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« LA CARICATURA DI DIOSTORIE DI ORDINARIA INCI... »

LA RIFLESSIONE DELLA DOMENICA SERA, IDEE, OPINIONI, PAROLE, SUGGESTIONI, PENSIERI... PER UN ALTRO GIORNO

Post n°7239 pubblicato il 10 Marzo 2013 da psicologiaforense

RIFLESSIONE, PENSIERI, IDEE, OPINIONI, CITTÀ DELL'ANSIA,  SUICIDIO, GIOVANI, CRESCONO I PROBLEMI PSICHICI,  SOLITUDINE IN FAMIGLIA,  COMPETITIVITÀ,  CRISI, DISOCCUPAZIONE, DISAGIO....  

UN DOMANI DI VENTO

 

 

Nelle città del Nord, in particolare nel Triveneto, aumentano  i tentativi di suicidio e il disagio psichico. Fra gli imputati: la famiglia che si disgrega, la crisi economico-finanziaria, la disoccupazione,  la società tutta dedita al successo e alla competizione esasperata, principi trasmessi anche dalla scuola e dai mezzi di comunicazione. I giovani del Nord  vivono con un tasso di ansia molto elevato. È il fenomeno più diffuso, superiore a quello della depressione. Viviamo in città in cui è stata valorizzata  soprattutto la competitività. Che ha come prezzo l'ansia. Inoltre,  i problemi di rapporti familiari si riflettono sui figli, che lamentano l'assenza dei genitori troppo presi dal lavoro per dedicare loro la giusta attenzione. Si crea così un vuoto psicologico che viene riempito soltanto dal web…. A questo punto il confronto con la propria solitudine diventa drammatico.

 
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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
tiozzo.boscolo il 10/03/13 alle 23:09 via WEB
IL NORD EST E' DIVENTATO LA FABBRICA DI SUICIDI. Si uccide un imprenditore o un commerciante al giorno. Fallimento. Vergogna. Paura della miseria. Una vita in frantumi. Disonore. Se non hai non sei.
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estinette
estinette il 10/03/13 alle 23:12 via WEB
Imprenditore si dà fuoco. La banca gli aveva chiesto di rfientrare dai fidi
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Utente non iscritto alla Community di Libero
biancosantoro il 10/03/13 alle 23:23 via WEB
Sono suicidi esemplari
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estinette
estinette il 10/03/13 alle 23:15 via WEB
...uomo ha ucciso la moglie soffocandola con un cuscino. Poi ha tentato il suicidio, tagliandosi le vene e ha chiamato il figlio. È successo in Veneto. Il pensionato ha spiegato alla polizia che non sopportava l'idea di diventare povero
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Utente non iscritto alla Community di Libero
carmela.russo-greco il 10/03/13 alle 23:24 via WEB
E' la tentazione estrema
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marietta1971
marietta1971 il 10/03/13 alle 23:17 via WEB
ALTRO STRAZIANTE LUTTO PER UN SUICIDIO NEL MITICO NORD EST ITALIANO
(Rispondi)
 
giordana2007
giordana2007 il 10/03/13 alle 23:19 via WEB
Aziende in crisi, boom di imprenditori suicidi. E' allarme nel Nord Est
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Utente non iscritto alla Community di Libero
leoneguadalupi il 10/03/13 alle 23:27 via WEB
A chillu santo ca nun fa bene nun cercà né quanno va' né quanno vène.Inutile rivolgersi alle banche sono degli strozzini legalizzati.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
giuliasaponaro il 10/03/13 alle 23:29 via WEB
NORD EST: Suicidi, la Spoon River del Nord che Roma non capisce
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giordana2007
giordana2007 il 10/03/13 alle 23:19 via WEB
A Padova un imprenditore edile si è suicidato sparandosi in testa. All'origine del gesto la pesante situazione debitoria della sua azienda. Giovanni Schiavon era titolare della Eurostrade 90 Snc, azienda di Peraga di Vigonza.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
ilariadellorusso il 10/03/13 alle 23:30 via WEB
Sembra una macabra staffetta, quella della catena dei suicidi degli imprenditori. Soprattutto più est, a Nordest, dove si discute se il suo modello produttivo abbia ancora degli anticorpi per resistere alla crisi o sia fallito.
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giordana2007
giordana2007 il 10/03/13 alle 23:20 via WEB
A Spresiano, in provincia di Treviso, lungo la linea ferroviaria Venezia-Conegliano, un'imprenditrice di 43 anni si è tolta la vita gettandosi sotto un treno dopo aver portato i figli a scuola. Si chiamava Giusy Samogin, aveva un'attività di ristorazione ma era strozzata dai debiti.
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diogene51
diogene51 il 10/03/13 alle 23:27 via WEB
Confesso che non capisco il titolo del post: il vento che porta via, che fa sbattere le persone cone canne? E' la nemesi della vita incentrata sull'avere e il sembrare...una regione arrivata troppo povera alle soglie dello sviluppo, che ha fatto dello sviluppo, degli sghei, il fine della vita?
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Utente non iscritto alla Community di Libero
antonio.trevisan il 10/03/13 alle 23:31 via WEB
L’ultimo ad alzare bandiera bianca, ad alzare le mani in segno di resa, nel silenzio assordante di una guerra che non è mai stata dichiarata, è stato un imprenditore di Vicenza, Elia Marcante. Mercoledì scorso si è tolto la vita nel suo stabilimento, Zimac, a Schio. Si è impiccato nel suo capannone, simile ai tanti capannoni che una volta erano emblema e vessillo di un Eldorado, e oggi si sono trasformati nel teatro di una tragedia collettiva. Anche lui, come molti altri prima di lui, ha lasciato solo un messaggio in cui chiede scusa ai familiari. Anche lui, come altri prima di lui, si è tolto la vita, anche se l’azienda, creata 40 anni fa, non rischia di chiudere. E probabilmente ha deciso di arrendersi solo per un opprimente sentimento di fallimento, perché non sopportava il lento declino della produzione. Perchè probabilmente, per lui, era una questione di onore. Come ha spiegato Giuseppe Bortolussi, direttore della Cgia di Mestre, autore del libro, L’economia dei suicidi, (edizioni Marcianum Press) in cui ha analizzato il disagio che ha colpito le piccole aziende e, dall’inizio della crisi, ha spinto 56 veneti a togliersi la vita. «Questi uomini si suicidano quasi fosse un rito propiziatorio, nella speranza che i propri figli non si ritrovino ad affrontare le stesse difficoltà», ha dichiarato Bortolussi. Come se la morte purificasse l’impresa dalla loro incapacità di affrontare la crisi economica.
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ferrarioretta
ferrarioretta il 11/03/13 alle 04:25 via WEB
Sinceramente non capisco alcuni suicidi,anzi non lo capisco proprio come soluzione finale. Si parte certamente da una falsa visione della vita,o meglio...su quello che si crrdono siano i valori veri della vita:apparire,avere...per "essere" Capisco bene la disperazione,ma il suicidio è l'opposto dell'amore:chi si anmmazza,pensa solo a se stesso,non ha pensiero per chi lascia..nel dolore,se non nei guai.. Costruiscono la vita sull'"avere"....."possedere"...
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Marion20
Marion20 il 13/03/13 alle 15:43 via WEB
Il suicidio è un gesto estremo, e va letto secondo me come un'estrema richiesta di aiuto, che proprio perché estrema non può poi essere ascoltata. Di questo fenomeno, oltre al fatto che risulta in costante aumento, mi colpisce l'assenza di risorse alternative di questi giovani per alleviare la solitudine interiore nella quale matura la convinzione di farla finita. Sicuramente c'è un problema di comunicazione: il divario culturale e "di linguaggio" tra le genrazioni sta diventando un fossato incolmabile, ma soprattutto mancano gli interlocutori, cioè mancano le figure di riferimento, i genitori, gli educatori, la scuola, la parrocchia, le associazioni del vivere sociale. In secondo luogo, manca secondo me la consapevolezza del valore della vita, che vale la pena essere vissuta anche quando si rivela foriera di insuccessi, delusioni, e sofferenza. L'incapacità di gestire le situazioni critiche diventa un pozzo dal quale è difficile risalire, soprattutto quando i modelli competitivi della società diniegano chi non ce lafacon le proprie forze. Io credo che per battere questo fenomeno, che potrebbe pericolosamente aumentare con l'aggravarsi della crisi economica, è necessaria una sinergia più marcata tra chi educa,scuola e famiglia, e l'intervento molto più capillare sul territorio dei servizi sociali. La famiglia spesso è sola di fronte alle situzioni di disagio, che si fanno sempre più complesse e di difficile lettura. Ciao Marion
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