pilarmivida

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Messaggi di Novembre 2006

Calde lacrime.

Post n°199 pubblicato il 30 Novembre 2006 da pilarmivida

"Grosse lacrime di stanchezza e di pena gli scendevano sulle guance, ma
per via delle rughe, non gli colavano giù; si distendevano, si
raccoglievano e formavano una vernice d'acqua su quel viso distrutto". (Camus)


Gesù, quanto ha pianto.
Capita raramente, ma questa volta Pilar ha pianto davvero leggendo un libro.
Forse non doveva affatto leggerlo perchè parla della vecchiaia (la fatina odia crescere, sopporta poco il proprio compleanno e l'infastidisce cambiare la data), ma non pensava che si potesse arrivare a riflettere sul dolore e sulla vita con una delicatezza talmente struggente e ironica da non poter trattenere le lacrime.
E allora Pilar piange.
Poi si sente meglio, e torna la stessa di prima, ma con addosso un'emozione in più.


"Ci troveremo ancora, Tommaso, senza forma nè luogo, perchè non si può dare forma o luogo all'amore. E tempo ne avremo, tutto quello che ci è mancato e molto di più, così tanto da confondersi con l'eternità. Un' eternità senza un prima o un dopo, ma con tutto il passato e il futuro possibile condensati in un unico atto: un presente infinito. Ora chiudi per un attimo gli occhi, Tommaso, non importa quanto durerà quell'attimo, quel che conta è che quando li aprirai sarai con me. Di nuovo con me, te lo prometto.
Non temere, Tommaso, ci troveremo ancora, dove non so, come neppure, ma quello che so è che ti insegnerò a ballare".

(Lorenzo Licalzi, Che cosa ti aspetti da me?)

 
 
 

Beata Grace.

Post n°198 pubblicato il 26 Novembre 2006 da pilarmivida
Foto di pilarmivida

C'è una scena de "La finestra sul cortile" di Hitchcock che ha sempre affascinato un macello di persone, Pilar compresa.
All'inizio del film, dopo aver mostrato il protagonista (James Stuart: uomini così non ne hanno prodotti più, sigh!) e la sua situazione (ha la gamba ingessata), viene introdotta Lei. L'emblema della donna per eccellenza, la diva delle dive, la personificazione del fascino, dell'eleganza e della grazia: Grace Kelly.immagine
Fresca, candida, capelli biondi, atteggiamento delicato. Esce dall'ombra della stanza, avvicinandosi alla macchina da presa. Primo piano. Splendida.immagine
Una figonza in carne ed ossa. Carne, mica solo ossa.
Aveva i fianchi e le tettone. Curve. Non era un'asse da stiro come 'ste modelle che si vedono in ogni pubblicità, con le ossa di fuori, la faccia scavata e gli occhi tristi. E non era nemmeno come quelle fintetettone che, avendo speso una fortuna per rifarsele, sentono l'esigenza di piazzarle in faccia a tutti.
Pietà. immagine
E' vero, erano altri tempi... ma lei era bella, formosa (e fiera di esserlo), delicata ed elegante. Una Diva, perdinci. Oggi non ci sono più dive. Solo carte-veline che digiunano una vita per poi sparire appena arriva della carne più "fresca".

Il sogno (uno, eh...) di Pilar? Avere anche solo un milionesimo della bellezza di Grace Kelly... immagine
E vvaffa****o alle veline, striscine, schedine, paperine, prezzemoline, ossicine.

 
 
 

Ricerche impossibili

Post n°197 pubblicato il 24 Novembre 2006 da pilarmivida

Utente: scusi...
Pil: sì?
Utente: cercavo libbri pissicològgigi... di pissicologgia su bbambini...
Pil: mh...
Utente: qualcosa sui bbambini ABBUSIVI...
Pil: immagine  ...  immagine

 
 
 

La Banca Burlona

Post n°196 pubblicato il 19 Novembre 2006 da pilarmivida

Un  bel giorno Pilar trova nella cassetta della posta una lettera da una direzione didattica per la quale aveva lavorato un anno fa. Dentro ci trova un assegno: 20 euri e 17 centesimi.
Olè.
Viva gli arretrati.
Così la fatina si avvia trotterellando verso la banca tutta contenta...
                                       MA
arrivata davanti all'ingresso, avendo uno spirito d'osservazione alquanto sviluppato ed una vista bionica da far accapponare la pelle a Wonder Woman, la fatina non può fare a meno di notare alcune anomalie:
1- l'entrata non ha la classica Porta Doppia da Banca, ma una semplice porta scorrevole tipo supermercatoimmagine
2- non ci sono guardie (che custodivano l'accesso da tempo immemore)immagine
3- c'è la radio accesa. A tutto volume. immagine
4- all'interno, ci sono all'incirca una decina di anzianotti che, brandendo bigliettini coi numerini variopinti, si guardano intorno straniti alla ricerca di un anima pia che fornisca loro delucidazioni sul dafarsi.

A questo punto Pilar fa il suo ingresso nell'impero dei danèè con uno sguardo tra l'atterrito e il titubante, attirando così l'attenzione di una gentile donzella pettoruta che le spiega come fare per prendere il giusto bigliettino col numerino varipinto.
Stringendo nella manina morbidosa, Pilar alza speranzosamente lo sguardo: Olè, ora ho tutto il necessario per pigliare i miei soldini!!immagine
E INVECE NO, BABBA CHE NON SEI ALTRO!
Perchè gli schermi dove controllare il proprio turno sono molteplici, e oltre al numero, devi anche far attenzione alla lettera giusta e all'ala della banca dove è rivolta la freccina accanto al numerino.
'orcavacca.
Con il suo BenPocoSensuale Sguardo da Ottusangola, la fatina attira l'attenzione di un pischello in giacca e cravatta, che la raggiunge presentandosi come "Assistente del cliente" che, oltre a fare la rima, sembra burlarsi della nostra Pilar...

Burlone: dica, signora...
Pil: (che, dice a me??!)hem... sì, ecco... NON CAPISCO DOVE DEVO GUARDARE... ho preso questo biglietto, ma ora non so in quale schermo controllare il mio turno...

E mentre il Burlone sorride congiungendo le mani come un pretino, un anzianotto s'infila tra lui e la fatina dicendo: "Eh, sì, perchè qua non si capisce più un accidenti! Io per sicurezza ho preso 3 bigliettini, ma adesso casa faccio??"

Il Burlone non si cura del signore e si rivolge a Pilar come un maestrino (intanto, la radio spacca le balle, e alla fatina sembra di essere in uno dei negozi tamarri del centro di Milano)...
Burlone: innanzitutto, lei è una nostra cliente?
P: no...
B: ha un conto in banca?
P: no, ce l'ho alla posta...
B: bhè(guardandola con condiscendenza), allora dovrà aspettare almeno mezz'ora, perchè ogni nostro cliente verrà servito prima di lei
P: comecomecome?? immaginePER UN ASSEGNO DA VENTI EURO DEVO ASPETTARE MEZZ'ORA? Ma davanti a me c'è pochissima gente!!
B: (sbuffando come per trattenersi dallo spazientirsi) Lei cosa deve fare?
P: devo incassare un assegno.
B: COSA INTENDE PER "INCASSARE"?
P: ohppòrc'! immagineho un assegno con scritto "venti euro e diciassette centesimi" e VOGLIO AVERE QUEI SOLDI!!
B: ma lei possiede l'assegno?
P: Sìììì!!!!!! immagine(pirlone, altrimenti come potrei incassarlo?? Te lo devo disegnare??)

Insomma, alla fine Pilar esce dalla banca furiosa, scapigliata, stordita e sbalordita.
Raggiunge un'altra filiale dove, alla parola INCASSARE non fanno una piega: le chiedono i documenti, le danno i soldi  E NON FANNO STORIE.immagine
VENTI EURO E DICIASSETTE CENTESIMI!!
E niente radio accesa, cheddiamine!!
Siate seri!!immagine

 
 
 

Lavoro Per La Patria.

Post n°195 pubblicato il 10 Novembre 2006 da pilarmivida

Nella biblioteca dove lavora Pilar domina una strana legge fisica: tutti i rompicocozze piòmbano lì gli ultimi 30 minuti prima della chiusura, costringendola a farsi un mazzo tanto per star dietro alle loro fantasiose pretese (peraltro raramente gentili). Non si sono capite bene le dinamiche, ma succede davvero ogni stramaledetto giorno.

Tra questi soggettoni, merita una menzione speciale la Famiglia Spaccaballe: Mamma, Bamboccio e Ragazzetta giungono al bancone quando ormai sarebbe tutto chiuso, pretendendo che per loro si facciano innumerevoli eccezioni. Di solito, per evitare inutili discussioni, la capa di Pilar le fa chiudere un occhio, e lei si sforza di essere gentile. Sì, perchè ormai ha capito che contro la maleducazione nessuna arma è più letale della cortesia.
E così, quando ieri si sono presentati puntalmente lì davanti a lei, è cominciata la solita tiritera: il Bamboccio che smoccola in giro perchè vuole portare a casa 4 dvd di cartoni animati, la Ragazzetta che tiene il muso perchè sua mamma non le ha comprato la giacca del colore che voleva  e la Mamma che fa come se nulla fosse. Sono talmente incazzosi che sembra sia una tara di famiglia.
Tristezza.
Allora succede che la Mamma arriva con in mano 4 dvd:
Pil - scusi, potete prenderne solo 2, per favore?
M - (incenerendo Pil con lo sguardo) come hai detto??
Pil - oggi lasciamo prendere solo 2 dvd perchè stiamo sistemando la mediateca...
La signora lancia ancora uno sguardo di ghiaccio alla fatina, che però non si scompone mica, nèh!immagine
Allora arriva la Ragazzetta che le butta (letteralmente) sul bancone un libro che doveva restituire da tre mesi, facendole cadere una pila di altri volumi sulla tastiera del pc.immagine Pil guarda la madre che non fa una piega. Pil guarda la figlia che la guarda con aria di sfida. Pil guarda la sua capa che osserva la scena in disparte.
Pil guarda la Ragazzetta...
immagine
Pil - Scusa... gentilmente, puoi riprendere in mano il libro, per favore?
Madre e figlia la guardano con aria interrogativa...
Pil - scusa, per cortesia, puoi riprendere il libro che hai sbattuto qui?
La ragazzina lo prende, ma ancora non capisce...
Pil - Bene. Ora lo puoi rimettere sul bancone, per piacere?
Lei esegue.
Pil - Grazie, molto gentile, adesso va molto meglio.

Ora.
Pilar avrebbe potuto aprire una questione infinita che comprendeva il regolamento della biblioteoca, le norme della Buona Educazione e magari far notare che il servizio bibliotecario è totalmente gratuito, mentre in videoteca PAGANO, che Pilar lavora lì quasi GRATUITAMENTE e che, nonostante quella famiglia le stia pesantemente sulle balle, si è sempre dimostrata cortese ed è sempre venuta incontro alle loro pretese.
Ma non sarebbe lo stile di una lady come lei.

Credete che così abbiano capito?
Pilar nutre seri dubbi.
Però che goduria...immagine

 
 
 
 
 

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