana, c’è l’epopea potente e rettilinea delle autostrade come la 61 con il rombo del motore Harley: il treno da costa a costa della Union Pacific con la misica di Honegger, Buffalo Bill, le Guerre Indiane e lo schiavismo, i panorami mozzafiato e senza limiti della prateria… E poi le grandi ancore dello sguardo come i picchi della Monument Valley, l’Empire Stete Building a Nuova York, la Chicago Renaissance… dall’altra, più sommessamente e con la grafia in minuscolo, il girovagare ondivago , lento, contorto e indeciso, tra le strade un po’ claustrofobiche dei quartieri e i vicoli dei rioni romani. Sampietrini, buche sobbalzi di diverse tonalità con le gonadi perennemente a rischio, borbottio della Vespa, ruote piccole, insidie di rotaie di tram, strisce pedonali bagnate, e poi piccole spese, pacchetti, equilibrio da orso del circo in bicicletta, flânerie a motore,  profumo di pasta e fagioli, la portiera del 29 che ha le corna, leggere “Er viaggetto” di Magrelli, fare ghirigori mentali prima di farli con la Vespa, sguardo leggero e respiro profondo,  arabesco infinito, perdersi volontariamente, con buona pace di Benjamin, nel labirinto, strafatto della mia città, seguendo il filo leggero che mi avvolge come la vecchia maglietta preferita e mai buttata.

Una pernacchia alla memoria di Barbarina Calazio del Prepuzio, simildonna torinese.

 
 
 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 34
 

ULTIME VISITE AL BLOG

m12ps12occhineriocchinerilisa.dagli_occhi_blucassetta2Signorina_Golightlyditantestellesolaconme1967hokaiseveral1channelfyatapocanesciolto15tkoypastelli_e_cristalli
 

ULTIMI COMMENTI

Lo ascolterò al mio ritorno :) Grazie comunque :)
Inviato da: canescioltodgl10
il 15/10/2016 alle 14:26
 
E certo :)
Inviato da: canescioltodgl10
il 15/10/2016 alle 14:25
 
Il ritmo del sabato... :) Buon fine...
Inviato da: EMMEGRACE
il 15/10/2016 alle 10:08
 
Ti aggiungo che è anche un poco stronzo :) Ma infatti la...
Inviato da: canescioltodgl10
il 14/10/2016 alle 19:23
 
Sì, sì, ce ne solo UNO! :))...
Inviato da: EMMEGRACE
il 14/10/2016 alle 18:43
 
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963