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« LA SENTENZA DI CASSAZION...NOTIZIA FLASH »

L'EDITORIALE DELLA NOTTE: PENSIERI, OPINIONI, IDEE, RIFLESSIONI....PER UN ALTRO GIORNO,PEDOFILIA, SOCIETA',

Post n°3807 pubblicato il 04 Marzo 2010 da psicologiaforense

L'EDITORIALE DELLA NOTTE

SIAMO DEBOLI CONTRO LA PEDOFILIA PERCHE' MANCANO I PRINCIPI FORTI E I GRANDI IDEALI

Chi non ricorda Ciatti, il pedofilo assassino dell'Umbria? E la bambina tunisina assassinata da quel rumeno? Come il piccolo albanese ucciso da un italiano? E le centinaia di altri bimbi abusati sessualmente di cui ci parlano, ogni giorno le cronache? Di fronte a tali episodi di ferocia molti pensarono che dietro quanto accadeva non vi fossero una cultura, una mentalità, una morale immorale, capaci di coinvolgere migliaia di persone. Ma sbagliavano. Anzitutto non capivano che la pedofilia non riguarda soltanto la società contemporanea, che è fenomeno eterno capillarmente diffuso in tutte le società, anche se in misura differente. Eppure, anche perché manchiamo di radici nella storia, la consideriamo un fenomeno nuovo. Ma qualche cosa di nuovo c'è. Le società occidentali hanno quasi perduto il senso del peccato, della violazione di ogni regola e principio morale. A questo punto la pedofilia, fino a ieri eccezione, fenomeno tenuto rigidamente sotto controllo, considerata il più abominevole dei peccati, ultima frontiera della morale sessuale, si diffonde in maniera più consistente. Tra l'altro noi europei abbiamo la detestabile abitudine di portare delinquenti, assassini, individui di ogni risma, in televisione a confessarsi. E la gente che li guarda, che li ascolta, proprio perché vanno in televisione spesso finisce per considerarli individui normalissimi. E probabilmente questo finirà per accadere anche con i pedofili. Ma anche la magistratura e le forze dell'ordine, se da un lato applicano o tentano di applicare la legge, dall'altro psicologicamente diventano più tolleranti, flessibili. La trasformazione di questa società è continua e drammatica. Così si oppone alla pedofilia in maniera elastica, possibilista, più o meno tollerante, perché la nostra è una società priva di princìpi forti, di grandi ideali. È nelle pieghe di tutto questo che si dilata, anche attraverso internet, uno dei tanti strumenti tecnici, forse il più potente, di cui la pedofilia moderna si serve. Possiamo e dobbiamo combatterla. Ma per farlo con grande efficacia abbiamo bisogno di princìpi grandi, di grandi ideali per cui vivere e lottare. Dobbiamo cercare di «essere», invece passiamo la vita a cercare di «avere», di godere, di consumare. Come potremo, in queste condizioni, in una società in grave crisi morale e di identità, condurre una battaglia come questa con la dovuta efficienza serietà e continuità? Forse ci perderemo, già ci stiamo perdendo, in discussioni, insinuazioni, pettegolezzi, e questo appunto a causa della caduta della capacità di dare un significato, intendo dire un significato alto e nobile, a quanto andiamo facendo, anche contro la pedofilia.

 
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