Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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« QUI SI DA' CORPO ALLA S...VIOLENZA CONTRO LE DONNE... »

PREDE E PREDATORI

Post n°169 pubblicato il 25 Marzo 2007 da psicologiaforense
 

IL FATTO : ANCHE OGGI, COME SEMPRE, TUTTI I GIORNALI NOTIFICANO ORRIBILI STORIE DI STUPRI DI GRUPPO, DI VIOLENZA SESSUALE, DI ABUSI A DANNO DI BAMBINE............... 

IL COMMENTO:

Le donne sono state talmente abituate, da millenni, alla segregazione, al possesso maschile, all'abuso sistematico da arrivare a ritenere che gli uomini che le tengono prigioniere e le seviziano siano normali, magari solo un poco eccessivi. Quante  subiscono e tacciono?  La tristezza sta nell'avere impresso in queste giovani menti la convinzione storica che l'amore maschile si esprima nel suo meglio con la prepotenza, la violenza, l'abuso, l'invadenza, l'aggressività, il possesso. I romani non sostenevano che la vis è cara puellae, ovvero che la forza è bene accetta dalla fanciulla? E forzare vuol dire anche stuprare. È questo che intendevano i romani. Ma prima di loro lo sostenevano i greci. Sono stratifìcazioni storiche talmente arcaiche da aver creato nell'animo femminile delle vere e proprie incrostazioni inamovibili, delle convinzioni che vengono ritenute dettate direttamente dalla natura e non dalla consuetudine. Amare il proprio aguzzino signifìca pensare che la prevaricazione, la coazione al sesso, la brutalità quotidiana, la mancanza di libertà siano parte del processo amoroso.
Ti amo e quindi ti posseggo, ti amo e quindi ti tengo segregata, ti amo e quindi ti impedisco di uscire, ti impedisco di parlare, ti impedisco di essere libera. E non si tratta del pensiero aberrante di qualche, forsennato. È l'amore come è stato cantato, raccontato, scritto, dipinto dalla nostra cultura. Eppure ci sono dei momenti in cui la violenza contro le donne esplode come un uragano e ci si chiede sgomenti: ma perché proprio ora? Cosa sta succedendo?  La famiglia è diventata il luogo degli orrori? Cos'è che non funziona nel nostro pacifico convivere? Tutti gridano che bisogna fare qualcosa. Perché la polizia non interviene con più decisione? Perché la magistratura non è più dura coi colpevoli? Perché gli psichiatri non prevengono? Perché la politica non ferma gli extracomunitari che sembrano essere alla fine i maggiori responsabili di tutto questo? Ma se si ragiona a mente fredda si scopre che ciò che è veramente cambiato rispetto alla pratica della violenza sono gli strumenti di comunicazione.

Ogni notizia oggi corre, rimbalza, vibra, si ramifica; mette ali e si precipita dentro le nostre case come una catapulta. Siamo al centro di una rete di notizie che nella loro rapidità precedono la nostra capacità di ricezione e di analisi. Siamo travolti e storditi da tante notizie di violenze contro le donne, ma anche contro i bambini', in genere contro chi è più debole e considerato proprietà di chi è più forte, non solo,fìsicamente, ma economicamente, socialmente, culturalmente.  D'altronde l'iconografia simbolica che ci scaraventano addosso gli schermi televisivi a tutte le ore del giorno cosa esprime se non appunto la visione di una preda, di solito femminile, esposta, ammiccante, seducente, in attesa, e dall'altra un predatore astuto, eternamente allupato, pronto a prendere senza chiedere permesso quello che sembra alla portata del suo capriccio?
Molti infatti si difendono dicendo: ma se loro si spogliano vuol dire che vogliono essere non solo desiderate ma anche inseguite, ghermite, sottomesse. Non sanno le sciagurate che si travestono allegramente da preda  come gli sciagurati che ritengono loro dovere virile approfittare di ogni pancia scoperta, di essere turlupinati da una cultura che li vuole rendere simili, se non proprio uguali ai pesci da bancone, ai capretti appesi, ai cosciotti di maiale infilzati ad un gancio. Compri, mangi ed .... . A questo sembra essere ridotto il destino dell'essere umano in un mondo dove il pensiero, la riflessione, il sentimento, la cura contano sempre di meno e il rispetto per l'altro è arrivato al punto aberrante di apparire come una anomalia assurda, una cosa ridicola, definita stupidamente "buonismo inutile" e quindi gettata via.

 
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>> Appello per la liberazione del mediatore afghano di Mastrogia... su XXI secolo?
Ricevuto in data 26/03/07 @ 17:10
http://www.emergency.it/appello/ Quando si dice la riconoscenza. Si è prodigato per la liberazion... (continua)
 
>> L'ex coniglietta di playboy odiava gli uomini su Comunicare
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Dagli esiti dell'autopsia è risultato che la famosa ex coniglietta di playboy Anna Nicole Smith è... (continua)
 
Commenti al Post:
tramontodelgiorno
tramontodelgiorno il 25/03/07 alle 19:28 via WEB
POST DIFFICILE. bella la grafica, suggestiva la pistola "maschile" ihihihihih. Ma il contenuto è di così ampio respiro che bisogna studiarselo.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 26/03/07 alle 15:43 via WEB
Grazie, ciao.
(Rispondi)
 
agostino88
agostino88 il 25/03/07 alle 19:29 via WEB
NON E' COMPLICATO Tramonto, rispecchia esattamente la realtà. Bel lavoro come sempre!
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 26/03/07 alle 15:45 via WEB
Agostino ti ho scritto in pvt. Ciao
(Rispondi)
 
bibiosa
bibiosa il 25/03/07 alle 19:30 via WEB
PAROLE SACROSANTE!!!
(Rispondi)
 
bibiosa
bibiosa il 25/03/07 alle 19:30 via WEB
MALEDETTI STUPRATORI!
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 26/03/07 alle 15:50 via WEB
mi associo all'"ANATEMA". CIAO!!
(Rispondi)
 
doctorlegum
doctorlegum il 25/03/07 alle 19:32 via WEB
COMMENTO MAGISTRALE. la violenza contro le donne è una violenza di genere riconosciuta oggi dalla comunità internazionale come una violazione fondamentale dei diritti umani * alcune forme si trovano in molte culture (stupro, violenza domestica, incesto), altre sono specifiche di alcuni contesti (mutilazioni sessuali, omicidi a causa della dote, ecc.) * spesso la violenza agita contro le donne è una combinazione di diversi tipi di violenze; un esempio è rappresentato dalla violenza domestica dove intervengono generalmente violenza fisica, psicologica, sessuale, economica e a volte spirituale * violenze diverse possono essere fra loro connesse; la violenza contro le/i figlie/i, ad esempio, è spesso accompagnata da violenza domestica contro la madre
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 26/03/07 alle 15:51 via WEB
OTIIMO COMMENTO, condivido, ciao avvocato.
(Rispondi)
 
igina85
igina85 il 25/03/07 alle 19:51 via WEB
CASTRARLI NO? Castrazione chimica e non se ne parla più..................
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 26/03/07 alle 15:52 via WEB
La castrazione chimica è un tipo di castrazione, solitamente non definitiva, causata da farmaci a base di ormoni. Fu sviluppata come misura temporanea preventiva per stupratori e pedofili. Per gli uomini colpevoli di reati a sfondo sessuale, la castrazione chimica è da alcuni considerata più umana della castrazione vera e propria, ed è applicata come parte della pena di tali reati in diversi paesi, inclusi gli Stati Uniti. L'ACLU (American Civil Liberties Union), però, sostiene che essa sia contraria alla costituzione americana. Al di là delle sue applicazioni nella prevenzione del crimine, la castrazione chimica viene anche eseguita come fase preliminare nel trattamento ormonale per la trasformazione da uomo a donna dei transessuali. In questo caso, il cambiamento sarà irreversibile dopo circa sei mesi. Il farmaco più in uso attualmente è il Depo-Provera. Agisce sul cervello inibendo gli ormoni che stimolano i testicoli alla produzione di testosterone.
(Rispondi)
 
kucciola4
kucciola4 il 25/03/07 alle 20:15 via WEB
è proprio vero,le donne da molti secoli subiscono le violenze ...e ancora oggi l'essere umano fa e subisce la violenza.è davvero una grande assurdità dare la colpa alle donne di aver provocato "il predatore"...una buona settimana.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 26/03/07 alle 15:59 via WEB
KUCCIOLA4 grazie della visita. Sì è una assurdità vecchia come il mondo... ha iniziato Caino .... Localizzando la colpa nella donna l’uomo scarica la responsabilità su di lei. PURTROPPO INOLTRE molte donne colpite da violenze si assumono questa colpa e perdonano l’uomo. Per evitare il senso di essere completamente inermi si accollano spesso addirittura la responsabilità del suo agire violento («L’ho provocato io»).Con ciò si illudono di poter evitare la prossima escalation di violenza. Nella fase acuta del maltrattamento la donna è abbandonata senza difese all’uomo. Se però si ritiene corresponsabile sorge in lei l’idea di poter influenzare la situazione........... ED E' LA FINE!!!!
(Rispondi)
 
pippo_217
pippo_217 il 26/03/07 alle 00:20 via WEB
Autismo. Oggi non si pensa più, non si comunica più. Il bombardamento mediatico, ci fornisce modelli, strumenti intellettuali, già belli e confezionati, non abbiamo più bisogno di elaborare i risultati della comunicazione interpersonale, per costruirci interiormente, dei riferimenti attendibili. Se chiedo ad un bimbo cittadino , "Da dove vengono le mozzarelle...?", mi dirà, "Dal supermercato ...no ?". Ecco che allora, ci affideremo per esempio, agli strumenti tecnologici, per vivere la comunicazione, ma indirettamente. E questo vale dai giovanissimi, agli anziani.Ognuno,secondo le sue caratteristiche psicologiche, in un contesto sempre più superficiale, pratico, poco incline allo scambio intellettuale, al rapporto sociale diretto, fatto, non di pensieri propri ma di immagini downloadate. Il muretto dei limiti, viene spinto ogni giorno un poco più in là, proprio perchè i limiti sono il corrollario di un'elaborazione interiore,meno elaborazione, meno limiti...
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 26/03/07 alle 16:07 via WEB
PIPPO_217 grazie davvero. Il tuo dire mi sollecita una riflessione : la società intesa come macrocosmo che è sempre più presa nelle maglie della sua rete e sempre più spesso mostra il suo aspetto peggiore e paradossalmente per questo più attraente: l' eccesso di offerta, l'iperstimolazione cognitiva, il consumo estremo, si riflette sull'adolescente che non ha ancora maturato una piena coscienza critica. A questo va aggiunta la più grande lusinga della modernità: l'esaltazione della libertà e del rischio. Da ciò scaturisce una individualità fragile, frammentata, disorientata e insicura che assume la violenza come mezzo di comunicazione. L'azione di violenza come normalità, come mezzo di risoluzione ai propri problemi e alle difficoltà scaturisce dalla mancanza del valore normativo, come già detto, ed anche dalla sua continua rappresentazione mediatica che proprio perché incessante rende assuefatti e quindi insensibili ad essa e alle vittime della violenza.
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 26/03/07 alle 16:10 via WEB
CARISSIMO PIPPO forse su questo tema sarà bene elaborare un post...... CIAO!!. P.S. NON MI SONO DIMENTICATA che ti devo le sei tipologie di "persecutore" . Un abbraccio!
(Rispondi)
 
ExUniversale65
ExUniversale65 il 26/03/07 alle 07:04 via WEB
Buon inizio settimana e grazie della tua visita Ciao
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 26/03/07 alle 16:11 via WEB
EXUNIVERSALE65 OTTIMA SETTIMANA ANCHE A TE!
(Rispondi)
 
haragionelavolpe
haragionelavolpe il 26/03/07 alle 08:44 via WEB
La storia ci insegna che le donne sono sempre state considerate esseri inferiori. Già dall'antica roma non hanno mai rivestito incarichi importanti. negli antichi popoli solo tra gli egiziani ed in poche altre realtà le donne hanno conquistato degli spazi importanti. le donne romane avevano incarichi secondari, avevano compiti relativamente alla casa ed i figli. poche hanno avuto il privilegio di vedere il loro nome sui libri di storia, poppea (perchè tenace e, sembra, procace moglie di nerone) cornelia (mamma dei gracchi) passata alla storia per la celebre frase: "ecco i miei gioelli". insomma solo poche. oggi fortunatamente le donne occidentali sono inserite benissimo nella società, i compiti sono invertibili l'uomo a casa e la moglie lavora o viceversa, non c'è più una regola fissa, come fino a qualche tempo fa. donna a casa ad accudire figli e marito e uomo che portava i soldi. l'unica cosa che continua ad esistere è la violenza sulle donne. io vedo delle ragazze che provacatamente indossano mini-minigonne, tacchi alti scollature con le poppe di fuori ecc. solo per farsi guardare, ovviamente. purtroppo, alcuni uomini non si limitano a guardare allora scatta lo strofinamento sui mezzi pubblici. oppure si può arrivare ad una vera e propria violenza sessuale di gruppo o meno, non ha importanza. non dico che è colpa della donna. però le cose stanno così. possiamo aprire dei dibattiti, ma non credo che alla fine la conclusione sia troppo lontana da ciò che penso. non parlo delle donne del medio oriente, non perchè ci son poche cose da dire. anzi, tuttaltro. solo perchè credo sia ora che si sveglino da sole. Ti abbraccio.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 26/03/07 alle 16:13 via WEB
HARAGIONELAVOLPE apprezzabile disamina storico-sociale del problema. Grazie molte. A PRESTISSIMO!
(Rispondi)
 
alto_locato
alto_locato il 26/03/07 alle 08:51 via WEB
Riflessione molto chiara la tua. La cultura (c minuscola) del grande fratello televisivo che ci pone tutti all'interno di un teatro per marionette o burattini che dir si voglia. Tutti ad interpretare un ruolo, anche semplicemente quello dell'osservatore e del commentatore del gossip altrui. Tutti obbligati ad un ruolo che se non è predefinito certo è invogliato. Da chi? Da chi controlla e da questo controllo trae giovamento, economico o di potere poco importa. Oggi ci vestiamo tutti allo stesso modo, i giornali scrivono tutti le stesse cose, con una banalizzazione dei termini e dei concetti a volte esasperante. Si parla tanto delle nuove generazioni, che per la prima volta nella storia moderna, saranno meno benestanti di quella precedente.. aggiungo io che le nuove generazioni rispetto alle precedenti saranno anche più ignoranti. E ignoranza si sa, produce controllo. Parli di cura... già, la cura nel fare le cose, la cura nel porsi alla vita, la cura nel proprio lavoro, la cura all'interno della propria famiglia tradizionale o no.. la cura.. ecco la chiave di volta. Ma noi siamo ottimisti, sempre e comunque!
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 26/03/07 alle 16:20 via WEB
GRAZIE ALTO_LOCATO, grazie specialmente per aver richiamato il mio concetto di "CURA" anch'io sono convinta che sia un aspetto molto significativo della tematica qui trattata. Prendersi cura dell'altro implica la capacità di essergli accanto. Le emozioni ed i sentimenti rivestono un ruolo fondamentale nelle relazioni. Il rispetto, il riconoscimento e il dialogo sono requisiti indispensabili all'accoglienza, ma è l'ASCOLTO, fra tutte, la facoltà che ci consente di entrare in contatto con il mondo dell'altro, UN ASCOLTO IN CUI TROVI POSTO IL SILENZIO, L'ATTENZIONE, L'UMILTA'
(Rispondi)
 
 
 
flozanussi
flozanussi il 26/03/07 alle 16:23 via WEB
Dici Tu "UN ASCOLTO IN CUI TROVI POSTO IL SILENZIO, L'ATTENZIONE, L'UMILTA'" tutto questo l'ho trovato bellissimo così come profondo è tutto il contenuto del messaggio. GRAZIE A TE.
(Rispondi)
 
pinosilvestre1
pinosilvestre1 il 26/03/07 alle 09:12 via WEB
Penso che non si sia fatto quasi nulla né per la donna né per l'uomo. Mi spiego meglio. La dignità della donna ma anche quella dell'uomo sono state le due grandi assenti nelle culture del mondo. Lo sfruttamento generalizzato e permanente ha sempre avuto corso legale in questo pianeta. A volte con maggiore violenza sull'una a volte con minore accanimento sull'altro, non ha mai cessato di attanagliare la condizione di entrambi. Pochi gli spiriti liberi che hanno avuto il coraggio di denunciare e combattere tale miserevole andazzo del'umanità. Tra le voci più alte annovero volentieri quella del Vangelo di ieri. "Donna, neanche io ti condanno!" Parole di disarmante semplicità, di grande solidarietà e di grande rispetto segnatamente per la donna e per la sua dignità.
(Rispondi)
 
 
flozanussi
flozanussi il 26/03/07 alle 16:31 via WEB
BRAVO PINESILVESTRE1, è una parte del vangelo importantissima. GIUSTO il tuo riferimento alla "DIGNITA' DELLA PERSONA"................ La dignità della persona umana si radica nella creazione ad immagine e somiglianza di Dio; ha il suo compimento nella vocazione alla beatitudine divina . È proprio dell'essere umano tendere liberamente a questo compimento. Con i suoi atti liberi, la persona umana si conforma, o non si conforma, al bene promesso da Dio e attestato dalla coscienza morale. Gli esseri umani si edificano da se stessi e crescono interiormente: di tutta la loro vita sensibile e spirituale formano la materia per la loro crescita. Con l'aiuto della grazia progrediscono nella virtù , evitano il peccato e, se l'hanno commesso, si affidano, come il figlio prodigo, alla misericordia di Dio. Così raggiungono la perfezione della carità......... HO SINTETIZZATO UN PO' FRETTOLOSAMENTE..........
(Rispondi)
 
 
 
pinosilvestre1
pinosilvestre1 il 27/03/07 alle 08:00 via WEB
Hai sintetizzato benissimo! Non c'è niente di meglio della sintesi quando i concetti sono chiari nella mente di chi li sintetizza!Buona giornata.
(Rispondi)
 
cubax77
cubax77 il 26/03/07 alle 09:13 via WEB
già.. ne parlavo proprio ieri con la mia ragaza ed un'amica.... che anche nella testa di noi donne è talmente radicata la cultura della sottomissione che spesso dinanzi ad una violenza.. stiamo zitte o addirittura fatichiamo a riconsocere il nostro aguzzino e a dargli colpa... purtroppo... creando degli alibi che razionalmente non esistono e non possono esistere... niente è "dovuto a nessuno" .. questo purtroppo è ancora più difficle da sradicare quando episodi del genere accadono in famiglia....
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 26/03/07 alle 16:33 via WEB
PINOSILVESTRE CARISSIMO, mi associo e faccio mio il commento dell'amico FLO. GRAZIE. A PRESTO!
(Rispondi)
 
 
 
pinosilvestre1
pinosilvestre1 il 27/03/07 alle 08:02 via WEB
Buona giornata, cortese, profonda ed attenta amica!
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 26/03/07 alle 16:38 via WEB
AMICA MIA CARISSIMA, CUBAX77 è esattamente come dici. Ci sono , anzi, dinamiche complesse tra aggressore ed aggredita che, come tu sai, sono fatte oggetto di specifico studio dalla VITTIMOLOGIA. Scienza che assume sempre più rilevanza anche sotto il profilo della prevenzione. Felicissima settimana ed un abbraccio ad entrambe. CIAO!!!
(Rispondi)
 
jenny51
jenny51 il 26/03/07 alle 14:10 via WEB
Concordo perfettamente con quanto hai scritto nel tuo post. Nella nostra società occidentale direi che è un fenomeno diffuso, ma non presente ovunque. Lo è specialmente fra le donne che sono nate e vissute in un ambiente familiare con un padre prevaricatore. Abituate ad essere sottomesse, queste donne spesso cercano un marito padrone, se non aguzzino, perchè solo in una figura simile riconoscono "l'uomo vero" facendo confusione fra forza interiore e bieco machismo. I sentimenti, il rispetto, la cura sono aspetti fondamentali per una vita degna ma sempe più disconosciuti e irrisi, come giustamente scrivi e una buona colpa l'hanno anche i mass media, con i loro programmi spazzatura e diffusione di falsi valori. I giovani hanno sempre più le idee confuse sul significato di rispetto, amore, dignità e tutto è proiettato sull'apparenza e la vanità senza contenuti e valori profondi.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 26/03/07 alle 20:07 via WEB
JENNY51 che piacere leggerti qui. HAI PERFETTAMENTE RAGIONE. Grazie per visita e commento Amica mia Carissima. A PRESTO!!! (Dopo scrivo un post sullo stesso tema ma "al contrario").
(Rispondi)
 
Rudemavolgare
Rudemavolgare il 26/03/07 alle 14:42 via WEB
di corsa: ........... http://blog.libero.it/YOU/2456085.html .......... copiando una blogger : madiodundio!............
(Rispondi)
 
 
krossover
krossover il 26/03/07 alle 18:11 via WEB
..xo' .. Psicologia scusami se te lo dico..Saro' terrone ecc ecc ecc,, ma se le donne stavano al loro posto come proprio erano prima..ora come ora nn ci sarebbero tante cazzate anche da pèarte vostra. Parlo anche del fatto KE DIO..ha CREATO LA DONNA X UN POSTO NELL'UNIVERSO:SI TENGA QUELLO! non lo so' se km al solito mi hai kapito..nn parlo di violenze ecc ecc,... ma PARLO DEL FATTO KE SIETE DONNE E KOME TALI DOVRESTE KOMPORTARVI.punto. Buona serata :) ..skusami ma nn avevo letto bene..kmq SI' ..troppo veloce sto' mondo .. teniamoci le cose buone. riflettere credo ke al giorno d'oggi nn esista ..o mejo .. è un'opTional :)
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 26/03/07 alle 20:13 via WEB
AMICO KROSSEVER non hai nulla di cui scusarti, Tu qui sei un ospite graditissimo e io ti leggo sempre con grande piacere! RITORNA PRESTO AMICO MIO!
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 26/03/07 alle 20:08 via WEB
Grazie per la segnalazione......... ho visto! Ciao RUDE . Con particolare affetto.
(Rispondi)
 
hostrettolemani
hostrettolemani il 26/03/07 alle 18:54 via WEB
crescere in un detterminato ambiente sinifica conoscerlo, non per forza capirlo ma alla fine lo accetti e finisci anche per diffenderlo equando arriva qualcosa di buono sei molto grata e ricconoscente tanto da credere che quelle persone siano giuste e di conseguenza cominci ad accettare quell'educazione, purtroppo quando le sberle volano, (e non solo daparte deigli uomini) per motivi che vedi e credi futili si distrugge un'altra volta il tuo mondo che con fatica cerchi di capire ma quando ti ribelli la paghi. Sccappi ... ci riesci ma purtroppo quando incontri un'uomo che si dimostra diverso ti perdi e ai paura e nel fratempo il tuo tempo se ne va e non torna piu, solo i riccordi tornano e forse fanno piu male quelli che accettare quello che sai gestire e affrontare perche sei nata o cresciuta con quello. scrivere questo no e facile.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 26/03/07 alle 20:11 via WEB
HOSTRETTOLEMANI CARISSIMA AMICA. BEL COMMENTO. Come sempre. Di mio "integro" come donna non come professionista: gli uomini sono incapaci di relazionarsi con l’universo femminile soprattutto negli ultimi anni, nei quali sono stati riconosciuti alle donne molti diritti. Non vogliamo più essere considerate come semplici oggetti, che i maschi possono usare a loro piacimento. Questo motivo è forse alla base di tanti delitti commessi ai nostri danni da parte di uomini che non accettano ancora di essere messi in discussione nel loro ruolo di maschi predatori.
(Rispondi)
 
fragolarossa1960
fragolarossa1960 il 26/03/07 alle 20:36 via WEB
Anche io amavo il mio aguzzino....e già....vabbè forse esagero un pò, però dico che per la libertà che oggi ho riscattato, forse era davvero un'guzzino...una cosa....almeno nel tuo post si dice...ti amo, quindi non esci...ti amo ma stai zitta che non capisci...ecc ecc...lui il ti amo...lo evitava...roba da matti!....il rispetto?...naaaaaaaa ho iniziato io da sola a rispettarmi...Comunque famiglie vere e che funzionano grazie al cielo ne esistono ancora...
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 26/03/07 alle 21:35 via WEB
FRAGOLAROSSA TU SEI LA MIA AMICA PREFERITA. Hai vissuto una esperienza assolutamente singolare, forse unica, dove lui esercitava deliri di possesso come chi ha comprato un gioiello prezioso e lo tiene nascosto , prigioniero in un caveau di una banca. Indossandolo quando crede, esibendolo a volte, ma rimettendolo immediatamente nella cassetta di sicurezza. POI TU SEI STATA AMMIRABILE NELL'EVADERE DALLA SUA PRIGIONE.............
(Rispondi)
 
 
fragolarossa1960
fragolarossa1960 il 26/03/07 alle 22:04 via WEB
sono lusingata...sai oggi tornata a casa grande sorpresa....fuori dalla porta, un mazzo di fiori, con lettera al seguito...vuole rimettere il gioiello nel caveau....naaaaaaa... ormai il gioiello ha bisogno di luce propria per splendere...nessuno sipuò riprendere la mia vita...ora è solo mia....però...è una piccola soddisfazione!guarda psico...se dovessi raccontare cosa è successo in questi 18 anni di matrimonio....potrei scrivere un libro...e farci un film...Fuga da alcatraz.... ahhhh no...lo hanno già fatto...vabbè...le mie prigioni...nooooo hanno fatto pure quello! vabbè....Oggi sono io!...ecco lo intitolerei così! bacio...
(Rispondi)
 
thebonnie
thebonnie il 27/03/07 alle 09:45 via WEB
una delle mie maggiori paure è proprio questa..mi sono sempre chiesta cosa farei se mi succedesse una cosa così terribile e non nego che il pensiero è veramente terribile.se già la violenza di una sberla mi fa morire dentro questa cosa mi può fare?ti uccide ancor di più l'anima...mi fermo qui!
(Rispondi)
 
stella112
stella112 il 27/03/07 alle 09:57 via WEB
Ottimo post, mi permetto di mandarti un trackback che ritengo caschi a pennello e spero sia di aiuto a qualcuno...
(Rispondi)
 
Rudemavolgare
Rudemavolgare il 27/03/07 alle 11:50 via WEB
e ancora ma diodundio: http://blog.libero.it/deliziaedelirio/2478629.html........... queste son le punte dell'iceberg, un'infinita distesa di ghiaccio che iberna le cose. La condanna della vittima .... da donna a donna.... "non ce la faremo mai", sicuro.
(Rispondi)
 
bimbayoko
bimbayoko il 11/04/07 alle 06:43 via WEB
peccato che qui in Italia non si possano mettere questi signori a spaccare pietre o al servizio dell'umanità che soffre in lavori davvero utili...es togliere a mano le mine antiuomo...
(Rispondi)
 
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