Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
finchè vita non vi separi
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Archivio messaggi

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Contatta l'autore

Nickname: psicologiaforense
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 62
Prov: PD
 

umorismo e satira

 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

Archivio messaggi

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

 

 
« MANETTE PER CLIENTI PRSTITUTEFIDANZATI COME I MAGGIORDOMI »

IL SONNO DELLA GIUSTIZIA GENERA MOSTRI

Post n°305 pubblicato il 07 Settembre 2007 da psicologiaforense
 

IL FATTO:
Sono trascorsi 17 anni da quel tragico 7 agosto del 1990 in cui Simonetta Cesaroni fu assassinata a coltellate nell'ufficio dell'Associazione alberghi della gioventù, in via Carlo Poma 2, di cui era dipendente. Simonetta, che aveva 21 anni, di solito tornava a casa verso le 20. Ma quella sera ritardava. Dopo l'allarme dato dalla sorella Paola, la povera ragazza fu trovata verso le 23,30 dentro gli uffici di via Poma, seminuda, uccisa da 29 colpi di un'arma da taglio, probabilmente un tagliacarte. Simonetta, non subì violenza carnale, e indossava solo una canottiera, arrotolata verso l'alto con il reggiseno "scomposto". Le scarpe riposte in un angolo. Gli altri vestiti scomparsi.
LA NOVITA' DI OGGI:
Raniero Busco
L'ex fidanzato di Simonetta Cesaroni, uccisa a Roma il 7 agosto 1990, è stato iscritto nel registro degli indagati. Il reato ipotizzato a suo carico è omicidio volontario. L ' analisi della saliva che la ragazza aveva sul corpetto ha confermato che appartiene al giovane, ma l'indagato aveva già ammesso di aver visto Simonetta nei giorni precedenti a quel tragico 7 agosto. In sostanza il reperto analizzato dal colonnello del Ris Luciano Garofalo deve essere ancora collocato sulla scena del delitto. SI CONSIDERI CHE QUI NON SI SA NULLA DI NULLA, 
non è dato sapere neppure l'ora del delitto!

IL COMMENTO PSICOLOGICOFORENSE:

Ma quale atto dovuto . Servono prove certe.

Ognuno ha i suoi tempi, per carità.  Però do­po diciassette anni, dicasi diciassette, o si è
certi degli eventi oppure occorrerebbe met­tere la sordina. Non fosse altro per pudore.
Raniero Busco è indagato dell'omicidio del­la sua ex fidanzata, Simonetta Cesaroni.
Il famoso delitto di via Poma, del quale non si conosce ancora il nome dell'assassino.
Era il 7 agosto 1990.

Ebbene, gli uomini del RIS (ormai verrebbe da dire: i so­liti Ris ... ) hanno depositato
una perizia. Tra le altre cose messe nero su bianco c’è anche questa storia della saliva
di Raniero trovata sulla  spallina del reggiseno  indossato da Simonetta
al mo­mento dell'omicidio.

Ne parlò alcuni mesi fa Enrico Mentana a Matrix. Fu indagato anch'egli per
pubblica­zione arbitraria di atti riservati.
Evidente­mente tanto riservati non erano visto che il bravo giornalista ne venne in possesso,
bru­ciando la notizia.

Per delle tracce di saliva, dunque, l'ex fidanzato di Simonetta
(il quale nel frattem­po s'è fatto una nuova vita, con due figli) è indagato.
Il suo nome finisce nel tritacarne mediatico.
E magari si dovrà giustificare con famiglia, parenti e amici per via di un
“bacio” - sup­pongo - dato con moltissima enfasi.

Il che non prova un bel niente visto che i marchingegni sofisticati dei Ris
non posso­no accertare da quanto tempo quella saliva fosse sull’indumento intimo
( i due come è stato documentato avevano consumato un rapporto sessuale la
sera prima del delitto).
Eppure tanto basta per in­dagare un uomo, strapazzare la sua vita e magari,
alla fine, chiedere scusa per il di­sturbo. “Era un atto dovuto” .

psicologiaforense continua ....

 


 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963