Creato da lacky.procino il 07/05/2010

A MODO MIO

Guardo, Leggo, Sorrido E,

 

« Le mie guardie del corpo.Allora lei, prese tra le... »

Fuga dei cervelli.

Post n°855 pubblicato il 16 Ottobre 2017 da lacky.procino
 

L'idea di un posto fisso per tutta la vita?
Che monotonia.
I giovani dovranno abituarsi all'idea.
Tranquilli.
I giovani non si annoiano.
Si sono portati avanti da tempo.
Non solo non credono più al posto fisso.
Ma neppure a quello variabile.
E a furia di non credere o forse, per non annoiarsi troppo in questi anni sono fuggiti all'estero.
L'Italia è il secondo Paese europeo per emigranti dopo la Romania.
I ragazzi che hanno salutato il Bel Paese per ragioni di forza maggiore.
Mancanza di lavoro disponibile, né la speranza di averlo.
Paghe da fame e nessuna sicurezza.
Sono in prevalenza laureati e diplomati.
Hanno studiato nelle nostre Università con sacrifici spesso inimmaginabili da parte dei loro genitori per diventare emigranti.
La maggior parte di loro non tornerà, semplicemente non può tornare, per vivere con lavori a progetto a 600 euro al mese o sulle spalle della famiglia.
Se questa emorragia di sangue continua, questa abdicazione al futuro (i giovani sono il futuro), non è un'emergenza, allora cosa lo è?
La disoccupazione giovanile è alimentata dalle scelte sciagurate di questo governo e di quelli che lo hanno preceduto.
Gli altri Stati investono in innovazione, noi in cemento e in cacciabombardieri.
Far ripartire l'Italia, trattenere tecnici, ingegneri, informatici.
Olivetti, Telettra, Telespazio, Italtel, l'intera informatica nazionale sono state sostituite dall'industria del cemento.
Ma dove vogliamo andare?

^Saluti di speranza^

Nel 2015, 100mila italiani se ne sono andati.


Commenti al Post:
lacky.procino
lacky.procino il 16/10/17 alle 16:17 via WEB
La disoccupazione giovanile sta aumentando a due velocità. Noi siamo, come ovvio, nel gruppone che tira la volata con il 31% (*) ma la classifica non tiene conto dei ragazzi emigrati. Un Paese che non riesce a dare un futuro alle nuove generazioni è un Paese in estinzione.
 
Amori_Passioni
Amori_Passioni il 16/10/17 alle 16:35 via WEB
Carissima,bel post molto interessante.Certo che con questo andazzo del governo pieno di persone in attesa di giudizio le cose non cambieranno mai.La corruzione dilaga ed i primi a pagare poco le assistenti sono proprio loro i parlamentari eletti e finiti lì per uno sporco gioco delle multinazionali. Il disegno di queste persone è quello di abbassare i salari ai lavoratori, impadronirsi delle abitazioni degli Italiani per poi ridistribuirle agli immigrati come case popolari.I nostri giovani sono sfruttati,i nostri anziani non possono più pagarsi i farmaci mentre si arricchiscono le case farmaceutiche in pieno accordo con i governi europei.I nostri pensionati emigrano per poter vivere, mentre il governo pensa bene di tagliare a questi soggetti le pensioni,VERGOGNA.Ma la società che fa? A loro basta divertimento e sesso, come se il tutto risolvesse i problemi.Le chat ne sono l'esempio. Occorre una presa di posizione forte da parte nostra e buttare tutto per aria con coraggio, solo allora chi ci governa prenderà coscienza della povertà che regna in Italia.Anche i giovani hanno le loro colpe, divertimento e sballo hanno reso una società povera di valori morali.(Non in tutti per fortuna). Un saluto.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 17/10/17 alle 21:40 via WEB
Questo drammatico quadro del Paese lo dobbiamo ai politici imbecilli e corrotti,che sono unicamente preoccupati per accumulare denaro e conservare il potere a scapito degli italiani dormienti.
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 16/10/17 alle 16:42 via WEB
E aggiungi il fatto che perdiamo ragazzi davvero ben preparati, mentre i loro posto qui vengono occupati dai raccomandati, o dai figli di.. o dai parenti. Ennesimo cancro duro da debellare.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 17/10/17 alle 21:40 via WEB
Quei ragazzi ben preparati, se la passeranno bene, mangeranno pane e riforme.
 
solo.sara
solo.sara il 16/10/17 alle 18:24 via WEB
Il governo cosa fa per i giovani? Un bel niente. In giro abbiamo dei pensionati andati con le vecchie leggi e quindi con una pensione dignitosa che continuano a lavorare per ditte prendendo cosi sia la pensione che un altro stipendio.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 17/10/17 alle 21:41 via WEB
Oggi, quando si sposta un giovane qualificato, il Paese non perde solo un rilevante contributo alla crescita potenziale futura, ma rinuncia nell’immediato ai contributi previdenziale e alle imposte di cui ha così tanto bisogno per mantenere un apparato statale elefantiaco e ritardare il collasso di un sistema previdenziale insostenibile.
 
Raz_Vegan
Raz_Vegan il 16/10/17 alle 18:37 via WEB
Forse questo è un paese che un futuro ai giovani non lo vuole proprio dare,x alcuni l'importante è arricchirsi il più possibile sulla pelle di tutti(giovani-immigrati-pensionati)con leggi che rimediano gli errori fatti da chi c'era prima e a rimetterci son sempre le persone che vorrebbero lavorare(laureati e non)onestamente senza essere sfruttati.Ma poi con la sicurezza di un posto fisso le persone vivrebbero tranquille e serene e non sia mai che pensino troppo a ciò che non va...un clima di insicurezza fa comodo a molti. Ciao dal Bel Paese
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 17/10/17 alle 21:48 via WEB
Queste cose non si risolveranno in meno di 20 anni, a meno che qualcuno non sia così ingenuo da credere che a breve aprirà un fabbricone che di botto assorbirà 3 MILIONI di disoccupati.
 
onlyemotions71
onlyemotions71 il 16/10/17 alle 23:11 via WEB
...E va sempre peggio! Sinceramente non ho mai voluto un posto fisso nel pubblico, in ogni caso non sarebbe stato alla mia portata, non avendo "spinte". Ma a prescindere dal mio discorso personale, è tutto sacrosanto quello che hai scritto mia cara. I Governi di ogni colore politico, non hanno investito e non investono nel futuro dei giovani, ma non salvaguardano nemmeno chi il lavoro l'ha perso e all'età di 40/50 anni si trova con una famiglia e magari con figli adulti che a loro volta, non lavorano. Pensioni? Le medio basse le hanno toccate al ribasso, quelle alte no, sarebbe stato incostituzionale privare di un diritto acquisito i pensionati d'oro, mentre dei diritti dei comuni mortali, nessuno se n'è fregato! Rubare, mazzette, tangenti, privilegi, appalti, tutto gira intorno all'interesse economico tra il ricco, il politico e le banche. L'Italia è alla deriva, intanto l'importante per i poteri forti è mangiare alla faccia dei contribuenti e disoccupati. Detto questo, c'è tanta voglia di lavoro comodo, possibilmente poco e pagato bene. Io sto cercando collaboratori e dopo un centinaio di colloqui ne ho trovato solo uno, disponibile a farsi il mazzo! Certo, sappiamo benissimo che non ci sono stipendi d'oro, anzi, sono modesti, ma nel frattempo, meglio stare a casa con mamma e papà, o lavorare, in attesa di qualcosa di meglio? SE entri nel mondo del lavoro hai più possibilità di rimanerci e fai esperienza, se aspetti la tombola, buonanotte. Ribadisco, tutto sacrosanto, siamo governati male da incompetenti e truffatori, su questo non ci piove.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 17/10/17 alle 21:41 via WEB
Da una parte, un'Italia involuta, ripiegata su se stessa, bloccata che non investe più sui giovani che sono più poveri dei loro nonni. Dall’altra parte un’Italia rentier, dove i giovani sono sempre più poveri e intrappolati nel giro infernale dei lavoretti a basso costo e bassa produttività. Poi chiaro, c'è da sgobbare ma alcuni si rifiutano, non vogliono fare turni, vogliono il sabato libero per andare a ballare, la domenica per vedere la fidanzata, chiedono più soldi perché magari hanno fatto la scuola alberghiera e si credono tutti Masterchef. La crisi dovrebbe moltiplicare le energie di chi cerca lavoro, mentre succede l'opposto.
 
chiedididario66
chiedididario66 il 16/10/17 alle 23:23 via WEB
Io vedo che i nostri giovani non vogliono sporcarsi le mani e guadagnare molto.bisogna essere umili nella vita e accontentarsi.non tutti hanno la possibilità di avere posti "puliti".poi c'è la piaga dei drogati che non hanno voglia di lavorare.li vedi smarriti sul lavoro ed è una piaga.io ho le mie idee.ragiono con la logica.i giovani vogliono essere e non hanno.in Italia ci sono i posti di lavoro,ma quelli umili vengono rimpiazzati dai extracomunitari.che si accontentano di poco e fanno lavori pesanti,che i nostri giovani li rifiutano.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 17/10/17 alle 21:42 via WEB
Discorsi che ho sentito di persona e che sento ripetere ovunque vada. Assumere stranieri non è un ripiego. I camerieri non sono italiani. Studiano, prendono un diploma triennale, imparano anche il tedesco perché qui è pieno di germanici e austriaci. Insomma, si danno da fare. Se c'è da cambiare una lampadina o fermarsi dopo la fine dell'orario perché la sala non è ancora sistemata, non fanno troppe storie.
 
exietto
exietto il 16/10/17 alle 23:31 via WEB
che dirti .. che poi io ho già vissuto sulla mia pelle due chiusure aziendali, con tanto di scioperi in piazza, davanti a ministeri, fermando tram e metro' .. Un abbraccio, ezio
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 17/10/17 alle 21:50 via WEB
Però fanno le riforme che salvaguardano i pregiudicati, i rinviati a giudizio e i condannati per mafia.
 
   
exietto
exietto il 23/10/17 alle 21:49 via WEB
ciaooo!! si sto bene grazie; grazie che ti sei interessata per me. Bacioo / commentare ciò che fa e non fa la giustizia, e la politica, italiana ci vorrebbe tutta la vita per scrivere.. purtroppo. BUONA SETTIMANA. un caro abbraccio
 
tanmik
tanmik il 17/10/17 alle 07:01 via WEB
La vita è preziosa, abbine cura.La vita è amore godine, la Vita è un’avventura rischiala, La vita è vita, difendila. Un saluto ed un augurio di buon martedì da MIK--http://s18.postimg.org/x3d8b4f6h/1174675_549886288392844_2145411893_n.jpg
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 17/10/17 alle 21:42 via WEB
Ciao Mik^^
 
ale148
ale148 il 17/10/17 alle 18:52 via WEB
Un numero incalcolabile di piccole medie aziende italiane sono sul filo del tracollo. Solo l'attaccamento al lavoro stimolato principalmente dall'esigenza di sopravvivenza spinge una moltitudine di lavoratori a risparmiare in ogni dove per riuscire a mantenere i figli come stanno facendo molti zingari o immigrati. Molte aziende hanno macchinari vetusti che non sono più in uso neanche in India da almeno 30 anni e non hanno possibilità di rinnovarli perché i margini di guadagno del lavoro sono ridotti all'osso quando non in rosso.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 17/10/17 alle 21:43 via WEB
In questo spregevole scenario anche i...benestanti... respirano un'atmosfera sgradevole e pur se fuggiranno in altri Paesi non troveranno più risorse per saziare la loro voracità di denari e potere come fu in passato.
 
alex5261
alex5261 il 17/10/17 alle 19:09 via WEB
Daccordissimo! Io sono disoccupato da due anni e ogni volta che vado a fare una domanda in un azienda grande o piccola che sia mi dicono che non hanno bisogno, poi si scopre che 90% dei dipendenti sono non italiani. Allora siamo o no una nazione, una comunità? Non dovremmo lavorate noi prima? Ovviamente tra noi disoccupati abbiamo capito che dove non ci.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 17/10/17 alle 21:43 via WEB
Semplicemente perché i “non italiani” sono sfruttati. Hanno condizioni di lavoro schiaviste.
 
Francesco.Lagher
Francesco.Lagher il 17/10/17 alle 19:56 via WEB
Per risolvere il problema della disoccupazione una soluzione esiste. Abolire il provvedimento di "Detassazione dello stipendio di produttività" che non è altro che una forma voluta dai Sindacati per detassare gli straordinari e i bonus aziendali.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 17/10/17 alle 21:44 via WEB
Così facendo si disincentiva l'occupazione e lo Stato incassa meno imposte. Un provvedimento più assurdo di questo in un Paese come il nostro ricco di disoccupati e povero di entrate tributarie non esiste.
 
aladin451
aladin451 il 17/10/17 alle 20:01 via WEB
Per tutti i deficienti che "il lavoro c'è ma gli italiani non lo vogliono fare" invito a studiare la legge della domanda e dell'offerta, un principio economico che regola anche il mercato del lavoro: NON esiste un lavoro che nessuno voglia fare ma solo lavori che non sono pagati abbastanza.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 17/10/17 alle 21:44 via WEB
Forse che domanda e offerta non si incontrano perfettamente.
 
alberto524
alberto524 il 17/10/17 alle 20:32 via WEB
Vogliamo ancora parlarne o vogliamo perdere tempo? Per fare una bella figura siate onesti con voi stessi nel dirvi: Non voglio lavorare veramente, voglio sostenermi sulle spalle degli altri, voglio fare quello che mi pare e del resto tutto al secchio. Viva l'Italia che non c'e piu'.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 17/10/17 alle 21:45 via WEB
Non offendere l'intelligenza di chi ha a cuore il lavoro. Il lavoro non c'e'.
 
Virtualmente.parland
Virtualmente.parland il 17/10/17 alle 21:05 via WEB
Io mi pongo continuamente la seguente domanda: come mai in una città come la mia dove tutti i settori economici sono in crisi e la disoccupazione "giovanile" è ai massimi storici si aprono negozi d'abbigliamento giovanile lussuoso, dove i costi dei capi sono pari ad uno stipendio ( qualora ci fosse )? Dov'è l'inganno?
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 17/10/17 alle 21:45 via WEB
Nessun inganno. Gli italiani non sono tutti in difficoltà economiche, ci sono anche le famiglie benestanti che si possono permettere tutto.
 
mony2222
mony2222 il 17/10/17 alle 21:52 via WEB
Ma che razza di idioti abbiamo in italia che ci comandano(tra l'altro senza essere stati votati. Come si può pensare (sempre che abbiano mezzo neurone) di lasciare a bighellonare persone nel pieno delle loro energie e fare invece lavorare i vecchi( che mi sembra ovvio più di tanto non possano dare.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 18/10/17 alle 17:32 via WEB
Questi geni dell'idiozia stanno rovinando un'intera generazione con il benestare dei cittadini.
 
monic1289
monic1289 il 17/10/17 alle 21:57 via WEB
Per quanto possa dar fiducia all'Istat,certi dati non mi tornano. Nell'edilizia (uno degli ultimi Brontosauri che ancora ci provano ) ed il 95 % degli operai non è italiano, pur essendo assolutamente regolari. Sono i giovani italiani che non vogliono lavorare? Io penso proprio di si
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 18/10/17 alle 17:32 via WEB
Ogni diploma di scuola superiore ha un costo sociale di 50.000 €; mettici medie elementari e asilo magari l'università e valutate in circa 200.000 € tali costi. Quasi altrettanti i costi che gravano sulla famiglia del .."cervello" fuggito. E dopo tanto costoso investimento sociale, pensi che invece di pretendere il giusto ritorno economico al cittadino creditore che ha investito, fuggono all'estero per non lavorare in Italia? No.
 
l.c2010
l.c2010 il 17/10/17 alle 21:59 via WEB
Che non c'è un operaio italiano ce ne siamo accorti tutti ormai, ma che nessun italiano non voglia fare certi lavori NON è vero! Queste sono le solite cazzate che senti in tv da politici di merda che vogliono far credere che gli italiani non hanno voglia di lavorare!!
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 18/10/17 alle 17:33 via WEB
Probabilmente, il rumeno o il polacco, costa meno quando va bene e, in certi casi non viene nemmeno pagato. Gli fanno aprire una partita iva e se va bene gli danno 1000 euro per 12 ore al giorno senza contributi. Il nero lavora nei campi per 3 euro all'ora e non si lamenta, nei campi dei leghisti che la festa vanno in piazza ad urlare "via il negro via el terù" mentre durante la settimana fa lavorare i neri perché gli fa comodo a 3 euro al giorno.
 
lucy83cx
lucy83cx il 17/10/17 alle 22:48 via WEB
Eppure non posso fare a meno di osservare che non c'è un operaio ( nel mio settore dell'edilizia e dei lavori pubblici ) che non venga dalla Romania o dalla Polonia o Albania o Croazia. Gli italiani quei lavori non vogliono proprio farli. Perfino il postino è del sud America (contratto a termine e dipendente di società esterna che ha vinto un appalto per le consegna della corrispondenza )
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 18/10/17 alle 17:34 via WEB
Non so dove vivi ma a me non risulta.
 
A.Mente.Accesa
A.Mente.Accesa il 17/10/17 alle 23:18 via WEB
Certo è che con l'immigrazione imponente di questi ultimi anni, specialmente nelle grandi città, per sopravvivere gli extracomunitari si sono adattati proprio a tutto, abbassando di conseguenza il costo del lavoro e tutto l'impianto dei diritti umani. Stiamo pagando tutti questo sbilanciamento.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 18/10/17 alle 17:34 via WEB
Non usare questa tua superiorità quando parli di migranti. Siamo tutti sulla stessa barca. Loro vengono da noi in cerca di lavoro, noi andiamo in America e nord Europa per lo stesso motivo. Stranieri loro qua, stranieri i nostrani là. Scendi dal piede stallo.
 
Marinadgl85
Marinadgl85 il 17/10/17 alle 23:45 via WEB
Ma i 5 miliardi che si vantavano tanto di avere incassato dall'UE che dovevano servire per il lavoro giovanile che fine hanno fatto? sono spariti con letta?
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 18/10/17 alle 17:35 via WEB
Saranno serviti sicuramente ad aumentare le casse del PD.
 
carinadgl1912
carinadgl1912 il 17/10/17 alle 23:57 via WEB
Hanno mangiato tutti! Tutti sapevano che non era sostenibile.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 18/10/17 alle 17:35 via WEB
Ora ci troviamo a dover pagare anche gli interessi di quella mangiatoia. Ci vorrebbe un pareggio generazionale.
 
Lara_Lara1984
Lara_Lara1984 il 18/10/17 alle 00:02 via WEB
Questo governo ha la stessa matrice dei precedenti, non mi aspetto di meglio. Renzi è un giovane con il pensiero obsoleto, Gentiloni ha qualche anno in più ma ha un pensiero da giovane. Cosa preferisci?
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 18/10/17 alle 17:36 via WEB
Politici alieni.
 
tanmik
tanmik il 18/10/17 alle 07:13 via WEB
“Lo spreco della vita si trova nell'amore che non si è saputo dare...nel potere che non si è saputo utilizzare, nell'egoistica prudenza che ci ha impedito di rischiare e che, evitandoci un dispiacere, ci ha fatto mancare la felicità.” Il mio abbraccio ti doni tanta gioia e illumini di sole il tuo cammino augurandoti una piacevole giornata MIK/^^__^^
 
tanmik
tanmik il 18/10/17 alle 07:15 via WEB
iL TUO POST E MLLTO REALISTICO PERCHE L'ITALOA NON è IN GRADO DI DARE LAVORO A TUTTI PRIVILEGGIANDO GLI STRANIERI EXTRACOMUNITARI A SCOPI DI LUCRO DEGLI IMPRENDITORI.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 18/10/17 alle 17:36 via WEB
Però fanno le riforme che salvaguardano i pregiudicati, i rinviati a giudizio e i condannati per mafia.
 
richard_young74
richard_young74 il 18/10/17 alle 09:33 via WEB
Oltre ai giovani vi sono anche i cinquantenni che a causa della crisi involontariamente si sono trovati senza lavoro per aziende che hanno chiuso e non riescono a rientrare nel circuito del lavoro non avendo delle specifiche specializzazioni essendo nati senza computer e non tecnologicamente avanzati come i giovani anche se anche loro sono in difficoltà ad inserirsi.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 18/10/17 alle 17:37 via WEB
Siamo in un corto circuito dove reggono solo gli impiegati o comunque chi ha uno stipendio fisso e guarda caso sono. almeno per la maggior parte, chi ha votato P.D. pensionati e impiegati. Strano rebus.
 
wonder.tony
wonder.tony il 18/10/17 alle 10:19 via WEB
Bel Paese arrivederci. O forse addio. Per ora la decisione è una: partire per l’estero, poi si vedrà.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 18/10/17 alle 17:37 via WEB
Come sessant’anni fa i nuovi emigranti partono alla ricerca di un’occupazione. Cervelli o braccia che siano, la fuga è da un Paese in crisi che non offre abbastanza posti. E che anche quando li offre, fa venire voglia di scappare. Perché fuori c’è più meritocrazia e una classe dirigente migliore.
 
Billy_young
Billy_young il 18/10/17 alle 10:55 via WEB
Via i giovani, dunque. Ma anche i pensionati: su una bella spiaggia esotica qualche sfizio te lo togli anche se l’assegno dell’Inps è quello minimo.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 18/10/17 alle 17:38 via WEB
Fa rabbia vedere un presuntuoso poltronaro a capo di un popolo come gli italiani di numerosi vanti su tutti settori
 
ELVIN11
ELVIN11 il 18/10/17 alle 11:52 via WEB
Al giorno d’oggi gran parte delle partenze per l’estero non sono più dal Meridione. Dal Sud i flussi migratori sono diretti per lo più verso Roma e verso il Nord. Mentre è soprattutto chi già abita nelle regioni settentrionali a espatriare
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 18/10/17 alle 17:38 via WEB
Un popolo di emigranti lo siamo sempre stato. Ma negli ultimi anni di crisi i flussi in uscita sono tornati ad aumentare. Gli italiani si sono persino cancellati dall’anagrafe per trasferirsi all’estero.
 
Raz_Vegan
Raz_Vegan il 18/10/17 alle 12:27 via WEB
Molti dicono che i giovani non vogliono fare più certi lavori e farsi il mazzo...ok ci saranno anche persone che fanno parte di questa categoria ma ce n'è un'altra parte che semplicemente non vogliono farsi sfruttare perché è questo che succede con le agenzie interinali che al giorno d'oggi hanno in mano il mercato del lavoro... posso capire anche i paragoni con il passato in cui la gente il mazzo se lo faceva veramente ma oggi le cose dovrebbero andare meglio e invece su alcuni punti sembriamo fermi li... mah?!
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 18/10/17 alle 17:40 via WEB
L'Italia sta facendo la fine che il popolaccio che la abita si merita, nulla più nulla meno.
 
JUST.YOU.AND.ME
JUST.YOU.AND.ME il 18/10/17 alle 12:38 via WEB
A partire sono soprattutto i giovani, nel pieno dell’età lavorativa. Chi ,è andato via laureato, chi, diplomato. Cervelli in fuga, li chiamano i media. E molti lo sono. Ma oltreconfine non si vanno a ricoprire solo posizioni che richiedono professionalità altamente qualificate. In patria si fatica a trovare un posto all’altezza della propria formazione e delle proprie ambizioni?
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 18/10/17 alle 17:41 via WEB
Piuttosto che accontentarsi di un lavoro considerato dequalificante qui da noi, meglio andare a sfornare pizze in un ristorante di Londra, a preparare mojito in un bar di Berlino o a fare il commesso in un negozio sugli Champs-Élysées. Certo, il titolo di studio va chiuso in un cassetto. Ma l’esperienza all’estero e la pratica della lingua straniera aiutano a essere un po’ meno choosy, schizzinosi, per usare un termine caro al ministro del Lavoro
 
azzurra182X
azzurra182X il 18/10/17 alle 13:28 via WEB
Si parte dunque soprattutto per ragioni di lavoro. La maggior parte degli italiani all’estero ha un’occupazione, una bassa percentuale per motivi di studio. Si cercano chance di carriera e di crescita professionale. Ma non solo.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 18/10/17 alle 17:42 via WEB
In Italia, a dirla tutta, non si sta più bene: l’assenza di meritocrazia a tutti i livelli, non si sopporta più il clientelismo e la bassa qualità delle classi dirigenti, si soffre l’imbarbarimento culturale della gente. Valigia pronta e via, magari senza più fare ritorno: a cinque anni dalla laurea chi è andato all’estero guadagna in media 2.282 euro netti.
 
barbone_vinto
barbone_vinto il 18/10/17 alle 14:44 via WEB
Ad andarsene sono stati i giovani migliori e la conseguenza è un impoverimento del Paese. Se la perdita economica della fuga di capitale umano non è facile da stimare, a preoccupare è una certezza: Questo fenomeno continua
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 18/10/17 alle 17:42 via WEB
E’ la prova che l’Italia non è capace di conservare i talenti utili allo sviluppo e alla crescita. Sessant’anni fa si emigrava spinti dalla fame, oggi dall’assenza di gratificazione.
 
riccardo081257
riccardo081257 il 18/10/17 alle 15:52 via WEB
Qualcuno definì i giovani "bamboccioni". Bisognerebbe mettere lui l loro posto privandolo dei sui bei privilegi. Basterebbe una settimana per sconvolgerlo.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 18/10/17 alle 17:44 via WEB
Non resisterebbe nemmeno un giorno.
 
valentina1289
valentina1289 il 18/10/17 alle 16:07 via WEB
Il Bel Paese, insomma, ha perso forza attrattiva. Per gli italiani che se ne vanno. Ma anche per gli stranieri: arrivano immigrati e molti lasciano l’Italia Che fanno poi i cervelli degli altri Paesi? A venire in Italia non ci pensano proprio.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 18/10/17 alle 17:44 via WEB
Paese di emigranti snobbato dai talenti stranieri. L’Italia in questo è simile a Portogallo, Grecia e Polonia. In parte anche alla Spagna, che però attrae le popolazioni dell’America Latina.
 
COW_GIRL_2012
COW_GIRL_2012 il 18/10/17 alle 17:15 via WEB
Via i cervelli, le braccia che fanno? In Svizzera e in Germania ci si arriva anche con i pullman. Partono da Sicilia e Calabria, attraversano la Penisola e riportano al lavoro emigrati vecchi e nuovi, dopo una breve vacanza nei paesi di origine. Il viaggio dura più di un giorno, ma rispetto all’aereo il risparmio è assicurato. Viaggiano così le braccia in fuga?
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 18/10/17 alle 17:45 via WEB
Gli italiani meno qualificati all’estero lavorano più spesso in ristoranti e bar che in fabbrica o in cantiere. Dal momento che in Italia è aumentata la percentuale di chi ha studiato, è possibile che contribuiscano a un’emigrazione di braccia gli stessi diplomati. Ci sono poi tutti quegli emigrati che non vengono registrati dalle statistiche ma anche gli italiani che vivono in Paesi extracomunitari da clandestini. Persone che sono partite con un visto temporaneo e non hanno fatto più ritorno. A loro toccano i lavori di più basso livello, da fare in nero
 
Stefan.the.best77h
Stefan.the.best77h il 18/10/17 alle 17:25 via WEB
Via i giovani. E via gli ultrasessantacinquenni. Ecco la novità nel panorama dell’emigrazione italiana. Nonni d’Italia spinti dalla crisi a passare gli ultimi anni di vita in Paesi come il Marocco, la Tunisia, la Thailandia, le Filippine. O ai Caraibi, dove sotto il sole tropicale riempiono quelle che ormai vengono chiamate “spiagge Inps”.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 18/10/17 alle 17:45 via WEB
Perché Lì riesce a vivere dignitosamente anche chi ha una pensione minima, che da noi non gli consentirebbe nemmeno di arrivare a fine mese. Ma a emigrare sono anche ex dirigenti ed ex manager che hanno raggiunto pensioni d’oro. Attirati, in questo caso, dagli agi dei nababbi.
 
io.io.silvia
io.io.silvia il 18/10/17 alle 19:55 via WEB
Stai cercando un lavoro o sei insoddisfatto di quello che hai? Scopri come ottenere tutto quello che vuoi! Chi ha un minimo di speranza, chi crede in qualcosa di diverso, chi crede che il cambiamento sia possibile, può vincere o perdere, chi si arrende e si mette in disparte perde solamente!
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 19/10/17 alle 22:19 via WEB
Qualcuno ha detto: “Se vuoi raggiungere un risultato, cerca qualcuno che l’ha già raggiunto e fatti spiegare come ha fatto. Poi fai lo stesso”.
 
marinadg66
marinadg66 il 18/10/17 alle 21:32 via WEB
La speranza e' che possano tornare in Italia con il loro bagaglio di esperienze, con la loro grinta e la loro mentalita' internazionale per cambiare in meglio questo paese.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 19/10/17 alle 22:20 via WEB
Molti di quelli che sono partiti lo hanno fatto con la rabbia in corpo perche' non hanno trovato una sistemazione decente, magari perche' non facevano parte o non condividevano il sistema iniquo che ci governa. Sono loro la parte migliore di questo paese da cui puo' partire un reale cambiamento.
 
SIMONE1955
SIMONE1955 il 18/10/17 alle 22:08 via WEB
Non si può confrontare l’immigrazione selvaggia di oggi con l’immigrazione degli italiani in America. Gli italiani erano ben accetti.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 19/10/17 alle 22:20 via WEB
Sbagliato. Non è vero che era accogliente. Dalla fine degli anni 1880, inizia un conflitto a livello del Congresso, che tende a limitare, contenere, respingere, espellere gli immigrati, costruendoli sul piano sociale come “invasori” o “distruttori della cultura statunitense determinando allarme e preoccupazione, mettendo in movimento reazioni di tipo razzista che limiterà gli sbarchi dai paesi “arretrati” dell’Europa sudorientale: italiani, slavi e ebrei.
 
mascia848484
mascia848484 il 18/10/17 alle 22:14 via WEB
L’America era una nazione che iniziava la sua crescita ed aveva territori immensi da trasformare. L’Italia di oggi è una nazione piccina super popolata.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 19/10/17 alle 22:21 via WEB
In efetti i migranti si dirigono in molti paesi europei. E l”Europa ha un’estensione territoriale maggior degli Usa. Pochissimi che sbarcano si ferma in Italia. Il resto chiede asilo in Germania, seguita da Svezia Francia e Ungheria
 
JACK.HAPPY.DAYS
JACK.HAPPY.DAYS il 18/10/17 alle 23:22 via WEB
Noi non facevamo come i clandestini che rubano i servizi e le case destinate agli italiani
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 19/10/17 alle 22:22 via WEB
Questa è una bugia abbastanza diffusa. Peccato che non sia vero che gli stranieri siano privilegiati rispetto agli italiani, anzi. A vedersi assegnare un alloggio, sono più spesso gli italiani rispetto agli stranieri che ne fanno richiesta. Ovviamente fra i criteri per l’assegnazione delle case popolari non compare la nazionalità. Gli immigrati di solito sono svantaggiati perché giovani, in buona salute e con piccoli gruppi famigliari (poiché non ricongiunti).
 
claudiopedrenghi
claudiopedrenghi il 19/10/17 alle 00:07 via WEB
Noi italiani paghiamo i clandestini 40 euro al giorno, uno schiaffo in faccia a chi muore di fame. I clandestini sono a carico degli italiani, non è giusto
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 19/10/17 alle 22:22 via WEB
La diaria giornaliera concessa ai migranti è di 2,5 euro. E’ questo il lusso? Bah. Bisogna ricordare che sono soldi coperti dai fondi che ci vengono erogati dalla Unione Europea. Gli italiani non mantengono proprio nessuno.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 19/10/17 alle 22:24 via WEB
40 euro da chi a chi? Non vomitare cazzate. Primo, i soldi arrivano dall’unione Europea. Questi soldi però non finiscono in tasca ai migranti dei centri ma tornano in circolo nell’economia italiana perché vengono erogati alle cooperative, di cui i comuni si avvalgono per la gestione dell’accoglienza. E servono a coprire le spese per il vitto, l’alloggio, la pulizia dello stabile e la manutenzione. Una piccola quota copre anche i progetti di inserimento lavorativo.
 
valentina198dgly
valentina198dgly il 19/10/17 alle 15:15 via WEB
Una delle maggiori economie del mondo non riesce cioè a trattenere i propri giovani, a dargli un orizzonte di vita decente, a mettere a frutto le risorse erogate per la loro formazione. Non è solo un problema economico, ma in primis umano. Che i desiderosi di avventure e incontri nuovi vogliano fare esperienze altrove è un’esigenza fisiologica metastorica che interessa tipicamente segmenti ridotti della popolazione. Che intere città trasmigrino ogni anno all’estero perché private di opportunità è un dramma contingente, che coinvolge la comunità nazionale tutta.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 19/10/17 alle 22:24 via WEB
Ciò non mi rallegra affatto, anzi è motivo di ulteriore sconforto. L’Italia ha visto andarsene un esodo ormai paragonabile a quello del dopoguerra. Si svuotano i paesi, privando la provincia italiana di leve giovani in un contesto demografico già critico, ma iniziano a sgonfiarsi anche i centri urbani, sempre meno capaci di far fronte all’esigenza di lavoro tra i nostri millenials.
 
Daniela_forse
Daniela_forse il 19/10/17 alle 15:19 via WEB
Siamo sempre di più ad andarcene. La sensazione per le vie di Londra me lo conferma: bazzicandoci a intervalli regolari dal 2001, non avevo mai sentito parlare così tanto italiano intorno a me. Si potrebbe ormai quasi menar vita senza parlare inglese, creare interi circuiti sociali su misura
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 19/10/17 alle 22:25 via WEB
E, se non è ancora come lo spagnolo a New York, siamo sulla buona strada.
 
MORBIDOSA.ROSA
MORBIDOSA.ROSA il 19/10/17 alle 16:00 via WEB
Il fenomeno riceve tuttavia una copertura fuorviante dai mezzi di informazione: all’emigrazione si preferisce sempre e solo immigrazione, fatta eccezione per quando viene pubblicata qualche statistica che fa gridare alla scandalo che puntualmente dura due giorni e viene poi archiviato.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 19/10/17 alle 22:25 via WEB
Di certo, gli sbarchi sulle nostre coste sono ben più vistosi e drammatici di ordinate partenze su voli low cost, ma non per questo meno importanti per comprendere cosa stia accadendo oggigiorno nel nostro Paese.
 
VENTO.E.MOTO
VENTO.E.MOTO il 19/10/17 alle 17:26 via WEB
La questione si esaurirebbe in un drenaggio delle nostre migliori menti, ostacolate da baroni universitari nepotisti e aziende incapaci di valorizzare le abilità dei giovani più dotati. Si parla di quel merito che l’Italia, invece di mettere in luce, farebbe scontare come un peccato. Così facendo, si spaccia una parte per il tutto, ma senza che questa parte sia sufficientemente rappresentativa del tutto.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 19/10/17 alle 22:26 via WEB
Tuttavia, c’è un’ulteriore e ben più grave responsabilità da parte di chi orchestra e incasella il flusso delle notizie. All’opinione pubblica è stato infatti insinuato il discorso dei cervelli in fuga, una narrazione tossica che sposta l’attenzione dalla radice del problema.
 
KEVIN5894
KEVIN5894 il 19/10/17 alle 18:17 via WEB
A migrare, infatti, non sono solo grandi menti spesso effettivamente boicottate, ma anche e soprattutto gente che pratica professioni comuni: baristi, infermieri, panettieri, muratori, giovani ancora alla ricerca della propria vocazione così come tanti lavoratori cognitivi che non sono necessariamente dei fenomeni.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 19/10/17 alle 22:26 via WEB
Se c’è una cosa odiosa è quella di separare i destini dei primi dai secondi, cercando di imporre delle storie individuali su un fenomeno collettivo. Non cervelli dunque, ma cuori in fuga.
 
dgsss6
dgsss6 il 19/10/17 alle 18:59 via WEB
Tant’è vero che alla base dell’intera faccenda non c’è la stoltezza di chi non sa che farsene dei giovani più brillanti, che pur andrebbe combattuta. C’è il disegno oligarchico di governi che scuciono miliardi di euro per salvare istituti finanziari con l’acqua alla gola e ritornarli poi a banchieri senza scrupoli
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 19/10/17 alle 22:27 via WEB
Ma non iniettano quei miliardi necessari per creare lavoro, fare politiche industriali, ridare linfa a un sistema economico atrofizzato e restituire dignità a quei milioni di persone che, emigrate o meno, sono cresciute in quegli anni 80-90 nell’inganno di poter accendere un mutuo e crescere a loro volta dei figli in maniera dignitosa nel proprio Paese.
 
Valeria198145689
Valeria198145689 il 19/10/17 alle 19:54 via WEB
Noi italiani siamo un popolo di emigranti (nel passato e ancora oggi), che spesso non siamo stati accolti benissimo nei relativi paesi di destinazione e neppure adesso
 
Valeria198145689
Valeria198145689 il 19/10/17 alle 19:55 via WEB
Credo che la Boldrini da brava politica stia cavalcando un problema sul quale è vista come "opinione autorevole". In realtà penso sappia benissimo che le leggi ci sono già, manca la volontà politica di spostare gli investimenti dall'ormai inutile esercito nazionale alle forze di polizia che presidiano il territorio e che potrebbero prevenire i crimini. Se si vuol fare qualcosa a livello legislativo, si trovi il modo di cancellare migliaia di leggi inutili che ingolfano i tribunali e rendono i processi per questi reati eterni.
 
 
Valeria198145689
Valeria198145689 il 19/10/17 alle 19:56 via WEB
Scusa ho sbagliato blog baci
 
   
lacky.procino
lacky.procino il 19/10/17 alle 22:28 via WEB
Il fenomeno dei cuori in fuga colpisce tutti, indistintamente. Colpisce i nostri genitori, che si vedranno privati dalla più preziosa delle compagnie, specialmente negli anni più critici della loro esistenza; colpisce noi, costretti a lasciare tutto e tutti e a soffrire di una malinconia strisciante; colpisce i nostri figli, che cresceranno pensando all’Italia come al paese esotico di mamma e/o papà, senza magari saper cucinare nemmeno una pasta.
 
the.best.1976
the.best.1976 il 19/10/17 alle 20:17 via WEB
La maggioranza dei giovani italiani, è pronta a emigrare all’estero per cercare lavoro. E nove su dieci sono convinti che ormai lasciare la Penisola sia una necessità. Le mete più ambite? Australia, Usa e Regno Unito.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 19/10/17 alle 22:29 via WEB
Si ritiene che l’Italia offra alle nuove generazioni opportunità sensibilmente inferiori a quelle degli altri paesi sviluppati e che difficilmente il divario verrà colmato nei prossimi anni. E, la maggior parte è disposto a cambiare città stabilmente per trovare migliori possibilità di lavoro e si dichiara disponibile a cercare lavoro all’estero.
 
temporale.in.arrivo
temporale.in.arrivo il 19/10/17 alle 21:28 via WEB
I paesi che i giovani italiani considerano più attrattivi per un’esperienza di lavoro, non necessariamente definitiva, sono Australia, Usa e Regno Unito che insieme raccolgono oltre la metà delle risposte. Segue la Germania, paese che presenta una disoccupazione giovanile particolarmente bassa, poi Canada, Francia, Austria, Svizzera e Belgio.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 19/10/17 alle 22:29 via WEB
Tranne la Spagna, colpita negli ultimi anni da un’alta disoccupazione giovanile dovuta alla crisi.
 
viviana.dgl.81
viviana.dgl.81 il 19/10/17 alle 22:57 via WEB
Negli ultimi decenni l’Italia è diventata un paese di immigrazione, con una continua crescita della popolazione di cittadinanza straniera. Ma, al contempo, è diventato anche sempre più evidente un flusso di uscita di giovani in cerca di un futuro migliore.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 20/10/17 alle 12:51 via WEB
Va anche considerato che nelle nuove generazioni è fortemente sentito l’aspetto positivo della mobilità, cioè fare nuove esperienze e confrontarsi con altre culture.
 
romanticone.sempre0
romanticone.sempre0 il 19/10/17 alle 23:00 via WEB
La migrazione italiana negli ultimi anni è decisamente cambiata. Non si tratta più di connazionali che prendono il treno un po’ spaesati e con al braccio valigie di cartone, ma di giovani dinamici, intraprendenti, affamati di nuove opportunità e con un tablet pieno di appunti su progetti e sogni da realizzare
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 20/10/17 alle 12:52 via WEB
La generazione dei millennials considera del tutto naturale muoversi senza confini. Sono sempre più consapevoli che la mobilità internazionale è di per sé positiva, perché consente di aprirsi al mondo, conoscere diverse culture, arricchire il proprio bagaglio di esperienze, ampliare la rete di relazioni.
 
Sofia.1982.Sofia
Sofia.1982.Sofia il 19/10/17 alle 23:02 via WEB
Dall’altro lato il sempre più ampio divario tra condizioni lavorative delle nuove generazioni e possibilità di valorizzazione del capitale umano in Italia rispetto agli altri paesi avanzati e in maggiore crescita, porta sempre più giovani a lasciare il paese non solo per scelta ma anche per non rassegnarsi a rimanere a lungo disoccupati o a fare un lavoro sotto inquadrato e sottopagato
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 20/10/17 alle 12:53 via WEB
I dati restituiscono un quadro meno stereotipato rispetto a quello usualmente fornito nei mass media, schiacciato molto spesso sul tema della fuga dei laureati. La fuga è solo un aspetto del fenomeno, anche se è in effetti quello più problematico. E’ vero inoltre che i laureati tendono maggiormente ad espatriare rispetto a chi ha titoli più bassi, ma soprattutto perché hanno maggiori risorse e possibilità per farlo.
 
Marina_83_dgl
Marina_83_dgl il 19/10/17 alle 23:37 via WEB
Gli scambi di cervelli sono caratteristici di tutte le economie e sono una componente dei più complessi flussi di beni, informazioni e capitali finanziari tra economie avanzate. Laddove il flusso netto è positivo o negativo, si parla di brain gain o brain drain.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 20/10/17 alle 12:54 via WEB
Le migrazioni qualificate producono effetti negativi per i Paesi da cui i flussi hanno origine poiché generano un abbassamento del livello di capitale umano, un gap di rendimento sociale e privato dell’istruzione, e infine esternalità fiscali negative.
 
simona_81_19
simona_81_19 il 19/10/17 alle 23:41 via WEB
Esportando talenti, l’Italia perde risorse. L’economia italiana spende dei soldi per istruire i “cervelli”, ma perde il ritorno su questi investimenti in capitale umano
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 20/10/17 alle 12:55 via WEB
Vorresti dire: i genitori spendono…
 
JIMMY4587
JIMMY4587 il 19/10/17 alle 23:54 via WEB
Perché molti italiani se ne vanno? Alla base di questa fuga c’è un mix di fattori economici e sociali: la mancata crescita del PIL italiano, un tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni), la costante crescita dei contratti temporanei/fenomeno del precariato, aumento del fenomeno del “sottoinquadramento
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 20/10/17 alle 12:55 via WEB
E soprattutto gli scarsi investimenti in ricerca. A tutto ciò aggiungiamo anche le nette e stabili diseguaglianze sociali nel nostro paese, la mancanza di meritocrazia e la bassissima mobilità sociale, e il gioco è fatto. E per le stesse ragioni l’Italia rimane un paese poco attraente per gli stranieri.
 
tanmik
tanmik il 20/10/17 alle 05:36 via WEB
Laccky, hai perfettamente ragione questi governanti parlano bene e razzolano male. Un abbraccio ed un sorriso con……http://www.lovers-poems.com/buon-giorno-pro-100729.jpg
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 20/10/17 alle 12:58 via WEB
Grazie Mik, buontutto^^
 
Ely456
Ely456 il 20/10/17 alle 13:02 via WEB
Per ovviare a questo problema i governi che si sono succeduti hanno promosso alcune iniziative. Sono state previste risorse per il ritorno di ricercatori residenti all’estero, cui viene offerto un contratto temporaneo (da 2-4 anni) e uno stipendio particolarmente generoso. Sono stati lanciati anche vari progetti a livello regionale che offrono finanziamenti per attività imprenditoriali o per studiare e poi rientrare. Nonostante queste iniziative, i risultati sono stati poco soddisfacenti.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/10/17 alle 10:25 via WEB
Perché queste leggi non sono chiare, i provvedimenti presi sono fini a se stessi e manca una strategia organica vera e propria che assicuri garanzie per il futuro.
 
Mark898989
Mark898989 il 20/10/17 alle 13:09 via WEB
I cervelli italiani all’estero sono quindi una grave perdita economica e un mancato investimento. La perdita di talenti italiani, unita all’incapacità di attrarre cervelli stranieri, penalizza fortemente il Paese nel contesto di un mondo globalizzato che compete sempre più sulla base della conoscenza e dell’innovazione.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/10/17 alle 10:26 via WEB
Se l’Italia vuole davvero essere competitiva nel mercato globale, deve riuscire ad attirare eccellenze dal resto del mondo, e per farlo si devono fornire più opportunità ai talenti, sia italiani che stranieri. Come? Un inizio è aumentare gli investimenti nella ricerca, ma anche dare più priorità a meritocrazia e internazionalizzazione.
 
pace1971.1971
pace1971.1971 il 20/10/17 alle 15:15 via WEB
Non sono solo laureati in cerca di un posto sicuro, disoccupati e cervelli in fuga: oggi dall’Italia partono anche famiglie con bambini e giovani coppie.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/10/17 alle 10:27 via WEB
Un paradosso che sembra senza ritorno: per ogni straniero che fissa la residenza nel nostro Paese, 3 italiani preparano le valigie. Per sempre.
 
giovanni.gervasini
giovanni.gervasini il 20/10/17 alle 16:13 via WEB
C'è poco da aggiungere a quanto hai scritto Tu, purtroppo il nostro paese si sta piano piano spegnendo e i giovani fanno bene a trovarsi delle alternative. Ho girato per quaranta anni nelle più importanti aziende dislocate sul territorio italiano, alcune hanno chiuso, parecchie si sono ridimensionate, ma soprattutto quelle dotate di tecnologia e know-how sono state vendute agli stranieri. Anche alcuni marchi italiani prestigiosi sono passati in mano agli stranieri con le conseguenze che si possono prevedere. Il nostro è un paese clientelare e non basato sulla meritocrazia, almeno così ci hanno insegnato i nostri politici. Questi sono anche i motivi che determinano la diminuzione delle nascite nelle famiglie. Saluti.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/10/17 alle 10:31 via WEB
E tu, hai praticamente fatto il riassunto del post, bravissimo e buon weekend con affetto^^
 
IO.SONIA
IO.SONIA il 20/10/17 alle 16:19 via WEB
Dove vanno a cercare lavoro i nostri emigrati se gran parte dell’Europa alza paletti ai nuovi ingressi?
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/10/17 alle 10:45 via WEB
Non accolgono tutti ma una parte si^^
 
virtual_jack
virtual_jack il 20/10/17 alle 17:47 via WEB
Ma tra i disillusi, ci sono anche i giovani: a prendere in considerazione l’opzione estero perché pensano sia meglio un lavoro dequalificante fuori confine che in patria.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/10/17 alle 10:44 via WEB
Perché il fenomeno è così diffuso e trasversale che abbraccia tante tendenze, vecchie e nuove.
 
dottor101
dottor101 il 20/10/17 alle 17:53 via WEB
Non ci sono più politici che facciano investimenti sul futuro o per la nazione. A queste condizioni è inevitabile andarsene.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/10/17 alle 10:43 via WEB
«Io sono partito in cerca delle esperienze che da noi tutti richiedono ma nessuno offre» dice Marco Colombo, da Milano al Gloucestershire, in Inghilterra, con una laurea in Comunicazione. «Come tanti ho iniziato da cameriere e ora mi occupo dell’accoglienza in un grande albergo. A 24 anni posso permettermi di avere una casa in affitto senza sacrifici e di fare qualche progetto per il futuro. Cose che in Italia mi sogno».
 
Giuliano.dgl1958
Giuliano.dgl1958 il 20/10/17 alle 18:40 via WEB
Una laurea in ingegneria è un biglietto da visita più solido di altri, nel mercato del lavoro nazionale ed europeo. Ma in paesi come Francia e Regno Unito, i professionisti sfornati (ad esempio) dai Politecnici di Milano o Torino accedono a stipendi che scavalcano la media italiana per più di 20 mila euro.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/10/17 alle 10:42 via WEB
Ma che fai, ci stai anche a pensare? Scappa via dall’Italia, questa è una barca che affonda. Il futuro è fuori, all’estero!”. Frasi come questa sembrano essere divenute un mantra tra i giovani. Ricorrono ogni qualvolta si trovano a parlare di futuro con il giovane neolaureato di turno
 
VIRTUALE.PERSA
VIRTUALE.PERSA il 20/10/17 alle 19:53 via WEB
In America, Inghilterra e Germania, solo per citare alcune delle mete preferite dai cosiddetti “cervelli in fuga”, il mercato del lavoro è più dinamico e flessibile, le opportunità di fare carriera e di ottenere fondi per la ricerca infinitamente maggiori, gli stage retribuiti e gli stipendi più alti. Che aspettiamo allora? Andare, e in fretta anche, appare di gran lunga il consiglio migliore.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/10/17 alle 10:41 via WEB
Questo non mi risulta. La realta' attuale ci mette in Evidenza una Situazione Assurda, pur riconoscendo che non si puo' negare del tutto la Possibilita' anche minima a coloro che vengono in Italia a cercare un Lavoro che non esiste nemmeno per gli Italiani, noi stiamo creando una Societa' di Sbandati, oramai le nostre Piazze sono piene di nullafacenti di tutte le Razze.
 
GIRL_VERY_BAD
GIRL_VERY_BAD il 20/10/17 alle 21:13 via WEB
Sempre di più andare all’estero viene presentata non come un’alternativa, ma come la sola scelta possibile. Come se per la nostra generazione non esista alcuna possibilità di essere felici in Italia.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/10/17 alle 10:41 via WEB
Come biasimarli, del resto. La situazione in Italia è tutt’altro che semplice, con la disoccupazione giovanile, gli accessi all’insegnamento e alla politica sbarrati, i tagli alla scuola e alla cultura, corruzione, nepotismo, scarso dinamismo delle imprese e via dicendo.
 
tolleranza.zero52
tolleranza.zero52 il 20/10/17 alle 22:04 via WEB
Non solo, in nome della globalizzazione e del libero mercato abbiamo aperto le frontiere a merci prodotte a basso costo e permesso alle nostre aziende di delocalizzare, ora la stessa globalizzazione offre ai cervelli in fuga "l'opportunità" di realizzarsi all'estero come camerieri o lavapiatti.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/10/17 alle 10:40 via WEB
Ciò che mi preoccupa, è la leggerezza con cui spesso si affronta la questione. La pervasività della crisi italiana -economica, istituzionale e culturale- unita alla tendenza tipicamente italiana ad auto-commiserarsi senza reagire, ha generato una rappresentazione idealizzata dell’estero percepito come un eden dove tutto funziona meglio (vero) e dove la vita è infinitamente migliore (non necessariamente vero).
 
KARINA8888
KARINA8888 il 20/10/17 alle 22:56 via WEB
Ti posso assicurare, che oggi come oggi, anche i 40/50 enne sono schiavi da sempre...e non c'è altra possibilità a meno che non si diventi disoccupati. Per il bene di qualcuno, stiamo malissimo in molti. E i + fortunati, sono già emigrati all'estero.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/10/17 alle 10:38 via WEB
Uno tra tutti: Noi non siamo americani, inglesi o tedeschi. Siamo Italiani. Il che va benissimo. Ma è necessario che tale considerazione venga inserita nel dibattito pro-estero.ma.che.ci.stai.pure.a.pensare.sbrigati. E con questo non intendo dire che ci si debba portare la mano al petto ogni volta che suona l’inno, o tatuarsi il tricolore sul braccio né tantomeno che ciò debba costituire un freno rispetto alla decisione di trasferirsi all’estero. Mi limito semplicemente a una realtà che se non presa in considerazione al momento in cui si fa la scelta, rischia di pesare eccessivamente dopo.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/10/17 alle 10:39 via WEB
Manca però completamente l’altra faccia della medaglia: le testimonianze di giovani italiani che sono rimasti, hanno un lavoro che gli piace, magari meno retribuito rispetto a quello che avrebbero trovato all’estero, non vivono a casa con mamma e papà ma hanno trovato un posticino in affitto, e sono felici (ne conosco tanti). O di quelli che invece se ne sono andati, hanno trovato un bel lavoro, guadagnano molto di più e sono tutt’altro che felici.
 
vicky.x.sempre
vicky.x.sempre il 20/10/17 alle 23:41 via WEB
Nel silenzio complice della maggioranza dei media italiani, sta ripartendo, anzi è già ripartito, un grande flusso di emigrazione dall’Italia. Per la verità esso non si era mai fermato, anche se poteva essere interpretato, come normale mobilità soprattutto giovanile, che si registrava anche in altri paesi avanzati. Oggi, il flusso di espatri è ricominciato con quantità molto significative, di cui è possibile conoscere solo per approssimazione l’entità, visto che la gran parte dei nuovi emigrati, non si iscrive o lo fa con ritardo di diversi anni, all’AIRE, l’Anagrafe dei residenti all’estero.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/10/17 alle 10:37 via WEB
Stiamo entrando a grande velocità in una nuova fase della lunga storia dell’emigrazione italiana nel mondo, incentivata dalle politiche di “riaggiustamento strutturale” portate avanti dagli ultimi governi. Era stato lo stesso Monti, d’altra parte, a sottolineare la necessità di una “nuova mobilità internazionale” della forza lavoro italiana, fin dal suo discorso d’insediamento. Un moderno “studiate una lingua e partite”
 
FANTASTICKATY
FANTASTICKATY il 21/10/17 alle 00:04 via WEB
Andare fuori, non soltanto a studiare per un breve periodo e poi tornare, ma a cercare lavoro nell’ottica di rifarsi una vita, è difficile. E’ dura. Ci si adatta al cibo, ai ritmi diversi, alle continue partenze, che molte delle città in cui si “fugge” per lavoro, o per studio, sono città di passaggio, e alle tante regole in più da rispettare. Al clima, se la meta è l’Inghilterra o il nord-europa, non ci si adatta mai davvero. E parlare del clima non è uno dei tanti cliché da Italiani all’estero.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/10/17 alle 10:36 via WEB
Quello che ho scoperto in Inghilterra, è che il clima è un modo di vivere, è un modo di essere. Se piove continuamente si cammina a testa bassa, in fretta, senza guardarsi intorno. Se fa troppo freddo la sera si preferisce stara a casa, al caldo. Se il cielo è grigio, cambia il modo di vestire, cambiano i colori intorno, anche la pelle è diversa. E poi c’è la mancanza di chi ti conosce da sempre, di chi ti capisce con uno sguardo. C’è la barriera linguistica, che per quanto una lingua la si impari alla perfezione, si ha come l’impressione di non essere mai se stessi al 100%.
 
tanmik
tanmik il 21/10/17 alle 06:08 via WEB
Ovunque sei, io sono altrove a domandarmi perchè il tuo avunque non sia il mio altrove. Un ottimo week End ed una serata indimenticabile per te da MIK^^__^^-----https://www.bing.com/images/search?view=detailV2&ccid=UAurvE6Z&id=64DE56F7FC9204B38033560070426CA4726EBED4&thid=OIP.UAurvE6Zh_ZOZgcf006tvwDKEs&q=immagine++di+buon+week+end&simid=608030726538790867&selectedIndex=26&qpvt=immagine++di+buon+week+end-
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/10/17 alle 10:35 via WEB
Buon fine settimana Mik^^
 
mariodgldgl1
mariodgldgl1 il 21/10/17 alle 10:19 via WEB
Il “Ma vai, non starci a pensare, sei giovane!” detto con leggerezza, non tiene conto del fatto che una volta andati, le possibilità che si torni sono davvero poche. Che da “giovani” si diventa adulti in fretta, ci si rifà una vita, si cresce nel lavoro, si cambia profondamente, e presto per molti arriva il momento in cui si ha voglia di costruire una famiglia. E magari ci ritrova con un bel lavoro, marito/moglie e figli, da qualche parte nel mondo, senza nonni, zii, fratelli e cugini
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/10/17 alle 10:36 via WEB
Senza il pranzo della domenica. Senza la lotta tra parenti per chi ti tiene il bambino se tu hai impegni. Il che, mi direte, è molto meglio che in Italia, precari, ma circondati dall’affetto dei parenti. Su questo non discuto. Dico solo che si deve parlare anche di questo. Perché quella che si sta facendo è una scelta di vita e a ventitré, ventiquattro anni, appena usciti dall’università non se ne ha davvero la percezione.
 
Fabio1972dgl1
Fabio1972dgl1 il 21/10/17 alle 13:08 via WEB
E’ per questo che il dibattito pubblico sul tema dovrebbe essere un tantino più articolato. Andare via è un opzione, ma non è l’unica. L’altra opzione è impegnarsi, costruirsi un curriculum solido, fare il prima possibile un’ esperienza di studio e lavoro all’estero, e poi valutare attentamente le proprie priorità e perché no, sacrificarsi
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/10/17 alle 23:13 via WEB
Tornare al prezzo di uno stipendio più basso, e scarse possibilità di carriera, per provare a fare quella cosa che oramai quando la si dice fa rabbrividire tutti quegli italiani cinici che si definiscono realisti: cambiare le cose. Nel nostro piccolo e proprio perché siamo qualificati e abbiamo alle spalle un’esperienza internazionale. Sacrificarci un po’ perché l’Italia in fondo è la nostra casa, e nonostante la corruzione, le schifezze, la deriva politica e culturale, le vogliamo bene.
 
ROMA.X.SEMPRE
ROMA.X.SEMPRE il 21/10/17 alle 13:15 via WEB
Personalmente posso dire che hai preso i miei pensieri, le mie esperienze, e le parole che dico a tutti i miei amici che vedono l’estero come “albero della cuccagna”. Complimenti, è un bellissimo post
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/10/17 alle 23:14 via WEB
Credo che la parte affettiva sia l’unica vera giustificazione plausibile: non riuscirei a mettere in un angolo anni di relazioni sociali in un paese che così morbosamente vive i rapporti personali….però il resto è un discorso è abbastanza “facile”, molto “italiano”. “C’è chi sta bene, ma anche chi sta male”
 
milanmilandgl
milanmilandgl il 21/10/17 alle 13:18 via WEB
Io penso solo che una vita senza le persone che ami non è vita. chi se ne va sopporta il sacrificio della separazione, della lontananza, ma fondamentalmente sta scegliendo di farlo. chi rimane subisce passivamente una decisione e si abitua alla presenza di quel vuoto. è una cosa così triste non riuscire a mettere radici..
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/10/17 alle 23:14 via WEB
L’Italia è uno stato d’animo, che di così intensi non c’è da nessun’altra parte. E che è il più bello del mondo. Il nostro cuore sarà per sempre ancorato qui..è un amore che abbiamo nel sangue.
 
Marco_for_ever_si
Marco_for_ever_si il 21/10/17 alle 13:56 via WEB
C’è una via di mezzo da considerare effettivamente. Non sono uno di quelli che per moda parla male del proprio paese, anche perché sarebbe davvero troppo facile. Ho un lavoro che adoro, per inciso non mi pagano così tanto per farlo, però va bene così: si tiene duro.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/10/17 alle 23:15 via WEB
L’italiano è lamentoso e facilone per default: andare via? Perché mai? Se non ti piace ciò che hai intorno perché non ti tiri su le maniche e provi a cambiarlo? Pochi si pongono sta domanda e ancora meno rispondono.
 
Sono_Sabrina_io
Sono_Sabrina_io il 21/10/17 alle 14:25 via WEB
Renzi all'inizio, ha cercato di muovere le cose, ma per cambiare ci vuole un gruppo, non basta una persona. Anche Berlusconi prima ci aveva provato, il problema è che il nostro è un sistema difficile da cambiare, l'Italia è un Paese dove ci sono tante idee che però non diventano mai realtà
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/10/17 alle 23:16 via WEB
Passo mano. Ciao Sabry^^
 
katerinax5x6
katerinax5x6 il 21/10/17 alle 14:43 via WEB
Gran bel post, complimenti. Lo condivido in gran parte, peró devo ammettere non del tutto. Alla fine si riduce ad una scelta tra il cervello (che ti dice di cercare le migliori opportunitá di successo indipendentemente da dove queste si presentino) e il cuore (che é e resterá sempre attaccato alla terra d’origine)
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/10/17 alle 23:17 via WEB
E, provare ad ascoltarli entrambi é masochistico e si finisce per non stare bene da nessuna parte
 
atardvvvbnl
atardvvvbnl il 21/10/17 alle 16:18 via WEB
Il post di per se e’ ben scritto e molte idee le trovo condivisibilissime. Non si tiene altresi’ conto di alcuni fatti imprescindibili di fronte ai quali non possiamo tirarci indietro. Molti tra i paesi che oggi accolgono i cosiddetti expats hanno in passato fatto scelte sociali e politiche di cui al solo sentirne parlare, da noi provocherebbero rabbia e indignazione su tutti i fronti, ma alle quali ci si assoggetta (divenendo queste quasi un vanto!) facendo una scelta di vita estera.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/10/17 alle 23:17 via WEB
Bisogna inoltre considerare la ”soggettività intrinseca” del proprio destino e della proprie scelte e non rilegarle a mero capro espiatorio dell’intera collettività. Si sente molto parlare di Italia, ovunque ormai e ancor di più da quella maggioranza ”farisea” che costruendo sepolcri imbiancati ne ha appannato l’immagine remando contro l’interesse stesso della comunità.
 
GIGI.ADSL8
GIGI.ADSL8 il 21/10/17 alle 16:52 via WEB
E’ vero gli affetti restano nei nostri cuori dovunque tu vada. Ma Ci sono anche le volte che si ritorni dall’estero perché si ha nostalgia di casa e si crede di poter trovare qualcosa nel proprio paese perché forti dal fatto di aver fatto esperienza all’estero, ma una volta ritornati si comprende che nessun “curriculum solido” può cambiare la propria vita e la situazione del paese. Anzi, tutto il contrario. Il tempo passa e capisci di aver sbagliato e inizi ad avere nostalgia di quello che hai lasciato e maledici il giorno in cui hai preso quella scelta.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/10/17 alle 23:19 via WEB
Il tempo passa e ti ritrovi con le mani vuote, senza nessun lavoro, costretto a stare a casa con i tuoi mentre avresti voglia di avere una tua famiglia ma non puoi perché non c’è lavoro. E allora lì, rimpiangi quello che hai lasciato e capisci che se tu hai fatto un sacrificio nel ritornare, dall’altro lato non si è disposti a fare lo stesso.
 
gardi00112233
gardi00112233 il 21/10/17 alle 17:01 via WEB
Francamente non capisco: mi combatti i cliché usando il pranzo della domenica? Non esistono scelte giuste o sbagliate, l’importante é seguire la percezione più forte di felicità, dovunque essa sia!
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/10/17 alle 23:20 via WEB
Seguila, auguri.
 
riccardo081257
riccardo081257 il 21/10/17 alle 17:06 via WEB
Buon fine settimana!
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/10/17 alle 23:20 via WEB
Anche a te^
 
marco4196
marco4196 il 21/10/17 alle 17:42 via WEB
D’altra parte, sul piano soggettivo, l’assenza di prospettive di futuro a lungo termine in cui sono compresse le realtà nazionali dei paesi sud europei, non lascia spazio ad altre ipotesi: ammesso che suicidi, precariato a vita, marginalità non costituiscano il migliore degli orizzonti, non resta altro da fare che tentare non la fortuna, ma una collocazione che consenta una vita dignitosa in qualche altro paese.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/10/17 alle 23:21 via WEB
Si tratta del ritorno della classica impostazione che ha caratterizzato una buona parte della storia nazionale: grandi esportatori di made in Italy, in particolare sotto forma di muscoli e cervelli.
 
luca7391
luca7391 il 21/10/17 alle 17:56 via WEB
Molti pensano di non valere nulla, arrivano all’estero con ottime lauree in mano e pronti ad accettare di lavare i piatti pur di avere uno stipendio sicuro. Chissà lo stato d'animo di molti “cervelli italiani” fuggiti all'estero. E che all'estero trovano la loro strada.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/10/17 alle 23:30 via WEB
Non è una novità assoluta. Il nostro Paese ha sempre esportato in giro per il mondo i migliori talenti. Tutti sono d'accordo su un punto: la formazione che hanno ricevuto è buona e non hanno nulla da invidiare ai loro colleghi, anzi... spesso è vero il contrario, nel senso che avvertono una certa superiorità (culturale) di partenza.
 
luca7391
luca7391 il 21/10/17 alle 18:47 via WEB
Un altro aspetto che emerge in modo netto è questo: l'Italia non sa o non riesce a valorizzare i propri talenti. Per varie ragioni. La principale è la mancanza di meritocrazia. Nulla di nuovo sotto il sole, si tratta di un male atavico del Belpaese.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/10/17 alle 23:29 via WEB
Però sentirselo ricordare dai nostri migliori giovani connazionali che, una volta arrivati all'estero, trovano tutt'altra musica lascia capire quanta strada debba ancora fare il nostro paese prima di potersi dire “normale”. Meritocrazia non vuol dire fare solo dei bei discorsi con cui gonfiare il petto promettendo il cambiamento. Contano i fatti. E i numeri.
 
SALVO197233
SALVO197233 il 21/10/17 alle 19:44 via WEB
Accanto all'emigrazione per “fame” e disperazione (che esiste ancora, ma in misura ridotta) c'è quella di chi cerca, all'estero, una piena affermazione di sé, una valorizzazione, umana e professionale, che da noi stenta a trovare. E se una volta i nostri connazionali emigravano per poter stare meglio, andando a fare i lavori più umili in giro per il mondo, oggi esportiamo “cervelli”, persone ben preparate e colte, in grado di fornire un valore aggiunto importante ai paesi che li accolgono e li integrano.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/10/17 alle 23:28 via WEB
Persone il cui merito viene riconosciuto e valorizzato. In molti casi il cosiddetto “ascensore sociale” si concretizza partendo da un volo aereo: quello usato per trasferirsi in un altro paese. Ma tutto questo non va visto con vittimismo. Se non fossimo noi italiani ad emigrare, portando le nostre capacità laddove serve, lo farebbero (e già lo fanno) i giovani di altri paesi.
 
stefano5274
stefano5274 il 21/10/17 alle 20:06 via WEB
E non sono solo problemi politici. È tutto il Paese che soffre e arranca. L'input per il cambiamento deve partire dall'alto, pensano alcuni. Può essere. Ma l'esempio che ci arriva dai nostri giovani all'estero è che il cambiamento parte da noi, dal nostro metterci in gioco e sfidare le difficoltà per plasmare, con le nostre mani, un futuro migliore.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/10/17 alle 23:28 via WEB
Le riflessioni sull'Italia dei giovani cervelli fuggiti all'estero sono molto interessanti. Ci aiutano a capire le difficoltà del nostro Paese, le strettoie burocratiche che comprimono all'inverosimile le nostre potenzialità. Lacci e lacciuoli, arretratezze culturali e organizzative, mancanza di organizzazione, gravi carenze manageriali. Sono questi i problemi dell'Italia.
 
walkker5682
walkker5682 il 21/10/17 alle 20:10 via WEB
Ci sono tanti giovani italiani che hanno voglia di lavorare, ma vanno tutti all'estero e poi non tornano più. E in Italia restano quelli che si lamentano, che non sanno le lingue e non hanno voglia di farsi il mazzo. Se i giovani italiani rimangono dei bamboccioni a carico di mamma e papà fino a 40 anni, un po' è anche colpa loro.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/10/17 alle 23:27 via WEB
Il problema è sempre uno: che i ragazzi in Italia vogliono assolutamente fare l'università, assolutamente laurearsi, e vogliono assolutamente essere disoccupati. Questo è quello che vogliono essere, dei disoccupati con la laurea, invece di essere occupati facendo dei lavori manuali.
 
katianon81
katianon81 il 21/10/17 alle 20:52 via WEB
Io non dico che i giovani non devono studiare, dico però che se uno inizia a fare l'idraulico a 18 anni, magari dopo 10 anni può avere 40 negozi. Può diventare ricco, partendo anche da zero.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/10/17 alle 23:26 via WEB
Cercare dei lavori dove pensano che ci sia una nicchia di sviluppo, il falegname, il cameriere, il cuoco, l'idraulico, tutto quello che è manuale rende molti soldi perché nessuno lo vuole fare. Però capisco che la parola ricco in Italia non si può usare perché sembra quasi una parolaccia
 
daniel5237
daniel5237 il 21/10/17 alle 20:55 via WEB
A Milano ci sono moltissimi avvocati, come in tutta la Francia. Perché è considerato un lavoro figo mentre il cameriere no. Poi però vai a vedere quanto guadagna un giovane avvocato e vedi che prende una miseria. Ci sono dei camerieri che guadagnano molto più di commercialisti e avvocati, 5mila o 6mila euro netti al mese.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/10/17 alle 23:26 via WEB
Prendi Dubai, i camerieri hanno uno stipendio minimo per i camerieri. Più di 2mila euro netti e spesso gli pagano anche la casa. Poi tieni conto che con le mance lo stipendio arriva anche al doppio. Un cuoco poi siamo sui 3mila. Uno chef campione nel suo lavoro può arrivare a 350mila euro l'anno. Ma ci vuole l'olio di gomito, bisogna farsi il c…, il successo è fatto anche di fatica.
 
TUMBLRM4
TUMBLRM4 il 21/10/17 alle 21:42 via WEB
E in Italia quali trovano? Trovano persone che hanno raggiunto posizioni importanti ma che non se le meritano. Vedono che un parlamentare, quando le Iene gli fanno delle domande di cultura elementare, non sa niente. Gli chiedono cos'è la Consob e non sa bene se è una trattoria o una rosticceria.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/10/17 alle 23:25 via WEB
Gente che guadagna 16mila euro al mese. I politici dovrebbero essere molti meno e guadagnare anche di più ma essere preparati. Invece non c'è meritocrazia in Italia. Basta guardare le ultime nomine.
 
ALBERTO.MAGNI
ALBERTO.MAGNI il 21/10/17 alle 21:45 via WEB
Una volta quale era l'immagine del cuoco? Un tizio sudato, ubriaco, che sta chiuso in cucina tutta la sera. Poi sono arrivati i vari Masterchef e adesso i cuochi sono tutti fighi e biondi.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/10/17 alle 23:24 via WEB
Bisogna guardare ai mestieri con meno snobismo. E poi, servono degli esempi, la gente ha bisogno di esempi positivi.
 
munirdgl778
munirdgl778 il 21/10/17 alle 22:31 via WEB
Quelle nelle società pubbliche intendi?
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/10/17 alle 23:24 via WEB
Certo, chi ha fatto bene alle Poste è stato allontanato, chi ha fatto male nelle banche è stato premiato. Considera che chi è andato a Finmeccanica adesso, aveva fatto vietare il credito alle aziende di armamenti. E l'hanno messo a Finmeccanica. Naturalmente, non faccio nomi.
 
non.sempre.funziona
non.sempre.funziona il 21/10/17 alle 23:01 via WEB
E qualcuno propone di tassare le pensioni più alte per finanziare le politiche giovanili.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/10/17 alle 23:23 via WEB
Una stupidaggine, in Italia si fa sempre la caccia alle streghe. Se la coperta è corta non risolvi niente a tagliarne un pezzo a qualcuno. Ci sono milioni di persone sull'orlo della povertà, ogni giorno chiudono 300 aziende. Invece di togliere qualcosa a quelli che prendono pensioni alte, che poi in percentuale sono molto pochi, abbassino il costo del lavoro così magari si creano nuovi posti di lavoro. Nessuno è riuscito a farlo in vent'anni.
 
diluvio56italiano
diluvio56italiano il 21/10/17 alle 23:04 via WEB
La disoccupazione giovanile, in Italia, non è mai stata così alta. Quasi la metà dei giovani non ha lavoro. È il dato peggiore ad oggi
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/10/17 alle 23:23 via WEB
Circa un giovane su due non ha lavoro, e probabilmente è una conclusione ottimistica. Infatti, i disperati, i senza lavoro cronici che un impiego non lo cercano neanche più, non fanno parte dei disoccupati. Quelli sono invisibili.
 
VALERIA_ROMA_80
VALERIA_ROMA_80 il 21/10/17 alle 23:06 via WEB
Come invisibili sono i giovani costretti alla fuga dall'Italia che hanno trovato impiego all'estero. Un giovane disoccupato italiano che scappa in Germania per sopravvivere non è più un disoccupato ai fini statistici. Come buttar via il bambino con l'acqua sporca.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/10/17 alle 23:22 via WEB
E se un giovane su due non lavora, quello che invece è considerato un occupato molto spesso è uno schiavo, chiuso in un call center per 500 euro al mese, senza diritti né dignità. E all'orizzonte il cielo è nero pesto.
 
chiaramente.chiara
chiaramente.chiara il 21/10/17 alle 23:09 via WEB
I giovani esclusi dal mondo del lavoro sono così tanti perché la classe politica che ha governato il Paese ha fallito. Questa è la ragione principale. I governi degli ultimi 20 anni non hanno fatto nulla per i giovani: i risultati ottenuti con le risibili misure messe in campo sono sotto gli occhi di tutti.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/10/17 alle 23:22 via WEB
Un fallimento completo. I giovani lasciano l'Italia in cerca di un futuro.
 
semprecosicome
semprecosicome il 21/10/17 alle 23:32 via WEB
Abbiamo un sogno. Trasformare l'Italia in un Paese civile e restituire un futuro alle nuove generazioni. Il disastro italiano: quasi un giovane su cinque non studia
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 22/10/17 alle 11:28 via WEB
Con queste prospettive le nuove generazioni percepiranno "con tutta probabilità" pensioni da fame.
 
Martina1981selvaggia
Martina1981selvaggia il 21/10/17 alle 23:52 via WEB
Poveri giovani, costretti a immigrare per un posto di lavoro che è un loro sacro santo diritto.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 22/10/17 alle 11:29 via WEB
Dobbiamo andare alla radice del problema: l'austerity. Dobbiamo stracciare il Fiscal Compact e le regole dell'eurozona per rilanciare gli investimenti dello Stato. Solo così la politica potrà restituire un futuro alle giovani generazioni. Lo Stato deve essere il regista di una nuova visione strategica che dovrebbe puntare ad investimenti nell'economia verde e in quella circolare. Il futuro non può più aspettare.
 
felicemente.donna478
felicemente.donna478 il 21/10/17 alle 23:59 via WEB
Abbiamo un sogno: restituire un futuro alle nuove generazioni. Questo sogno è molto lontano
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 22/10/17 alle 11:30 via WEB
Da qui al mondo del lavoro il passo è ancora più lungo. Possiamo calcolare che ogni posto di lavoro o stage è costato oltre 12 milioni di euro. Soldi pubblici investiti malissimo. I soldi di garanzia giovani sono dei giovani, non di qualche coop in combutta con i politici.
 
VAGABONDO_0X0X0X
VAGABONDO_0X0X0X il 22/10/17 alle 00:06 via WEB
Fuggono dall'Italia decine di migliaia di ragazzi e ragazze ogni anno. Sono per lo più laureati e diplomati in cerca di un lavoro. La loro dipartita è la condanna a morte del Paese, il nostro futuro che ci lascia. Molti di questi ragazzi non torneranno più.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 22/10/17 alle 11:31 via WEB
Onestamente, chi glielo fa fare? Non c'è lavoro, per loro la pensione è un miraggio e sono nulla di più che un nuovo esercito di precari schiavizzati a vita.
 
STEFANIA_QUELLA_SEXY
STEFANIA_QUELLA_SEXY il 22/10/17 alle 00:09 via WEB
Qualcosa però si può fare per limitare l'emorragia. Supportare l'emigrazione interna. Un ingegnere o un medico (ma potrebbe essere una qualunque altra professione) in cerca di lavoro dovrebbe essere aiutato in caso di trasferimento nelle regioni italiane dove il lavoro miracolosamente esiste ancora. Ad esempio per un calabrese o un sardo che trovino lavoro a Milano attraverso un'integrazione per l'affitto e per i viaggi di rientro a casa.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 22/10/17 alle 11:31 via WEB
Questi ragazzi saranno perduti, andranno a Monaco, a Berlino, a Londra, a Barcellona che stanno diventando delle nuove Little Italy. L'emigrazione interna va affrontata con misure che impediscano ai nostri giovani di lasciare per sempre l'Italia in quanto costretti. La generazione perduta va riportata a casa.
 
MA.CHE.NICK
MA.CHE.NICK il 22/10/17 alle 00:16 via WEB
Peggio quando su 100 inserzioni 70 sono per le categorie protette. Praticamente una strumentalizzazione di un concetto che è nato per tutelare giustamente gente in difficoltà, NON PER SPECULARCI SOPRA. Il messaggio che sta passando è che la gente NORMALE, di qualunque età, NON può lavorare perché se non è in possesso di requisiti assurdi quando non palesemente ingiusti nessuno la mette in condizione di farlo!
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 22/10/17 alle 11:32 via WEB
Anche questa cosa dell'esperienza è una follia: ci sono centinaia di giovani disposti a lavorare a cui nessuno vuole insegnare a lavorare, perché è costoso.
 
capricciosa.rosa84
capricciosa.rosa84 il 22/10/17 alle 00:19 via WEB
Penso sarebbe utile cercare di introdurre un contratto di lavoro unico in tutta l'area euro, invece che cercare di farsi concorrenza fra un paese e l'altro basandosi su un peggioramento delle condizioni di lavoro in modo di avere maggiore competività.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 22/10/17 alle 11:33 via WEB
Inoltre credo che sarebbe utile svalutare l'euro rispetto alle valute dei paesi asiatici invece che pensare di togliere il posto fisso provocando un clima tale da ridurre completamente la domanda interna.
 
CRISTINA_ON_83
CRISTINA_ON_83 il 22/10/17 alle 00:28 via WEB
600 Euro???? io in un call center a marzo ho guadagno 180 euro netti con 30 ore settimanali lavorate. Aprile 380 netti per 35 ore lavorative. io sogno i 600 euro
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 22/10/17 alle 11:33 via WEB
L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Che cosa significa “fondata sul lavoro”? Il senso attuale di queste parole ha un significato ben diverso, a mio avviso le potrei tradurre in “affondata col lavoro”, non riesco a trovare un senso più logico di questo. Tutti i cittadini hanno “diritto al lavoro.
 
VERONICAFOXY
VERONICAFOXY il 22/10/17 alle 00:39 via WEB
Mettiamo il caso che bisogna andare anche a comprare farmaci e fare visite mediche con i relativi TICKET I CUI COSTI VARIANO A SECONDA DI QUALI ANALISI BISOGNA FARE. Siamo arrivati al punto di dover abbassare il budget mensile e fare dei tagli dove non è possibile.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 22/10/17 alle 11:34 via WEB
Si va a lavorare e pagare le tasse per permettere a questa gente di continuare a prenderci per i fondelli.
 
A.SAPERLO.PRIMA
A.SAPERLO.PRIMA il 22/10/17 alle 00:42 via WEB
Da quanto ho sentito ultimamente via radio, sembrerebbe che una società francese che gestisce degli autogrill in una o più regioni del nord abbia fatto mettere al polso dei suoi operatori dei braccialetti elettronici per poterli controllare durante tutto il servizio lavorativo, secondo dopo secondo, registrando ogni mossa ed ogni sosta. Beh, ci siamo quasi no? Schiavi moderni, suvvia! Che sarà mai.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 22/10/17 alle 11:35 via WEB
Ottima idea, dovrebbero farlo con quei fannulloni di dipendenti pubblici che timbrano il cartellino e poi "vanno a spasso". Strano però, che non lo mettono ai delinquenti e agli stupratori
 
tanmik
tanmik il 22/10/17 alle 08:10 via WEB
Dolce domenica di amore in famiglia...Mik/^^__^^---https://www.bing.com/images/search?view=detailV2&ccid=qoDsAVIP&id=370A2DB7E5A1D65AAFE913369B6A80FE3687EB56&thid=OIP.qoDsAVIPX3N6PWzuQ3z_ZwDmEO&q=immagini+di+bella+domenica&simid=608015226058965731&selectedIndex=21&qpvt=immagini+di+bella+domenica
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 22/10/17 alle 11:35 via WEB
U n caro saluto^^
 
Mondo_robot
Mondo_robot il 22/10/17 alle 11:13 via WEB
Ho iniziato nell'esercito e poi quando sono uscito ho fatto una decina di mestieri diversi, mi sono fatto un culo cosi e alcune volte ho lavorato anche in condizioni rischiose, ma purtroppo dopo quell'anno nell'esercito, lo stato non sa chi sono io. Ho viaggiato tantissimo per necessità, per colloqui e l'hanno scorso sono stato anche tre mesi al nord, ho lavorato un mese e poi sono dovuto tornare giù a casa. Spero tanto che le cose migliorino e che in futuro io mi possa permettere di esplorare il mondo, questo stato di mafiosi mi sta spezzando letteralmente la ali.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 22/10/17 alle 11:36 via WEB
La cosa vergognosa di questo Paese è che è il più sindacalizzato del mondo occidentale ed è quello in cui gli stipendi sono tra i più bassi del mondo occidentale, le tasse sugli stipendi sono altissime, c'è la più alta disoccupazione tra i Paesi OCSE soprattutto quella giovanile.
 
dgmarco1973dg
dgmarco1973dg il 22/10/17 alle 11:15 via WEB
Dio mio che bello sarebbe potersi annoiare! Invece no, ti tocca saltellare incessantemente da un piede all'altro nella speranza che anche questo mese riuscirai a pagare l'affitto, il riscaldamento e la benzina e ringrazi il Signore se per miracolo riesci a permetterti il lusso di una pizza d'asporto e un paio di scarpe nuove (rigorosamente made in china).
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 22/10/17 alle 11:36 via WEB
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le sue possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
 
Mara83Mara83
Mara83Mara83 il 22/10/17 alle 11:45 via WEB
Oggi lavori per 1.100 euro al mese se sei fortunato con un pò di straordinari e quando ti accreditano lo stipendio in "banca" sai già che quei soldi ti serviranno per mangiare budget di 40 euro a settimana affitto 500 euro al mese + bollette, luce, acqua, gas, telefono internet (che ormai insieme alla televisione sono diventati un bene di lusso ). I soldi del mese in questo modo sono FINITI!!!!!
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 22/10/17 alle 13:44 via WEB
Siamo un grande popolo che semplicemente ha paura di fare proteste concrete, non parlo di scioperi che non servono a nulla. Ci sono tante cose che possiamo fare ed il primo è abbattere il controllo politico
 
IPNOTIZZATO.KLP
IPNOTIZZATO.KLP il 22/10/17 alle 12:10 via WEB
Si emigra perche' piu' occasioni di lavoro, mentre in italia il nepotismo regna su tutto
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 22/10/17 alle 13:45 via WEB
E anche perche' in quasi tutta Europa se non tutta esiste un vero stato sociale che se sei in difficoltà tenta di aiutarti.
 
alfredo_1972_2
alfredo_1972_2 il 22/10/17 alle 12:50 via WEB
Con questo governo che sta mettendo il paese in ginocchio, oggi giorno chi lavora è fortunato e sfortunato allo stesso tempo, perchè ci sono molte cose che i potenti non riusciranno mai a capire, e cioè il fatto che riuscire a vivere con i soldi contati ogni mese e il fatto di non sapere se la propria azienda fallirà ci mette in una situazione psicologicamente difficile da accettare e più avanti andiamo, più diventa un problema.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 22/10/17 alle 13:46 via WEB
Io un’idea ce l’avrei. Perchè non arrivare ad un vero contratto a tempo indeterminato cambiando la fiscalità? Un’idea potrebbe essere quella di applicare una percentuale di sconto fiscale crescente per ogni anno di lavoro .. sia all'impresa che al lavoratore. Tre i risultati concreti. 1. L'impresa ha convenienza a tenere il lavoratore in quanto per ogni anno che passa gli costa meno. 2. Il lavoratore si trova automaticamente ogni anno con un piccolo aumento di stipendio e dunque una maggiore disponibilità di spesa o risparmio. 3: Le due parti hanno tutto l'interesse a collaborare per il bene dell'azienda e personale.
 
lacky.procino
lacky.procino il 22/10/17 alle 13:46 via WEB
Fine^Al prossimo post. Siete eccellenti. Grazie a tutti. ciauuu^^
 
ISSAO.DGL
ISSAO.DGL il 22/10/17 alle 13:49 via WEB
E intanto i pensionati i cassaintegrati e quelli in mobilità continuano a lavorare in nero con la protezione sindacale e si lamentano che i giovani sono pelandroni.
 
CIAO.AMICHE.BELLE
CIAO.AMICHE.BELLE il 22/10/17 alle 14:14 via WEB
L'unica cosa da fare è istituire il reddito di cittadinanza, perchè finora si è dato tanto allo stato ed ora che si è in difficoltà è arrivato il momento di prendere.
 
lottomaxim
lottomaxim il 22/10/17 alle 15:28 via WEB
magari amica Cristina...magari!!
 
di.passaggio00089
di.passaggio00089 il 22/10/17 alle 15:33 via WEB
Si taglia su tutto ma è boom degli acquisti di computer e soprattutto di smartphone
 
di.passaggio00089
di.passaggio00089 il 22/10/17 alle 15:36 via WEB
Il problema è ancora troppo grande. Bisogna agire e subito!! basta con questi head hunter. Come se per lavorare bisogna essere per forza solo dei manager e dopo i cinquant'anni nulla più. Praticamente il mercato del lavoro è: giovane, devi sapere almeno due lingue pure per fare il cameriere, devi essere laureato preferibilmente con master e anni di esperienza, il tutto per avere (forse) 700 euro al mese magari con p.iva.
 
sandrasandrona80
sandrasandrona80 il 22/10/17 alle 16:37 via WEB
E molti ferrovieri che sono andati in pensione a 54 /58 anni che lavorano per ditte concorrenti prendendo sia la pensione che un altro stipendio.
 
STEFANIA.STEFY81
STEFANIA.STEFY81 il 22/10/17 alle 17:23 via WEB
Incominciamo a reimbarcare i 40.000 Cinesi di Prato e riportarli a Shanghai e Canton. Ci sarà più lavoro in Italia per i nostri giovani italiani.
 
KEVIN25ADSL
KEVIN25ADSL il 22/10/17 alle 18:32 via WEB
Ma quanto guadagnano al mese questi poveri disgraziati cinesi che li state dipingendo come parassiti?Io direi che fanno la fame e nessun italiano si sacrificherebbe al loro posto perchè effettivamente sconveniente dal punto di vista salute psico-fisica e economico e finanziaria.
 
LA.VIRTUALE
LA.VIRTUALE il 22/10/17 alle 18:35 via WEB
Non i cinesi di Prato ma quelli di tutta Italia. Ci sarebbe già un piccolo miglioramento economico eliminando questi parassiti.
 
tanmik
tanmik il 23/10/17 alle 06:18 via WEB
Un Lunedì di sole per TE ed un caro sorriso da MIK.
 
amore_nelcuore1
amore_nelcuore1 il 23/10/17 alle 14:46 via WEB
Scrivimi come stai, dall’inizio alla fine,sei origine e polvere magica, Oppure non scrivere niente,mandami la busta vuota con dentro la tua anima,(Massimo Bisotti).Buon pomeriggio Cara Lacky .e una Felice settimana che sia piena di tenerezze e d'amore nel cuore un caro saluto con affetto.Nunzio..Clicca
 
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