Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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« LA RIFLESSIONE DELLA SER...ULTIMA ORA, PSICOLOGIAFORENSE, »

FERMIAMO LA NOTIZIA, LEI LAVORA QUI, ELEONORA CALLEGARO, 28 ANNI, LAUREATA IN MEDICINA, GIUDICE DI PACE,

Post n°6843 pubblicato il 19 Ottobre 2012 da psicologiaforense

 Disabile assunta in un ufficio pubblico
e costretta a lavorare in un sottoscala

 

Un tavolino grande quanto basta per appoggiare due fogli, uno stipetto per conservare qualche atto giudiziario e una lampada. È difficile dire che l’ambiente in cui lavora Eleonora Callegaro, 28 anni, disabile costretta su una carrozzina, sia un ufficio. In realtà è un angusto spazio ricavato nel sottoscala, all’entrata di  edificio in pieno centro a Cavarzere (VE)  all'ombra del palazzo municipale. Oggi il vecchio stabile ospita l'ufficio del giudice di pace e da luglio di quest'anno è stato assunto il nuovo commesso, una ragazza disabile che è costretta a muoversi in carrozzina. La rampa di scale, per raggiungere gli uffici al primo piano, è però una barriera insormontabile per Eleonora e al piano terra non ci sono spazi per allestire un ufficio. Così si è dovuta adattare a trascorrere la sua giornata lavorativa quasi sull'uscio del palazzo, senza alcuna tutela, tra la porta d'ingresso e l'androne delle scale. Stretta in uno spazio ridotto, esposta a qualsiasi condizione meteorologica: freddo, caldo, vento o pioggia. Nel 2011 Eleonora, che è laureata in medicina aveva partecipato a un concorso riservato a persone diversamente abili ed era risultata la prima in graduatoria. I posti a disposizione erano due: uno a Venezia e uno a Cavarzere. L'entusiasmo per aver ottenuto un posto fisso ha lasciato subito spazio alla desolazione. «Per i primi 15 giorni di lavoro - spiega - sono stata mandata al pianterreno di un altro palazzo. Ero quasi totalmente inutile, visto che il mio ufficio si trova in un altro posto. Poi sono stata mandata qui». Un vero incubo: il suo compito sarebbe quello di fare fotocopie e anticamera, archiviare gli atti e rispondere alle telefonate, ma è del tutto impossibile. «Le fotocopie le faccio in cartoleria perché qui non c'è la fotocopiatrice, anzi qui non c'è niente», afferma con desolazione. In effetti manca anche il telefono e se non fosse per la solidarietà delle colleghe, che le passano i fascicoli da sistemare, non farebbe neanche quello. «Il computer me lo porto da casa e qualcosa riesco a fare». Ma un altro problema sono i servizi igienici, ogni volta deve raggiungere il bar percorrendo una superficie sconnessa. «Ho proposto di fare le scale con il sedere, pur di raggiungere il posto di lavoro», una provocazione caduta nel vuoto. Basterebbe un montascale per arrivare all'ufficio, un attrezzo dal valore di mille euro. «Ho anche detto che sarei stata disposta a mettere la metà del prezzo, ma in Comune dicono che non ci sono soldi». È il Comune infatti che dovrebbe adeguare la struttura e permettere a Eleonora di lavorare come tutti gli altri dipendenti, ma le risorse di questi tempi sono quelle che sono. Tanto più che è arrivato il primo freddo, rimanere fermi dietro al tavolino per ore con la porta aperta è tutt'altro che piacevole. «Mi sono attrezzata con una stufetta, ma potrò andare avanti così? È questo il diritto al lavoro? Dov'è la dignità della persona?», si chiede. «Vorrei sapere cosa intendono fare. Io il mio posto non lo mollo. Penso di essere competente e di poter svolgere dignitosamente la mia funzione». Avvocati e clienti passano tutti di lì, qualcuno si indigna, altri la guardano con commiserazione. Ma Eleonora è forte e tenace, capace di reagire. «Ho scritto a tutti - afferma - al prefetto, al ministero della Giustizia, ai servizi sociali, al sindaco, ma al di là delle belle parole non ho ottenuto niente».

 
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Commenti al Post:
zanna1999
zanna1999 il 19/10/12 alle 21:22 via WEB
Sono molte difficoltà che riscontrano i disabili oggigiorno...nel spostarsi,a volte sprovvisti della assistenza adeguata..probabilmente il stabile è sprovvisto di un ascensore.. edifici antichi..attendo il testo. Buona sera Giuliana :-)))))
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psicologiaforense
psicologiaforense il 19/10/12 alle 21:27 via WEB
Ecco il testo....
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psicologiaforense
psicologiaforense il 19/10/12 alle 21:28 via WEB
BUONA SERATA NATASHA:)))))))))))))))))
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/10/12 alle 21:29 via WEB
Se non l'avessi vista con i miei occhi non ci crederei.
(Rispondi)
 
zanna1999
zanna1999 il 19/10/12 alle 21:30 via WEB
Incredibile..non ho parole...cosa si può fare?
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/10/12 alle 22:15 via WEB
La vita da disabili e' tutt'altro che accessibile. Non esistono ausilii intelligenti per salire e scendere dai mezzi di trasporto, ci sono gradini dappertutto, gli alberghi - anche quelli che si dicono «accessibili» - non tengono conto di tanti piccoli grandi bisogni: dai maniglioni in bagno nel punto giusto alla tazza e il lavello ad altezza di sedia a rotelle, dalla moquette che impedisce di scorrere al letto che non si solleva...l'elenco delle modifiche urgenti da fare nell'urbanistica e nell'architettura, per permettere alle sedie a rotelle di circolare e alle persone di accedere ovunque, e' molto lungo.....
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Utente non iscritto alla Community di Libero
chiarafranceschini il 19/10/12 alle 23:12 via WEB
Non potremmo firmare una protesta o gridare sul web la nostra solidarietà? Questa Dottoressa ha una pagina facebook? Come si chiama il sindaco di questa città? E il giudice di Pace?
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/10/12 alle 23:20 via WEB
Sì, è su facebook. Vedi qui: http://www.facebook.com/eleonora.callegaro.7?ref=ts&fref=ts. Non ricordo il nome del sindaco ma lo trovi facilmente sotto la voce "comune di cavarzere). Il Giudice di Pace è un avvocato che ha fatto tutto ciò che poteva. Inutilmente.
(Rispondi)
 
raffapersempre
raffapersempre il 19/10/12 alle 21:39 via WEB
Quella sarà la fine che faro io , un'abbraccio buona serenata e sereno fine settimana
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/10/12 alle 22:31 via WEB
CIAO RAFFA UNA OTTIMA FINE SETTIMANA ANCHE A TE:))
(Rispondi)
 
exodus1984
exodus1984 il 19/10/12 alle 21:44 via WEB
Per i disabili, le condizioni di lavoro sono molte volte davvero proibitive, e questo purtroppo, non è l'unico caso... :-( Conosco gente che pur di avere la possibilità di lavorare, accetta qualsiasi condizione, anche se il verbale di invalidità lo nega tassativamente nero su bianco... buonasera a tutti e buon proseguimento.
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ferrarioretta
ferrarioretta il 19/10/12 alle 21:48 via WEB
E' inumano e umiliante,ma succede...
(Rispondi)
 
 
 
ferrarioretta
ferrarioretta il 19/10/12 alle 21:49 via WEB
BUONASERA GIULIANA... Questo post..mi fa soffrire..
(Rispondi)
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
irinavictu il 19/10/12 alle 23:03 via WEB
E poi mi politici occupano i posti auto dehli handicappati e se si lamentano gli tagliano tutte le gomme.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 19/10/12 alle 22:17 via WEB
Il fenomeno e' grave, perche' i disabili rappresentano oltre il 13 per cento della popolazione mondiale. In Italia cinque persone su cento sono disabili, le donne quasi il doppio degli uomini, oltre il 70 per cento ha piu' di 64 anni. Un milione di italiani vive a letto o sulla sedia a rotelle per insufficienza motoria grave, 350 mila sono non vedenti, 600 mila hanno gravi problemi all'udito, 50 mila sono sordomuti. Ma il numero totale di persone con disabilita' motorio-sensoriali anche lievi raggiunge il 17 per cento della popolazione italiana. Se si tiene conto del fatto che la durata media della vita e' passata dai 40 nni del XIX secolo agli oltre 70 di oggi, almeno nei paesi di elevato livello socio-economico-sanitario, e' prevedibile che la percentuale degli anziani - piu' o meno disabili - sia in continuo aumento.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 19/10/12 alle 22:18 via WEB
Possiamo rallegrarci che da noi la mortalità sia diminuita, ma la qualità della vita? E' penoso sentirsi dire da un disabile che preferirebbe essere morto, piuttosto che continuare a vivere così
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sunset10
sunset10 il 19/10/12 alle 22:19 via WEB
si è vero gli edifici pubblici si stanno tutti attrezzando per le persone disabili ,sia per chi ci lavora che per una qualsiasi ragione deve transitare per gli uffici...ci sono leggi da molto tempo che prevedono che le aziende con un tot di personale devono assumerne uno disabile, qui il problema sarebbe anche risolvibile velocemente perchè trattasi , se non vado errando di uffici del comune , quindi con una delibera ...non ci sono scusanti per il comune visto che con tasse comunali multe e tanti altri introiti...può permettersi una esigua spesa.......
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psicologiaforense
psicologiaforense il 19/10/12 alle 22:34 via WEB
Sì, non è certo un edificio di pregio. Era la vecchia casa del fascio.....
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/10/12 alle 22:39 via WEB
Nei centri storici della maggior parte delle città italiane ci sono troppe BARRIERE ARCHITETTONICHE che impediscono, limitano o rendono problematici gli spostamenti delle persone che hanno difficoltà a muoversi
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psicologiaforense
psicologiaforense il 19/10/12 alle 22:44 via WEB
Per progettare una città priva di barriere architettoniche ci vuole la consulenza di architetti esperti di disabilità. Muoversi tra gli ostacoli della città è un calvario e viene da chiedere: "Amministratori e cittadini se foste disabili anche voi?"
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Utente non iscritto alla Community di Libero
beppecacciari il 19/10/12 alle 23:09 via WEB
LE LIBERTA' E I DIRITTI NEGATI! Che altro dire?
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psicologiaforense
psicologiaforense il 20/10/12 alle 13:05 via WEB
«Se il ministero della Giustizia tira fuori i soldi, sono disponibile a fare i lavori». Henri Tommasi, sindaco di Cavarzere, commenta così il caso di Eleonora Callegaro, la giovane disabile di 28 anni costretta a lavorare nell'androne del palazzo che ospita il giudice di pace, in un sottoscala.
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maraciccia
maraciccia il 19/10/12 alle 23:34 via WEB
beh..mi dispiace per quella ragazza..possibile che nessuno si sia mosso??
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 19/10/12 alle 23:35 via WEB
buona serata blog
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