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« IL DECLINO DELLA VIOLENZ...LA CARICATURA DI DIO »

UN PACEMAKER CONTRO L'ANORESSIA, NOVITA' IN MEDICINA, DISTURBI ALIMENTARI, RAGAZZE ANORESSICHE E BULIMICHE

Post n°7236 pubblicato il 10 Marzo 2013 da psicologiaforense

Eccezionale. Nei casi estremi in cui nessuna cura ha risolto anni ed anni di rifiuto del cibo nei pazienti anoressici più gravi può essere risolutivo inserire nel loro cervello un pacemaker che stimola i centri neurali di ansia e umore.

QUANDO LA NEUROCHIRURGIA DA' CORPO ALLA SPERANZA

I risultati sono veramente sorprendenti ed insperati. Alcune delle pazienti hanno ricominciato a mangiare, hanno preso peso e la qualità della loro vita è radicalmente cambiata anche sotto il profilo relazionale e familiare.  La entusiasmante notizi pubblicata sulla rivista Lancet, è il risultato di una sperimentazione clinica svolta in Canada su sei pazienti gravemente anoressiche presso la University Health Network. Il pacemaker è uno stimolatore che si impianta nel cervello e che è già in uso su pazienti con morbo di Parkinson, e in sperimentazione per altre patologie (depressione, Alzheimer, ecc...). Gli esperti hanno impiantato l’apparecchiatura nel cervello delle pazienti e medntre tre hanno goduto solo di lievi miglioramenti le altre  tre hanno superato la situazione di grave criticità in cui si trovavano hanno preso peso e stanno conducendo una vita pressochè normale . Ovviamente si tratta di una terapia estrema perché implica un intervento chirurgico ma è pur vero che l’anoressia se non curata nei primi anni dalla diagnosi diviene sempre più difficile da gestire e molte pazienti rischiano la morte.

 
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Commenti al Post:
maresogno67
maresogno67 il 10/03/13 alle 18:34 via WEB
notizia molto interessante. buona domenica.
gi
(Rispondi)
 
ontheroad68
ontheroad68 il 10/03/13 alle 18:46 via WEB
Questa si che sarebbe una grande notizia per tante donne che non sanno come venirne fuori.
(Rispondi)
 
Marion20
Marion20 il 10/03/13 alle 19:21 via WEB
Diciamo che tre pazienti su sei usciti dalla situazione di pericolo non sono male per una sperimentazione; naturalmente perchè il metodo si affermi è necessario andare avanti ed effettuare altri interventi, in modo da chiarire se c'è un effetto su larga scala o rispondono alla terapia soltanto casi isolati. Ma credo che questo sia ovviamente l'iter di tutte le sperimentazioni. Il problema più serio resta comunque la prevenzione, e soprattutto il capire da quale cultura nascono queste patologie alimentari gravissime, che stravolgono il senso della realtà dell'individuo che ne è affetto. Infatti il non mangiare e il dimagrire ai limiti della trasparenza è indice di scollegamento totale con la realtà. Secondo me l'anoressia è drasticamente aumentata con la proposizione di un modello di donna magra, direi adolescenziale, acerba, più facilmente manipolabile e controllabile (infatti l'adolescente si sta formando quella maturità di giudizio che caratterizza l'età adulta). Non sono uno psicologo e non so se quanto affermo può essere corretto, ma ben venga qualunque metodo sperimentato correttamente che possa far uscire centinaia di famiglie dall'angoscia di avere un figlio/figlia anoressico o bulimico. Ciao marion
(Rispondi)
 
ferrarioretta
ferrarioretta il 10/03/13 alle 19:36 via WEB
E'una cosa eccezionale questa invenzione..Naturale che sia l'estremo tentativo,visto il tipo d'intervento,ma...è una speranza in più..
(Rispondi)
 
dyno1966
dyno1966 il 10/03/13 alle 20:48 via WEB
Sarebbe interessante anche sapere come funziona...
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 10/03/13 alle 22:50 via WEB
una bella notizia ogni tanto fa piacere..*__*, ciao Giulianina..
(Rispondi)
 
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