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Post N° 44

Post n°44 pubblicato il 04 Aprile 2007 da cometa_attila

Passeggiavo sotto la pioggia, poco fa, ascoltando, non è un caso, pure se apparentemente ero distratta perchè assorta nei miei pensieri, Autofraintendimento, dei Bluvertigo (consiglio, mi permetto: Zero è uno dei pochi album DA AVERE, tanto apre le porte a nuovi punti di vista mentali e musicali).

Spesso ci crediamo quello che non siamo, selfmisundestanding...

Pensavo a Dario, sì, chiamiamolo per nome, in fondo è questo che voglio diventi: non lui, come a dire l'unico, ma un nome, come tanti...

E d'improvviso ho pensato alle parole di mia zia e a quelle di un blog letto giorni fa: la donna immatura, la donna 'piccola', non cerca la venere (l'amore, quello sano) ma saturno: il padre.

Poi ho ripensato di nuovo a Dario, a come l'ho visto diverso da com'era. Ho pensato ai quei versi orientali dicui si dice seguace ma che gli risultano oscuri, dal momento che affermano che il saggio non vive nella falsità e nella vigliaccheria.

Ho pensato a come l'ho sempre considerato per certi versi simile a mio padre: un uomo solitario, intellettuale, ma anche forte, capace di sacrifici, uomo di casa...Eppure diverso, profondamente diverso, perchè al contrario di mio padre lui sapeva rinunciare a schemi obsoleti: lui avrebbe rinunciato al suo matrimonio fallito come invece non vuole fare mio padre...lui sapevacoltivare la gioia di vivere, lui sapeva dare amore...

No, ma Dario non ha rinunciato! Anche in quegli aspetti per cui io lo consideravo diverso, era uguale a mio padre.

E poi ancora Dario , me ne rendo conto ora, anche se chiaramente più attraente, somigliava fisicamente a mio padre, nella corporatura...Un giorno notai perfino che avevano le spalle identiche, con delle piccole macchie da sole, e ammetto che quella somiglianza, nell'intimità, mi mise a disagio....

Quando mia zia mi disse che avrei dovuto stare attenta perchè il rischio futuro era quello di cercare un padre, un uomo simile a mio padre e quindi 'freddo', 'spento', in grado di farmi non volontariamente del male, io ho subito pensato al futuro, a quell'ipotesi strana, senza capire che in realtà l'avevo già fatto: mi ero innamorata di Dario perchè per me era il padre che finalmente per la prima volta mi faceva entrare nel suo mondo, che mi mostrava dolcezza e considerazione.

Insomma, un amore poco sano, nato per i motivi sbagliati. Un amore che mi avrebbe impedito (e non è garanzia che ci riuscirò) di evolvermi ed elaborare finalmente questo complesso che mi porto dietro dall'adolescenza e che mi impedisce di vivere rapporti sereni.

Autofraintendimento...

 
 
 
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