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GOOGLE, PRIVACY, UNIONE EUROPEA, DATI SENSIBILI, UTENTI, ARCHIVIO DATI UTENTI GOOGLE, SIAMO TUTTI SCHEDATI

Post n°6834 pubblicato il 16 Ottobre 2012 da psicologiaforense

GOOGLE E PRIVACY, ANCORA GUERRA CON LA UE: "LE NUOVE REGOLE NON TUTELANO GLI UTENTI"   



Le nuove regole sulla privacy decise da Google non sono adeguate a tutelare gli utenti europei. Lo affermano i garanti della privacy della Ue.  “Google ha qualche mese, tre o quattro mesi, per mettersi in regola” (…)  “Se non adotta nessuna misura, allora entreremo in una fase di contenzioso», hanno ammonito. Google, infatti, usa i dati degli utenti raccogliendoli in maniera massiva e su larghissima scala, in alcuni casi senza il loro consenso, conservandoli a tempo indeterminato, non informando adeguatamente gli utenti su quali dati personali vengono usati e per quali scopi, e non consentendo quindi di capire quali informazioni siano trattate specificamente per il servizio di cui si sta usufruendo.

 
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Commenti al Post:
avvbia
avvbia il 16/10/12 alle 14:40 via WEB
interessante psot. ma se la vedano loro anche se io non credo alla privacy. ciao e GRAZIE SEMPRE tuoi silenti visite nel mio blog. gino!
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 16/10/12 alle 16:16 via WEB
Silenti ma attente, piacevoli ed interessate.
(Rispondi)
 
maristella0109
maristella0109 il 16/10/12 alle 14:47 via WEB
interessante video : http://www.ted.com/talks/lang/it/eli_pariser_beware_online_filter_bubbles.html
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 16/10/12 alle 16:17 via WEB
BUON POMERIGGIO MARISTELLA:)
(Rispondi)
 
zanna1999
zanna1999 il 16/10/12 alle 14:55 via WEB
Questa cosa mi spaventa perché non la comprendo in pieno...
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 16/10/12 alle 16:20 via WEB
Nel libro "Next privacy. Il futuro dei nostri dati nell'era digitale" ci si interroga: Quante informazioni su di noi cediamo in ogni momento, anche contro la nostra volontà? Non solo alle telecamere messe agli angoli delle vie per "scoraggiare" il crimine e la violenza, o a causa di intercettazioni telefoniche che hanno ridotto l'Italia (e il mondo) a un Grande Fratello generalizzato. Pensiamo a quando facciamo la spesa, passiamo i controlli in aeroporto, eseguiamo una ricerca on line... Che siano gesti quotidiani o azioni complesse - il cui scopo sia anche quello di migliorare la nostra esistenza - essi hanno un forte impatto sulle informazioni che riguardano la nostra persona: la carta di credito, la tessera a punti del supermercato, il referto medico o un semplice telefono connesso in rete sono fattori che rivelano i nostri dati più intimi. Vogliamo condividere queste informazioni? Vogliamo "consegnarle" a soggetti terzi perché ci forniscano prodotti e servizi migliori? E siamo sicuri che verranno usate correttamente e non per scopi illeciti?
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 16/10/12 alle 16:25 via WEB
Le risposte sono tutte inquietanti perchè si comprende con chiarezza che la privacy via via va scomparendo. Tra cinque anni chiunque saprà tutto di noi: stili di vita, redditi, abitudini, preferenze, hobby, relazioni, viaggi, vacanze, tempo libero, letture preferite, modi di vestire, oggetti amati od odiati, ecc..ecc...
(Rispondi)
 
 
ferrarioretta
ferrarioretta il 16/10/12 alle 21:18 via WEB
E saremo così,come minimo,subissati dalla pubblicità..ovunque..
(Rispondi)
 
zanna1999
zanna1999 il 16/10/12 alle 21:20 via WEB
Ecco,questo mi e famigliare...ogni giorno valanghe di pubblicità...sera Oretta
(Rispondi)
 
exodus1984
exodus1984 il 16/10/12 alle 21:22 via WEB
La privacy non esiste più al giorno d'oggi, di conseguenza, asistono "sistemi" istituzionali di controllo che violano i diritti dei cittadini, basti pensare che il parlamento europeo "scoprì per caso" nel 1996 l'esistenza di un sistema chiamato Echelon, gestito dal governo americano, ma che intercettava tutte le comunicazioni europee telefoniche cellulari radio televisive e internet...:-) La privacy oggi è estinta come lo sono i dinosauri... :-) saluti a tutti e buon proseguimento :-)
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