MARCO PICCOLO

Per educazione, dicono gli inglesi, bisognerebbe sempre rispondere che va bene..anche se non va bene affatto..sera Giuliana..^__^

La BUONA EDUCAZIONE stempera l'aggressività propria e altrui e consente di vivere la vita con più facilità

sarà anche così..io per molto tempo mi son compianta troppo..quindi sono da biasimare..ma credo a volte uno sfogo serva a tutti

Aggiungerei anche nei messaggi privati che riceviamo o email, ti soffermi un attimo e poi a secondo dell'interlocutore rispondi. Ma come dice saggiamente Mara, rispondere sempre "va tutto bene" è forse l'unica risposta educata, non invasiva e soprattutto quella che tutti vogliono sentire. Buona serata Giuliana

Sì, hai ragione.....

..... In questo barnum dove tutti fanno a chi la spara piu' grossa e a chi insulta di piu', va a finire che la buona educazione e' la cosa piu' rivoluzionaria di tutte. Tocca mettere delle regole, i famigerati «paletti», se tutti giocano a farle saltare. Oppure ne basterebbe una soltanto, di regola, quella che le contiene tutte e che nessuno davvero rispetta: non fare al prossimo tuo, eccetera.

Hai ragione Giuly cara, spesso sono frasi di circostanza ma ci credi che a me manco quelle mi pongono? Onestamente non so quale delle due cose sia peggio: essere considerati tanto per o essere ignorati! ;)) Un bacio.

BUONASERA GIULIANA:))) Per forza bisogna dire va bene,ognuno avrebbe un romanzo da raccontare,ma come si fa? E dipende anche da chi ti chiede:"Come va?"... E poi,come dice bene"colodivita", molte volte ..nemmeno te lo domandano..

Forse è meglio così perchè dietro un COME VA? spesso si rischia di trovare abissi di indifferenza, di ipocrisia, di malcelato fastidio. A volte, persino, di arsenici somministrati in piccolissime, inesauribili dosi, di partite doppie infinite, tra cattivi umori, clangori...

Ecco ,mi hai preceduto..quello volevo aggiungere. Spesso,te lo domandano,ma non ascoltano,anzi..attaccano con i loro problemi,quasi avessero paura di ascoltare i tuoi.. Eppure,nella vita,tutto è un dare e un prendere..

In Germania, ad esempio, vanno a ruba, assicurano le classifiche di vendita: i <manuali di BON TON in ufficio>, dedicati a segretarie e manager afflitti da stereotipi imbarazzanti e logori, fanno concorrenza a volumi piu' dotti e raffinati, vendono di più dei ricettari di cucina, interessano più della guida Michelin. Hanno titoli semplici ma chiari, efficaci e diretti: <Stile ed etichetta>, oppure <Buone maniere per far carriera>. Con una precisazione indispensabile per far salire tirature e vendite: <Come comportarsi in ufficio>.

oggi ho scritto una poesia che farebbe perfetto conubioo con la tua riflesione...a poca gente piace,o meglio dire,pochi hanno coraggio ad amettere che ...non va bene e aprofondire ,l Ora del Dolor...un abbraccio forte

CIAO NAT!!! Dopo vengo a leggerti...

Il «Bon-ton» è arma a doppio taglio...

Ci sono parole più brutte delle altre. Una è «BON TON», ossia buona educazione, maniere corrette. Un concetto che tradotto in francese fa venire in mente la «puzza sotto al naso» o anche la cosidetta facciata: maniere perfette e sostanza pessima.

non ho fatto il post.sono conessa con il telefonino.non immagini qunta fatica e quanta rabbia provo mentre cerco di dominare questi minuscoli tasti ...

buona notte,cara Giuliana...

il nostro non detto quotidiano alla lunga può essere molto pesante...o no?..come sempre bisognerebbe cogliere la giusta misura, trovo molto giusto l'intervento di Oretta, conta anche chi pone la domanda

Non ci si mette le dita nel naso, non si usa lo stuzzicadenti a tavola, non si fa rumore quando si mangia la minestrina. E poi i capitoli «nuove tecnologie»: se state a una cena spegnete il cellulare, chiudetelo anche al cinema, non parlate forte se siete in treno. Insomma banalita'. Consigli che potrebbero essere utili solo a Fedro, uno degli «eroi» partoriti dal grande fratello. Ma difficile che Fedro si appassioni al genere. E allora, basta con le ovvieta' infiocchettate in libretti. E se proprio galateo deve essere: ridateci «Donna Letizia».

buonanotte Giulianina

Ma io credo che le buone maniere vadano oltre il normale Bon ton , sarebbe meglio cercare di essere più umani dando più valore a quei valori persi per rincorrere la società attorno a noi :-)

C'è del vero in quello che dici

Ciao Giuliana, Come va? Come stai? Sono andato fuori tema? Sei autorizzata a mentire spudoratamente e/o a trattenere in gola, legittimamente, il tuo non detto quotidiano. Per oggi sarà così, domani si vedrà.....

eheheh TU Carlo non vai mai fuori tema

Forse è proprio l'ascolto a far e farci star bene. Viviamo invece un tempo di eccessivo "dire"... inutile, spesso inconcludente, perché non ascoltato. Un saluto di stima. Luciano

Ciao Luciano!!! Il collega R. Rossi su questo argomento ha dedicato un bel libro: "In famiglia, a scuola, al lavoro, negli incontri tra amici, uno dei problemi oggi più sentiti è quello dell'ascolto. Nella cultura della comunicazione di massa il singolo individuo si sente infatti sempre più abbandonato a se stesso, incapace di ascoltare e di essere ascoltato. Tale incapacità impedisce di osservare se stessi e gli altri con uno sguardo di accoglienza, rispetto e amore, senza il quale non è possibile costruire rapporti stabili e significativi. Unica via di uscita a questa situazione è imparare ad ascoltare in modo efficace e costruttivo. Proprio per questi motivi l'autore ha definito l'ascolto che propone "ascolto costruttivo", in quanto relazione accogliente, non giudicante e, appunto, costruttiva."

Un saluto Giulianina, da quest'oasi di pace ...una scodinzolata da Argo che non si risparmia mai...*___*

Vorrei poter essere come lui, scodinzola felice davanti a tutti...e ruba sorrisi..