Creato da lacky.procino il 07/05/2010

A MODO MIO

Guardo, Leggo, Sorrido E,

 

« Magrissima e bella è un ...Quelle fotografie artist... »

Miti e leggende. Ogni giorno è farsi un giro nella storia.

Post n°454 pubblicato il 01 Agosto 2012 da lacky.procino

Un luogo mitico leggendario con conoscenze antichissime.
Viene associato al paradiso terrestre. 
Era il 1520. Il Conquistador Hernan Cortèz,

tornato in Europa dopo la conquista del Messico, aveva descritto al re di Spagna la magnificenza dei tesori di Montezuma.

El Dorado in Colombia.

Un territorio ove le strade e i tetti delle case erano lastricati del prezioso metallo.

Tra il 1529 e il 1616 sei spedizioni guidate partirono alla ricerca di inesistenti città d'oro.

Centinaia e centinaia di indios furono torturati e uccisi

perché rivelassero ciò che non sapevano.

Centinaia di conquistadores persero invano la vita nella foresta o sugli impervi sentieri andini. E, il sogno dell'Eldorado continua in tempi recenti.

Nel 1927 il colonnello Percy sperì misteriosamente in Mato Grosso durante la ricerca della misteriosa Zeta, una città posta in cima a una montagna

che l'esploratore inglese identificava non soltanto come il regno dell'Uomo Dorato ma, anche come una colonia avanzata della famosa e misteriosa Atlantide.


Avalon in Inghilterra.
Un'isola leggendaria dei beati, regno delle fate famosa per le sue mele. 
Nella tradizione esoterica occidentale è luogo magico per eccellenza, centro dell’esperienza sapienziale dei Celti.
I Celti delle isole britanniche

credevano che ad Avalon ci fosse una grotta, l’entrata celtica nell’altro mondo.
Ma, poiché nella tradizione celtica

l’anima non muore mai, la grotta rappresenterebbe una porta tra i due mondi, quello reale e quello sovrasensibile.


Ad Avalon sarebbe stato trasportato Re Artù dopo essere stato mortalmente ferito nella battaglia di Camlann e qui ancora oggi dormirebbe.
Ad Avalon sarebbe arrivato Giuseppe d’Arimatea, in fuga dalla Palestina, 

insieme ad alcuni compagni, portando con sé il Sacro Graal, il calice nel quale aveva raccolto

il sangue di Gesù dopo la Crocefissione e lo avrebbe nascosto in un pozzo.

Cartagine in Tunisia
Situata sulla costa della Tunisia, Cartagine era una città stato molto potente e la nemica giurata di Roma nel 3° secolo a.C.
Da qui partì Annibale con i suoi elefanti per conquistare l'impero romano e qui viveva la regina Didone, perdutamente innamorata di Enea, in fuga dalla guerra di Troia.



Ys in France
La ricca, misteriosa e potente città di Ys, fu spazzata via dalla forza del mare.
La rovina dell'antica città, sommersa dall'Oceano Atlantico verso la metà del V secolo dopo Cristo -

quando già il dominio romano sulla Gallia settentrionale si era sbriciolato

sotto l'urto delle invasioni germaniche, iniziate proprio all'inizio di quel secolo, fu attribuita,

per antica tradizione, alle colpe morali della svergognata figlia del re Gradlon, una certa Dahut.



A quell'epoca, si ricorreva a presunte colpe di regine o di principesse per "spiegare" le catastrofi che si andavano abbattendo sul mondo romano o,

sugli stessi regno romano-germanici sorti dal suo sfacelo.
Si ritiene sia avvenuta nell'anno 444 l'invasione delle acque che inghiottirono definitivamente

queste popolazioni.
Si vedono ancora oggi, a bassa marea, alcune vecchie mura che portano il nome di "Mogher-Greghi"

mura dei Greci.



 Timbuctù, la città della leggenda in Mali
Classificata nel 1988 Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Assediata dalle sabbie, immersa nel deserto, conserva un suo fascino particolare che non si offre facilmente allo sguardo del visitatore.

Antico centro di sapere del mondo arabo.

Qui si leggevano e discutevano nel 1500 gli scritti di Aristotele e di Dante.  

Le case degli esploratori ottocenteschi sono ancora ben conservate.

Tuttavia della potente città di un tempo, sede di fiorenti università coraniche, ricca di biblioteche e preziosi manoscritti,

rimane oggi soprattutto l’alone di storia e leggenda.

Le sue moschee sono considerate tra le più belle e antiche.

E, proprio una di queste: 

Sidi Yahya, contiene una leggenda:

le sue massicce porte di legno dovevano essere aperte solo l'ultimo giorno della vita del mondo.

Ed invece sono state distrutte dai terroristi.

 

I racconti storici, semistorici o semileggendari, hanno sempre esercitato un fascino particolare.
Ad esempio, nel romanzo della scrittrice tedesca Elisabetta Werner "Vineta", si parla di una misteriosa città costiera del Mar Baltico che venne inghiottita

dalle acque e che talvolta, in circostanze eccezionali, si lascia intravedere sotto la superficie del mare, simile a un miraggio o, a una fata Morgana,

con i suoi campanili, i tetti aguzzi delle case e il profilo delle strade,

ormai avvolte in un acquatico e spettrale silenzio.
La leggenda mette in collegamento Vineta con l'isola di Usedom,

cui avrebbe offerto una sorta di un fascino indefinibile,

ma potentemente suggestivo.
Adoro le leggende e chi dice che sono solo per bambini, non ha conosciuto il fasciano di esse.

^ Saluti ^ leggendari^

 




 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963