Psico-comunicazione

Questa frase è assolutamente senza senso se la vediamo nel nostro mondo, ma noi riusciamo lo stesso a concepirla e a crearci un’idea in testa…penso che tutti una volta letta avessero visualizzato nella loro testa questa immagine. Questo perché abbiamo bisogno di relazionare il significato con la realtà, e se questa non esiste ci rifacciamo al cosiddetto mondo possibile che ricreiamo nella nostra testa. Naturalmente c’è bisogno anche di possedere conoscenze sia dizionariali che enciclopediche (dovute alle nostre esperienze) per poter capire, cosi come fondamentale è la cultura di appartenenza.Un altro elemento importante è il concetto che si vuol esprimere, raggiungibile con un giro di parole se non ne esiste una specifica o se non la si conosce.Una parola può anche avere più di un significato:

Tagliare

ad esempio tagliare i capelli, cosi come tagliare i contatti o tagliare una conversazione; per capire il significato bisogna rifarsi al contesto d’uso… infatti non esiste significato se non c’è un contesto d’appartenenza, non sapremmo quale dei tanti dargli, e neppure è possibile il contrario: queste si possono chiamare variabilità e flessibilità del significato.
E’ possibile avere anche due tipi di interpretazione dei significati, uno lessicale (quello semplice, immediato e primario di una frase) e uno figurato (quello secondario, simbolico).
Mentre si comunica si instaura una stabilita, per cui si condividono gli stessi “segni” (altrimenti non ci si capirebbe) e si cerca di arrivare a uno scopo comune: far capire il significato agli altri; questo però non avviene sempre in maniera standard, con procedimenti “sempre uguali”, ma ogni comunicazione presenta aspetti di novità e ognuno si può discostare in maniera da non rendere la comunicazione troppo noiosa e ripetitiva (ma neanche allontanarsi troppo per non renderla confusa).