Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
finchè vita non vi separi
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Contatta l'autore

Nickname: psicologiaforense
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 62
Prov: PD
 

umorismo e satira

 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

 

 
« RIFLESSIONI, CONSIDERAZI...Johnny Depp, uomo più se... »

CONSIDERAZIONI, RIFLESSIONI, PENSIERI, GIOCO DELLE TRE CARTE, POLITICA, ELEZIONI ANTICIPATE?

Post n°3237 pubblicato il 18 Novembre 2009 da psicologiaforense

L'OPINIONE

POLITICA O GIOCO DELLE TRE CARTE ?

Il lettore di giornali, l'italiano medio, che decidesse solo oggi di aprire la propria mente alla politica e chiedesse lumi a uno dei quotidiani in edicola, penserebbe d'aver avuto un improvviso deficit d'intelletto perché non si raccapezzerebbe fra tanti giochi delle tre carte, rebus, indovinelli e mosse interpretative. Ma anche chi queste vicende le segue con il ragionevole distacco che consente di rimanerne fuori il più possibile, proprio per non essere condizionato nel giudizio, si trova frastornato. Una pausa, poi un salto indietro, quindi la ricucitura di alleanze dichiarate o sotterranee, infine la riformulazione dello status attuale: in questo blocco definitosi «democratico in quanto di sinistra», con noncuranza, se non con vero e proprio sprezzo per tutto ciò che si colloca all'opposto. Per fortuna la libertà di cui godiamo, sovente, senza rendercene bene conto, ci permette di pensarla come meglio ci piace, ci autorizza a esprimere delle opinioni, a mettere dei giudizi, a schierarsi con piena facoltà, disinvoltamente esercitata, di cambiare idea non soltanto modificandola, bensì trasformandola, nel nome del raziocinio che induce a riconsiderare quello che altrimenti ci potrebbe nuocere. Nella stragrande maggioranza dei casi è questa la molla che sposta l'ago e non ci si può far nulla. Infatti l'opinione pubblica è quell'ideale consorzio che oscilla quando si pensa che debba rimanere fermo, ed è invece immobile se lo si accredita di sensibili spostamenti.
L'importante, o almeno il confortante, è che si sia tutti allineati nella confusione, a partire da coloro che la creano e che, c'è da scommetterci, non appena a casa, nelle confidenze familiari, ci ridacchiano su: ma sarebbero pronti e capaci, in un improvvisato dibattito, di spiegare al popolo i garbugli a cui dettero causa.
Ci sarebbe chi argomenta con scilinguagnolo collaudato, e chi indugia nel trovare i passaggi logici che non gli vengono, in quanto mancano.
Insomma: il lettore la giri come vuole. Al di là dei giri di valzer nel ribattezzarsi e nello schierarsi, rimaniamo, noi popolo, al punto da cui partimmo. E da domani in avanti, per più giorni, i giornali quotidiani ci soffieranno su per aprirci la mente e renderci edotti.
Ora, a rischio di entrare in un sentiero minato, chiedo che mi si conceda una considerazione, condivisa a ogni tavolo d'osteria, in ogni scompartimento di carrozza ferroviaria, ovunque ci sia un capannello di persone.
La considerazione, appunto generalizzata, è questa. Da quando la cronaca politica si è frammentata in una serie di pettegolezzi dove ci capiscono (ma solo qualcosa...) soltanto gli interessati, siamo costretti (e, se non costretti, almeno invitati, visto che il giornale lo si è comprato e pagato) a sfogliare pagine su pagine, scorse nei titoli per andare subito oltre. Tanti che scrivono, che riferiscono, che strizzano l'occhio, che cercano di farsi dei meriti. Un'indiscrezione ne mangia un'altra, la lascia indietro se il pettegolezzo proposto è più appetitoso, invitante. Un guazzabuglio di furbizie che tali risultano pure ai furbi d'un mondo tutto di furbi.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Commenti al Post:
Nessun Commento
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963