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Messaggi di Dicembre 2009

 

PROF. GIUSTO GIUSTI, MEDICINA LEGALE, SCIENZE FORENSI, OSTETRICIA, SESSUOLOGIA, PSICOPATOLOGIA FORENSE, ETICA, DEONTOLOGIA,

Post n°3410 pubblicato il 21 Dicembre 2009 da psicologiaforense

Medicina legale: le discipline forensi

La medicina legale interessa numerosi ambiti e campi della medicina e per questo motivo vi è una disparità di campi cui attingere a livello legislativo, a seconda del tipo di applicazione necessaria. Per questo motivo è possibile suddividere la medicina legale in vari ambiti.
Ne illustro alcuni: 
Ostetricia forense
Questa branca della medicina legale si occupa dei rapporti che vengono a instaurarsi fra la funzione riproduttiva della specie umana e il diritto pubblico e privato. Rientrano quindi fra le materie di studio di questa branca della medicina legale tutte le questioni medico-giuridiche che hanno a che vedere con con la fecondazione, la gestazione, il parto, lo stato neonatale, la vitalità del prodotto di concepimento e, in particolare, gli interventi interruttivi della gravidanza.
Sessuologia forense
La sessuologia forense è un ambito della medicina legale che si occupa di esaminare e studiare le varie manifestazioni, normali e patologiche della sessualità, in rapporto con la legislazione e con le esigenze della vita collettiva; la sessuologia forense, inoltre, è di supporto particolare ai vari casi che rientrano nell'ambito dei reati sessuali, dei tradimenti, dell’impotenza sessuale.
Psicopatologia forense
In questo settore della medicina legale troviamo applicate le conoscenze della psichiatria nel merito del diritto penale e civile, in quanto vengono affrontati i disturbi, le deviazioni ed i difetti della personalità psichica di fronte alla legge. Lo psicopatologo forense, dunque, si occupa della perizia psichiatrica e della consulenza in merito alla interdizione, all’inabilitazione e ai vizi del consenso nei negozi giuridici.
Etica medica e Deontologia
Quest'ultima branca della medicina legale che andiamo a definire, ha come obiettivo quello di studiare  le norme etiche, legali e professionali che disciplinano l'esercizio della medicina. In pratica, la deontologia medica delinea quelli che sono diritti e doveri che il medico ha nei rapporti professionali con il pubblico o con il privato.

 

 
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ANIMALI E UOMINI, LO STALLONE SEDUTTORE, PENA DETENTIVA, GIUSTIZIA SOMMARIA,

Post n°3409 pubblicato il 21 Dicembre 2009 da psicologiaforense

A liberare lo stallone focoso interviene il difensore civico

Gli è costata una lunga detenzione, la «scappatella» con la cavalla di un altro allevatore: è accaduto in Abruzzo, dove a causa della singolare vicenda è intervenuto il Difensore civico regionale. Lo stallone adibito a «monta girovaga» era stato posto in stato di sequestro cautelare dopo circa 2 mesi dall'aver commesso il fatto, dall'avere, cioè, “sedotto” la fattrice. Il proprietario – al quale era stata affidata la custodia all'interno del proprio recinto – dopo aver contestato che il suo animale fosse responsabile del fatto, aveva proposto ricorso al Presidente della Giunta regionale, chiedendo naturalmente il dissequestro, visto che «erano venute meno le ragioni per privare lo stallone della libertà di movimento». L'ufficio del Difensore Civico aveva espresso perplessità, sia sul procedimento sanzionatorio seguito, sia sull'applicazione allo stallone della misura cautelare, effettuata con molto ritardo rispetto alla commissione del fatto ed in luogo assai distante. La vicenda si è conclusa – dopo insistenti interventi del Difensore civico – con l'adozione di un'ordinanza al dirigente della Presidenza della Giunta regionale che disponeva il dissequestro.

 
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PELLICCE DI CANI E GATTI, ANIMALISTI, MA CHE BESTIA E' L'UOMO!

Post n°3408 pubblicato il 21 Dicembre 2009 da psicologiaforense

PELLICCE DI CANI E GATTI

Fu «un evento storico», otto anni fa,  l'ordinanza del ministero della Salute che vietava la produzione, il commercio e l'importazione di pellicce di cani e gatti.
A quei tempi, qui in Italia,  c'erano oltre due milioni di cani e gatti utilizzati per il mercato della pellicceria. Purtroppo ancora oggi, nonostante i divieti, ci sono centinaia di migliaia di pellicce  di cani e gatti  sul mercato italiano -provenienti dalla Cina-  usate abusivamente come rifiniture e imbottiture di giacconi e parka.

 
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ESSERE E BENESSERE, PUBERTA' PRECOCE, ENDOCRINOLOGIA, PEDIATRIA, PSICOLOGIA, TELEVISIONE

Post n°3407 pubblicato il 21 Dicembre 2009 da psicologiaforense

Pubertà anticipata per i ragazzi i pediatri accusano la televisione



Ecco una nuova accusa alla televisione e ai suoi programmi inopportuni: è ritenuta responsabile principale della pubertà precoce, sviluppo molto anticipato nelle bambine soprattutto, ma anche nei bambini, che senza adeguate cure tempestive raggiungeranno statura ridotta, al di sotto della media, perché la maggiore crescita dovuta alla maturazione sessuale prima del tempo consuma subito il suo potenziale. L'allarme viene dall'ospedale fiorentino Meyer, in un incontro tra pediatri ed endocrinologi su «pubertà precoce, un problema emergente». La pubertà precoce si manifesta con la comparsa dei caratteri sessuali iniziali prima degli otto anni nelle bambine e dei nove anni nei bambini, con anticipo di tutte le fasi successive. È più frequente nelle femmine, nel rapporto di quattro a uno. I completi cambiamenti somatici e delle caratteristiche sessuali sono già anticipati nei confronti del passato recente: oggi nell'Italia centrale è in media tra gli 11 e i 12 anni per le femmine, e comincia verso gli 11 anni per i maschi. C'è stato un anticipo medio di tre o quattro mesi ogni dieci anni. Ma che cosa continua a provocare la pubertà precoce in queste dimensioni preoccupanti? Gli endocrinologi attribuiscono molte responsabilità agli stimoli con cui la società contemporanea bombarda anche i più piccoli.

 
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LA FOTO DEL GIORNO

Post n°3406 pubblicato il 21 Dicembre 2009 da psicologiaforense

Neve e gelo dagli Usa all'Europa: città imbiancate: La Casa Bianca (Washington)

 
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SORPRENDENTE!, NON CHIEDETEMI PERCHE'...NON LO SO ! MISTERI, MIRACOLI, FIGLI IN PROVETTA, SCIENZA VS FEDE?,

Post n°3405 pubblicato il 20 Dicembre 2009 da psicologiaforense

IL CASO

SORPRENDENTE ESPERIMENTO: DIVENTARE MAMMA È PIÙ FACILE SE QUALCUNO PREGA PER TE

 

Se qualcuno prega per te hai il doppio delle possibilità, dimostrate statisticamente, di avere un figlio con la fecondazione in vitro. Lo dimostra ineccepibile studio scientifico americano pubblicato sul Journal of Reproductive Medicine. Per 4 mesi 199 donne sono state trattate con la fecondazione in vitro al Cha Hospital di Seoul, in Corea. Le donne sono state divise in due gruppi: per il primo c'erano comunità di fedeli, tutti cristiani, che pregavano per la riuscita della gravidanza. Ma questi ultimi non avevano nessun contatto con le donne in questione (che ignoravano anch'esse di essere oggetto di preghiera) e si trovavano negli Usa, in Australia e in Canada. A sorpresa i ricercatori hanno verificato che per il gruppo “protetto” dalla fede di lontani e sconosciuti fedeli la percentuale di successo, e quindi le maternità avviate, era doppia (il 50%), rispetto a quella delle donne per le quali nessun gruppo di preghiera si era impegnato (in questo caso solo il 26% di successi). LA SORPRESA FRA GLI STESSI RICERCATORI DELLA COLUMBIA UNIVERSITY È STATA GRANDE. Una volta elaborati i dati hanno dovuto mettere a disposizione della comunità scientifica i sorprendenti risultati.

 

 

 

 

 
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ABUSI SESSUALI, SCUOLA, DIRITTO, GIURISPRUDENZA DI CASSAZIONE, GIUSTIZIA,

Post n°3404 pubblicato il 20 Dicembre 2009 da psicologiaforense

Cassazione Abusi sessuali, il preside deve sempre denunciarli

Professore palpeggia alunna.



Il preside di un istituto scolastico, siccome è un pubblico ufficiale, ha il dovere di denunciare all'autorità giudiziaria ogni notizia di eventuali abusi sessuali – da parte dei professori sugli allievi – che gli venga riferito. Lo afferma la Cassazione (sentenza 38362). Questo comportamento deve essere osservato dal preside anche nel caso in cui i genitori del minore, vittima di violenze sessuali, decidano di non sporgere denuncia per evitare che la diffusione della conoscenza del fatto, specie se accaduto in un piccolo centro, possa arrecare ulteriore danno al figlio molestato. Pertanto la Suprema Corte ha confermato la condanna per omessa denuncia, irrogata con pena pari a 500  euro di multa, al preside di una scuola media.  Il capo di istituto, infatti, non aveva denunciato alla magistratura di essere venuto a sapere – dai genitori di una alunna di terza media con i quali l'adolescente si era confidata – che la ragazzina era stata palpeggiata da un professore nel buio della sala di proiezione dove la scolaresca assisteva a un film. Il preside si era difeso dall'imputazione sostenendo di avere appreso solo fatti generici e che, semmai, sarebbe spettato ai genitori della parte lesa l'onere di presentare la denuncia. Ma la Cassazione non è stata dello stesso parere ed ha rilevato che «i genitori della ragazza intendevano, evidentemente, contenere al massimo l'espandersi della notizia ».

 
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LA FOTO DEL GIORNO

Post n°3403 pubblicato il 20 Dicembre 2009 da psicologiaforense

Il piccolo Tantan - Giappone: nel giardino zoologico di Yokohama la mamma scimmia Chai, di razza Trachypithecus francoisi, tiene in braccio il suo cucciolo Tantan (foto Itsuo Inouye/Ap)

 
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PORNOGRAFIA, OSSESSIONE, PARANOIA, SERIAL KILLER, DELITTI SESSUALI E PORNOGRAFIA, PORNOGRAFIA CRIMINALE?

Post n°3402 pubblicato il 19 Dicembre 2009 da psicologiaforense

EDITORIALE 

 

.....PORNOGRAFIA COME OSSESSIONE? «UN'INSANA VOGLIA DI SESSUALITÀ»


GUARDA IL PRECEDENTE POST
(QUESTA FATTISPECIE NON SI RIFERISCE AD ALBERTO STASI,  il quale NON E’ OSSESSIONATO, PARANOICO O AFFETTO DA DISTURBI PSICHICI DI TIPO QUALITATIVO)

 

 

 

L'ossessione per la pornografia, portata sino alle estreme conseguenze nasconde un desiderio smodato di sessualità che non riesce a trovare nell'individuo un suo giusto inquadramento. Per questo può accadere che la vittima di questa ossessione delirante, individui in uno o più persone i nemici da colpire e da abbattere. Con il gesto omicida o con l'azione distruttiva il maniaco vuole mettere fine a questa domanda interna, che non sa come tacitare.
C’è da chiedersi, sono molte le persone che sono colpite da questa manìa e da altre forme paranoidi?
Assolutamente NO!
Anche se non è facile fare un censimento attendibile di questi personaggi, dal momento che si tratta di ossessioni strettamente individuali che non si manifestano che in qualche occasione.
Oggi certe bizzarrìe, certe idee balzane, salgono alla ribalta più spesso, hanno maggioore visibilità  ma l'incidenza di queste fobie, in assoluto, non è in aumento. L'uomo, insomma, è sostanzialmente lo stesso e i cambiamenti del nostro modo di essere non avvengono mai in maniera brusca.
La pornografia, oggi, più che altro si è diversificata, diventando anche brutale, oltraggiosa e più trasgressiva. La pornografia del passato era, tutto sommato, univoca.
Di per se stessa non rappresenta un pericolo, perché il cultore della pornografia non danneggia nessuno dal momento che inseguendo le sue immagini, non cerca la violenza e non la pratica, né pretende di imporla a nessuno. 
 

 
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EDITORIALE, ALBERTO STASI, DELITTO DI GARLASCO, CRIMINOLOGIA, CRIMINALISTICA, SCIENZE FORENSI, PSICOLOGIA FORENSE

Post n°3401 pubblicato il 19 Dicembre 2009 da psicologiaforense

L'EDITORIALE

Nei commenti, sui media,  dopo l'assoluzione di Alberto Stasi, i colpevolisti (una schiera enorme)  pongono in relazione il delitto con il fatto che lo Stasi fosse dedito alla pornografia e avesse collezionato più di  7.000 immagini  pedopornografiche (e per questo verrà processato). Ciò posto, mi preme chiarire che i due reati non sono  legati tra loro. Alberto Stasi se dovesse aver ucciso Chiara non lo ha certo fatto perchè  spinto da ossessioni derivate dalla pornografia.
Questo è l'unico dato certo, secondo me, in questo delitto di cui non si verrà più a capo per la negligenza e l'imperizia degli investigatori.

VEDI IL PROSSIMO POST

 

 

 
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IL CORSIVO, CULTURA, SCIENZA, PSICOLOGIA, SESSUOLOGIA, COSTUMI&SOCIETA', UOMINI, DONNE, LATIN LOVER ADDIO

Post n°3400 pubblicato il 19 Dicembre 2009 da psicologiaforense

IL CORSIVO

CROLLA DEFINITIVAMENTE UN MITO. GLI UOMINI MEDITERRANEI LATIN LOVER?
MACCHE', I PIU' FOCOSI SONO GLI AMERICANI

Duro colpo al mito del latin lover. Gli amanti più focosi infatti, a dispetto della tradizione che ha sempre assegnato questo ruolo ai popoli mediterranei, risultano essere gli americani (146 rapporti l'anno), seguiti dai russi (122). Se al terzo posto poi si classificano i francesi (121), ad uscirne particolarmente male sono proprio gli italiani che con 84 incontri amorosi l'anno, non solo si fanno superare anche dai greci (115) e dai proverbialmente “freddi” inglesi (109), ma si ritrovano addirittura al di sotto della media mondiale che fissa in 96 i rapporti sessuali ogni 12 mesi. Gli italiani possono però consolarsi guardando a Oriente. Agli ultimi posti in classifica si piazzano infatti i cinesi (69 rapporti l'anno) e gli abitanti di Taiwan (78).

 
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VENEZIA, EVENTO ECCEZIONALE

Post n°3399 pubblicato il 19 Dicembre 2009 da psicologiaforense

Fenomeno del tutto eccezionale a Venezia: nevica e suonano le sirene dall'acqua alta

Coincidenza eccezionale a Venezia: ha nevicato in maniera intensa durante la notte e le calli sono tutte coperte da alcuni centimetri di neve; ma stamattina è suonata di buon'ora anche la sirena dell'acqua alta: per le 11 è prevista una punta massima di un metro e 20. Dieci centimetyri in più previsti a Chioggia. La neve è caduta anche in tutto il resto del Nordest e ha cominciato a provocare problemi anche alla circolazione: l'autostrada A4 è stata chiusa per una serie di tamponamenti fra Portogruaro e San Stino: uscita obbligatoria a Portogruaro e deviazioni sulla strada Triestina. In mattinata, alle 7.50, è stato chiuso anche l'aeroporto "Marco Polo" di Venezia.

 
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LA FOTONOTIZIA CURIOSA DEL GIORNO

Post n°3398 pubblicato il 18 Dicembre 2009 da psicologiaforense

 

Anche la slitta è tecnologica.
Rivestimento idro-repellente contro neve e ghiaccio, luci Oled per i fari e un leggerissimo telaio in fibra di carbonio che permette di ridurre lo sforzo delle renne: anche la slitta di Babbo Natale diventa hi-tech. È l'originale trovata natalizia di General Electric. Non mancano dei sensori portatili per monitorare costantemente respiro e battito cardiaco del nonnetto sempreverde
 
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RIFLESSIONI, PENSIERI, OPINIONI, COMMENTI, IDEE, SUGGESTIONI, CULTURA, SCIENZE, PSICOLOGIA

Post n°3397 pubblicato il 18 Dicembre 2009 da psicologiaforense

LA RIFLESSIONE

Il cane o la consorte?


Che un italiano su tre preferisca, quasi quasi, il proprio cane alla propria moglie non stupisce affatto. L'uomo e la donna cotti per il partner esprimono il languore con l'occhio di triglia, invece il cane in attesa di una carezza, d'un muovere di labbra verso di lui è null'altro che se stesso, fiducioso nell'amicizia a cui non chiede contropartita. Lo avete presente un cane di qualunque razza, il muso poggiato sulle zampe, la pelle della fronte un po' aggrottata, che dal basso scruta il padrone, ne segue il minimo movimento, che addirittura si direbbe voglia entrare nei suoi pensieri. È l'immagine della spontaneità oltre che della lealtà, e il suo successivo rizzarsi cauto per raggiungere a muso in su le ginocchia, richiama la discrezione dell'amicizia vera per la quale le parole non servono. Se poi, a questo punto, la mano dell'uomo s'alza per una carezza, lo sentite vibrare e guaire come un bimbo che abbia avuto in sorte un dono inatteso.

 
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IL COMMENTO,

Post n°3396 pubblicato il 18 Dicembre 2009 da psicologiaforense

Rischi per la salute anche davanti ai fornelli?

 

Non può accadere che le casalinghe italiane rischino di dover assumere i veleni di venti sigarette, restandosene dalle due alle quattro ore davanti ai fornelli, dosi ipotizzate entrambe dagli esperti di architettura domestica. Affermano infatti costoro, e non ci sono ragioni per dubitarne, che dalla fiamma di gas urbano si sprigionano dosi massicce di ossido d'azoto e di altri subdoli tossici, corrispondenti appunto al classico pacchetto di bionde messo in vendita dallo Stato, con tanto di tasse governative e di stampigliatura sui gravi rischi per la salute che ne derivano. Una mezza mattina trascorsa fra pentole bollenti e tegami friggenti equivarrebbe, insomma, a una passeggiata nelle strade cittadine, dove sia scattato l'allarme per altissimo grado d'inquinamento. Non può, dunque, accada che ciò accada per il semplicissimo fatto che, esclusi cuoche e cuochi di professione, ci è difficile immaginare vivandieri in genere, cioè donne ma anche uomini, impegnati così a lungo nel fare valere la loro arte, nel combinare ricette e nel cuocerle, dal momento che il cibo, il nutrimento, è ormai l'ultima preoccupazione della giornata. C i si può dispiacere o meno, ma il rammarico non muta la sostanza coinvolgente non soltanto chi trascorre molta parte della quotidianità fuori casa. Persino il buon governo domestico, liberamente scelto, ha relegato la cucina in fondo alla scala delle priorità, non certo per inettitudine, bensì perché è difficile se non impossibile conciliare gli orari della famiglia intera, e sarebbe disdicevole programmare turni di servizio al desco così, degradando ancora di più il focolare a pensioncina con andirivieni di ospiti. Quindi, male che vada, l'addetto ai fornelli di casa, qualunque sia il successo, fumerà controvoglia, e fino ad oggi a sua insaputa, dalle quattro alle cinque sigarette, sempre nocive e tuttavia ben al di sotto della soglia di pericolo. A meno che lui o lei, nel sollevare un coperchio fumante o nel rimestare in una teglia, non regga una sigaretta vera, accesa, con la mano libera (gesto che inizialmente seppe, per la donna, di liberazione) nel qual caso occorrerebbe la calcolatrice per misurare l'entità del rischio e del conseguente danno.
A questo punto, inevitabilmente, sopravviene il ricordo delle antiche casalinghe, che nelle affollate famiglie d'un tempo cominciavano a far fuoco alle sei del mattino e non di rado spargevano la cenere a custodir la brace, per l'indomani, solo con il sopraggiungere delle tenebre. Nessuno può stabilire a quale genere di guaio siano andate incontro, se lo abbiano avvertito. D'accordo: la legna che brucia ha caratteristiche diverse dal gas che arde, eppure si è sostenuto che anche in quella esistono sostanze inquinanti: al punto da aver ipotizzato in due pacchetti di sigarette il quantitativo di catrame contenuto in una bella bistecca cotta alla nuda fiamma. E allora? Come conviene comportarsi se ogni giorno ad allarme si aggiunge allarme, se tutto attorno a noi, in questo nostro mondo gabellato per infelice ma invero godibilissimo, è un agguato sui passi che stiamo per compiere? Se addirittura nella tradizionale pace di una cucina si affacciano o bussano le esigenze di politiche abitative ecosostenibili? Non c'è affatto da aver timore. Sono lì a portata di mano i cibi precotti, le scatolette, i «servi e mangia», al cui confronto un tramezzino ben farcito diventa leccornìa. Con l'unico rammarico che, chi sarà costretto a vivere per centotrent'anni filati, se la passi poi meglio di quanto a noi sia toccato in sorte, noi che commiseriamo la longevità prossima ventura per l'invidia verso chi ne godrà mentre a noi, presumibilmente, ma mica è detto, pare non ci sia data

 
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