Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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umorismo e satira

 

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Messaggi di Aprile 2010

 

DINO (per gli amici, NO GLOBAL per gli intimi, sigla ufficiale M5), VICENZA, FLORA E FAUNA, POSINA, TONEZZA, ASIAGO, ORSI

Post n°4100 pubblicato il 26 Aprile 2010 da psicologiaforense

NESSUNO TOCCHI DINO

Tonezza, Dino ricompare sul Gps
E pranza in un pollaio di Posina

Si è rifatto vivo. Improvvisamente è riapparso sul satellite e la notizia è che, forse, l'orso sta ritentanto di tornare in Trentino. L'altra sera era a Cogollo, sotto le cenge rocciose del Monte Cengio, ieri alle 17 era in Comune di Posina (VI) . Domenica le ricerche di Dino si erano spostate nell'alta Val d'Astico, dove pure esistono piccoli allevamenti di equini e di caprini, che Dino non sopporta.  Di sicuro  ha fatto un altro passaggio a Posina, dove ha  fatto colazione  in un pollaio. Ma, ad indirizzare altrove gli agenti è stata la segnalazione che nella notte l'orso, attraversando l'ex statale 350, era salito addirittura a Tonezza, raggiungendo contrà Valle e rivisitando per la seconda volta il recinto di proprietà di Livio Fontana dove già precedentemente aveva dimostrato di gradire le galline ruspanti lì allevate.

Come tutti sanno l'orso è un animale onnivoro e nei territori vicentini troverebbe verdure prelibate di tutti i tipi ma Dino ha adottato una dieta strettamente carnivora. Perchè?! Secondo me il problema si spiega così: la bestiola è in calore - come è giusto che sia - e non potendo acquietare la tempesta ormonale che lo agita è stato colto da una sorta di "bulimia" alimentata dal fatto che, in cerca della sua bella, corre per tantissimi chilometri (ma sempre in "cerchio") quindi consuma tantissime energie.
Il nostro "no global" non sa che in tutta la zona non ci sono orse. Questo il suo dramma!

 
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LA FOTO CURIOSA DEL GIORNO

Post n°4099 pubblicato il 26 Aprile 2010 da psicologiaforense

MA CHE CAPELLI!!

Ecco un momento dell'esibizione delle cheerleaders dello Utah Jazz durante il time out nel secondo tempo nella gara d'andata dei playoff dell'Nba (Western Conference) a Salt Lake City. Per la cronaca i Denver Nuggets sono stati battuti dagli uomini dello Utah Jazz 106 a 117 (Ap/Colin E Braley)

 
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ESSERE E BENESSERE, SONNO, SOGNI, INCUBI, AUTOTERAPIA, PSICOLOGIA, PSICOPATOLOGIA, PSICHIATRIA, SCIENZE, MEDICINA

Post n°4098 pubblicato il 26 Aprile 2010 da psicologiaforense

Metti il "mostro notturno" su carta.
Ammazza l' incubo: scrivi tu il finale,  non sarai più inseguito, mangiato e  violentato...

Potrebbe essere la fine dell' incubo. Persone ossessionate per anni addirittura per decenni dal solito sogno angosciante, possono sperare di voltare pagina con una terapia abbastanza semplice, che ha il vantaggio di poter essere applicata senza l' intervento diretto del medico. Passaggio fondamentale  e risolutivo e' il racconto scritto dell' incubo e la sostituzione del finale drammatico con una conclusione a scelta. Dopodichè, il sogno rivisitato viene ripetuto mentalmente dal paziente, un esercizio che deve essere rispettato con meticolosità ogni giorno per un mese. L' incubo e' il sintomo di un conflitto che il soggetto non riesce a dominare. Far parlare del sogno consente quindi di spogliarlo della sua portata emotiva. Modificarne il finale, inoltre, permette addirittura di padroneggiarlo, di fare coscientemente un passaggio che nel sonno risulta impossibile. Esiste un' infinità di tipologie di  incubo ricorrente, le più comuni sono quelle di cadere, di essere inseguiti da qualcosa di oscuro o di essere uccisi, rovinati, distrutti, violentati, ecc…

 
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L'EDITORIALE DELLA NOTTE: PENSIERI, IDEE, COMMENTI, OPINIONI, RIFLESSIONI, SUGGESTIONI ... PER UN NUOVO GIORNO

Post n°4097 pubblicato il 25 Aprile 2010 da psicologiaforense

"Tra un governo libero e una stampa libera io scelgo una stampa libera".

Quanta “libertà di stampa” esiste oggi in Italia?

La nuova fase nella storia del giornalismo italiano comincia naturalmente con le grandi inchieste giudiziarie sulla corruzione agli inizi del 1992 e più tardi la discesa in campo di Silvio Berlusconi. Le inchieste hanno avuto per effetto di esasperare il tono concitato e scandalistico di molti giornali e d'instaurare di fatto una sorta di giustizia sommaria, sbrigativamente eseguita con i titoli e lo spazio riservato al più modesto avviso di garanzia.

L’Italia è  oppressa  da una crisi generale  che investe tutte le istituzioni e tutti i punti nevralgici del sistema politico e della società. In questa crisi il giornalismo non è meno coinvolto di quanto lo siano i partiti, le industrie, gli ordini professionali, le istituzioni. Però in ogni crisi si nasconde sempre, per chi sappia coglierla e realizzarla, la prefigurazione di una situazione migliore. Anche il giornalismo italiano, quindi, può trovare nella crisi l'occasione per riformarsi. Ma nel grande processo che l'Italia sta facendo a se stessa il giornalismo si trova nella contraddittoria situazione di essere al tempo stesso imputato e testimone, di sedere contemporaneamente nella tribuna della  stampa e sul banco degli imputati. Vi è un rischio: che si dimentichi dei propri errori per limitarsi a registrare quelli degli altri. Mi auguro che lo eviti e che riesca a creare, accanto alla libertà di stampa, la libertà della stampa. “Una stampa libera - disse un giorno Walter Lippmann - non è un privilegio, è la necessità organica di una  società civile”.

 
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IL CORSIVO: Generazione sexless, matrimonio, famiglia, vita di coppia, «sex starved marriage» ,erotismo, incesto

Post n°4096 pubblicato il 25 Aprile 2010 da psicologiaforense

IL CORSIVO

DOPO QUINDICI  ANNI INSIEME E' INCESTO?

 

Generazione sexless. Da un po' di tempo a questa parte uomini e donne sembrano meno interessati all'argomento. Soprattutto se hanno la fede al dito. In America chiamano queste unioni: "sex starved marriage" ovvero quando l'erotismo e la complicita' tra le lenzuola diventano un optional. E non e' un problema che riguarda solo gli amori di lunga durata (nel film "La finestra di fronte" la proprietaria del pub sostiene che "dopo quindici anni insieme e' incesto"). Il «calo» del desiderio riguarda anche le coppie giovani travolte dallo stress e dal continuo gioco di ruoli (tipo: chi porta i pantaloni oggi?). Il quotidiano "Usa Today" ha lanciato l'allarme: «40 milioni di coppie americane vivrebbero un matrimonio senza sesso». E allora l'urlo dei pacifisti e degli edonisti si fa univoco: "Fate l'amore non fate la guerra".

 
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LA FOTO PIU' CURIOSA DEL GIORNO

Post n°4095 pubblicato il 25 Aprile 2010 da psicologiaforense

SUMO BABIES

Bimbi tenuti in braccio da lottatori di sumo fanno a gara a chi strilla di più durante il Nakizumo (o gara dello strillo) nel tempio Sensoji a Tokyo. Un centinaio di bimbi nati nel 2009 partecipa a questa bizzarra competizione, durante la quale si prega anche per la loro crescita sana.

 
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RIFLESSIONE: C U L T U R A , LA TRIBU' DEL PORNO: PENSIERI, IDEE, OPINIONI, COMMENTI, SUGGESTIONI ...... PER UN NUOVO GIORNO

Post n°4094 pubblicato il 24 Aprile 2010 da psicologiaforense

LA RIFLESSIONE CULTURALE E ANTROPOLOGICA

copyright  by PSICOLOGIAFORENSE, riproduzione riservata

 

NON SOLO PORNOGRAFIA..... DONNA OGGETTO, STEREOTIPIE, AMBIVALENZE, SFUMATURE DI SENSO........



Nella pornografia (in molte culture strettamente imparentate col sacro) la paura si mescola con le calunnie, i pregiudizi con le false affermazioni. Perchè il porno svela un terreno minato: gioca con i nostri organi sessuali, i quali non solo sono in grado di procurarci godimento, ma hanno a che fare anche col mistero della vita e con quello della morte. E per trovare un approccio “scientificamente” originale, bisogna rivolgersi agli  strumenti dell'antropologia culturale che  aleggia tra i veli dei tuareg e gli atteggiamenti primitivi nei confronti dell'onanismo, dai navajo a un marxista puro insospettabile apologeta della pornografia (Alan Soble), fino a spingersi nel cuore del Brasile per assistere a una gioiosa festa di indiani sherente. Nell'Ottocento, la “Società inglese per la soppressione del vizio” nascondeva con federe persino le gambe di un pianoforte perchè giudicate “troppo suggestive”. Intellettuali e statisti hanno analizzato il fenomeno, mettendo via via in evidenza categorie particolari. Ma spesso si è dimenticato un elemento essenziale. Lo disse chiaramente Al Golstein, produttore a luci rosse, invitato a un paludato dibattito dalla prestigiosa scuola newyorkese di ricerche sociali. I pensatori si alzarono a turno, arrampicandosi su tesi dottissime. Da Erica Jong a Susan Brownmiller. Alcuni esperti hanno dimostrato che il porno aumenta stupri e violenze. Il mostro di Milwaukee aveva la casa piena di materiale osceno. Ma un altro serial killer si è messo in testa di scannare ragazze solo dopo aver visto I dieci comandamenti: si era convinto che le donne che ballavano intorno al vitello d'oro erano responsabili della disubbidienza del popolo alle leggi di Charlton Heston. Stessa ambiguità Arcand rinviene nell'analisi di chi fa pornografia. Le femministe da anni combattono questa industria sostenendo che è l'esempio peggiore di mercificazione della DONNA. Le ballerine nei locali di strip tease, che esibiscono i loro organi sessuali di fronte ai clienti, sarebbero ridotte a puri oggetti del desiderio maschile. È possibile anche l'interpretazione opposta. Il voyeur, seduto al suo tavolino, sarebbe come un trovatore medievale che deve contemplare e non sfiorare il corpo nudo della castellana, fino a umiliarsi in questo esercizio di autocontrollo. Due conclusioni antitetiche, e altrettanto fasulle. Perchè nessuna DONNA è mai puro OGGETTO, e nessun uomo totalmente cavalier cortese. Nell'interpretazione del porno c'è in gioco una millenaria e naturale separazione sessuale, un misto di curiosità e frustrazione. Da sempre l'uomo vuole cercare di guardare nel mistero della vita, nell'organo femminile da dove è uscito, per scoprire regolarmente che là dentro non c'è proprio niente in grado di dargli risposte soddisfacenti. Per trovare qualcosa di nuovo nell'ambiguo mondo del porno, si può occhieggiare agli usi degli sherente. In una grande cerimonia, ricca di simbologie, gli sherente si travestono da giaguari e formichieri. Il primo è un animale socievole, che ama gli eccessi, i piaceri della vita, il sesso e il cibo, ma è destinato a morire in fretta. Il secondo è pacifico, lento, solitario, quasi non si nutre nè si accoppia, e sembra vivere in eterno. Il giaguaro è imbattibile, ma muore in fretta; il formichiere è pacioso, ma non muore mai. Chi preferire? Gli sherente si mascherano da giaguari. È più divertente. Ma anche più realistico. In fondo, se ci pensiamo bene, non c'è scelta. Siamo sulla Terra, non in Paradiso. La nostra vita è divertente, ma limitata. La pornografia, in questo modello simbolico indicato da Arcand, opta invece per il modello del formichiere. Non si comporta come il giaguaro che lotta, conquista le femmine, si riproduce credendo nella forza della seduzione (legata inscindibilmente al pudore e alle censure sociali). No, sceglie di stare isolato, di guardare un sesso virtuale conquistabile senza sforzi, semplicemente visionando una cassetta, sfuggendo all'impulso naturale di cercare la DONNA per riprodursi e trovare l'eternità nella propria progenie. Al di là delle menzogne, degli schematismi intellettuali, nel trionfo della pornografia moderna si annida, secondo Arcand, il conflitto tra eros e thanatos. In futuro, quando gli uomini capiranno che il sesso non si riduce ai suoi organi e quando le donne si riconcilieranno con questi organi, si apriranno nuovi orizzonti. Arcand intravede la possibilità che la pornografia diventi un semplice accessorio della vita quotidiana, più attraente, meno volgare e violenta, più vicina ai desideri individuali. Qualcosa come gli scacchi, da giocare con grande gusto a patto che nessuno si metta in testa di essere sul serio un alfiere o una regina.

 
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L'EDITORIALE DELLA NOTTE: ESTATE, PROVA COSTUME, VACANZE, MARE, DIETE INUTILI, M. HUNZIKER, LATO B, FOTO, RAGAZZE IN SPIAGGIA,

Post n°4093 pubblicato il 24 Aprile 2010 da psicologiaforense

L'EDITORIALE DELLA NOTTE

COSE DI QUESTO MONDO

Siamo entrati nella «zona Cesarini» della forma. L'estate è alle porte e la nostra linea è orribilmente perduta. Inizia l'angoscia: che fare? L'iter è uguale per tutti. Intanto si cercano pillole miracolose brucia grassi e che non fanno male (due condizioni inconciliabili), poi si dilapida una fortuna in profumeria con creme che promettono fianchi e cosce alla Michelle Hunziker. Le più estreme provano con diuretici e lassativi. Poi si chiede all'amica il numero del dietologo. Si prende l'appuntamento sperando nel miracolo: mangiare molto e perdere peso. Quando il foglietto del dottore, implacabile, segna il solito petto di pollo e la verdurina lessa, il morale scende e per consolazione ci si abboffa. A quel punto la prova costume rivela il disastro. Lacrime e rimorsi. Si digiuna e si rimpiange il petto di pollo con le verdurine. Ma non ci avevano detto che le forme stavano tornando di moda?

 
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IL CORSIVO: MANUALETTI, AMORE, FELICITA', VITA, SALUTE, BENESSERE, GIOIA, SESSO, EROTISMO, SEDUZIONE,

Post n°4092 pubblicato il 24 Aprile 2010 da psicologiaforense

Boom dei libretti che insegnano a "far qualcosa"

Ce n'è per tutti i gusti: da come  coltivare un orto sul balcone... al fare l' amore, al vivere soli o in coppia con grande felicità. 
Non mancano i suggerimenti per chi ama il ricamo o l' esoterico....

 

Impara l' arte: da quella di vivere a quella di allevar cavalli, “tricottare”, distillar liquori o sistemare la casa con il bricolage. Questo l' imperativo ora in libreria dove su romanzi e volumi d' evasione, vincono saggi e manuali per tutti i gusti. In tempi forzatamente parsimoniosi, dove il futile è tabù, domina il libro investimento: quello che aiuta a migliorarsi, offre informazioni e nozioni nei più diversi settori e propizia il  “fai da te”. Un libro, dunque, per superare il disorientamento, saperne di più, “reinterpretare” la vita. Tra i temi più accattivanti per il pubblico a giudicare almeno dalle vendite anche il computer , l' arte del giardinaggio e della floricoltura, guarire con le erbe, praticare gli sport, la vela e l' arte del ricamo. Gettonatissimi anche i manuali con “ricette veloci”. Non mancano pepate incursioni nel “privatissimo”, come “200 modi per farlo impazzire a letto”. E ancora, “Amare e farsi amare”, “Vivere felici”, “Nati per amare” , “Conquistare la serenità”, “Cure alternative”, “Vincere la vita”, ecc….  Richiesti anche volumi sullo yoga e sull' omeopatia. Poi si passa dal “Libro del tappeto” a quello sulle piante d' appartamento, sulle erbe medicinali o sulla cucina per i singles. Altri titoli in tema: “Sani e belli”, “Truccarsi”, “Il bouquet: l ' arte di offrire i fiori”, “Essere seducenti e sensuali in 10 mosse” e “Il bambino, l' attesa e la nascita”. Fra le stravaganze c' è “L' aguzzacervello” per potenziare la memoria. Vanno forte “Il trompe l' oeil” e i volumi sul disegno “stancil” o sul “fai da te” del fumetto. Contestualmente, dominano i volumi di esoterismo vario. Non mancano saggi sugli animali domestici, su quelli esotici, sugli insetti, ecc…  Si vendono bene anche “Sesso felice”, “Il matrimonio per sempre”, “Figli mie, figli tuoi” “L' aggressività materna”, “Comunicazione visiva” e un volumetto che “osa” spiegare la masturbazione.

Ci sono infine tutti i manuali possibili ed immaginabili con argomento “Psicologia”, “Psicanalisi”, “Medicina”, “Giurisprudenza” (tipo “L’Avvocato nel cassetto”), “Vita”, ecc…

 
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PER FAVORE FUCILATEMI!

Post n°4091 pubblicato il 24 Aprile 2010 da psicologiaforense

 

 l'ultima volontà del condannato

 

Un giudice dello Stato dell'Utah, in Usa, ha accettato la richiesta di un condannato a morte che ha detto di preferire il plotone d'esecuzione all'iniezione letale. Ronnie Lee Gardner ha avuto un quarto di secolo per meditare la sua scelta: morire per un cocktail di sostanze letali o con una pallottola al cuore: era stato condannato venticinque anni fa per aver ucciso un avvocato, durante un tentativo di fuga in un tribunale di Salt Lake City. "Vorrei il plotone d'esecuzione, per favore", ha detto al giudice Robin W.Reese, che subito dopo ha firmato un ordine d'esecuzione per il 16 giugno prossimo. L'avvocato di Gardner comunque ha gia' preannunciato un ennesimo appello alla Corte Suprema dello Stato, perche' l'esecuzione dopo una cosi' lunga attesa sarebbe una punizione troppo crudele. Nel 1996, in un'intervista telefonica con "The Deseret News", Gardner aveva anche spiegato la sua scelta: "Mi piace il plotone d'esecuzione. E' molto piu' facile... E non ci sono errori". Nei 35 Stati Usa in cui sui applica la pena di morte, il metodo e' l'iniezione letale, ma in Utah i condannati possono scegliere la fucilazione, se lo desiderano. Da quando la pena capitale e' stata ristabilita dalla Corte Suprema statunitense nel 1976, in Utah solo due condannati sono stati giustiziati con un plotone d'esecuzione. In quel caso, le procedure -che saranno seguite anche nel caso di Gardner- affidarono il compito a cinque funzionari (tutti volontari), che usarono altrettanti fucili di precisione da una distanza di poco piu' di sei metri. Uno dei fucili, non si sa quale, era stato caricato a salve. I condannati erano legati a una sedia, con una tuta nera e un cappuccio, e un drappo bianco all'altezza del cuore per indicare il bersaglio.

 
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GUARDA CHI SI RIVEDE! NON CHE NE SENTISSIMO LA MANCANZA, BUON COMPLEANNO

Post n°4090 pubblicato il 24 Aprile 2010 da psicologiaforense

E' LA RAGAZZOTTA DI PORTICI!

Mai un regalo banale. Lo scorso anno, per i suoi 18 anni,  si era regalata la presenza alla sua festa di Casoria di un superospite come Silvio (che ha pagato carissima quell’incursione). Quest’anno, per i 19 (che compirà martedì 27 aprile), la ragazza di Portici che chiama Papi il premier ha voluto sfoggiare un viso e un corpo dall’aria nuova. Si notano infatti - ictu oculi -  delle sensibili differenze su labbra, naso e seno. Le labbra hanno aumentato di volume. Il naso è nuovo di zecca ma brutto. L’aumento di volume delle labbra ha alterato l’angolo tra queste e il naso, che si è fatto più chiuso. Il risultato, paradossale, è che il naso sembra più importante pur essendo stato assottigliato cirurgicamente. Infine il seno: la misura sembra lievitata a una terza.

Così va il mondo. E a noi non rimane che augurare a Noemi Letizia buon compleanno!

FOTO: PRIMA DELLA "CURA".

 

 
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RIFLESSIONE: ANSIA, FOBIE, ATTACCHI DI PANICO 2010, PAURA, SINDROMI OGGI CURABILISSIME, GUARISCE l'89% DEI CURATI

Post n°4089 pubblicato il 23 Aprile 2010 da psicologiaforense

TESTO ORIGINALE: MIA RIFLESSIONE PER UN NUOVO GIORNO.......

DISTURBI DELL'UMORE.

L'Italia sotto stress.
Le difficoltà (crisi economica
e occupazionale, ecc... instabilità sociale, ecc...  aumentano l'angoscia).

 

Più dell'8 per cento della popolazione mondiale soffre di disturbi d'ansia, una percentuale analoga a quella della depressione. L'ansia è un aspetto dell'esistenza, è nata con l'uomo ed è indispensabile alla sopravvivenza. A livelli normali, infatti, è uno stato di giusta tensione emotiva e di all'erta che permette all'uomo di superare nel modo migliore situazioni negative e a rischio. Può però anche diventare uno stato di disagio psicologico, in rapporto alla precarietà di determinate situazioni sociali, come quella attuale italiana nella quale non vi sono più certezze e i mutamenti sono tali da produrre in molti individui insicurezza e stati di ansia. Nell'ambito della campagna si è svolta un'indagine su un campione di 1600 persone. Da questi dati viene fuori che effettivamente nel nostro paese c'è un aumento dei livelli di ansia come conseguenza dell'incerta congiuntura politico-economica. La PSICHIATRIA si interessa prevalentemente dei disturbi d'ansia, cioè dell'ansia patologica, che è tale quando interferisce negativamente sulle prestazioni e sull'attività dell'individuo nella vita quotidiana e lavorativa. I disturbi d'ansia sono molteplici nelle loro manifestazioni cliniche e ormai quasi tutti hanno una configurazione sufficientemente precisa per quanto riguarda le cause, i sintomi, il decorso e la risposta ai farmaci. Questo vale soprattutto per il disturbo ossessivo-compulsivo, il disturbo da attacchi di panico e il disturbo d'ansia generalizzata, per i quali sono note ormai anche le correlazioni biologiche. L'ansia nasce nel cervello, nel sistema limbico, una vera centralina che regola tutte le emozioni. La modulazione dell'ansia avviene attraverso tre sistemi di neurotrasmettitori, il sistema gabaergico, quello serotoninergico e quello noradrenergico. Una cattiva regolazione di uno o più di questi sistemi determina le caratteristiche del disturbo, cioè i sintomi, il decorso e la terapia. Anche i disturbi d'ansia, come la depressione, sono vere e proprie malattie psichiatriche, che tuttavia, se curate adeguatamente, possono guarire in un'alta percentuale dei casi. Date le premesse biologiche che caratterizzano i disturbi d'ansia, la terapia si basa prevalentemente sul ricorso a psicofarmaci: ma può essere utile un collaterale intervento psicologico a indirizzo cognitivo- comportamentale. I disturbi d'ansia che si giovano della terapia psicofarmacologica sono il disturbo ossessivo-compulsivo, l'attacco di panico, l'agorafobia, la fobia sociale e l'ansia generalizzata. Oggi per ognuna di queste forme cliniche esistono terapie mirate e specifiche, che non utilizzano esclusivamente gli ansiolitici, ma anche altre molecole, come ormai è dimostrato non solo dalla ricerca clinica ma anche da quella biologica.

 
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L'EDITORIALE, GIOCO D'AZZARDO, PSICOPATOLOGIA, DIPENDENZE, LOTTO,VIDEOPOKER, GRATTA E VINCI, SLOT MACHINE, SCOMMESSE,

Post n°4088 pubblicato il 23 Aprile 2010 da psicologiaforense

L'EDITORIALE DELLA NOTTE

 MI GIOCO LA VITA!

Il gioco d'azzardo tra divertimento e problema

Gli ultimi dati di ricerca circa il numero di italiani vittime del gioco d'azzardo, evidenziano un allarmante fenomeno in espansione che pone un serio problema di carattere sia psicologico sia sociale. Sono infatti numerose le persone che vengono risucchiate nella spirale del gioco in età e in modi che non sono certo da ascrivere a quelli caratteristici della classica personalità disturbata, tendente a questo vizio devastante da cause psicologiche specifiche. Una condizione, quest'ultima, che esordisce di solito durante l'adolescenza; è più frequente nella popolazione maschile; ha tra i fattori principali che ne favoriscono l'insorgenza cause come la depressione, gravi stress, crisi esistenziali, conflitti affettivi familiari, complessi di colpa e di autopunizione. A sostegno della ostinata convinzione di poter vincere molto denaro agiscono residui di onnipotenza e megalomania infantili. Pertanto in questi soggetti il gioco e le scommesse in denaro diventano elemento principale dell'esistenza: una forma di tenace dipendenza che spinge in modo compulsivo a rischiare oltre misura e a perdere somme di denaro esorbitanti rispetto alle vincite – che in genere rafforzano il disturbo – fino a compromettere l'equilibrio economico, sociale e psicologico della persona e della sua famiglia.

Ma al di là di questo quadro psicopatologico caratteristico presente in una certa percentuale, si rileva il diffondersi di un fenomeno più ampio, più sfumato crescente, che configura quella che possiamo definire una manifestazione di massa – ai confini con la patologia – per cui moltissime persone vengono indotte, in varia gradazione, a tali modalità di comportamento nocivo da una sorta di “contaminazione sociale”. Paradossalmente, succede infatti che la stessa società, invece di concorrere a sanare il male da cui è afflitta, incredibilmente, contribuisce parecchio a diffonderne il contagio. Infatti, si rilevano numerose attività tendenti a propiziare un fenomeno che, senza alcun dubbio, ha forte tendenza a tralignare in modalità di comportamento distruttivo per molte persone. Praticamente agiscono – e vieppiù proliferano – non solo diverse forme di gioco d'azzardo non legalizzato, che però consentono facilità di accesso a chi ne è interessato, ma purtroppo anche tante altre legalizzate (lotto, bingo, lotterie, corse, gratta e vinci, slot machines nei bar  e anche online,  etc.), ben organizzate e invitanti, che fanno bella mostra di sé. Sono tutte espressione del predominio indiscusso dell'interesse al facile guadagno da parte di molti promotori, cui anche lo Stato non si sottrae. Oltretutto, non si può non vedere come un forte flusso di informazioni provenienti da numerose trasmissioni televisive diffonda in concreto l'idea di poter vincere molto denaro attraverso il gioco. E tutto ciò, ovviamente, costituisce uno stimolo che sollecita e risveglia in molti predisposizioni psicopatologiche in tal senso. Specialmente se, come è facile immaginare, con le scommesse aumenta l'esigenza di denaro cui di solito si attribuisce la soluzione dei problemi personali.

 

 

 
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PROSTITUZIONE MINORILE, ESCORT, CALCIATORI FAMOSI, FOTO, ZAHJA DEHAR, FACEBOOK, SCANDALO, IPOCRISIA,

Post n°4087 pubblicato il 23 Aprile 2010 da psicologiaforense

 

PROSTITUZIONE MINORILE TRA VELINE, LETTERINE, MISS, VALLETTE, ECC...

 

E' stata pagata (e molto) da tre fuoriclasse francesi: (dall'alto) Frank Ribery, Sidney Govou e Karim Benzema. Lei è Zahia Dehar, la escort che ha avuto rapporti sessuali mercenari quando era ancora minorenne.
Benzema e Ribery avrebbero conosciuto la ragazza nel 2008 e 2009 (quando era appunto minorenne) e per questo motivo rischiano tre anni di reclusione oltre a una multa di 45mila euro. Govou invece avrebbe avuto rapporti lo scorso mese e quindi non rischierebbe nulla.
Per ora solo Ribery ha ammesso di aver avuto rapporti con Zahia, di averle pagato il viaggio e il soggiorno a Monaco di Baviera ma smentisce categoricamente di averla pagata per prestazioni sessuali. Gli altri due giocatori invece smentiscono di aver avuto rapporti con lei.
La diretta interessata lancia un'ancora di salvezza a Ribery: "Gli ho fatto credere di essere maggiorenne".

Le foto di Zahia sono tratte dal suo profilo Facebook
 
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RIFLESSIONE DEL POMERIGGIO: ANIMALI, CACCIA, RIPOPOLAMENTO, CACCIA E ANTICACCIA, ABOLIRE LA CACCIA, STAGIONE VENATORIA

Post n°4086 pubblicato il 23 Aprile 2010 da psicologiaforense

LA MIA RIFLESSIONE DEL POMERIGGIO
(A MARGINE DEGLI ODIERNI LAVORI PARLAMENTARI SULLA CACCIA)


CACCIA E ANTICACCIA NON SONO DUE OPINIONI DI UGUALE VALORE: LA CACCIA È NELLA STORIA, MA NON È NEL FUTURO.

 

 

 

Ogni anno, centinaia di migliaia di animali vivi vengono comprati dagli allevamenti intensivi in Italia e all'estero oppure catturati nelle cosiddette “zone di ripopolamento e cattura” per essere immessi sul territorio venabile a fornire carne “pronta  al macello” alle fucilate dei cacciatori. La maggior parte di questi animali non è in grado di procurarsi cibo nè di difendersi dai pericoli della vita selvatica in un ambiente che non è il proprio e soccombe ancor prima dell'apertura della stagione venatoria. Queste assurde operazioni di ripopolamento oltre a comportare grave stress e sofferenza per gli animali, determinano alterazioni degli equilibri ambientali preesistenti, diffusione di malattie e parassiti, alterazioni del patrimonio genetico delle specie autoctone, sperpero di danaro pubblico. Che senso ha buttare animali per poi ucciderli e buttarne altri? Gli animali non sono oggetti da consumare per il divertimento di qualcuno. Sostenere che attraverso la caccia sia possibile gestire meglio le risorse naturali è affermazione fantasiosa. La caccia costituisce sempre un depauperamento di quel poco di natura che ancora sopravvive. La supposta convenienza economica per la collettività della caccia è una favola. E' vero che il cacciatore tra licenza di caccia, tasse varie, accesso agli ambiti, arriva a versare nelle casse pubbliche  molte centinaia di euro, ma è altrettanto vero che i costi per la gestione amministrativa del popolo di cacciatori e il loro controllo, per gli animali annualmente uccisi o che appartengono allo Stato), per il rimborso dei danni agli agricoltori, per l'acquisto degli animali per i ripopolamenti, gravano per 4/5 sulla collettività e solo per 1/5 sono coperti dai versamenti dei seguaci di Diana. C'è un solo mezzo per rendere economicamente vantaggiosa la caccia per la società: abolirla!

 

 
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