Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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LA SENTENZA: SEPARAZIONE, DIVORZIO, AFFIDAMENTO DELLA PROLE, GENITORI SEPARATI, FIGLI CONTESI, FIGLI NEGATI, PADRI, MADRI,

Post n°4627 pubblicato il 06 Settembre 2010 da psicologiaforense

Se al padre separato s'impedisce di vedere i figli, scatta il risarcimento

MA CHI RISARCISCE I FIGLI... MI CHIEDO IO?

Figli negati? Il coniuge cui vengono rese difficoltose le visite va risarcito per il mancato affetto. Lo rileva la Cassazione nell’accordare tremila euro di risarcimento ad un papà romagnolo la cui ex moglie aveva «pretestuosamente negato l’esercizio del diritto di visita» della figlia quattordicenne. Secondo piazza Cavour, oltre alla condanna prevista dall’art. 388 c.p. che punisce la mancata esecuzione dolosa del provvedimento del giudice, il coniuge cui viene negato questo diritto deve avere il risarcimento del danno morale per il «rapporto difficoltoso» con la prole.

Già la Corte d’appello di Bologna, nel dicembre 2007, aveva condannato la moglie a quattro mesi di reclusione e a risarcire l’ex marito con tremila euro per avere reso difficili i rapporti con la figlia. Inutilmente la signora ha protestato in Cassazione, tentando di farsi annullare il risarcimento del danno che, a suo dire, avrebbe dovuto essere stabilito in sede civile. La Sesta sezione penale (sentenza 32562/10) ha bocciato il ricorso della donna, che fra l’altro sosteneva che non era stato provato «il danno effettivo».
I giudici hanno evidenziato che è legittimo il risarcimento del danno visto che era stato «reso difficoltoso il rapporto» tra padre e figlio. Oltre a risarcire l’ex marito, dovrà anche pagare le spese processuali da lui sostenute per il procedimento in Cassazione per una somma pari a duemila euro.

 
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Commenti al Post:
Arcobaleno1961
Arcobaleno1961 il 06/09/10 alle 16:53 via WEB
Nessuno! L'amore non ha prezzo, mai. Le carezze, i baci i sorrisi negati sono persi per sempre. E chissà che il mondo la smetta di adorare il dio soldo!! Ciao, Corinna
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 06/09/10 alle 16:58 via WEB
Un bambino esposto senza difese alla guerra tra genitori e all'esperienza drammatica di essere conteso subisce danni difficilmente riparabili.
(Rispondi)
 
 
 
lassiebaubau
lassiebaubau il 14/09/10 alle 20:51 via WEB
si ma pare che nel riguardo gruppi come Padri e madri non ha semplicemente l'indignita' nel riguardo e al cospetto che sono da sempre seguite dalla stessa Organizzazione da prima del matrimonio. Devo dire uno scandalo! e' la prima volta che accade questo e' sicuro,appena mi sono indirizzata al dialogo ,daltronde e' mia figlia che si sposa,mia figlia e'nata da una convivenza di cui ero ancora prima io seguita dai servizi sociali e anche dopo ma non solo. appena ho preso il contatto per sapere se fosse meglio che mia figlia sia Associata a loro ,daltronde e' grazie al Associazione Padri e madri che io ho rivisto e seguito mia figlia,io sono una donna sposata con un altro,l'associazione ha dato una risposta offensiva. io sono uscita da casa non incinta il frutto del nostro Amore e' durante la convivenza con fidanzamento di 4 e piu' anni prima.Il gruppo mi ha aggrdita verbalmente e contro la produzione alla richiesta della stessa. Io ho semplicemente chiarito e domandato se sia meglio che mia figlia sia associata poiche' ha in mente di sposarsi con un ragazzo che e' figlio di famiglia leggittima e non naturale a sua differenza.Per la quale lui e' figlio di separati e lui e' stato cresciuto dal Padre ma non dalla madre.Mia figlia e' stata cresciuta da mia mamma e mio papa',io l'ho fatta affidare tramite il Giudice. con il mio convivente c'e' stata una lunga discordia causata da mio papa'da prima. Il suo papa' si e' suicidato l'anno scorso dopo che ha fatto una convivenza ed era dovuto andare a vivere da solo in un altro comune poiche' denunciato penalmente dalla convivente stessa.Un caso Drammatico.ho detto tutto al gruppo e ho domandato se fosse opportuno che lei si registrasse vista la differenza alla Leggittimita' per la quale il Giudice pare da molto piu'valore alla leggittimita' comunque e anche se viene acquisita dopo o durante il matrimonio stesso.Il gruppo oltre che avermi offesa non si e' dichiarato competente al settore matrimonio di riguardo,di cui io ho preso il contatto considerata la drammaticita' e proprio per il motivo che la mamma in caso di separazione vista la sua situazione famigliare si deve Tutelare.Mia figlia e' una donna molto giovane e' cresciuta da mia mamma e mia papa',noi crediamo nel matrimonio e siamo tutti sposati,e' stata educata in questo modo,ma ho considerato la situazione di cui e'il gruppo che non ha confermato la drammaticita' della situazione nel caso di una separazione dei coniugi e nel rispetto del figli,di cui lei credi di poter crescere in tale caso come tutte le mamme. il gruppo ha detto di non preouccuparmi ma io conosco ogni singolo caso di affido al Padre e pare che sia molto di spesso per il motivo che e' il giudice comunque a preferire la Leggittimita' del Padre al solito duro diritto della Madre ma in particolar modo quando ha dimostrato che anche il Padre prima era in grado di crescere i propri figli. io non capisco il comportamento del gruppo di cui si pubblicizza allo stesso valore mentre pare che e' esattamente il contrario e mia figlia aspetta la risposta di cui nessuno del gruppo ha drammaticita' del caso per il motivo che non e' detto che si separi. io non lo metto in dubbio ma non mi sembra che in questa situazione ci sia da scherzare da persona comune vista la drammaticita' della cronaca che viene ripotata da loro stessi.e devo il ricordo cche praticamente tutti i casi sono fondati allo stesso modo di cui viene fondata la futura famiglia leggittima di mia figlia. Che cosa devo fare?
(Rispondi)
 
matteo81_1981
matteo81_1981 il 06/09/10 alle 17:02 via WEB
appunto perchè è un danno irreversibile mi sembra difficile che il giudice possa monetizzarlo. A quanto viene, ad esempio, l'infanzia perduta, con quanti soldi si paga?
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 06/09/10 alle 18:15 via WEB
anche chi perde le gambe subisce un danno irreversibile ma non è per questo che non viene adeguatamente risarcito
(Rispondi)
 
 
scoglioisolato
scoglioisolato il 06/09/10 alle 18:19 via WEB
La legge 54/2006, all'art.2, stabilisce che un minore ed un genitore, ANCHE congiuntamente, possano essere risarciti dal genitore che non adempie ai suoi doveri. La legge non prevede per questo risarcimento nessun limite massimo, nè minimo. Basterebbe applicarla.
(Rispondi)
 
casadei.lisetta
casadei.lisetta il 06/09/10 alle 17:03 via WEB
L'enormità del danno è tale che non c'è cifra che possa compensarla
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 06/09/10 alle 18:17 via WEB
Come ho scritto sopra il minore subisce delle vere e proprie mutilazioni psico-affettive ( per questo si parla di "bambino incompiuto"
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 06/09/10 alle 18:24 via WEB
... che sarà un adulto con problemi rilevanti e gravi) Per questo andrebbe in primo luogo tutelato (dal giudice civile, da quello penale, dal tribunale dei minorenni, dai servizi sociali del comune di appartenenza, da un CTU e da un tutore nominato dal giudice, dagli operatori del Consultorio Familiare -neuropsichiatra infantile, psicologo, assistenti sociali, educatrice, ecc...-; in secondo luogo, e correlativamente, risarcito per danno biologico, ecc.... . Il genitore pregiudizievole va monitorato e se del caso allontanato inoltre vanno prese tutte quelle misure che la legge consente a protezione del minore.
(Rispondi)
 
 
 
 
scoglioisolato
scoglioisolato il 06/09/10 alle 20:41 via WEB
Il mondo alla rovescia non prevede la tutela dei minori - di F. Barzagli Politicamente Parlando 30/08/2010 - 18.30 Nel mondo alla rovescia e delle ideologie insane è facile osservare donne ROM che spadroneggiano nell'uso dei figli: elemosina, sfruttamento, bimbi strascicati per strade come animali da compagnia.. senza scuola, opportunità, sviluppo, migliaia di bambini e ragazzi in condizioni incivili e vergognose, che muoiono bruciati nelle baracche, annegati nei fossati, dispersi o venduti per pochi euro. Anni fa mi chiesi.. ma cosa fanno le Istituzioni per questi fanciulli? Allora iniziai ad approfondire, e scoprii un'amara realtà: scoprii che Tribunali e Servizi Sociali non facevano niente, e che anzi, erano impegnati a reprimere altre migliaia di bambini e ragazzi ITALIANI. Come?! direte voi. Ebbene, dovete sapere che ogni anno, su 90.000 minori che subiscono una separazione, per 30.000 di loro verrà tolto del tutto o quasi uno dei due genitori, quasi sempre il padre, padre impotente per il quale la separazione (3 su 4 subite, ISTAT) più che un diritto/dovere pare a tutti gli effetti un "reato" dati gli esiti drammatici come la sottrazione oggettiva della prole. Lavorando in questo campo ho scoperto che, nel mondo alla rovescia, i minori culturalmente ed economicamente già poveri vengono lasciati a loro stessi, mentre quelli più fortunati vengono privati delle loro migliori opportunità. Quanta ipocrisia ho visto in questi anni. E quanto dolore nel prenderne atto. Quante persone, addetti e professionisti che dietro la belle parole "interesse del minore" ogni giorno compiono atti incivili, di deprivazione, abbandono, annullamento. L'unico interesse vero.. l'unico scopo verso i più giovani, scopo per il quale siamo seriamente chiamati, è quello di dare a tutti, ed allo stesso pari, l'opportunità di due genitori e di una vita sopra la necessaria soglia di civiltà ed amore. Fonte: infanzia-adolescenza.info
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 06/09/10 alle 21:21 via WEB
Stiamo parlando di "giustizia" e quale meraviglia nel constatare che ci sono 12 milioni di processi pendenti, che una causa civile dura anche 20 anni, che il problema della "mala giustizia" è uno dei più preoccupanti in questo Paese? Ora se la giustizia funziona male in generale è ovvio che funzioni male anche nelle cause di separazione, divorzio, affidamento della prole. LO SO, LO SO... si potrebbe fare moltissimo in proposito: il tribunale per la famiglia, giudici specializzati, servizi che operano a strettissimo contatto con i magistrati, avvocati specializzati nella tutela dei minori, assistenza legale per i figli stessi (che oggi non sono rappresentati da nessuno), CTU di sicura e riconosciuta competenza, ecc... MA TANT'E' non ci sono i soldi, non ci sono le risorse e non c'è neppure la volontà politica di operare cambiamenti radicali. P.S. In Italia abbiamo il più alto numero assoluto di cause e i tempi della giustizia più lunghi d'Europa. Anche il numero degli avvocati è letteralmente esploso negli ultimi venti anni. E se non c'è competizione sulle tariffe, alcuni di loro possono pensare di sfruttare il vantaggio informativo nei confronti del cliente, inducendolo a ricorrere al tribunale anche nei casi in cui non sarebbe necessario né efficace.
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lasuocera0
lasuocera0 il 06/09/10 alle 17:24 via WEB
padri senza i figli, figli senza padre, genitori cinici e vendicativi o "impazziti" con una "lucida e devastante follia". Disposti a uccidere (come avviene tutti i giorni) l'ex partner e spesso la prole. Cos' altro bisogna aggiungere?
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 06/09/10 alle 18:30 via WEB
Per i genitori di oggi si può fare relativamente poco (se uno NON VUOLE essere un "buon genitore" non hai alcun mezzo per costringerlo a farlo, ovviamente). Invece per quelli che saranno genitori un domani si possono assumere varie iniziative da parte della scuola e da parte delle agenzie educative extra-para-inter scolastiche che agiscono sul territorio. Gelmini permettendo!
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scoglioisolato
scoglioisolato il 06/09/10 alle 18:44 via WEB
In riferimento al caso in cui "Se al padre separato s'impedisce di vedere i figli, scatta il risarcimento" (sottotitolo di questo post) in effetti la legge 54/2006 prevede che il minore venga risarcito del danno, senza limiti all'importo, a carico del genitore ostacolante. Ma siccome in genere il genitore ostacolante è la madre, questo articolo non viene quasi mai applicato
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elvia4
elvia4 il 06/09/10 alle 17:28 via WEB
Cos'è un elogio ai PADRI (che non pagano gli alimenti, che usano i figli contro la moglie, che vogliono i bambini solo quando gli fa comodo, ecc...? Io non ho visto spesso un padre che voglia farsi carico concretamente dei figli, quando chiede l'affido a sè di solito è per interesse o per punire la ex moglie. NON TUTTI PER L'AMOR DEL CIELO... ma buona parte sì.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 06/09/10 alle 18:38 via WEB
no. io preferisco parlare di genitori. Quando sono in guerra tra loro di solito si divide equamente la responsabilità del conflitto su entrambi. Ci sono pessime madri e ci sono pessimi padri in egual misura. Se poi uno dei due pone in essere condotte pregiudizievoli il tribunale dei minorenni ( non il tribunale civile) può agire ex artt. 330 e 333 c.c. con provvedimenti di tutela o decadenza della potestà.In altri casi il genitore responsabile può essere sanzionato sul piano civile e su quello penale. Ovviamente parliamo di processi o di cause che, a volte, durano per tempi biblici (spesso il minore fa a tempo a raggiungere la maggiore età prima che si arrivi a sentenza.)
(Rispondi)
 
scoglioisolato
scoglioisolato il 06/09/10 alle 18:00 via WEB
"L’unica cosa di cui un bambino ha davvero bisogno, i suoi genitori assieme sotto lo stesso tetto, viene minata dall’ideologia che dice di difendere i diritti delle donne». Erin Pizzey, fondatrice dei centri anti-violenza.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 06/09/10 alle 18:43 via WEB
Sì. “Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell’ambito della propria famiglia” (art. 1, l. n. 184/1983). Questo diritto del bambino è, un diritto di rango costituzionale, prerogativa cioè insopprimibile della persona umana, nella sua età evolutiva: come tale irrinunciabile, soprattutto non calpestabile.
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scoglioisolato
scoglioisolato il 06/09/10 alle 18:05 via WEB
Oggi, la fondatrice dei centri anti-violenza, dopo aver denunciato come le femministe li hanno trasformati in centri di odio misandrici, ci rivolge questo appello: «Nuove leggi devono riconoscere che la famiglia tradizionale, con la mamma ed il papà che vivono sotto lo stesso tetto con i loro figli, offre ai bambini la migliore possibilità di diventare adulti sani, amorevoli e rispettosi della legge. Quelle donne che amano i loro mariti, i loro partner, i loro figli devono unirsi al movimento degli uomini nel combattere le leggi anti-uomini. Questa è la nostra ultima possibilità di correggere un male atroce. Milioni di uomini ed i loro bambini hanno sofferto nelle mani di questo malvagio movimento femminista. È arrivato il momento per uomini e donne di dire NO AL FEMMINISMO». Erin Pizzey.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 06/09/10 alle 18:53 via WEB
No. Se si ragiona così si butta via il bambino assieme con l'acqua sporca. Il FEMMINISMO è stata la rivoluzione più lunga e più "efficace" di un Novecento carico di rivoluzioni. Più che mai in questo caso, dunque, la memoria deve essere tributo di riconoscenza, e ogni parità che ormai diamo per scontata, ogni libero accesso a posizioni, mestieri e ruoli sociali a vantaggio delle donne, deve qualcosa di fondamentale alle battaglie combattute non più di due, tre generazioni fa, a suon di slogan e roghi a volte un poco plateali. CIO' DOVEROSAMENTE PREMESSO va detto che adesso è ora di andare OLTRE IL FEMMINISMO.
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scoglioisolato
scoglioisolato il 06/09/10 alle 19:50 via WEB
OLTRE IL FEMMINISMO, giusto: stai sostenendo la stessa cosa della Erin Pizzey, che si riferisce agli eccessi dell'attuale degenerazione del femminismo. Erin Pizzey è stata una delle maggiori sostenitrici del SANO femminismo, non di quello attuale, che ha indotto il vice presidente della Corte Costituzionale, Ferdinando Santosuosso, ad affermare che “oggi appare spesso che per donne svagate o intraprendenti il matrimonio sia considerato come la vittoria di un concorso o un contratto di assicurazione”.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 06/09/10 alle 20:36 via WEB
Sì, però se molte donne si sposano "per secondi fini", del pari molti uomini contraggono matrimonio senza un minimo di consapevolezza, proiettando, delegando e senza curarsi del fatto che il matrimonio è un "PROCESSO" che si costruisce giorno dopo giorno con la pazienza di un lungo lavoro, e che richiede l’impegno, la volontà e la determinazione di entrambi i coniugi;
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scoglioisolato
scoglioisolato il 06/09/10 alle 21:10 via WEB
E' vero anche questo, cara Psico, lo sappiamo bene che gli uomini sono più ingenui, si fidano troppo delle donne quando sono innamorati, non si aspetterebbero mai che, dopo una convivenza anche di pochi mesi, SOLO PERCHE' E' NATO UN FIGLIO, la loro compagna potrebbe lasciarli ed arrivare a portarli in tribunale pretendendo ed ottenendo che la casa resti a lei, (anche se di proprietà al 100% di lui), che il figlio resti con lei (considerando un figlio al pari di un TITOLO per avere la casa, magari denunciandolo più volte con FALSE ACCUSE, e che al padre resti solo riconosciuto un vago "DIRITTO DI VISITA AL FIGLIO" !!!
(Rispondi)
 
 
 
 
scoglioisolato
scoglioisolato il 06/09/10 alle 21:18 via WEB
...segue....Semprechè questo "diritto" gli resti, perchè in seguito alle false accuse, il figlio non lo potrà più vedere, per anni o mai più......
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psicologiaforense
psicologiaforense il 06/09/10 alle 21:24 via WEB
Grazie Carissimo Scoglio, sarà meglio che su questo tema io scriva un apposito post.
(Rispondi)
 
 
 
 
scoglioisolato
scoglioisolato il 06/09/10 alle 21:41 via WEB
Cara Psico, sono io che ti ringrazio.
(Rispondi)
 
lassiebaubau
lassiebaubau il 14/09/10 alle 20:30 via WEB
In questo caso io devo chiarire che purtroppo in questo contesto il gruppo di Facebook Padri e madri ha del contenzioso e parecchio anche.
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