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IL CORSIVO: ELEFANTI NANI, SICILIA, RESTI FOSSILI, ELEPHAS FALCONERI BUSK, ELEPHAS MNAIDRIENSIS,CALABRIA, AMBIENTE,

Post n°4023 pubblicato il 12 Aprile 2010 da psicologiaforense

IL CORSIVO

copyright by PSICOLOGIAFORENSE RIPRODUZIONE RISERVATA

Gli elefanti nani in Sicilia cinquecentomila anni fa.

Gli elefanti nani, i cui resti fossili sono stati rinvenuti in Sicilia nella prima metà del secolo scorso, possono finalmente festeggiare il loro compleanno. A stabilire per la prima volta l'età esatta – 500 mila anni – degli eccezionali reperti fossili ritrovati nelle Grotte di Spinagallo (Siracusa) e di Puntali e Luparello (Palermo) sono stati i chimici dell'Università di San Diego, grazie al metodo della «Racemizzazione degli aminoacidi». I paleontologi attribuirono immediatamente quei resti a elefanti di taglia nana che abitavano la Sicilia fin dal Pleistocene medio, ed esattamente alla specie intermedia Elephas mnaidriensis Adams e a quella piccolissima Elephas falconeri Busk (di circa novanta centimetri al garrese), senza tuttavia riuscire a stabilirne il periodo esatto. L'esemplare di Elephas falconeri, quello cioè che aveva raggiunto l'estremo limite del nanismo e che era ritenuto dai paleontologi il più recente, risale senza più dubbi a mezzo milione di anni fa, mentre l' Elephas mnaidriensis, di taglia intermedia, ad appena duecentomila. I casi di nanismo erano molto frequenti tra i mammiferi rimasti a lungo isolati in territori ristretti come le isole. La specie progenitrice di taglia normale – Elephas antiquus – arrivata in Sicilia quando il basso livello del mare ne consentiva facilmente il passaggio dalla Calabria, si è trovata poi isolata a causa della successiva risalita delle acque dando quindi origine a forme nane. Grazie a questa datazione sappiamo ora che in Sicilia si è ripetuta più di una invasione di elefanti continentali, determinando più stadi di nanismo.

 
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Commenti al Post:
luceinfame
luceinfame il 12/04/10 alle 21:08 via WEB
LUCIFEROINFAME. Questa settimana segna l'anniversario di sei mesi per l'elefante pigmeo del borneo. ( Primo catturato e munito di un collare che può inviare posizioni GPS per il WWF via satellite).
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mdardani
mdardani il 12/04/10 alle 21:17 via WEB
è la prima che sento
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estinette
estinette il 12/04/10 alle 21:24 via WEB
non si finisce mai di imparare
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santinazs
santinazs il 12/04/10 alle 21:28 via WEB
confesso la mia ignoranza
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luceinfame
luceinfame il 12/04/10 alle 21:14 via WEB
LUCIFEROINFAME. Il mito del ciclope Polifemo in Sicilia e la scoperta dell' elefante nano
(Rispondi)
 
 
mdardani
mdardani il 12/04/10 alle 21:18 via WEB
polifemo era il mio eroe e tu me lo distruggi così
(Rispondi)
 
 
 
estinette
estinette il 12/04/10 alle 21:24 via WEB
bisogna distaccarsi dai miti dell'infanzia
(Rispondi)
 
 
santinazs
santinazs il 12/04/10 alle 21:30 via WEB
mi sono dovuta documentare: Gli elefanti nani sono membri preistorici dell'ordine Proboscidea, che, tramite il processo di speciazione allopatrica, sono andati evolvendosi riducendo la taglia rispetto alla specie da cui si sono originati. Resti fossili di elefanti nani sono stati rinvenuti su varie isole del Mediterraneo: Cipro, Malta, Creta, Sicilia, Sardegna, Dodecaneso, Cicladi. Al di fuori del Mediterraneo, resti di elefanti nani sono stati rinvenuti a Flores, Sulawesi, Timor ed altre piccole isole della Sonda.
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luceinfame
luceinfame il 12/04/10 alle 21:15 via WEB
LUCIFEROINFAME. Pensate un po': Fino al Rinascimento ed oltre, il racconto omerico dell' avventura di Ulisse con Polifemo, e il ritrovamento, in Sicilia e a Malta, di misteriosi teschi dotati di un ampio foro nel centro della fronte, avevano alimentato la credenza che nel passato fossero davvero vissuti dei giganti spaventosi.
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mdardani
mdardani il 12/04/10 alle 21:19 via WEB
grazie x le preziose informazioni, mi sento analfabeta.
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santinazs
santinazs il 12/04/10 alle 21:31 via WEB
Durante il Pleistocene, le isole del Mediterraneo ospitavano numerose specie di elefanti, generalmente ascritte al sottogenere Palaeoloxodon, derivate dalla specie continentale Elephas antiquus. Fa eccezione il mammut nano sardo (Mammuthus lamarmorae) che era l'unico elefante endemico del Mediterraneo appartenente alla famiglia dei mammut, anche se recenti ricerche sul DNA[senza fonte] hanno messo in luce una possibile appartenenza a questo gruppo anche per l'Elephas creticus; tali ricerche sono state smentite però nel 2007. Durante i periodi di abbassamento del livello del mare, corrispondenti alle glaciazioni, le isole potevano agevolmente venire colonizzate nuovamente da elefanti provenienti dal continente, dando vita a sempre nuove specie (o sottospecie) anche sulla medesima isola. I vari elefanti nani differivano tassonomicamente anche da isola a isola, come da esempio nell'arcipelago delle Cicladi. FONTE: http://it.wikipedia.org/wiki/Elefante_nano#Sicilia_e_Malta
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luceinfame
luceinfame il 12/04/10 alle 21:16 via WEB
LUCIFEROINFAME. Erano solo elefanti nani, come tu sola descrivi, finalmente, con chiarezza in questo post
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mdardani
mdardani il 12/04/10 alle 21:20 via WEB
aaaaaaaahhhh non sono solo io l'ignorante, ho chiesto in giro. Nulla sanno degli ELEGANTI NANI
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santinazs
santinazs il 12/04/10 alle 21:32 via WEB
è iun argomento originale, inesueto e interessantissimo
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mdardani
mdardani il 12/04/10 alle 21:22 via WEB
ihihihihihih LAPSUS LINGUAE E LAPSUS CALAMI... HO SCRITTO ELEGANTI NANI (anzichè elefanti nani)!
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estinette
estinette il 12/04/10 alle 21:26 via WEB
lapsus o "dementia praecox"? ( ahahahah)
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santinazs
santinazs il 12/04/10 alle 21:33 via WEB
QUANTI SAPEVANO CHE IN SICILIA (e non solo) ERANO VISSUTI ELEFANTI NANI!
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fmolinari
fmolinari il 12/04/10 alle 21:37 via WEB
La verità su questi suggestivi ritrovamenti fu svelata da alcuni studiosi: i presunti resti dei ciclopi altro non erano che i crani di elefanti nani. Da questo mito prende spunto la mostra «Polifemo a La Sapienza» nel museo di Paleontologia, dove si può ammirare la ricostruzione di una famiglia di elefanti nani.
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