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Post n°165 pubblicato il 26 Settembre 2011 da re1233
Mi affascina da sempre il lavoro umile e faticoso delle classi povere del paese. Vedo nel sudore e nella fatica fisica l'origine della nostra esistenza su questo pianeta. Ciò che l'umanità ha trovato appena ha aperto gli occhi alla possibile manipolazione di ciò che esisteva. La fatica di cacciare viene affiancata alla fatica di trasformare le pietre in ruote, le selci in frecce, le pelli degli animali in vestiti. Man mano che ci si evolve attrezzi e macchinari agevolano l'uomo. Oggi sono ben pochi i lavori che richiedono forza fisica di un certo livello. Non distruggono più le braccia o le gambe o la schiena come un tempo. Ai miei tempi nelle località di campagna era solito vedere vecchi o vecchie reclinate su un bastone con lo sguardo a terra ed il busto che cedeva in avanti. Gli sforzi fisici portavano ad un cedimento degli anelli della spina dorsale all'altezza del bacino. Ma ancora oggi alcune categorie di persone, direi non fortunate, fanno ancora questi lavori massacranti, giocandosi un futuro di benessere per necessità. |
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