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Ahò: Roma, Napoli e le due Sicilie. L’Olocausto? Quanto di quello che si dice sull'Olocausto è vero? E il Boia Erich Priebke?

Post n°655 pubblicato il 26 Settembre 2014 da lacky.procino
 

E dopo gli auguri per il mio compleanno
passiamo a cose più serie.

Hanno distrutto un regno per pagarsi i debiti, hanno bruciato, fucilato, torturato, stuprato senza distinzione di età e di sesso, i savoia della legge Pica e del bombardamento di Genova hanno fatto l'Italia, hanno rubato le industrie, le scuole, la zecca di Napoli, hanno speso i miliardi al nord e i milioncini al sud e dopo tutto oggi accusano di mafia. Voglio la verità.

Vengo da una discussione affascinante nel reale e, voglio finirla qui nel virtuale ma vi avverto, semplice non è. Chi non sa cosa dire, "guarda e passa".
Una discussione che ricorda a tratti le trasmissioni sportive sia per toni usati che per futilità degli argomenti. "Quanto erano cattivi i nazisti?",
"Quanto di quello che si dice sull'Olocausto è vero?", "Quanto è cornuto l'arbitro?". Belle domande, che probabilmente non troveranno mai risposta unanime
in un mondo in cui tutto è opinabile e, pretendere un minimo di decenza dalle persone viene considerato un sopruso. Va bene così. In fondo è per questo che qualcuno
settant'anni fa ha fatto il partigiano e forse è proprio per questo che in alcuni ci sono ancora nostalgici rigurgiti e reflussi.

E, l'uomo con gli errori del passato fa sempre i conti alla fine.
Ogni personaggio, che sia storico o non, é destinato ad essere il bastone del suo destino.

"Chi dimentica il passato è destinato a ripeterlo"
Avrete sentito questa frase migliaia di volte. Di certo continua ad essere ripetuta ogni qualvolta si parla di olocausto,

fascismo o nazismo. E dall'anno scorso fa la polemica legata ai funerali del Boia delle  Ardeatine, il centenario nazista Erich Priebke. Era stato condannato all'ergastolo
per aver partecipato sia alla pianificazione, sia alla realizzazione dell'eccidio delle Fosse Ardeatine in cui persero la vita 335 civili italiani. Nell'ultima intervista disse:
"Non rinnego il mio passato, mai viste camere a gas". E l'Olocausto? "Manipolazione delle coscienze".

Azz, il centenario nazista non si pente, ha vissuto un secolo felicemente nazista con la coscienza pulita e, ha messo in dubbio tutto e sinceramente, in questo blog,
ho sempre sostenuto che Hitler fosse un'invenzione per scopi precisi e ho spesso posto la domanda: "Quanto di quello che si dice sull'Olocausto è vero?".
Chi non conosce la storia é destinato a riviverla. Chi ignora sa, chi sa non dice, chi lo dice non lo pensa. E se il Borbone fosse in realtà il Savoia?
E i veri patrioti i briganti? Il Regno delle due Sicilie esisteva, in modo assolutamente legittimo, da secoli. Napoli era la terza capitale d'Europa.

Napoli aveva istituito la prima cattedra di economia in Europa. La prima linea ferroviaria: Napoli-Portici. Poi arrivarono i Savoia. La resistenza durò dieci anni.
Qualcuno pensa che sia attiva ancora oggi. Dopo l'occupazione piemontese i capitali si trasferirono al Nord e, grazie alla tassa sul macinato, i meridionali nelle Americhe.
Il Sud non fu liberato, ma consegnato al sottosviluppo. La questione Meridionale deriva da un esproprio. Tutto è stato oggetto di revisionismo in Italia tranne il Risorgimento.
Garibaldi è l'eroe dei due mondi e Francesco II un miserabile. Le piazze nel Meridione sono intitolate agli occupanti e allo stesso tempo si dice ancora ‘cattivo come un piemontese'.
Nulla contro i piemontesi, molto contro la feroce repressione del generale Cialdini. Alla guida di un esercito di più di 100.000 uomini. Un po' come la guerra di liberazione in Iraq.
Molto contro paesi incendiati e massacri. Contro deportazioni. E decine di migliaia di morti. A scuola il Borbone è il cattivo e il Savoia il buono.

Stato borbonico è sinonimo di degrado delle istituzioni. Brigante di protomafioso. Forse vanno cambiati i testi di scuola oltre al significato delle parole.
Rivalutati i patrioti che persero la vita contro l'esercito piemontese. Forse dobbiamo raccontarci un'altra storia. In cui il Risorgimento è stato in parte, in gran parte,
espansionismo di una dinastia. Che ci ha lasciato in eredità l'emigrazione di milioni di persone che fuggivano dalla fame, due guerre mondiali, il fascismo.
E uno stato savoiardo. Quello che ci ostiniamo a chiamare borbonico.
Lo so, dopo il populismo, sto scivolando nel revisionismo.

Siamo tutti borbonici.

Ecco il testamento choc del Nazista Erich Priebke.
"Ho scelto di essere me stesso".
Anche nell'ultima intervista rilasciata
nei giorni a cavallo del suo centesimo compleanno,
Erich Priebke nega il fatto dell'Olocausto:
"Niente Olocausto.
Niente campi.
Le camere a gas non si sono mai trovate,
salvo quella costruita a guerra
finita dagli americani a Dachau".

Adolf Hitler: cosa c'è di vero?!



 
 
 
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