La Poesia Visionaria

Le parole provocano un senso di calore interno dal quale scaturisce la visione, il mio quadro fatto di parole.

 

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Colazione a ...

Post n°18 pubblicato il 27 Marzo 2010 da vinceferrucci

 

Un caffè, un bicchiere d’acqua,
una  spremuta d’arancia,
la mia colazione all’aperto
in un fresco mattino di marzo,
tavoli e sedie di finto metallo,
una chiamata che non arriva.
Ancora non puoi aprirmi la tua porta?
Ancora tempo deve passare per peccare?
Il nostro peccato consumato
tra sospiri e paure, sobbalzi,
il nostro peccato sommerso
tra segreti e bugie, tremi.
Un caffè, un bicchiere d’acqua,
una spremuta d’arancia,
la mia colazione pensierosa
in questo sole un po’ pazzo di marzo,
le sedie sono tutte vuote intorno,
un silenzio vale più di mille parole.
Ancora non puoi aprirmi il tuo cuore?
Ancora tempo deve passare per l’amore?
Il nostro amore sciagurato
tra delusioni e gioie, sorridi,
il nostro amore passionario
tra sguardi e baci, il piacere provi.

Vince Ferrucci (Aspettando la Primavera, 2010)

 
 
 

Arde fiamma viva

Post n°19 pubblicato il 27 Marzo 2010 da vinceferrucci

 

Arde fiamma viva,
alle procaci carezze
delle tue mani
che sento penetrare
negli spazi che separano
la pelle dal tessuto,
come luce, armonia,
le unghie sulla pelle,
brividi.
Arde fiamma viva,
alle aitanti parole
della tua bocca
che si fanno strada
nella mia testa,
come gioia,
vibra l’anima,
piacere e passione
Arde Fiamma Viva.

Vince Ferrucci (Tra cielo e terra, 2009)

 
 
 

Assenza di Te

Post n°20 pubblicato il 27 Marzo 2010 da vinceferrucci

 

...mi ripeti che ti manco come fossi aria,
che sono l'ossigeno che ti dà la vita.......
tu devi sapere solo una cosa,
CHE IO TI VOGLIO BENE, sempre,
anche quando ti sembro più distante
della luna che vedi nel cielo.

Vince Ferrucci (Tra cielo e terra, 2009)

 
 
 

Cammino a passi lenti

Post n°21 pubblicato il 27 Marzo 2010 da vinceferrucci

 

Cammino a passi lenti sull’asfalto intriso dall’odor di pioggia
di un autunno triste, melanconico, ancora in agonia per l’estate persa,
vedo un cielo che sorride appena coi suoi occhi quando è sera
il suo pianto è musica, arriva a me come voci di cortili lontani di tempo.
I miei pensieri nascondono i volti della gente che ubriaca di vita ama
in questo fazzoletto di universo infinito e lontano secoli dal sole
il calore temo e cerco nell’indifferenza mite di chi lontano muore
le stelle mistero strano a volte son finite ma restano di luce.
Cammino a passi lenti tra i vicoli odoranti il profumo del mare
di questa notte fredda, buia, che piange il suo giorno andato
scruto il vuoto profondo della mia anima senza la sua ombra
la gioia e la tristezza di un bambino che gioca solitario in un cortile.
La mia gioia fiorisce, nasce dall’umana tristezza degli sguardi dei muri
in questa vita che pulsante dentro me vive e ha voce ancora
uno spazio, un ritaglio del tempo infinito che rimani sospeso tra terra e cielo
la vita misteriosa, bella, mi cedo a lei come leggera foglia al vento.
Cammino a passi lenti per non svegliare il tuo sonno, stanca dormi
e io farò piano quando rientrerò nel nostro letto per non destarti
ho fatto una passeggiata nella notte per ritrovar me stesso
ora stanco ho voglia di dormire, la luce è spenta, la sveglia lampeggia l’ORA.


Vince Ferrucci (Tra cielo e terra, 2009)

 
 
 

Dieci rose nere

Post n°22 pubblicato il 27 Marzo 2010 da vinceferrucci

 

Dieci rose nere sopra la bara,
la morte sfiora lentamente
la tua vita ormai finita,
persa in un giorno di settembre
quando l’estate andava via
portandosi con se il tuo sorriso,
la tua gioia, la tua allegria.
Dieci rose nere per te
che ti sei perso sulla strada,
la conoscevi ma non sapevi
che lì la vita aveva appuntamento
con il tuo destino.
Dieci rose nere per ridere ancora,
far finta che sei qui
che non sei scappato via,
ma il pallone corre solo,
senza che nessuno lo insegue,
forse a muoverlo è il vento,
il vento lieve della morte
che t’ha portato via.


Vince Ferrucci (Tra cielo e terra, 2009)

Dedicata a Carmine

 
 
 
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Un blog di: vinceferrucci
Data di creazione: 27/03/2010
 

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