Creato da: miper il 26/12/2008
si parla del più e del meno

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

Area personale

 

Tag

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

Ultime visite al Blog

ing.zengarinimiperLisa20141elektraforliving1963lubopomgf70margen1963amo.lerosse2016GiuseppeLivioL2my_way70giuseppedivietri56iodany1fante.59molatortaimperfettafalco1941
 

Ultimi commenti

Chi può scrivere sul blog

Tutti gli utenti registrati possono pubblicare messaggi e commenti in questo Blog.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

 

Pangasio, NO GRAZIE Condividi

Post n°5 pubblicato il 27 Aprile 2009 da miper
Foto di miper

Pangasio, NO GRAZIE! Slow Food (anche malacibus ndr.) denuncia l’invasione, nelle mense scolastiche italiane, di Pangasio, un pesce di scarso valore nutritivo che viene allevato e pescato alle foci del Mekong, nel sud-est asiatico. La notizia rimbalza a Ho Chi Minh e una delegazione vietnamita piomba a Genova per difendere la salubrità del prodotto, al centro di un importante giro d’affari per l’economia del Paese.


E’ stato programmato a Slow Fish, il salone del pesce in corso alla Fiera di Genova, un “Laboratorio dell’acqua” dedicato - per la serie “Cosa mangiamo” - al “Pangasio: dalle foci del Mekong alle scuole italiane”. Anticipandone i contenuti, i vertici di Slow Food nei giorni scorsi ne hanno fatto un caso emblematico: di come, al posto del pesce locale e delle tradizionali sogliole (sempre più costose), le mense scolastiche tendano a proporre ai bambini un prodotto insapore, di scarso pregio nutrizionale e per di più coltivato in acque che raccolgono gli scarichi industriali Paesi come la Cina, la Cambogia, il Laos e il Vietnam. Avutane notizia, le autorità vietnamite non hanno perso tempo: hanno inviato a Genova una missione e hanno chiesto di poter replicare.


La storia del Pangasio, che i vietnamiti chiamano “Catfish” (pesce-gatto), «è fatta di contrasti fra verità e paure - ha dichiarato in una conferenza-stampa Tran Thanh Hai, consigliere economico dell’ambasciata vietnamita - e i timori dei genitori italiani derivano da motivi fuorvianti o da cattiva informazione che porta a emarginare il cibo straniero. In realtà da sempre in Vietnam consumiamo Pangasio pescato alle foci del Mekong e lo esportiamo in tutto il mondo, oltre 130 Paesi, superando senza problemi tutti i controlli internazionali. Anche in Egitto, dove le autorità avevano vietato le importazioni in seguito a una campagna di stampa - ha aggiunto il funzionario - il divieto è ben presto caduto perché le accuse si sono rivelate senza fondamento».


L’esponente vietnamita ha poi aggiunto che «da qualche tempo il Catfish viene allevato in stagni o piccoli laghi, per non utilizzare le acque del Mekong, non proprio pulitissime, e per valorizzare meglio le proprietà nutritive», ma ha anche rivelato che nei primi tre mesi del 2009 ne sono state esportate in Italia 110 tonnellate a fronte delle 142 tonnellate consegnate nell’arco del 2008. Intanto, secondo i dati dell’Inran (Istituto ricerca alimenti e nutrizione), sul piano nutrizionale il Pangasio, che viene commercializzato in filetti decongelati o congelati, perde nel confronto con un pesce nostrano di acqua dolce come la trota: quest’ultima vince infatti sia in termini di contenuto proteico (18% contro il 13% del pesce asiatico), di acidi grassi buoni (30-35% contro 12-18%) e di Omega 3, elementi importanti per la crescita dei bambini (30,5-35,7% contro 2,5-6,7%).

Speriamo che malacibus abbia contribuito ad una parte delle 32 tonnellate di spazzatura in meno esportate in Italia, la nostra azione contro il Pangasio continua.


By 43zero58

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Puglia:

Post n°4 pubblicato il 19 Febbraio 2009 da miper
 

I consumi familiari di alimenti biologici sono in costante aumento soprattutto per i prodotti per l'infanzia e pasta.

E Puglia? Non resta certamente al palo con circa 150.000 ettari coltivati e le quasi 6000 imprese agricole impegnate, la cui numerosità è aumentata negli ultimi due anni dopo un processo di stabilizzazione e normalizzazione rispetto alla diffusione del metodo biologico.

Connesso al trend nazionale, continua anche l’aumento dei consumi, delle ditte di trasformazione e dei servizi connessi alla filiera dell’agricoltura biologica come agriturismi, mense, ristoranti e operatori certificati bio.

Il biologico Pugliese interessa ormai tutti i comparti agricoli ma olio, ortaggi e cereali restano le nostre “eccellenze”, anche grazie alla filiera corta che, oltre ad avvicinare e aggregare i produttori ai consumatori, si dimostra uno strumento capace di ridimensionare la forbice dei prezzi dall’origine al consumatore finale che, all’interno dei classici canali distributivi, è ormai diventata esageratamente larga.

Ovviamente c’è sempre la necessità di far evolvere la qualità dei nostri prodotti pugliesi, peraltro già ottima, implementando il migliore impatto ambientale, la salubrità, l’assenza di OGM e la garanzia del sistema di controllo e certificazione.

Ma l’aspetto basilare da perseguire è l’attenzione alla sicurezza alimentare soprattutto nei servizi di ristorazione collettiva destinati alle mense scolastiche dato che il consumo di prodotti biologici per i bambini è di grande importanza: questi ultimi, come dimostrano autorevoli studi scientifici, sono a maggior rischio nell’esposizione ai pesticidi nell’alimentazione perché, in relazione alla massa corporea, mangiano più di un adulto e consumano alimenti a più elevato rischio di residui di pesticidi, come i succhi di frutta, frutta fresca e ortaggi.

Anche grazie a questa tendenza positiva si è potuti arrivare ad avere rilevanza nelle più importanti manifestazioni internazionali (http://www.facebook.com/note.php?note_id=51403237598&id=39767128575&ref=nf)

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Per non dimenticare - Gruppo Cremonini

Post n°3 pubblicato il 12 Febbraio 2009 da miper
 

Conoscete i nuovi ristoranti ROADHOUSE GRILL del Gruppo Cremonini?
Avete visto la puntata di REPORTsu Rai 3 del 13.11.05 (REPORT RAI3) o avete dato un'occhiata al sito di Beppe Grillo (Carne Kamikaze)?

Si parla di un po' di tutto; dagli omogeneizzati per bambini alla carne in scatola avariata.

Per non dimenticare, un piccolo riepilogo tratto dal blog Nuovi ristoranti ROADHOUSE GRILL:

A Reggio Emilia e a ROZZANO (MI), sono stati inaugurati due nuovi ristoranti ROADHOUSE GRILL, che fanno parte del Gruppo Cremonini.

Vi ricordo che il gruppo Cremonini, come testimoniato da inchieste di REPORT (Rai 3) e come sostenuto anche da Beppe Grillo, è un'azienda che nel corso degli anni si è distinta per una serie di azioni illegali a anche criminali.

Per citarne alcune: - vendere carne di bovini di oltre 17 anni come  carne di bovini inferiore ai 24 mesi di età (tale carne è finita negli omogeneizzati per bambini!) - vendere svariate tonnellate di carne in scatola avariata a Paesi poveri (guadagnando su incentivi europei per tali esportazioni), tra cui la Russia dove Report ha raccontato della morte di un 12enne dovuta al consumo di tale carne contenente botulino e Cuba.

Per la morte in Russia un intermediario della Cremonini ha pagato 150.000 euro per evitare una denuncia e il blocco delle importazioni in Russia.

Al momento dell'indagine fatta da Report, la carne che il governo cubano ha respinto dopo alcune analisi (che confermavano le pessime condizioni di diversi lotti di carne) era stata imbarcata su una nave, ma non per riportarla in Italia per la distruzione.

La nave era destinata all'Angola.

La carne avariata verrà distrutta o venduta agli angolani?

Per questo motivo vi invito a non recarvi nei ristoranti ROADHOUSE GRILL, a divulgare questa mail, a boicottare anche le altre aziende del gruppo Cremonini che sono:

 
    * Autogrill MOTO
    * carne MONTANA
    * bar e ristoranti CHEF EXPRESS (treni e aeroporti) 
    * salumi IBISE'
    * carni INALCA
    * supermercati MARR (diffusi soprattutto in Romagna e Marche)


NB: la carne bovina utilizzata in Italia dai Mc'Donalds, è fornita dal Gruppo Cremonini

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

La bufala alla diossina o il maiale al metanolo non sono ricette!!!

Post n°2 pubblicato il 25 Gennaio 2009 da miper
 
Foto di miper

Se siamo ciò che mangiamo, vuole dire che siamo ciò che abbiamo mangiato fino ad oggi: forse è giunto il momento di voltarci indietro e di prendere consapevolezza...consapevolezza alimentare.

Il vino al metanolo è storia antica e la mucca pazza è ormai cosa vecchia ma le cose non sono poi così migliorate: ogni giorno si viene a sapere di qualche nuova frode alimentare, che non è sempre e solo colpa della Cina, ma quando una frode viene scoperta non è un buon segno al 100% anche perchè è solo la punta di un iceberg in costante aumento.


Il motivo di questo trend è anche imputabile alle nostre "abitudini alimentari" dato che oggi per la preparazione degli alimenti (per averli sempre belli, appetitosi e durevoli nel tempo) possiamo disporre di tecnologie molto avanzate per migliorarne le caratteristiche.


Ciò potrebbe essere positivo ma, purtroppo, però c'è chi ricorre a metodi raffinati per commettere delle frodi: la bufala alla diossina o i maiali al metanolo non sono ricette!!! E, last but not least, come se non bastasse ci sono magazzini stracolmi di prodotti avariati e “tranquillamente” venduti alle pizzerie.


C'è solo da chiedersi quale sarà la prossima...


I bambini con intolleranze alimentari sono ormai moltissimi ma perché le allergie e le intolleranze sono sempre più diffuse?Uno dei motivi risiede, sicuramente, nel fatto che oggi la diagnosi è più precisa e precoce rispetto ad un tempo e ciò consente di identificare un maggior numero di allergie i cui disturbi un tempo venivano facilmente confusi con altri. 
Ma una seconda spiegazione, e molto più grave e incisiva, chiama in causa il nostro stile di vita e, in particolare, le abitudini alimentari. Infatti si ricorre ormai diffusamente ad additivi alimentari (coloranti, conservanti, esaltatori del gusto, aromi naturali ed artificiali) che sono tutti potenziali allergeni; sulle nostre tavole inoltre arriva una grande varietà di frutta e verdura proveniente da tutto il mondo, il cui consumo non è più limitato alle sole stagioni naturali, favorendo così il contatto con un numero sempre maggiore di sostanze potenzialmente allergizzanti.

Qualche esempio:

• il giallo-tartrazina (E102), colorante che conferisce agli alimenti un piacevole colore giallo limone, presente in diverse bevande, sottaceti, salse confezionate, maionese, minestre in scatola, budini. Può essere causa di orticaria cronica e asma.

anidride solforosa (E220) che si può trovare in marmellate, succhi di frutta, vini e in macedonie e insalate trattate nei ristoranti con spray per mantenere un aspetto fresco.

solfiti, metabisolfiti, bisolfiti (E221,E222,E223,E224 ,E225,E226,E227) presenti nei prodotti preconfezionati a scopo conservante e antiossidante, pericolosi soprattutto per le persone asmatiche.

glutammati (E620,E621,E622,E623) che si trovano soprattutto nei croccantini al formaggio, patatine, ketchup, sughi pronti, riso e pasta liofilizzati, funghi secchi, insaccati, dadi per cucinare. Vengono addizionati molto spesso ai cibi per esaltarne il sapore ma possono anche essere presenti naturalmente in alcuni alimenti. La cucina cinese, ad esempio, utilizza grandi quantità di glutammato e la reazione che può far seguito all'ingestione di cibo contenente glutammato (malessere generale, mal di testa, arrossamento del viso) viene anche detta ''sindrome da ristorante cinese''.

• i nitrati addizionati agli insaccati e alle carni in scatola e la tiramina componente naturale di alcuni cibi come formaggi, cioccolato, banane, possono provocare emicranie anche a distanza di ore.

Come possiamo difendere noi ma soprattutto i bambini? Prima di tutto inziando a fare attenzione ad alcune piccole cose:
• alle dichiarazioni false in merito alla provenienza, qualità, composizione, caratteristiche, etc. di un alimento: ad esempio se su una confezione di carne c’è scritto bovino non è detto che si tratti di vitello. Potrebbe essere una bufala o una mucca che ha terminato il ciclo produttivo del latte e quindi qualcosa di molto diverso da quello che si pensa di mangiare.
• alle indicazioni ingannevoli ed insidiose, atte a esaltare indebitamente un prodotto e le sue qualità presunte perché dovrebbero essere comunque intrinseche nella definizione normativa del cibo (vedi l’esempio di “genuino“);
• alla difettosa corrispondenza degli ingredienti dichiarati: assenza o minor contenuto di quelli di pregio;
• alla dolosamente carente elencazione di quelli “indesiderati“ (es. conservanti) o di minor pregio (es. oli di diversa natura);
• alle contraffazioni delle data di scadenza o di preferibile consumo.

E allora se le autorità non possono, o non riescono più a proteggerci, mi sa che è arrivato il momento del fai da te…

Altre info, suggerimenti, consigli e ricette le trovate su: http://www.facebook.com/pages/Foggia-Italy/BioBio/39767128575?ref=ts

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

A proposito del Natale

Post n°1 pubblicato il 26 Dicembre 2008 da miper
Foto di miper

Il Natale....ormai inizia a fine ottobre e, almeno per quanto mi riguarda, non ha più il sapore di una volta: non si vede l'ora che arrivi ma poi, si spera che finisca al più presto.

Personalmente, non essendo molto religioso, non sono la persona più adatta per parlare della sua spiritualità e quindi mi dedicherò all'aspetto meno "alto" del Natale e quindi parlerò dei .....REGALI!!!!

Caos, traffico in tilt, folle impazzite, bambini urlanti, mamme esaurite e cassiere nel panico sono i caratteri dominanti del Natale degli ultimi anni.

Si compra di tutto perchè a Natale "almeno un pensierino bisogna farlo"....e ovviamente lo si fa nelle ultime ore utili quando altre migliaia di persone contemporaneamente, nella vostra stessa città, nel vostro stesso centro commerciale, hanno avuto la STESSA....MERAVIGLIOSA...IDEA!!!!

E giù corse folli, improperi a chi vi ha "rubato" il parcheggio, insulti alla signora che vi urta con le sue borse stracariche, trascinando il "pargolo" in lacrime aggrappato alla sua gamba, minacce alla commessa che non vi da retta (e fa bene, aggiungo io); e alla fine nessuna cosa che avete visto va bene e allora ecco l'idea geniale....RICICLO LA BOMBONIERA DELLA CUGINA PATRIZIA!!!! Tanto chi se ne accorge....

Effettivamente, soprattutto in periodo di crisi, è "cosa buona e giusta" da fare ma purchè venga fatta con cura e non con superficialità.

Nella mia lunga carriera di "recettore di regali riciclati" posso darvi qualche consiglio per non incappare in clamorose figuracce "postume"...nel senso che quando sarete andati via vi sentirete "fischiare le orecchie".

Alcuni consigli:
Attenzione a regalare il boxer rosso che avete ricevuto per capodanno 2006: lo avete indossato solo una volta e se non lo avete lavato qualche traccia può restare....

Stesso discorso per le camicie o qualunque capo di abbigliamento con il colletto: controllate il bordo del colletto, potreste aver lasciato qualche "residuo organico" e il Grissom che è in noi (CSI Las Vegas per gli inesperti) vi tirerebbe fuori un paio di condanne.

Attenzione alle bomboniere: i bigliettini sono infidi..si nascondono dappertutto: quindi aprite la bomboniera ed "esploratela" a fondo come farebbe Alberto Angela davanti ad una tomba etrusca!!!

Occhio al cibo: controllate la data di scadenza e se il barattolino di marmellata, ricordo di quel bell'Agriturismo in Toscana nel 2001, cammina da solo....forse sarebbe il caso di regalarlo ad un esorcista.

Anche la vecchia candela regalo di zia...controllate che ormai, dopo 5 anni, non sia deformata e decolorata....non è un bel vedere...

Vogliamo parlare di quel libro regalo della cugina intellettuale? Ho provato a leggerlo, anche durante la colazione a mente fresca....ma non ce l'ho fatta. E' un bel regalo, chic, elegante, ricercato....peccato che a pagina 12 è rimasto incollato un corn flake al miele....

Comunque sia....BUON NATALE A TUTI VOI!!!!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
« Precedenti Successivi »

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963