Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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« 8 DICEMBRE 1980, OMICIDI...RIFLESSIONE DELLA SERA, ... »

EDITORIALE DELLA SERA, PENSIERI, RIFLESSIONI, OPINIONI, COMMENTI, IDEE, SUGGESTIONI... PER UN NUOVO GIORNO

Post n°5024 pubblicato il 08 Dicembre 2010 da psicologiaforense

EDITORIALE DELLA SERA

CHE COSA NE SARÀ DI MIO FIGLIO?

UN'EDUCAZIONE ALLA LIBERTÀ E ALL'AMORE NELL’ERA DELLA PAURA E DEL CAOS

Conciliare la libertà dei figli con l'amore genitoriale comporta, oggi più che in passato, difficoltà che non si possono sottovalutare. Nella società odierna, del tutto priva di regole e colma di pericoli, nella quale regna una sconfinata miseria morale, è infatti forte la necessità che molti genitori avvertono di proteggere i figli, difenderli e preservarli dagli innumerevoli pericoli celati ovunque. Bambini e adolescenti – spesso candidamente disarmati - vanno incontro alla vita con apparente spavalderia portando con loro quel bagaglio di valori, di educazione e di principi appresi in famiglia, ma ben presto si trovano dinanzi a qualcosa di diverso, di sconosciuto che spesso non sanno fronteggiare o gestiscono nel modo sbagliato. Come può tutto questo non preoccupare i genitori?
Quei genitori ai quali Kahlil Gibran così si rivolgeva: «Voi siete gli archi dai quali i figli vostri, viventi frecce sono scoccati innanzi... Sia gioioso il vostro tendervi nella mano dell'Arciere; perché se ama il dardo sfrecciante, così ama l'arco che saldo rimane».
È l'amore nelle parole di Gibran. E nulla, in verità, può sostituire per un figlio l'amore dei propri genitori, la sicurezza della vicinanza, il dialogo costruttivo, la condivisione della vita, l'abbraccio, la prontezza sempre e comunque di una risposta d'autentico amore.

 
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Commenti al Post:
arza1
arza1 il 08/12/10 alle 18:34 via WEB
Leggo sempre i tuoi editoriali (e anche il resto, a dirla tutta). Tu con i tuoi post sei la "prova provata" che l’Italia possiede ancora menti pensanti oneste e di buon senso. Complimenti.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 08/12/10 alle 18:52 via WEB
Grazie. Ma come sei esagerata! Su questo tema è intervenuto pochi giorni fa il Santo Padre affernando: i figli non sono "proprietà dei genitori"... figli e genitori «si appartengono nella responsabilità» e non come possesso, «si appartengono per il fatto che accettano la libertà dell'altro e si sostengono a vicenda nell'amore come nella conoscenza». I figli sono creature libere di Dio, ciascuno con la propria vocazione, con la sua novità e la sua unicità dinanzi a Dio.
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 08/12/10 alle 18:54 via WEB
.... quel poco che restava da dire l'ho scritto nel post
(Rispondi)
 
educatrice2
educatrice2 il 08/12/10 alle 18:47 via WEB
Parlo da maestra. La verità è che i ragazzi hanno un'infinità di cose da imparare e, troppo spesso, oggi vengono lasciati soli in quel mondo che ben presto si dispiega ai loro occhi e che è fatto di una «modernità» costituita non di solo progresso, bensì da una fitta rete di pericoli nella quale i ragazzi si trovano ad annaspare con tutte le loro aspettative, i loro sogni, le idee che spesso sono costretti a cambiare per sentirsi accettati e integrati.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 08/12/10 alle 19:02 via WEB
SE parli da "maestra" cara Edu mi metti in soggezione (eheheheheheheh). Nel merito del tuo intelligente commento. La "mancanza di elementi autoprotettivi" che tu registri e poni in luce crea il vuoto... Quel vuoto, quella tristezza, quell'angoscia, quella sofferenza che conoscono bene i ragazzi che sono privati dell' amore (nel senso di ESEMPIO delle figure adulte allevanti, dell'ASCOLTO, dell'EMPATIA dei genitori, ecc...) e i cui comportamenti sfociano non di rado, purtroppo, in tragici epiloghi. E in quei casi è davvero troppo facile dire che è colpa dei ragazzi. Ed ecco che ritorna forte e incisivo il precetto di Benedetto XVI: «I figli ci appartengono solo nella responsabilità». Non dobbiamo mai ignorarlo, specialmente noi laici!
(Rispondi)
 
carbonediamante
carbonediamante il 08/12/10 alle 19:06 via WEB
condivido le tue parole e quelle di Gibran...amore autentico.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 08/12/10 alle 20:15 via WEB
Grazie per visita e commento. BUON FINE SETTIMANA!
(Rispondi)
 
gcarlo57
gcarlo57 il 08/12/10 alle 19:23 via WEB
ciao purtroppo il lavoro più difficile è fare il genitore e sono daccordo con Gibran i figli sono una freccia
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 08/12/10 alle 20:18 via WEB
OTTIMO GCARLO57, ti ringrazio!
(Rispondi)
 
gcarlo57
gcarlo57 il 08/12/10 alle 19:33 via WEB
ciao il lavoro più difficile!!!! farei genitori e sono daccordo con Gibran i figli sono le nostre frecce un bacio
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 08/12/10 alle 20:22 via WEB
Non mi aspettavo nulla di meno da te, Tu sei in sintonia con la "Veneranda Arca di sant'Antonio" P.zza del Santo, 11 35123 Padova Tel. 049-8751242 Fax.: 049-660636 e-mail: veneranda@arcadelsanto.org
(Rispondi)
 
educatrice2
educatrice2 il 08/12/10 alle 20:04 via WEB
PER ME, un buon genitore è quello che sa svolgere queste otto funzioni genitoriali: a) la funzione protettiva;// b) la funzione affettiva;// c) la funzione regolativa genitoriale;// d) la funzione normativa;// e) la funzione predittiva;// f) la funzione significante;// g) la funzione rappresentativa e comunicativa;// h) la funzione triadica.//
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 08/12/10 alle 20:25 via WEB
Grazie per aver chiarito i concetti di RUOLO... e di FUNZIONE GENITORIALE e per aver fornito preziose indicazioni, rigorosamente scientifiche, in ordine a quest'ultima. TI AUGURO DI CUORE OGNI BENE!
(Rispondi)
 
Squacchiarella
Squacchiarella il 08/12/10 alle 20:27 via WEB
bUONA FESTA DEL'iMMACOLATA.sQUACCHIARELLA.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 08/12/10 alle 21:21 via WEB
grazie squacchiarella
(Rispondi)
 
girgenti_1929
girgenti_1929 il 08/12/10 alle 20:38 via WEB
LA FUNZIONE E' una particolare attività (o compito) svolti in un dato ambito come ad esempio le funzione ( si legga prerogative e obblighi)del capo dello stato; la funzione del padre, della madre, dei genitori, della famiglia ecc... nella società.
(Rispondi)
 
girgenti_1929
girgenti_1929 il 08/12/10 alle 20:40 via WEB
IL RUOLO NELLA GENITORIALITA' E' MOLTO MENO, QUASI UNA FORMA DISPREGIATIVA....
(Rispondi)
 
servoarbitrio
servoarbitrio il 08/12/10 alle 20:48 via WEB
non ti ringrazierò mai a sufficienza per questo chiarimento: “FUNZIONE”, da una parte... “RUOLO”… GENITORIALE dall'altra...
(Rispondi)
 
servoarbitrio
servoarbitrio il 08/12/10 alle 20:55 via WEB
IL MERO "RUOLO" significa: scimmiottare carattere e compiti del soggetto (in questo caso il genitore) che si vuole imitare, rappresentare, recitare, ecc....: AD ESEMPIO "RIVESTIRE IL RUOLO DEL CAPOCOMICO".
(Rispondi)
 
imperatore_gi
imperatore_gi il 08/12/10 alle 21:33 via WEB
Avevo scritto prima un commento che non so perché si è perso. Riprovo... Mi rendo conto che forse sono l'ultimo a poter dire la mia in questo, visto che sono un papà separato e che per questo (per legge e non per mia scelta) mi trovo a dover vedere mio figlio solo per diciamo circa 25 ore e 30 minuti, questo solo ogni 15 giorni, ma in queste ore che passano in fretta cerco di viverle in pieno con mio figlio. So che quello di genitore è il "mestiere" più difficile da svolgere, ma come in tutte le altre cose ci vuole amore e passione, ci provo ... dedicando tutto me stesso e vorrei che quel tempo non finisse mai. Fortunati coloro i quali hanno nella mia stessa situazione delle ex-mogli intelligenti che anziché lasciare il proprio figlio con i nonni quando hanno da fare, chiamano l'ex marito donando più di quanto previsto per legge facendo vedere ai propri figli il loro padre. Con l'amore, la passione, il gioco da sempre ho cercato di far capire al mio (ormai ragazzo) l'essenza della vita, quello che per me è la giusta strada, accompagnandolo sempre nei giochi ... con quello che sono riuscito a fargli capire so che oggi mio figlio ad esempio non gioca con la play station, ma che a questa preferisce fare delle passeggiate a cavallo tra le bellezze della natura, tra gli animali, o andare a guardare un film o un cartone al cinema. Sempre con il gioco ultimamente siamo più affiatati perché sono riuscito a tirare fuori quelle sue "paure nascoste" con le prime fidanzatine, segreti che solo se si ascoltano i nostri figli ci confidano. Sono cresciuto grazie a lui ... è mio figlio un grande piccolo uomo, il mio ragazzo è il mio maestro. Ho sbagliato in altro e ascoltandolo sempre di più cerco in qualche modo di ripagare con l'amore fino all'ultimo respiro. Ciao ... Giuseppe
(Rispondi)
 
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