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Incendi in Sardegna ed altrove

Post n°80 pubblicato il 02 Agosto 2009 da re1233
 

 

Colgo la richiesta di Tramp di unirmi a lui nel sollecitare iniziative circa gli incendi boschivi che imperversano nelle stagioni calde.

Vorrei prima fare un’analisi ( per quel poco che posso capirne) dei motivi per i quali si è portati a distruggere un bene comune e quindi anche di chi appicca l’incendio.

Nel mio paesino di circa 7000 anime è successo un paio di anni fa che nella collina alle spalle della mia casa si sviluppassero piccoli incendi in più  parti a distanza di qualche settimana nel periodo caldo dell’anno.

Per fortuna l’Amministrazione, sensibile a questi problemi, ha vigilato ed ha scoperto che i colpevoli erano tre ragazzi di età adolescenziale che giocavano a fare questi “scherzi”.

Negli anni novanta la collina a 5 km da casa mia, dichiarata parco cittadino, magnificamente lussureggiante con pini di estrema vecchiaia e bellezza è stata incendiata riducendo il tutto ad un campo incenerito.

Purtroppo un ragazzo volontario, venticinquenne, offertosi volontario per lo spegnimento è rimasto isolato in mezzo al fuoco ed è morto orrendamente.

Non si è scoperto chi fossero i piromani, ma si suppone che essendo la cittadina sottostante aggredibile dal cemento verso l’alto, si presupponeva la possibilità di una modifica del piano regolatore per la costruzione di nuovi insediamenti sulle zone bruciate.

Per fortuna l’Amministrazione non ha raccolto questa possibilità ed ha provveduto a ripiantare una sequela di pini, insegnando ai ragazzi che questo spazio è anche loro territorio del quale beneficeranno in futuro.

In Sardegna, e nelle altre zone del meridione esistono due cause principali oltre quella dell’incosciente che senza motivo incendia:

l’allargamento dei pascoli limitando il bosco e l’insediamento sui territori bruciati di nuove seconde case.

Il tutto gestito o da pastori chiusi nella loro miseria, alla quale trovano sbocco in questa pratica, od a veri criminali che incidono poi sulle Amministrazioni per avere modifiche ai piani regolatori oppure costruiscono abusivamente.

Da quel che ho detto si arguisce come il problema degli incendi sia molto vasto e tocchi varie categorie di persone.

……

Cosa possiamo fare per evitare questi disastri ambientali???

 

Aggredire le diverse tipologie di distruttori!

 

Ai ragazzi che navigano a vista nella pubertà dar loro un fine che riempia le loro giornate, con insegnamento della scuola e di chi li segue (se li segue!) alla valorizzazione di ciò che essendo bene comune è bene anche per se stesso.

Vedo che con la legge Gelmini si è inserita l’ora di educazione civica, e se ai miei tempi non serviva a nulla sarebbe auspicabile che chi insegna oggi ponesse questo problema (tra i tanti esistenti) come tema di discussione.

Secondariamente dovrebbe intervenire la politica!

Cosa ne è stata della legge che vietava la costruzione per una decina d'anni di case o altro nelle  zone incendiate??????

Questo sarebbe un bella cosa e distoglierebbe gli arruffoni da questa opera di distruzione sistematica del nostro bene comune!

Terzo bisognerebbe seguire meglio la pastorizia (anche se è ridotta numericamente) dando sbocchi che non obblighino a creare pascoli sulla cenere .

Quarto perseguire meglio le Amministrazione facilmente corruttibili mettendo finalmente una legge che imponga a chi viene eletto il defenestramento per azioni che non rispettano il buon senso comune.

Come possiamo permettere che un’Amministrazione dia il via ad insediamenti in questi terreni senza che nessuno POSSA fare nulla contro di loro???

Questo lunghissimo post che forse pochi leggeranno, per analizzare il problema giustamente sollevato da Trampolino Tonante al quale dico: ben venga un minuto di silenzio per gli incendi nei boschi, perché significherebbe che tutti abbiamo colto l’importanza della preservazione di ciò che abbiamo di nostro, e per il nostro buon vivere, ma il problema è affrontare i problemi elencati che sono molto difficili e sicuramente bisognosi di molta buona volontà soprattutto da parte di chi ci amministra e di chi ci governa.

Con molti auguri a chi è arrivato alla fine dello scritto di prendere atto di questa emergenza sociale e riportarla ad altri …..e chissà che un giorno non ci troveremo a commemorare una giornata per “la morte delle foreste”!!!

Tanta serenità a tutti della quale abbiamo tutti bisogno!

 
 
 
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