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« SESSUOLOGIA, GIOCO CALCIO, TIFO,IL COMMENTO, »

NECROFILIA, SCIENZE, PSICOLOGIA, ANTROPOLOGIA, SESSUOLOGIA, ATTUALITA',

Post n°3395 pubblicato il 18 Dicembre 2009 da psicologiaforense

Solo i necrofili suscitano maggior orrore

Soltanto chi ha rapporti sessuali con un cadavere fa più orrore di chi focalizza il suo interesse erotico sui bambini. A confermare l'alto tasso di intransigenza che la società ha verso questo tipo di comportamenti è un sondaggio dell'Istituto di sessuologia clinica su un campione di un migliaio di persone, maschi e femmine, dai 18 ai 45 anni, diffuso  in occasione della seconda conferenza internazionale di sessuologia. A respingere con orrore atteggiamenti necrofili è stato, infatti, il 99,50% degli intervistati contro il 99,30% che ha rifiutato l'ipotesi di avere rapporti sessuali con bambini. La quasi totalità della popolazione dunque. Un risultato che conferma lo sdegno suscitato in questi giorni dalla scoperta su internet di una rete internazionale di pedofili e avalla la sempre più diffusa convinzione che contro chi si macchia di questi delitti un'arma da usare sia la castrazione chimica. Una soluzione che suscita parecchi perplessità tra i medici e psicologi.

 
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Commenti al Post:
diego1930
diego1930 il 18/12/09 alle 14:28 via WEB
Ci sono stati casi famosi di necrofilia
(Rispondi)
 
 
lasuocera0
lasuocera0 il 18/12/09 alle 14:31 via WEB
non lo so
(Rispondi)
 
diego1930
diego1930 il 18/12/09 alle 14:29 via WEB
Un famoso caso di necrofilia fu quello di Carl Tanzler, radiologo statunitense di origini tedesche di Key West in Florida, che nel 1931 curò invano una paziente ventunenne (Elena Milagro Hoyos) malata di tubercolosi. La donna morì e il medico pagò ai genitori un mausoleo in cui tenere il corpo, per evitare la decomposizione. Due anni dopo rubò il corpo e lo tenne nel proprio letto, tenendo un guardaroba apposito per vestirlo.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/12/09 alle 15:30 via WEB
esattamente!
(Rispondi)
 
lasuocera0
lasuocera0 il 18/12/09 alle 14:31 via WEB
fa ribrezzo ma non fa male a nessuno, un pazzo innoquo
(Rispondi)
 
bibiosa
bibiosa il 18/12/09 alle 14:33 via WEB
mica tanto
(Rispondi)
 
 
auroraml
auroraml il 18/12/09 alle 14:38 via WEB
La necrofilia è una rara perversione sessuale (parafilia) nella quale viene raggiunto l'orgasmo mediante atti, eterosessuali od omosessuali, compiuti su un cadavere.
(Rispondi)
 
bibiosa
bibiosa il 18/12/09 alle 14:35 via WEB
per es. Ted Bundy, serial killer americano che uccise molte donne tra il 1974 ed il 1978. Adescava le giovani vittime, perlopiù presso residence universitari con la solita scusa del braccio ingessato, per poi ucciderle e violentarle orribilmente.
(Rispondi)
 
 
auroraml
auroraml il 18/12/09 alle 14:42 via WEB
un caso terrificante. La "tecnica" del braccio ingessato (chiedendo aiuto alla vittima per trasportare oggetti vari in macchina) resa poi famosa dall'attore che impersonò il maniaco scuoiatore Buffalo Bill nel film "Il silenzio degli innocenti". Una volta salita a bordo dell'auto di Bundy (un Maggiolino Volkswagen) la malcapitata ragazza si accorgeva - troppo tardi - che lo sportello dal lato del passeggero mancava della maniglia. Quasi tutte le vittime erano graziose studentesse universitarie, minute e dai lunghi capelli scuri con la scriminatura centrale. Alcuni (ma la teoria non è universalmente accettata) hanno sostenuto che Bundy cercasse ragazze simili alla sua ex fidanzata, in una sorta di "punizione simbolica" per la donna che l'aveva respinto
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/12/09 alle 15:31 via WEB
brave entrambe! Ciao.
(Rispondi)
 
bibiosa
bibiosa il 18/12/09 alle 14:36 via WEB
oppure Jeffrey Dahmer che uccise 17 giovani maschi fra il 1978 e il 1991, abusando sessualmente dei loro cadaveri.
(Rispondi)
 
auroraml
auroraml il 18/12/09 alle 14:38 via WEB
Jeffrey Dahmer era il cosiddetto " Mostro di Milwaukee "
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/12/09 alle 15:35 via WEB
ricordo un vecchissimo film, credo del 1997, "Kissed" della canadese Lynne Stopkewich, ispirato a un racconto erotico di Barbara Gowdy e centrato su un caso di NECROFILIA al femminile. Tradotte in chiave di allusione stilizzata le scene piu' scabrose non avevano alcun impatto scioccante. Anzi, a essere un po' perfidi, era veramente tutto da ridere quando la protagonista si metteva a ballare intorno al cadavere di turno, prima di masturbarsi strusciandosi contro la sua carne inerte.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 18/12/09 alle 15:37 via WEB
la trama faceva acqua da tutte le parti: nata con la vocazione - sin da bambina si dilettava a organizzare esequie notturne per i suoi animaletti deceduti -, Sandra trova il lavoro giusto in un'agenzia di pompe funebri: il rituale dell'imbalsamazione le permette di avere con i corpi dei trapassati un'appagante intimita' fisica che, nel caso dei piu' giovani e belli, si tramuta in eccitante rapporto sessuale. L'unico a cui la bizzarra fanciulla confida in tutta innocenza l'inconfessabile segreto e' un collega della Facolta' di Medicina, Matt, che se ne innamora al punto di suicidarsi per poter soppiantare nel cuore di lei gli adorati defunti.
(Rispondi)
 
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