Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
finchè vita non vi separi
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Archivio messaggi

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Contatta l'autore

Nickname: psicologiaforense
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 62
Prov: PD
 

umorismo e satira

 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

Archivio messaggi

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

 

 
«  QUANDO LA SCIAGURA SI F...ALCOL : ALLARME NEL NORDEST »

DELITTI E SPETTACOLO 

Post n°398 pubblicato il 04 Dicembre 2007 da psicologiaforense
 

Perchè la gente si appassiona a storie di cronaca nera?
Gli animali  cercano nella natura che li circonda soltanto i mezzi per vivere e per sfuggire ai pericoli.
L'uomo invece considera il suo ambiente indipendentemente da questi bisogni, con una visione  che ne cerca anche aspetti ed episodi morbosi e  spettacolari. 
E ogni cosa per l'uomo può diventare spettacolo:
le vicende dolorose, l'odio, la guerra, il gioco al massacro, il delitto, lo stupro, l'omicidio, la prostituzione, la morte in diretta.... 
Aristotele diceva in proposito che la tragedia, pre­sentando vicende dominate dal dramma e dal timore, con­sente agli spettatori di liberarsi da questi sentimenti, proprio perchè non li coinvolge personalmente nella trama.

Gli antichi greci parlavano, a propo­sito della tragedia, che era per loro lo spettacolo più popolare e importante, di una catarsi che la tragedia opererebbe sulle emozioni degli spettatori.

OGGI i media  non si attengono  a questa esigenza liberatoria  per l'urgenza "di bottega" di coinvolgere lo spettatore stesso nelle  emozioni  morbose della vita vissuta.
Ma qual è allora l'attrattiva dei "FATTI DI NERA" , la radice dell'interesse che essi suscitano? Le risposte a questa domanda possono essere diverse, ma tutte devono più o meno direttamente appellarsi al bisogno proprio dell'uomo di conoscere meglio se stes­so e il suo mondo anche al di là dei limiti e delle con­dizioni della sua vita e fuori della trama dei fatti e degli interessi in cui la sua vita si svolge.
Anche quando si  rappresentano  vicende umane verosimili o rese tali da opportuni accorgimenti, si tratta di vicende che non appartengono alla vita pri­vata dello spettatore e hanno solo riflessi indiretti e lon­tani su tale vita. Lo spettatore può simpatizzare con i personaggi che entrano in esse o non simpatizzare e per­sino odiarli e provare orrore, ma tutto questo non entra nella sfera della sua vita quotidiana e non ne determina l'andamento. Perciò delitti, infamie, iniquità, nefandezze,  trasgressioni, abusi....  possono essere "amati e go­duti" come un diversivo di questa vita, un "divertimen­to" nel senso proprio del termine, e costituire per essa un'oasi di "riposo"... . Così le vicende miserevoli o peccaminose o brutali che vengono enfatizzate  non si presentano agli spettatori come i problemi di vita da affrontare e risolvere, ma come soluzioni già raggiunte al di là delle quali non c'è nulla. Spesso il pretesto e quello di rap­presentare la vita vissuta così com'è oggi, nella sua realtà immediata, anche ripugnante od odiosa. Ma la vita vissuta presenta sempre alternative diverse, anche nelle circostanze peggiori, e il volerle fissare in un mo­dello costante equivale a una evidente falsificazione di essa, a una negazione della sua intima ricchezza.

I MEDIA rivelano oggi apertamente la loro destinazione a individui che cercano stimoli sessuali sostitutivi o che godono di rimanere immersi nel guazzabuglio di emozioni anormali o violente come compen­so alla mancanza di significato della loro vita reale. 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
>> Se questo è un algoritmo su L'Algoritmo...
Ricevuto in data 05/12/07 @ 10:45
Questi sono i dati che in un mese hanno fatto segnare i primi 100 blog della classifica blog rile... (continua)
 
Commenti al Post:
aupaz
aupaz il 04/12/07 alle 17:01 via WEB
grandioso questo post!!!! Lo penso e lo scrivo da un pezzo che la morbosità con cui si parla di cronaca nera ha un risvolto che definire patologico sarebbe troppo, ma che però rende l'idea di quello che c'è dietro... non sono solo simpatie e chiacchere... c'è ben altro dietro! Come pensavo! Detto da te poi, mi dà una godibilissima conferma dei miei dubbi... Grazie per questo post!!!!!!
(Rispondi)
 
desy041
desy041 il 04/12/07 alle 18:40 via WEB
Cos’e’ l’indifferenza? Non è certo la mancanza di reazioni alle notizie di abusi, di sopprusi sulle donne. Non è certo la mancanza di emozioni al sapere che alcune di noi sono costrette a vivere nel terrore, nella violenza quotidiana, gratuita, immotivata. NO ! L’indifferenza è ben altro! E’ qualcosa di più sottile. L’indifferenza subentra “dopo”, dopo l’indignazione, dopo lo sconcerto, dopo il giudizio morale che con determinazione e molta sicurezza siamo ogni volta capaci di dare. L’indifferenza è l’incapacità di trasformare, di allargare, di andare oltre il nostro piccolo mondo, fatto di noi, della nostra famiglia. L’incapacità di lasciare aperta la porta al resto della comunità, all’ambiente circostante. L’indifferenza è “pretendere” che queste cose non accadano MAI a noi, crederlo inimmaginabile. L’indifferenza è l’ignoranza profonda che abbiamo sul fenomeno, ed è anche l’essere consapevoli di questa nostra ignoranza?... ... ma non fare nulla per saperne di più, per cercare strumenti che ci permetterebbero di capire e di prenderci finalmente così la responsabilità dura e faticosa di difendere magari non noi, ma la ns vicina di casa, la donna della porta accanto, senza più demandare alla fortuna...sperando soltanto che a NOI non succeda mai. Questo è accaduto anche ieri, nell' aula del tribunale di Genova. Alla mia udienza solo indifferenza, da parte degli avvocati, da parte del giudice, giudice donna fra l' altro....indifferenza alle calunnie, alle offese, alla perdità di dignità che Desy ha subito da una persona che con la sua ossessione l' ha portata alle soglie del suicidio.................. CALZETTA M. CATERINA
(Rispondi)
 
Manxos
Manxos il 04/12/07 alle 21:53 via WEB
Mi presento: sono l' alterego di Hannibal Lecter. Tutto bene? Trovo straordinariamente coinvolgente e affascinante riuscire ad esplorare i meandri più reconditi dell' animo umano...sapere dove una mente, malata o no non fa alcuna differenza, può spingersi. I confini dell' immaginabile. Poi vado a correre in un bel prato verde e sto decisamente meglio. Ops...sono schizzato?
(Rispondi)
 
adolfodgl5
adolfodgl5 il 04/12/07 alle 23:18 via WEB
bello
(Rispondi)
 
agostino88
agostino88 il 04/12/07 alle 23:18 via WEB
stimolante
(Rispondi)
 
agostino88
agostino88 il 04/12/07 alle 23:19 via WEB
INDUCE A RIFLETTERE E MOLTO...
(Rispondi)
 
arza1
arza1 il 04/12/07 alle 23:19 via WEB
editoriale superbo... dopo i post che hai fatto
(Rispondi)
 
servoarbitrio
servoarbitrio il 05/12/07 alle 01:47 via WEB
non mi sono stupita di leggere un editoriale scorrevole, ben strutturato e geniale. Brava ancora una volta…
(Rispondi)
 
gaiadgl0
gaiadgl0 il 05/12/07 alle 08:28 via WEB
certo che se è come dici tu specie nell'ultimo periodo del post siamo messi proprio male, della serie scarichiamo tutte le nostre repressioni in visioni orrende o storie da brivido..ogni tanto invece bisognerebbe staccarsene un pò dal sentire queste storie di cronaca nera, in modo da ricaricarsi di energia positiva..bel post, ciao e grazie della visita ^_^
(Rispondi)
 
alias1973
alias1973 il 05/12/07 alle 13:06 via WEB
Un esempio di come all'uomo, la cosiddetta evoluzione a volte sia solo di facciata.
(Rispondi)
 
discepola2007
discepola2007 il 05/12/07 alle 17:11 via WEB
Vieni a pregare! dis.
(Rispondi)
 
Zeppelin_III
Zeppelin_III il 05/12/07 alle 17:27 via WEB
ormai in italia i processi si fanno in televisione..... ogni giorno che passa la mia amata patria perde qualche pezzo..... ricostituirlo no ? romanamente saluto !
(Rispondi)
 
wolfangie
wolfangie il 06/12/07 alle 18:42 via WEB
Inconscio istinto atavico dell'essere umano. Abilmente innescato da una continua ricerca di EMOZIONI VERE, BELLE, FORTI ma che la vita e l'habitat reprimono.
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963