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« ma vieniporcellina »

dislessia

Post n°4 pubblicato il 19 Agosto 2007 da pincodepallis

 Cio che leggerete è nato dalla necessita di fare chiarezza su alcune incomprensioni che ho avuto con dei miei corrispondenti, se dico che se sei intelligente non devi leggere cio che ho scritto, mi devi spiegare xche  fai il contrario e ti offendi se avevo scritto che forse eri stupido, ma nel non credere che le persone siano stupide, ed avendo io un problema di dislessia sui numeri a maggior di 4 cifre,( inverto spesso le ultime due tra di loro) ho pensato che altri potrebbero avere sto problema senza saperlo. "La dislessia è una disabilità dell'apprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata dalla difficoltà a effettuare una lettura accurata e/o fluente . Queste difficoltà derivano tipicamente da un deficit nella componente fonologica del linguaggio. Conseguenze secondarie possono includere i problemi di comprensione nella lettura e una ridotta pratica nella lettura che può impedire una crescita del vocabolario e della conoscenza generale".

Anche l'Organizzazione Mondiale della Sanità classifica la dislessia e gli altri disturbi specifici di apprendimento come disabilità per cui non è possibile apprendere i principi di lettoscrittura-matematica nei normali tempi e con i normali metodi di insegnamento.

Alcune teorie affermano che il modo di recepire la realtà del dislessico è tridimensionale. Questa caratteristica si scontra con la realtà della letto-scrittura che è invece bidimensionale: le conseguenze sono un congenito disadattamento del soggetto a tutto quello che ha a che fare con la lettura e la scrittura. Se il bambino dislessico è sottoposto a un metodo d'apprendimento usuale, egli riuscirà solo con un grande dispendio di energia e concentrazione a ottenere risultati che per i suoi compagni e per il suo maestro sono quasi banali. L'età migliore per intervenire è quella prescolare, periodo in cui gli interventi specifici hanno un'elevata possibilità di successo. Il problema, ad operare in età prescolare, è che spesso la lateralizzazione si definisce completamente tra i sette e gli otto anni di età circa, anche in soggetti non dislessici, se il problema viene riscontrato a quell'età le possibilità di recupero . I problemi maggiori nascono quando i bambini dislessici non vengono compresi, essi passano per fannulloni o addirittura per stupidi.

 
 
 
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