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Creato da re1233 il 12/10/2008

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« Quanta verità in questo ...Timide orchidee »

Altruismo, salvaguardia della specie

Post n°78 pubblicato il 26 Luglio 2009 da re1233
 

 

Ero nella Stazione di Porta Nuova alle undici di sera, abitavo allora molto vicino ed avevo bisogno di verificare una partenza del treno.

Le sale di attesa erano quasi deserte, pochi e quasi spettrali personaggi attendevano il loro turno per iniziare il percorso che li avrebbe portati chissà dove.

Sulle panchine alcuni poveracci, con logori vestiti, appoggiata la testa a maglie e sacchetti di plastica ripieni di cianfrusaglie, cercavano di ingannare la notte col loro sonno pseudo-ristoratore.

Sulla rientranza della porta del bar ormai chiuso, su di un cartone e coperto da un cappotto d’altri tempi un altro “chiunque” sopravviveva.

Il mio era divenuto un peregrinare tra le miserie della vita, un riconoscere quanto io ero fortunato, un sentirsi impotente di fronte a queste sofferenze, ed una goccia nel mare ad affrontare da quel giorno in poi, con aiuti materiali, queste poveri individui.

Ed oggi leggevo da “immenso e rosso” di Prevert nel capitolo da Spectacle questo pensiero (che mi ha fatto tornare alla mente ciò che ho anzidetto).  

Vorrei proporvelo con molta umiltà:

                                    Il mendicante

I notabili, i notabili, mi danno il voltastomaco i notabili e son garbato…

In questo paese, come in tutti gli altri, quelli che sono felici sono felici.

Ma gli altri, gl’infelici, sono infelici, come dappertutto.

Le persone le persone felici non hanno storia,ma se gl’infelici tentano di raccontare la loro triste storia, allora le persone felici gli fanno un sacco di storie.. brutte storie. Puntate! Fuoco! La galera, il capestro, e chi più ne ha più ne metta, con l’aggiunta del resto.

 

Se pare troppo drastica la fine di questo piccolo brano pensiamo allora oggi a chi si trova in condizioni di clandestinità e miseria totale, quanto poco ci tocca, quanto ci fa rifuggire, quanto ci consola pensare che “tanto non ci posso fare niente” (per i più buoni), o “ dovrebbe darsi da fare per non essere così, come si fa a vivere in quelle condizioni?) per i più insensibili.

 

Sbaglierò ma ognuno di noi potrebbe trovarsi al loro posto, la vita riserva sorprese inimmaginabili!

Come vedremmo uno di noi se fossimo in quelle condizioni?!!

Serenità!

 
 
 
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