I miei Kasini

Ciao Giulia, sono Stefano. Uno forse troppo grande, adulto, vecchio per riuscire fino in fondo a capire i tuoi problemi. Forse è davvero come ti ho scritto; però ti chiedo la cortesia di dedicarmi 5, cinque stupidissimi minuti del tuo tempo. Ho 40 anni, non sono mai stato sposato e non ho figli, quindi apparentemente anni luce distente da capire ciò che una signorina di 16 anni vive. Ma ma forse non è così: non ho prediche da farti, ci mancherebbe, anzi ti confesso che x indole sono sempre stato refrattario ai soloni, a quelli che dicevano che avevano risposte giuste x tutto e x tutti. Ciò che voglio tenderti è metaforicamente una mano, non una mano di uno che ti vuole aiutare, ma la voglia di una persona che vuole ascoltarti, sempre se ovviamente ti fidi e ti va di farlo. Ho 3 sorelle, una delle quali combatte da 20 anni contro il tuo "nemico", un nemico ostico, infido, cattivo perchè non si vede ma c'è. Risposte, soluzioni? Come ti ho già detto non ne ho, posso però dirti che è un percorso il tuo, un percorso in cui devi assolutamente capire che ciò che sei è un qualcosa di unico, sei una persona e le persone sono esseri pensanti; talvolta pensiamo a cosa pensano gli altri di noi. Io credo che, invece, dovremmo pensare a ciò che NOI PENSIAMO DI NOI. Ti parlavo di mia sorella, ora lei sta decisamente meglio, continua ad avere disturbi alimentari, però ha capito ciò che ti dicevo prima, ossia che ognuno di noi è il miglior dottore di se stesso, che ognuno di noi ha diritto a viversi per ciò che è e non per ciò che gli altri vorrebbero che noi fossimo. Per ora mi fermo qui, forse anch'io ti ho fatto "una maledettissima predica" e me ne scuso; voglio dirti che se vorrai io sarò sempre pronto a ascoltare i tuoi stati d'animo. A presto. Stefano.

Ciao, rieccomi, ho appena scritto di te e a te sul mio blog che ho intitolato CARPE DIEM, cogli l'attimo. Ti ho aggiunto tra i miei blog amici, sperando di farti cosa gradita. Stefano.