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LEGGEREZZA PROFONDA
Post n°91 pubblicato il 09 Febbraio 2017 da angi137
Emilio Paolo Taormina LA CENGIA DEL CORVO Edizioni del Foglio Clandestino - Milano 2016
Scorrendo questa nuova raccolta di Emilio Paolo Taormina due sensazioni apparentemente contrastanti arrivano immediatamente. La prima è una sensazione di leggerezza: la poesia di Taormina è fatta di nuvole e vento, raggi di luna e papaveri, frullo di colombe e sprazzi di luce sul mare. La seconda è una sensazione di profondità: ricordi che vengono dall'infanzia o da un passato ancora più lontano, da una saggezza antica di colline bruciate, di trazzere polverose, di pietre che si sgretolano piano alla pioggia, di canali dalle acque lente sotto i cieli bassi del nord.
l'alba che nasce è un pesce bianco che nuota in acque sabbiose
*** i tuoi capelli odoravano dell'acqua lenta dei canali
Leggerezza della morte che arriva a passi leggeri, che tocca e sfiora, che sorride e si allontana con un cenno di amicizia. Profondità del tempo che scandisce le ore e con i suoi rintocchi inesorabili richiama un'assenza, una lontananza, un destino.
la morte è una vecchia amica discreta e paziente quando ti tira la manica della giacca rispondi ─ c'è tempo
***
la solitudine ha dita di pioggia ti penetra come radici nell'umida terra
E poi c'è la poesia che è come un vento divino, o forse fin troppo umano, che attraversa il poeta che si fa flauto di quella musica, danzatore di quella vertigine.
plenilunio - la foglia più alta del gelso è una stella
***
quando la brezza si fa voce come una mano scrive storie perdute nella memoria
Alla fine del cammino restano immagini limpide incise nella memoria, occhi nuovi con cui vedere il mondo, che è esattamente quello che la poesia, se è davvero poesia, sa fare.
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Inviato da: angi137
il 06/04/2023 alle 07:44
Inviato da: cassetta2
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il 21/08/2020 alle 20:20
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il 20/04/2019 alle 15:29