Creato da cometa_attila il 23/03/2007
Il mio rifugio

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Post N° 56

Post n°56 pubblicato il 06 Aprile 2007 da cometa_attila

To wish impossible things - Cure

Strano...

Non mi ha mai sentita cantare...

Non ho mai sentito il suono delle sue mani che si posano sui tasti di un pianoforte...

 
 
 

Post N° 55

Post n°55 pubblicato il 06 Aprile 2007 da cometa_attila

C'mon Billy - P.J. Harvey

L'avevo quasi scordata...

 
 
 

Post N° 54

Post n°54 pubblicato il 06 Aprile 2007 da cometa_attila

Lasciandomi libera di respirare un secondo...

Un suo bacio, cosa darei per un suo bacio, per le sue mani che tengono ancora le mie e i suoi splendidi, dolci e profondi occhi azzurri che guardano ancora una volta nei miei...

Ma non ho fretta. Mi darò tutto il tempo che mi serve per...dimenticare? No, impossibile, soltanto per ricordare con un sorriso...

 
 
 

Post N° 53

Post n°53 pubblicato il 06 Aprile 2007 da cometa_attila
 
Foto di cometa_attila

Anche quest'anno ecco il mio piccolo contributo...

 
 
 

Assegni

Post n°52 pubblicato il 06 Aprile 2007 da cometa_attila

La psycho sostiene che finchè non recupero un po' di serenità e di distacco da questa storia, non possiamo iniziare la vera analisi; ora, dice, ci stiamo solo conoscendo...

Dice che è per questo che o non sogno o non ricordo: i sogni sono troppo confusi e influenzati dal trauma di quel che è accaduto.

Quando inizierò a fare sogni più 'strutturati', glieli dovrò raccontare.

Ecco il mio primo cavolo di sogno 'strutturato' da giorni e giorni a questa parte (mi inquieta per quanto è inconsistente):

una tipa, che poi capisco essere la prof. di matematica del ragazzino cui dò le ripetizioni e che ho conosciuto al ritiro della sua pagella perchè lei voleva conoscere la ragazza che stava aiutando il suo alunno facendolo andare oltre ogni aspettativa, mi dice del tutto inaspettatamente che merito un aiuto, e mi tira fuori un assegno di 230 euro...

Ora dico, proprio 230, cioè 30 euro in più rispetto allo stipendio che mi danno al lavoro come apprendista (no comment, per favore!).

Fine del sogno.

Resto dubbiosa...

 
 
 

Post N° 51

Post n°51 pubblicato il 06 Aprile 2007 da cometa_attila

Le sue ultime dolci parole per me...

Le ho lette stamattina.

E' strano: molti non capiscono come per me sia importante la 'fine', il tipo di fine e quello che resta alle due persone che hanno vissuto l'amore.

Molti mi chiedono che importanza abbia se so che è finita.

Per me ne ha...

Tanta...

Ora forse posso iniziare a guardare avanti, senza dover, per la prima volta, rinnegare ciò che mi ha fatto sentire viva.

 
 
 

Post N° 50

Post n°50 pubblicato il 05 Aprile 2007 da cometa_attila

Trovare la forza di voltarmi, di trovare uno straccio di stimolo, senza pensare ai sogni crollati sulla mia testa e alle splendide emozioni perse per sempre.

Ma come?

Non riesco a fermarmi, non riesco a non incappare in un progetto, pure il più stupido, che sognavo con lui.

Ma come si fa?

Quando riuscirò a dire 'basta'?

Quando accetterò che non esiste più un 'noi'?

Perchè sono così stupida, dannatamente stupida?

Perchè non riesco pure io a far prevalere l'istinto di sopravvivenza ed andare oltre, accantonando tutto?

Perchè non riesco ad accettare ed affrontare il vuoto che mi ha lasciato e a ritenere utile la fine di un amore che mi ha fatto soffrire troppo?

Basterebbe soltanto dire: tu mi hai fatto troppo male e mi hai voltato le spalle.

Questo dovrebbe già essere sufficiente a voler dimenticare e riprendermi la mia vita.

Già...ma quale vita?

Ecco il problema...

 
 
 

Post N° 49

Post n°49 pubblicato il 05 Aprile 2007 da cometa_attila

Forse la peggior combinazione possibile tra candore e cinismo...

Perchè l'Amore non ha vinto?

Io ero con la spada in mano, e l'avrei difeso contro tutto e tutti.

Io non l'avrei lasciato morire.

Io.

 
 
 

Una lumaca

Post n°48 pubblicato il 05 Aprile 2007 da cometa_attila

Stamattina mentre andavo al lavoro ho incrociato una lumaca. Ci ho messo un po' a capire che lo fosse, perchè mi pareva troppo grande per esserlo, e poi non aveva la casa, la chiocciola.

Strisciava, un millimetro alla volta, lasciando la sua scia che mi sono accorta partiva dall'inizio del marciapiede in senso trasversale. La scia poi non era rettilinea, ma a zig zag: quella lumaca ci ha messo 10 volte il tempo e la fatica necessari per arrivare lì. Ma lì dove poi? Quando l'ho vista io era quasi arrivata alla fine del marciapiede, in prossimità di un grosso portone di legno chiuso, che non lasciava il minimo spiraglio per un passaggio.

Quella lumaca stava facendo tanto fatica, senza fermarsi un secondo, per andare incontro al niente: non verso un campo dove avrebbe trovato foglie e riparo, ma su uno sterile marciapiede senza vie d'uscita.

Perchè?

Io al posto suo non mi sarei mossa per non sapere nemmeno dove andare. Eppure lei, convinta, continuava...

 
 
 

Post N° 47

Post n°47 pubblicato il 04 Aprile 2007 da cometa_attila

L'amore che muore...

Non mi sento più il corpo. Deve essere un meccanismo di difesa che stranamente per me è efficiente: non ho corpo.

Non mi guardo, non mi sento, non mi percepisco...

Da quando l'amore mi ha lasciato non ho più avuto desiderio. Ho censurato il ricordo di ogni momento intimo. Ma ho censurato anche ogni altra cosa: mangio l'indispensabile per non deperire, per non dare preoccupazioni ai miei, per poter lavorare. Le creme, la ginnastica, i vestiti...nulla. Mi sento trasparente, come i sensi non mi appartenessero più.

L'unico dettaglio fisico a tradire un'espressione 'viva' è il mio sguardo...

Non leggo più, non per il gusto di farlo, almeno. Mi aggrappo invece disperatamente a qualunque frase possa dare un senso a tutto questo, una prospettiva futura...come se poi lo desiderssi davvero questo futuro; così dolce arrendersi alla sofferenza del presente...

E aspetto gli ulteriori cambiamenti , quelli dentro e fuori di me, che me lo strapperanno definitivamente dal cuore.

Come se per me questo fosse bello...

Io

Io che odio dimenticare, cancellare, essere cancellata...

Ma è l'amore che muore. Dicono funzioni così...

 
 
 

Per i momenti di sconforto...

Post n°46 pubblicato il 04 Aprile 2007 da cometa_attila

La Stella - presente

La tua buona stella porta successo, apertura e superamento degli ostacoli. Probabilmente ti sta per capitare qualcosa di inatteso ma positivo. Riuscirai a cogliere le occasioni che ti si presenteranno perché avrai intùito e capirai prima degli altri quello di cui hai veramente bisogno. Riempi tranquillamente la tua vita di progetti e di aspettative: La Stella ti invita a seguire la tua immaginazione, ad abbandonarti all'ispirazione del momento e a credere nella fortuna. Questo arcano primaverile annuncia la natura che rifiorisce, la fecondità, l'affettività sincera, prospetta sviluppi interessanti e buona salute.

La Papessa-futuro

La Papessa ti invita a una profonda riflessione e a un'analisi attenta della situazione. Non è il momento di agire o di perderti nel superfluo ma di dedicarti all'essenziale. Se qualcosa ti sta particolarmente a cuore, aspetta, non ti lasciar prendere dalla smania. E' solo una questione di tempo. Cerca di accantonare passioni e frenesie e non contrastare gli eventi che sembrano danneggiarti: hai bisogno di un po' di introspezione per ripartire col piede giusto. Vicino a te una donna di una certa età o con molta esperienza può mostrarti la strada da percorrere e aiutarti a valorizzare le tue qualità nascoste se non addirittura esoteriche. Ascolta i tuoi desideri più profondi. Potrai cogliere quello che gli altri non vedono e questa sarà proprio la tua forza.

Il Sole - il consiglio

Una fase così positiva non si ripete spesso: non lasciartela scappare e cogline tutti i frutti.

Almeno mi tiro un po' su con l'effetto placebo...

 
 
 

Post N° 45

Post n°45 pubblicato il 04 Aprile 2007 da cometa_attila
 

Mi sono rimbattuta nel blog di una persona che tempo fa, ormai mi sembrano secoli, non mi ha voluta, o meglio, mi ha voluta per divertimento....

Che amara la vita...Era arrivato lui poi e con quanta foga aveva detestato quel ragazzo che aveva avuto la spudoratezza di trattarmi così e che oltretutto continuava a maltrattare un'altra ragazza, poi diventata mia amica.

Ricordo le conversazioni, la convinzione con cui io e Dario le dicevamo di voltare pagina, perchè quello era solo un ragazzino incapace di amare, e che un giorno avrebbe avuto la nostra fortuna di essere così innamorati.

Ora lui è andato via, mentre quel ragazzo, silenziosamente, continua a pensare e intristirsi per lei, per la mia amica.

E io ora mi chiedo, e temo di conoscere la risposta, se sono mai stata amata in vita mia...

 
 
 

Post N° 44

Post n°44 pubblicato il 04 Aprile 2007 da cometa_attila

Passeggiavo sotto la pioggia, poco fa, ascoltando, non è un caso, pure se apparentemente ero distratta perchè assorta nei miei pensieri, Autofraintendimento, dei Bluvertigo (consiglio, mi permetto: Zero è uno dei pochi album DA AVERE, tanto apre le porte a nuovi punti di vista mentali e musicali).

Spesso ci crediamo quello che non siamo, selfmisundestanding...

Pensavo a Dario, sì, chiamiamolo per nome, in fondo è questo che voglio diventi: non lui, come a dire l'unico, ma un nome, come tanti...

E d'improvviso ho pensato alle parole di mia zia e a quelle di un blog letto giorni fa: la donna immatura, la donna 'piccola', non cerca la venere (l'amore, quello sano) ma saturno: il padre.

Poi ho ripensato di nuovo a Dario, a come l'ho visto diverso da com'era. Ho pensato ai quei versi orientali dicui si dice seguace ma che gli risultano oscuri, dal momento che affermano che il saggio non vive nella falsità e nella vigliaccheria.

Ho pensato a come l'ho sempre considerato per certi versi simile a mio padre: un uomo solitario, intellettuale, ma anche forte, capace di sacrifici, uomo di casa...Eppure diverso, profondamente diverso, perchè al contrario di mio padre lui sapeva rinunciare a schemi obsoleti: lui avrebbe rinunciato al suo matrimonio fallito come invece non vuole fare mio padre...lui sapevacoltivare la gioia di vivere, lui sapeva dare amore...

No, ma Dario non ha rinunciato! Anche in quegli aspetti per cui io lo consideravo diverso, era uguale a mio padre.

E poi ancora Dario , me ne rendo conto ora, anche se chiaramente più attraente, somigliava fisicamente a mio padre, nella corporatura...Un giorno notai perfino che avevano le spalle identiche, con delle piccole macchie da sole, e ammetto che quella somiglianza, nell'intimità, mi mise a disagio....

Quando mia zia mi disse che avrei dovuto stare attenta perchè il rischio futuro era quello di cercare un padre, un uomo simile a mio padre e quindi 'freddo', 'spento', in grado di farmi non volontariamente del male, io ho subito pensato al futuro, a quell'ipotesi strana, senza capire che in realtà l'avevo già fatto: mi ero innamorata di Dario perchè per me era il padre che finalmente per la prima volta mi faceva entrare nel suo mondo, che mi mostrava dolcezza e considerazione.

Insomma, un amore poco sano, nato per i motivi sbagliati. Un amore che mi avrebbe impedito (e non è garanzia che ci riuscirò) di evolvermi ed elaborare finalmente questo complesso che mi porto dietro dall'adolescenza e che mi impedisce di vivere rapporti sereni.

Autofraintendimento...

 
 
 

Post N° 43

Post n°43 pubblicato il 03 Aprile 2007 da cometa_attila

Chi mi conosce lo sa: sono come una streghetta che crede in oroscopi, carte, segni e quant'altro. Solo che a volte mi fa comodo non vedere...Perchè da subito, dalla comparazione dei nostri temi astrali, io avevo visto che la nostra storia non sarebbe durata, non sarebbe uscita fuori dalla clandestinità...E poi...e poi pure le amiche cartomanti di mia madre dicevano che non era l'uomo del mio destino. E perfino i transiti del momento del nostro incontro parlavano di un pericolo di illusione per me e di voglia di storielle per lui, che restava sostanzialmente convinto del suo matrimonio (davvero, si vedeva questo!). E pure il suo ritorno, l'estate scorsa: parlava di un'esperienza, una relazione che non si era esaurita e che doveva essere vissuta fino in fondo per poi poter finire e lasciarlo tranquillo.

E allora...

E allora penso anche ai semplici sentimenti, a quell'amore forte e intenso che noi abbiamo provato, le carte visto, gli oroscopi pure, e mi chiedo perchè.

Mi chiedo perchè sia dovuto accadere?

Perchè un amore così folle eppure predestinato alla fine?

Non sarebbe stato meglio non incrociarci mai?

Che cosa dovremmo averne tratto?

Che il suo matrimonio è più solido di quel che credeva e io?

E io che devo cambiare, che sono troppo bambina e immatura e solo con una botta del genere mi sarei decisa a maturare?

Non poteva esserci un altro sistema?

Meno doloroso.

Non potevamo sconvolgerci meno l'esistenza?

A che è servito?

No, chiedo A CHE CAZZO E' SERVITO?

Una stupidissima lezione di vita per entrambi?

Ma chi la voleva?

Perchè devo maturare con il cuore in pezzi, con il ricordo di momenti bellissimi, di una vicinanza così forte che a volte mi sembrava mi fosse sempre vissuto accanto, da quando sono al mondo?

Perchè? Perchè proprio con lui poi?

E io perchè devo essere servita a questo? A fargli capire che deve mettere la testa a posto ed essere un bravo marito. Pensando a me come all'indisciplina, la tentazione...quando fino a poco fa pensava a me come alla sua salvezza, la sua vita, il suo angelo?

Belle queste esperienze di vita. Davvero. Bello come ti distruggono togliendoti vivacità, voglia di dare, di amare. Di sognare.

E poi...e poi ti buttano l'autostima giù, a zero, perchè è come ti dicessero: non vai bene, cambia.

Dio, che schifo!

 
 
 

Sogni

Post n°42 pubblicato il 03 Aprile 2007 da cometa_attila

E così mi sono ritrovata a finire quel rilievo cominciato con l'auricolare all'orecchio, prendendo le misure e chiacchierando con lui...col mio telefono rosso in tasca, sempre, e la paura di entrambi di perderci le nostre telefonate.

Oggi il telefono rosso non c'era. Non lo uso più; c'era la scheda che usavo solo per lui. Quasi nessuno mi chiama su quello, così ho deciso di spegnerlo e di metterlo via, in un cassetto, perchè non potrei sopportare di sentire il particolare trillo dei suoi messaggi, un fischio molto divertente, che era diventato un suo marchio inconfondibile.

Finito il rilievo, mi sono seduta su un gradino, con la vista sui tetti delle vecchie case a ringhiera milanesi, e ho pensato ai miei sogni, quelli che non ho più...

Il sogno di un amore pulito, disinteressato, profondo, appassionato, che fa superare tutto, che ti fa essere parte della natura stessa, tanto ti senti in pace col mondo.

Ora guardo le coppie, anche un solo campanello di un appartamento con i cognomi di due conviventi o due coniugi, e mi viene la nausea, per tutto lo sporco che ho visto, per tutto ciò con cui mi ha contagiata.

Penso al futuro e mi chiedo "è questo il massimo cui posso auspicare?". Un amore fatto di compromessi sentimentali, di bugie, di stanchezza, in nome di qualcosa da costruire o qualcosa da perdere?"

E il mio sogno di due anime che si incontrano e restano impresse a fuoco uno nel cuore dell'altra? Il mio sogno di due persone che si scelgono ogni giorno della loro vita, continuando a sentirsi innamorate, anche quando saranno dei vecchietti e passeggeranno guardandosi con tenerezza?

Tutto infranto, da lui e dal suo cinismo. Da lui e da quel che vedo intorno. Da lui e dal fatto che a vincere non è stato l'amore.

Nella mia vita avevo poche cose felici: il mio coniglio e i miei sogni.

Già , i miei sogni.

 
 
 

Post N° 41

Post n°41 pubblicato il 02 Aprile 2007 da cometa_attila

Schhhhhhh...tra pochi minuti uscirò dal lavoro, arriverò a casa e appena potrò cercherò il mio angolo appartato con la luce soffusa dove lasciar riposare i pensieri. Farò così. Li lascerò riposare dopo ogni volta che mi avranno torturata. Finchè non riuscirò a farli diventare pura razionalità. E tutto sarà più lontano e distante. E io sarò finalmente serena. Lontano da quell'uomo che non mi ha fatto che male. Lontana anche con i pensieri.

Per adesso...un po' di silenzio...il tunnel non è ancora finito.

 
 
 

Post N° 40

Post n°40 pubblicato il 02 Aprile 2007 da cometa_attila

E poi la parte più ingenua di me vorrebbe tirargli il maglione, farlo voltare e chiedergli "perchè hai fatto finta di amarmi? Perchè mi hai amato meno, molto meno, di quello che tu stesso pensavi? Non potevi guardarti dentro meglio? Non potevi evitare di scambiare il desiderio di emozioni per amore?".

No, evidentemente non poteva...

Tanto ormai...

 
 
 

Post N° 39

Post n°39 pubblicato il 02 Aprile 2007 da cometa_attila
 

So che il rancore e l'odio mi allontanano dal trovare la serenità, ma come arginarli quando arrivano così? Come ondate di un mare che si fa improvvisamente agitato. Giuro, non voglio odiare. Vorrei riuscire a vederlo per quello che è: un poveretto, un debole che non ha saputo essere uomo. E allora sorridere di pietà e proseguire.

 
 
 

Post N° 38

Post n°38 pubblicato il 02 Aprile 2007 da cometa_attila

Sto traballando un attimo, e questo perchè ho commesso l'errore, capitale adesso, di pensare al futuro, fare ipotesi...No, non me lo posso permettere: un passo alla volta, devo dominarmi e pensare giorno per giorno, pensare a come superare un singolo giorno arrivando a sera senza disperazione.

Non posso permettermi di essere sciocca.

Ora può aiutarmi solo la mia intelligenza, mentre l'emotività può solo danneggiarmi...

Un respiro...devo tornare tranquilla.

 
 
 

Post N° 37

Post n°37 pubblicato il 02 Aprile 2007 da cometa_attila

Sto lavorando tranquilla al mio computo, tra opere da vetraio e opere da falegname da compilare...

Ogni tanto mi perdo, ma per la prima volta in due settimane riesco a mettere un po' di entusiasmo nel mio lavoro.

E non so se sono gli insegnamenti indiani che ho iniziato a leggere ieri o soltanto l'antidolorifico per il mal di pancia, ma oggi non ho preso tranquillanti, la bocca non è perennemente serrata in una smorfia dura...Sì, il cuore, se scruto con attenzione, fa un po' male, ma...

Ecco forse che cos'è! E' il maglione nuovo che sto indossando e che mi ha regalato la mia mamma: morbido, caldo, avvolgente e colorato, come piace a me...perchè è come una coccola inaspettata.

Poi ripenso ai miei occhiali nuovi, dopo 10 anni che ho sempre gli stessi, posati sul comodino del letto che proprio non riesco a mettere: li avevo ordinati prima che tutto finisse con lui, e mi chiedevo se gli sarei piaciuta: l'arancione sfumato al posto del nero...Ma è finito tutto prima che potessi ritirarli. Ed ora sono lì, a rappresentare il nuovo...Ma so che è questione di giorni, e ce la farò: li indosserò.

(Continuo ad avere per la testa una canzone nuova che dovrebbe intitolarsi qualcosa come How to safe a life...Bella, malinconica, come me ora...)

 
 
 
 
 

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