MARCO PICCOLO

Prima il pianto, poi un forte abbraccio alla fidanzata Serena, incontrata dopo la morte di Chiara. Alberto Stasi ha vissuto cosi' i primi istanti dopo la sentenza che lo ha mandato assolto dall'accusa di aver ucciso Chiara Poggi. Assenti i genitori, Stasi ha quindi lasciato il tribunale con i suoi legali.

OMICIDIO GARLASCO: ASSOLTO ALBERTO, NESSUNA PROVA CONTRO DI LUI

permettetimi... però SERENA... che "LATO B!!!!!"

ADOLFO TI PREGO!!

tu avevi scritto in questo blog, molti mesi fa, che questo processo non si doveva fare e che lo stasi andava assolto, anzi che il mgip non doveva rinviarlo a giudizio...INVECE NOI ABBIAMO PAGATO 2 MILIONI DI EURO PER QUESTA PORCATA!!!

Chiara, vita spezzata a 26 anni e nessun colpevole!

con 2 ml si costriscono 20 villette accostate per giovani coppie , anziani, famiglie... INVECE QUI TUTTO IN FUMO

hai ragione, vedi qui in Italia non è applicata la formula USA " al di là di ogni ragionevole dubbio"

E non oso pensare all'appello e alla Cassazione altri milioni di euro!

non spolo appello e cassaaltri processi. Vedi il caso di Massimo Carlotto, di lui si sono occupati 81 GIUDICI... tanto che alla fine il capo cdello Stato ha concesso la grazia. MA CHI HA UCCISO MARGHERITA MAGELLO SPLENDIDA RAGAZZA APPENA MAGGIORENNE?

Dopo 27 mesi di indagini e processi il giudice di Vigevano decide: Alberto Stasi viene assolto per non aver ucciso a Garlasco, la mattina del 13 agosto 2007, quando alla fidanzata Chiara Poggi veniva la vita. Cala il sipario su uno dei gialli più seguiti, e discussi, d’Italia.

IL CASO E’ CHIUSO – Assolto per non aver commesso il fatto.

ERA PROPRIO NECESSARIO? MA CHE GIUSTIZIA E' MAI QUESTA?

2 milioni di euro li paga ciascuno di noi!!

per il gup, che ha emesso la sua sentenza di assoluzione in base all’articolo 530, secondo comma del Codice penale: quello che stabilisce che ogni sentenza debba essere pronunciata con certezza, e che l’assoluzione sia dovuta laddove “manca, è insufficiente o è contraddittoria la prova” che l’imputato abbia effettivamente commesso il fatto. Nel vecchio rito si sarebbe detta “insufficienza di prove”: quelle riportate non sono state sufficienti per condannare uno studente di 26 anni a 30 anni di carcere, il massimo della pena prevista con il rito abbreviato. Quelli chiesti dal pm Rosa Muscio, che ha visto completamente distrutto il proprio impianto accusatorio. Quando il gup ha pronunciato la sentenza, Stasi è scoppiato in lacrime. “Lo sapevo, è la fine di un incubo” ha detto ai suoi legali, abbracciandoli.

ma i POGGI ( che si sono visti assassinare in modo così brutale la figlia) quanto hanno pagato di avvocati, resperti, consulenti, perizie, ecc... PER NON PARLARE DEI DANNI MORALI, PSICOLOGICI, BIOLOGICI, ECCC...

Alza gli occhi al cielo la madre di Chiara quando le domandano se con questa sentenza sia stata fatta, finalmente, giustizia. “Non ci aiuta in alcun modo – risponde lei con voce stanca – . Per nostra figlia no, non credo che sia ancora stata fatta giustizia”. Accompagnati dal legale che li ha rappresentati in questa lunga vicenda, Gianluigi Tizzoni, i genitori di Chiara incontrano brevemente i giornalisti. Per poterla commentare, questa sentenza, bisognerebbe avere in mano le motivazioni, che non saranno depositate prima di 90 giorni. Tizzoni lo spiega: “È un’assoluzione secondo una formula dubitativa. Oggettivamente ritengo che i risultati delle perizie dovevano dare un risultato opposto". E non fa attendere la notizia che tutti aspettano: si ricorrerà in appello? “Si”, risponde lui, ricordando che quella del processo è stata una vicenda lunga, travagliata. Oltre due anni di indagini, 250 testimoni ascoltati, tutti gli elementi assunti che, comunque, portavano ad Alberto Stasi come unico possibile colpevole. "La vita di Chiara era assolutamente trasparente – ricorda ancora Tizzoni - aveva poche amicizie, un solo fidanzato, non si capisce chi possa essere stato ad ucciderla". È Giuseppe Poggi poi a prendere la parola, per spiegare che “noi rispettiamo la sentenza”. Ma per quanto riguarda i rapporti con Stasi non c’è spazio per la riconciliazione: “Non siamo stati noi a indicare Alberto come colpevole – sottolinea – ma le indagini. Se uscirà un altro colpevole vedremo, ma adesso è troppo presto per parlare di riavvicinamento". L’ultima parola è quella dell’ex imputato, che adesso chiede solo “un po’ di silenzio”. Adesso è il tempo per la stampa di dare notizia di quanto accaduto, per i commentatori di commentare, per gli analizzatori di analizzare. Si sentirà parlare del delitto di Garlasco ancora a lungo. Per il momento la prima tappa resta quella dei 90 giorni: il tempo necessario per il deposito delle motivazioni della sentenza. Per capire perché, secondo il giudice, Alberto Stasi non abbia ucciso, quella mattina di agosto del 2007.

E LO STASI?

così pare

PRESUNTO INNOCENTE?? Ha pagato circa 900.000 euro per avvocati, periti, consulenze ecc..

si può sperare di ottenere giustizia solo se si anno soldi, tanti soldi, per pagarsi i migliori avvocati e soprattutto per pagarli per tanto tempo. I costi sono altissimi ed il risultato incerto. QUESTA VOLTA E' ANDATA BENE!!!!

E CHI, COME ME, NON HA 900.000 euro che fine avrebbe fatto?

deve rassegnarsi.. la GIUSTIZIA qui in Italia è un LUSSO... vedi Berlusconi....