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IL CASO: DOPO 20 ANNI PROCESSO PER IL DELITTO DI VIA POMA, SIMONETTA CESARONI, DNA, GIUSTIZIA, INDAGINI CRIMINALISTICHE

Post n°3669 pubblicato il 03 Febbraio 2010 da psicologiaforense

IL CASO


Via Poma,  prima udienza  del processo all'ex fidanzatodi Simonetta

Prossima udienza (16 febbraio): deporranno la mamma e la sorella
della ragazza. Il legale di Busco: sereni perché innocente

A quasi vent'anni dalla morte di Simonetta Cesaroni, la giovane uccisa con 29 coltellate in un appartamento in via Poma a Roma, è iniziato il processo che vede accusato di questo delitto Raniero Busco, ex fidanzato dalla ragazza. Un processo che si celebra nell'aula bunker di Rebibbia davanti ai giudici della III Corte d'Assise, presieduta da Evelina Canale, dopo il rinvio a giudizio disposto per omicidio volontario il 9 novembre 2009 dal gup Maddalena Cipriani come chiesto dal pm Ilaria Calò.

Contro l'imputato i risultati di DUE consulenze. QUELLA DEL DNA  e quella relativa alla compatibilità dell'arcata dentaria di Busco con il segno di un morso riscontrato sul  seno della Cesaroni.

Busco, oggi 44enne sposato e con due figlie e che fa il meccanico per Adr a Fiumicino,
si è presentato in aula  con maglioncino color prugna, pantaloni grigio scuro e ha detto entrando in aula: «Se io sono tranquillo? È una parola grossa». Busco non ha risposto ad altre domande ma a chi gli faceva notare che la moglie, Roberta Milletarì, era con lui in aula ha risposto: «È importante avere una donna così».

Presenti in aula, come pubblico, circa 150 studenti del quinto anno di Giurisprudenza dell'università La Sapienza, perchè questo caso ha valenze "pedagogiche".

 
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Commenti al Post:
deontologiaetica
deontologiaetica il 03/02/10 alle 17:08 via WEB
UN caso che insegna...TUTTO CIO' CHE NON SI DEVE FARE IN CRIMINALISTICA!
(Rispondi)
 
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