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rieccomi..

Post n°34 pubblicato il 24 Maggio 2010 da nonsolosinal

salve a tutti belli e brutti, dove i belli siamo noi poveri accreditandi e i brutti gli accreditatori....

dopo aver fatto qualche giorno fa l'ennesimo aggiornamento dei documenti esterni, ovvero dei documenti di accredia, ho stampato il primo rapporto di prova a marchio accredia, ovviamente con la scritta sotto al logo... per fortuna che non pretendono la scritta lunga, se no in ogni pagina mi ci stavano due righe di rapporto, il resto sarebbe stato occupato dal logo con annessi e connessi....

non so a voi ma a me scrivere "prova non accrediatata accredia" suon proprio male male... non potevano scegliere un altro nome???

le cose buttano proprio male, il vecchio dg 007 è stato sostituito dall'RT 008 (vado a memoria con il numero non lo ricordo ancora a memoria)... ovviamente l'RT nuovo aggiunge altri requisiti aggiuntivi... ma il mio dilemma è: non potevano evidenziare con una barra laterale come facciamo noi mortali le aggiunte o le modifiche? così non dovevo leggerli in contemporanea e cercare le differenze, stile settimana enigmistica.

 

e invece di avvisarmi il 6 maggio che sono cambiati i documenti e che tali documenti entrano in vigore dal 1° maggio non potete avvisare una quindicina di giorni prima che entrino in vigore? così uno si prepara... fortuna che non ho emesso rdp nella prima settimana di  maggio se no avrei dovuto richiamarli e rifarli....

ma che palle, scusate ma sono proprio stanca di tutte queste continue menate...

buona serata,
Cla

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Commenti al Post:
matuelle
matuelle il 25/06/10 alle 11:33 via WEB
sigh...sigh....concordo....
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dinc2008
dinc2008 il 05/08/10 alle 18:53 via WEB
buone vacanze a tutti belli e brutti dal vs. dinc
(Rispondi)
ghiblipau
ghiblipau il 09/08/10 alle 11:48 via WEB
Ciao a tutti, è la prima volta che scrivo su questo blog e vorrei subito farvi una domanda. Sono alle prese con l'accreditamento ACCREDIA per la microbiologia degli alimenti e ci stiamo scornando con l'incertezza nelle prove QUALITATIVE. A parte che dovevano uscire documenti ufficiali a luglio e io non ho ancora visto niente, anche le poche indicazioni datemi da ACCREDIA via mail sono molto lacunose, voi come avete fatto? grazie mille e buon lavoro (anzi, ora buone ferie!)
(Rispondi)
 
nonsolosinal
nonsolosinal il 04/09/10 alle 20:43 via WEB
ciao, veniamo al sodo... l'incertezza per le prove qualitative non si calcola nel vero senso della parola... puoi valutare il tuo operato mediante: - circuiti interlaboratorio - utilizzo di ceppi atcc certificati. più che valutare l'incertezza (mica puoi dire al cliente salmonella presente +/- 10 ufc) devi valutare qual'è il tuo limite minimo di rilevabilità del microrganismo. anche questo lo puoi fare con i c.i. quelli a cui partecipo io (QM) nel report dettagliato che ti inviano scrivono qual'era la quantità di microrganismo presente. Inoltre oltre ad esserci i ceppi ATCC qualitativi ci sono anche quelli quantitativi. poi metti tutto quello che fai in una procedura e fai anche una bella carta di controllo. così gli ispettori sono contenti. Io ormai bazzico poco su questo blog e come ho già detto più volte consiglio l'iscrizione a Facebook e l'iscrizione al gruppo "sinal vittime e carnefici". Buon lavoro! Se hai bisogno contattami pure via mail. Cla
(Rispondi)
tommydesero
tommydesero il 10/01/11 alle 21:19 via WEB
innanzi tutto un saluto a tutti, è la prima volta che intervengo, sia alle vittime che ai carnefici, il luogo comune l'abbiamo salutato, voglio essere diretto sto affrontando il difficile percorso dell'accreditamento e mi sono arenato nelle incertezze di misura Utilizzo prevalentemente MPN e qualitativa Sal spp. ma vorrei approdare alla determinazione dei E. coli conta su piastra, altra secca sono le verifiche interne di temperatura e pesata come posso certificare il corretto funzionamento di un termostato? quali pesi sono utili per una bilancia al 1/100 precisione minima richiesta, queste apparecchiature vanno tarate o posso valutare la loro precisione con materiale certificato SIT. grazie per qualunque aiuto, spero costruttivo. nel caso fosse utile la mia email è tommydesero@libero.it
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zebweb
zebweb il 11/02/11 alle 12:19 via WEB
Ciao a tutti, ho scoperto oggi questo fantastico blog. Ho iniziato da poco con le pratiche per l'accreditamento e, visto che nel mio lab è tutto sulle mie spalle, mi sto piano piano esaurendo. Oggi sono alle prese con la taratura interna dei termometri... Non so proprio come comportarmi visto che i consulenti esperti mi dicono di utilizzare i doc SIT, ma mi sembrano estremamente tecnici e non di semplice applicazione in un piccolo laboratorio. Consigli? Grazie a tutti per la partecipazione al mio disorientamento
(Rispondi)
 
simonadellalatta
simonadellalatta il 12/02/11 alle 10:18 via WEB
Ciao....l'accreditamento è davvero stressante, credimi ti capisco!!! ma piano piano ce la puoi fare...per i termometri non è difficile e le guide del Sit sono specifiche e eccessivamente cavillose...fai cosi: taratura su almeno due punti di cui uno il punto di utilizzo, 10 letture in contemporanea con termoemetro primario, correzzione con valore da certificato sit, calcolo scarto tipo; l'incertezza di taratura la componi con lo scarto che hai calcolato, l'incertezza del primario e l'incertezza dell'unità di formato del tuo strumento....ps ricordati di stabilire i criteri di accettanbilità!!!! se hai bisogno scrivi in privato simo2010@virgilio.it buon lavoro
(Rispondi)
 
 
metrologa
metrologa il 12/05/11 alle 08:31 via WEB
Ciao, a proposito di termometri e criteri di accettabilità: la 7218 della micro consiglia di utilizzare per i controlli termometri con incertezza 1/4 del campo di variazione della temperatura. Questo per i termostati con tolleranza +/-0,5°C è un delirio. Io avrei pensato di fissare, per questi casi, il requisito a 1/2. C'è qualcuno che ha già affrontato questo problema? Grazie
(Rispondi)
 
 
 
nonsolosinal
nonsolosinal il 14/05/11 alle 19:50 via WEB
ciao, considera che il costo di un termometro che possa leggere anche il centesimo di grado è impressionante, considera che fino a quando non ti arriva il termometro tarato da un centro sit e sul certificato leggi la sua incertezza non puoi basarti solo sull'incertezza dichiarata dal costruttore... io ho preso un termometro con una risoluzione maggiore defli altri misuratori di temperatura presenti in lab e questo lo usavo come primario che mandavo a tarare in un centro sit ogni 2 anni. Sei tu che poi quando ti arriva il certificato di taratura valuti, sulla base di criteri di accettabilità che hai definito a priori se accettare o no l'incertezza che ha il tuo termometro. ribadisco cmq che ci trovi anche su facebook, gruppo chiuso Sinal vittime e carnefici. ciao
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