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Messaggi di Marzo 2021
Post n°454 pubblicato il 28 Marzo 2021 da tombeurdefemme2010
Cosa posso pensare di lei? Non troppi anni, ma sufficienti per avere distrutto me e molte vite. La storia, alla fine, è sempre la stessa, si ripete, identica, cambiano i luoghi, i tempi e le persone, ma lei no, è sempre la stessa... Tante volte mi sono posto questa domanda... chissà cosa avrà dentro di così devastante, di così bruciante, di così mortalmente travolgente... Ma rispondere è solo una stupida perdita di tempo... l'unica cosa che conta sono i fatti. Lei, una mente diabolica, un corpo da dea e una vita sconvolgente... mi ha incrociato lungo il suo cammino e mi ha trascinato sulla strada giusta, la sua, il destino... sconvolgere tutto in un millesimo di secondo, la sua specialità… L‘amore... certo, viene spontaneo parlarne.... cosa posso dire? Per lei non sono che attimi, che restano tali e potenti solo se si chiudono tragicamente, se non si lasciano corrodere, spegnere dalla quotidianità... oppure... se sono vissuti nella consapevolezza che da un momento all’altro finiranno... nella paura, nella passione e nella sofferenza. La passione c'era, c'era la paura e la sofferenza.. oh, quella non mancava! Guardarsi negli occhi tremando dal desiderio, prendersi con violenza dopo ore passate a cercarsi a distanza... morire nell’aspettare il giorno in cui il tempo acconsentirà a lasciare da parte tutto per concedersi a noi, alle nostre emozioni, strazianti e segrete... Il suo destino è di appartenere all'ombra, essere un sogno segreto, la mela che dietro la dolcezza nasconde un peccato mortale... un peccato di cui non si può fare a meno, ma che non si ha il coraggio di confessare... Arriverà mai il momento del punto finale? Potrà davvero continuare così... qualunque cosa accada? Non lo so, non so più nulla. Sono consapevole che cercare di cambiarla è solo un illusione... ma in questo momento è bellissimo bere le mie lacrime nell’attesa di morire ancora tra le sue braccia. |
Post n°453 pubblicato il 25 Marzo 2021 da tombeurdefemme2010
Mi sento il sole addosso come un papavero in un campo e muovo i miei arti a tempo con il vento, quel vento tiepido che mi scompiglia i capelli e l’anima dentro. Cammino solo, su questo molo, verso la sua estremità, dove si trova il faro. Non so perché sono venuto qui, so solo che mi dà pace, tranquillità. Ormai ho cancellato il suo volto, il suo respiro ed i suoi occhi scuri. Non credevo finisse così. Ho pensato tante volte al nostro primo incontro e ancora oggi penso sia stata una magia. Quel pomeriggio in quel bar di periferia, seduti in quel tavolino appartato vicino alla finestra che si affacciava nel giardino interno...tutto cominciò li. I nostri sguardi, il nostro sentire comune…l’innocenza di quei piccoli baci. Ma ben presto l’innocenza di quei piccoli baci sparì e spontaneamente ci ritrovammo avvolti dalla passione. Fu così naturale che le sue barriere non si intromisero per niente, lasciò libero il suo corpo come la sua mente e si concesse completamente a me. Fino ad allora con nessuna mai avevo lasciato che la mia mente si annullasse, che i miei occhi si chiudessero al contatto di una bocca sulla mia. Sono ancora oggi convinto che quella fu la prima volta che feci l’amore per davvero. Ora a distanza di anni, anche se di lei ricordo a malapena il volto, non c’è giorno che non dedico almeno un pensiero a quella attrazione indescrivibile, al mio sentirmi libero. Poi riprendo la mia vita piena di me. Grazie a lei ho avuto la fortuna di sentirmi innamorato come non lo ero mai stato, ma soprattutto di sentirmi come un esile papavero in un campo al vento della vita... |
Post n°452 pubblicato il 06 Marzo 2021 da tombeurdefemme2010
Solo, mi hai lasciato, forse pensando che un tramonto sarebbe bastato e nuvole spinte dal vento in un cielo screziato di porpora per riabbracciare la notte. Solo, mi hai lasciato, forse pensando che un sogno sarebbe bastato a profumare l'aria di menta e di pesco, di dolci e intense fragranze di sere d'estate e di dimenticata giovinezza. Solo, mi hai lasciato, forse pensando che un ricordo sarebbe bastato a colmare l’assenza. ...e mentre scivola via un altro giorno a trasformare il presente in passato mi chiedo se mai ritroverò quei sentieri perduti del sempre...
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