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TEMI TRASCURATI,GIUSTIZIA, ITALIA, MALAGIUSTIZIA, PAROLE URLATE, SLOGAN, CONTUMELIE, GIURISDIZIONE, PROCLAMI

Post n°8508 pubblicato il 13 Dicembre 2015 da psicologiaforense

L'INGIUSTIZIA DELLA GIUSTIZIA


Attorno al letto della giustizia malata non s'affollano – come ci aspetteremmo – medici e neppure guaritori, ma molte, troppe persone, che spalmano irritanti unguenti sulle piaghe sempre vive. Ormai, hanno quasi tutti gettato le bende protettive e s'insultano di fronte al paziente in fin di vita, contestandosi a vicenda l'inadeguatezza delle cure e degli interventi. Sembra che ai contendenti non interessino tanto le sorti di chi soffre, quanto la protezione della propria tesi. Uscendo dalla metafora, dico che non riesco a cogliere un'autentica attenzione per i temi della giustizia. Ascolto solo parole urlate, slogan e, sempre più spesso, graffianti contumelie. Dopo tanti anni trascorsi nei tribunali, confesso un crescente disagio e, qualche volta, mi viene il dubbio se sia valsa la pena di aver fatto sempre il mio dovere, pagando anche qualche altissimo costo. Ora che taluni sono caduti dai piedistalli di cartapesta – pur dopo aver fatto “carriera” – bisogna solo pensare a relegare questi personaggi, favorendo l'esercizio normale e sereno della giurisdizione. Senza inutili proclami.


 
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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
LEGULEIO il 13/12/15 alle 01:41 via WEB
Una riflessione va fatta ed è la distinzione, necessaria tra Giustizia e Giurisdizione. Non è la giurisdizione a venire calpestata ogni giorno da questi politicastri,stupidi e ignoranti,ma la la giustizia in sè. Che errori ne siano stati fatti non c'è dubbio. E qui sono colpevoli avvocati e magistrati ma che da questo si pretenda che la giustizia sia amministrata dalla politica è un assurdo logico. fateci caso, il brocardo "la Legge è uguale per tutti" , nelle aule dei nostri tribunali, è stata sostituito da "la giustizia è amministrata in nome del Popolo italiano"...è tutto dire. Il "popolo" che si richiama ad ogni passo è il preludio a quell'autoritarismo,a quella vergogna di altri tempi. Meditate...
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Jarvis il 13/12/15 alle 01:46 via WEB
Commentando le parole «Si sono costruite condanne senza prove» di Feltri, con riferimento ad Alberto Stasi gli avvocati interpellati da canale 4 hanno ritenuto di chiarire che «... il direttore, senza nulla togliere al suo 'grido di dolore', ha detto delle ovvietà...». Hanno, poi, aggiunto che «ci sono stati processi ritenuti non supportati da idoneo materiale probatorio e ci sono state sentenze che sono state ribaltate», per concludere che «questo non lo dice Feltri, ma le cronache giudiziarie e i giudici delle impugnazioni».
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GnothiTauton
GnothiTauton il 13/12/15 alle 01:47 via WEB
relativismo
(Rispondi)
 
cas.li
cas.li il 13/12/15 alle 02:23 via WEB
Da che giustizia è giustizia, la riforma di una sentenza ha sempre significato svalutazione delle prove, poste a sostegno della precedente decisione. I gradi della giurisdizione assolvono al bisogno di una lunga e complessa dialettica processuale, al termine della quale bisogna acquietarsi di fronte alla sentenza definitiva.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Babbo babbeo il 13/12/15 alle 02:31 via WEB
N ITALIA non esiste la normalità perché tutto è emergenza, e non esiste l'ordinaria gestione politica delle cose perché si è sempre in campagna elettorale. Cosa comporta questo? Da un lato che si affrontano dibattiti importanti solo sull'onda dell'indignazione, e dall'altro che la politica, sull'onda di quella stessa indignazione, è portata a intervenire, a fare dichiarazioni e, nella peggiore delle ipotesi, a mettere mano al complesso delle nostre leggi per modificarle sull'onda di necessità.
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ilkappafl
ilkappafl il 13/12/15 alle 05:23 via WEB
...nn c'entra nulla il post,ma prima di "digggggggitare",ho scritto un'po'...i mesg. niente ...come debbo fare x dirTi buon Natale.????.. K
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monellaccio19
monellaccio19 il 13/12/15 alle 08:16 via WEB
"Plurimae leges corruptissima res pubblica... indi poscia: summus ius,summa iniura". Buona domenica.
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