Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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umorismo e satira

 

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Messaggi di Aprile 2010

 

LA NOTIZIA FLASH

Post n°4085 pubblicato il 23 Aprile 2010 da psicologiaforense

 

MOGLI E FIDANZATE  NUDE PER BENEFICENZA

 

Cinquanta mogli e fidanzate di soldati inglesi hanno posato nude in un calendario per raccogliere fondi per i militari feriti in guerra. Le SWAGS (Service wives and girlfriends) hanno preso spunto dalle più famose WAGS, le compagne dei calciatori.

 

 
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LA FOTONOTIZIA CURIOSA DEL GIORNO: TORINO, BIKINI, INFRADITO, FLASH MOB, PRIMAVERA, ESTATE, PAREI, ALLEGRIA

Post n°4084 pubblicato il 23 Aprile 2010 da psicologiaforense

LA FOTONOTIZIA CURIOSA DEL GIORNO

A Torino in bikini e infradito per un flash mob

L'estate è già arrivata a Torino. In via Garibaldi e piazza Castello decine di ragazzi e ragazze hanno partecipato a un flash mob organizzato dal dj Gabry Ponte per invocare l'estate. Mancava solo la spiaggia e il mare, per il resto c'era tutto: ragazze in bikini, infradito ai piedi, parei e tavole da surf e tanta allegria.

 
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L'EDITORIALE DELLA NOTTE: ESSERE E BENESSERE, MODELLI FEMMINILI, BELLEZZA, PROVA COSTUME, BELLEZZA INTERIORE, ESTETICA

Post n°4083 pubblicato il 22 Aprile 2010 da psicologiaforense

L'EDITORIALE DELLA NOTTE

UN DILAGANTE RIBALTAMENTO
DI VALORI:

“PIÙ BELLI FUORI..... CHE DENTRO”

 

 

Conseguire il benessere fisico, star bene in salute, è per ognuno una necessità. Ed è un dovere la cura del proprio corpo, armonizzandolo secondo canoni da non prendere alla lettera. Del resto, alla lettera, non vengono presi nemmeno le leggi, i regolamenti, per l'ampia discrezionalità adottata nei loro confronti. Alla lettera sono invece seguite le suggestioni dei modelli femminili e maschili erompenti da pagine patinate, da schermi televisivi, da particolari inquadrature cinematografiche. Anche gli uomini, pare, ne soffrono, confrontandosi con la perfezione scultorea delle immagini reclamistiche. Queste accostano ogni tipo di successo al bell'aspetto, glielo fanno discendere. Calibrate le pieghe attorno alle labbra, trasformati i denti in una fila di accademisti militari, spavalda la chioma, scolpiti i pettorali con la sottostante rientranza dell'area addominale, malioso il sorriso. Ora, guardatevi attorno e dite quante di figure simili ne incontrate nei posti di lavoro, per la strada, sui mezzi pubblici.

Eppure si continua a ripetere (luogo comune evidentemente da rivedere), che le bellezze sono interiori, che gli indici di gradimento al prossimo discendono da altre doti. Già, però, bisogna conoscerle, approfondirle. Ci vuole del tempo. La simpatia estetica è invece lì, si fa cogliere dagli impulsi epidermici.

 

 
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RIFLESSIONE DELLA SERA: LA "VIRGOLA", PUNTEGGIATURA, SEPARAZIONE, VITA, MORTE, MADRE, FIGLIO, MONDO,

Post n°4082 pubblicato il 22 Aprile 2010 da psicologiaforense

RIFLESSIONE DELLA SERA

LA VIRGOLA... DEBOLE

La scrittura non può andare intorno al proprio oggetto, lo deve forgiare di volta in volta.


La virgola mi è sempre sembrata un segno debole, un segno che non riesce a mandare il mondo in frantumi come può fare il punto fermo e, d'altra parte, spezza il flusso, la continuità tra le cose. Al contrario, per Montaigne non  era così, perchè nei Saggi fa dei lunghissimi straordinari elenchi in cui usa la virgola: “E con le mani? Noi chiediamo, promettiamo, chiamiamo, congediamo, minacciamo, preghiamo, supplichiamo, neghiamo...”. È vero: la separazione esiste. Esiste tra una madre e un figlio, tra due amanti, tra me e una brocca e, alla fine di tutto, c'è una sola grande separazione: la morte. La morte e la separazione assomigliano al punto fermo. Almeno è più vero. La virgola assomiglia alla separazione tra gli oggetti: è meno vera. Forse serve a far ricordare ai bambini che gli zucchini non sono carote e le carote non sono zucchini e le persone non sono capre e le capre non sono persone e quindi bisogna separarle con la virgola. Serve alla scuola e poi c’ è sempre il problema di non diventare incomprensibili.


Detto tutto questo devo fare, per concludere, un’ultima considerazione di carattere più generale.  Se scrivendo non si avesse la libertà di “non avere regole” anche quando si trasgrediscono le regole, la libertà cioè di non trasformare in regola la propria trasgressione, tutta la scrittura sarebbe un esercizio di stile e non un confronto col mondo.
Se si abolisce un segno di interpunzione o lo si usa poco, se si pone uno spazio più lungo del normale tra una parola e l'altra, se si va a capo cinquanta volte o mai, è perchè si vuole che la pagina “sia”, non “rappresenti”, quel che si vuole dire. La scrittura non può andare intorno al proprio oggetto, lo deve forgiare di volta in volta.

 

 
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LA FOTO DEL GIORNO,IRONIA, SEDUZIONE, SENSUALITA', LUXURY, MILANO, BALLERINE BURLESQUE, LINGERIE,

Post n°4081 pubblicato il 22 Aprile 2010 da psicologiaforense

Due ballerine di burlesque in vetrina per inaugurare uno store dedicato alle donne

Traffico fermo e folla incredula davanti alla vetrina del flagship store My yoyo a Milano che, per festeggiare la neo apertura del primo Luxury experience store italiano dedicato alla seduzione e alla sensualità femminile, ha voluto stupire clienti e passanti mettendo in vetrina, anziché i soliti manichini, due splendide ballerine burlesque in lingerie My yoyo, che tra ironia e seduzione, per tutto il tempo, hanno giocato e interagito con lo stupore e la complicità di passanti e ospiti.L’occasione è la neo apertura di My yoyo in Corso Vercelli a Milano, il primo luxury experience store monomarca in Italia dedicato alla seduzione, dove sensualità, femminilità, erotismo-chic vanno in scena, in un’atmosfera calda ed esclusiva, per una shopping experience senza precedenti.

My yoyo Store è un vero e proprio “salotto” di lusso  con al suo interno il My yoyo Café, uno spazio free, wi-fi, completo di angolo bar e lettura, dove i visitatori, clienti e amiche, possono liberamente incontrarsi e intrattenersi in qualsiasi momento della giornata, tra caffè, tisane e champagne. A partire da questo mese poi il flagship store ospiterà un calendario fitto di eventi culturali, mostre d’arte e di design, incontri a tema con importanti esperti, lezioni e conferenze, dedicati all’arte della seduzione e all’aspetto ludico della coppia. Grande aspettativa per le lezioni e i workshop di Burlesque che saranno tenuti da insegnanti internazionali d’eccezione.

 
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LA NOTIZIA CURIOSA E DRAMMATICA, SUICIDIO, PROTESTA, DISOCCUPAZIONE, DIRITTI, METROPOLITANEA, MILANO, LINEA ROSSA, DUOMO,

Post n°4080 pubblicato il 22 Aprile 2010 da psicologiaforense

Tenta il suicidio ma lo  salvano.
Lui, con pacata indignazione,   protesta:
" E' un mio diritto farla finita!"


Voleva farla finita e superata la linea gialla si è seduto sulla banchina in attesa che il treno della metropolitana in arrivo lo travolgesse. I controllori invece sono riusciti a dare l'allarme e a fare frenare il macchinista del treno portando via di peso l'uomo che ha protestato: «È mio diritto farla finita!».

È successo alle 22.17 di ieri, alla fermata Duomo della linea rossa a Milano. I due controllori hanno visto l'uomo, Giovanni 33 anni, incensurato e senza disturbi psicologici noti, superare la linea gialla e sedersi sulla banchina, quando stava per sopraggiungere il treno. I controllori hanno iniziato a correre e a sbracciarsi, riuscendo a segnalare la situazione al macchinista, che è riuscito a frenare. L'aspirante suicida, che aveva una vistosa fasciatura al braccio destro ed escoriazioni al volto, ha detto di essere disoccupato. L'uomo è stato ricoverato per accertamenti nel reparto psichiatrico del Fatebenefratelli.

 
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2763 AUGURI PER ROMA, COMPLEANNO, NATALE DI ROMA 21 APRILE 753 A.C., PIAZZA DEL POPOLO, FUOCHI PIROTECNICI

Post n°4079 pubblicato il 22 Aprile 2010 da psicologiaforense

Natale di Roma, la Lupa ha spento 2763 candeline

Quasi tremila anni e non sentirli.

Per il suo 2.763esimo compleanno, le celebrazioni del Natale di Roma sono iniziate qualche giorno fa, il 18 aprile, con il corteo storico che ha visto sfilare per via dei Fori Imperiali centurioni e vessilli della città imperiale. Poi questa sera -POCHI MINUTI FA- la festa  è continuata  grazie ai fuochi d'artificio che hanno colorato piazza del Popolo.
Il Natale di Roma è la celebrazione della fondazione della città. Secondo la leggenda narrata da Varrone, infatti, Romolo avrebbe fondato Roma il 21 aprile 753 a.C.. Nel 1924, in epoca fascista, il 21 aprile divenne festa nazionale; nello stesso giorno si festeggiavano anche i lavoratori. La consuetudine fu poi abolita nel 1945 e la festività restò solo nel Comune di Roma.

 
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ANNOTAZIONI A MARGINE: COSTUME, SOCIETA', MODA, MINIGONNA, SCOLLATURE VERTIGINOSE, SENI, CHIC, SEDUZIONE

Post n°4078 pubblicato il 21 Aprile 2010 da psicologiaforense

ANNOTAZIONI A MARGINE

 

2010: riecco la minigonna.
E per la sera ci vuole, chic  e seduttiva,  la donna scollata...


Gara di seni. Un game all'ultima rotondità. È più polposa e straripante  XY  o la WYZ? Meglio H. con il capezzolo occhieggiante o la robusta N? Da V. la scollatura impazza di sera nei vestiti in velours elasticizzato, una seconda pelle, dove il petto si enfatizza più che mai. Ma i decolletè da primato di giorno scompaiono e vince la semplicità dei tailleur castigati, la pulizia estrema delle linee, gli orli spesso al ginocchio con l'assenza di spacchi, le giacchette serrate al collo. , raccontano  emozionati i creativi della moda. Chic   e seduzione all'ultimo sangue, concesse tutte le armi pur di ottenerli. Così  F. riedita le “Nadia”, scarpette col tacco al spillo inventate ai tempi per Marylin, ma le abbina a completi asciutti stile H. versione  2010. Mentre le flessuose modelle dell'Est  della casa V. rilanciano  le gonne cortissime .

 
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IL CORSIVO: ... PRESS'A POCO, EDUCAZIONE SESSUALE, SESSUALITA', DIDATTICA, PEDAGOGIA, VITA DI COPPIA, TEORIE GENERALI,

Post n°4077 pubblicato il 21 Aprile 2010 da psicologiaforense

IL MIO  CORSIVO DEL GIORNO

“Le teorie generali e il nulla sono press'a poco la stessa cosa.”


DIDATTICA E PRESSAPOCHISMO: INSEGNARE IL SESSO A SCUOLA?

SPESSO L’ ESERCIZIO DELLA SESSUALITÀ SI RIDUCE AD APPROSSIMAZIONI: “PRESS'A POCO”, “PRESS'A POCO E QUASI”, “QUASI COME SE”,  “PRESS'A POCO COME SE UNO…….”



La società occidentale s'interroga sulle modalità di un'educazione sessuale diffusa a tappeto sui banchi di scuola. In parole molto povere, a che cosa servono i corsi di educazione sessuale? Inoltre, sono meglio se diluiti nel tempo o nella formula “full immersion”?. In un'era come la nostra dove vige l'informazione globale di sesso se ne parla e se ne vede più che mai, ad ogni angolo di strada. Il preservativo staziona ormai dentro i portapenne, fra evidenziatori fosforescenti e gomme di forma bizzarra; eppure le gravidanze indesiderate sono un fenomeno sempre più  inquietante fra le adolescenti.

Ciò posto,  nel nostro paese, agli onori delle cronache non vanno i corsi di istruzione sessuale, bensì altri dati. Una sentenza  ha derubricato  il turpiloquio  che non costituisce più reato: “organi e dettagli del nostro apparato riproduttivo sono ormai soltanto innocue esclamazioni”. In compenso, basta una seduta dal parrucchiere per aprire orizzonti insoliti: fra uno shampoo e un taglio, si sfoglia una rivista a disposizione dei clienti d'ogni età e tendenza, e s'impara, ad esempio, a fare di un cuscino nel letto (non per adagiarci il capo stanco, benintenso), un decalogo di macchinose posizioni erotiche. Inoltre, i siti internet, il web,  le chats, i blog, i forum, ecc…  ammanniscono istruzioni per l'uso degli attributi genitali propri e altrui degne di un porno soft. L'informazione sessuale è insomma ridondante. Così  gli adolescenti non ripongono troppa fiducia nei dogmi di un corso di educazione sessuale in cattedra, che è avvertito per lo più come una vivace evasione dal normale tran tran della mattinata scolastica. Infatti, non si aspettano di uscire da questa esperienza più bravi e più consapevoli di prima nel gestire la propria sessualità. Sarà forse una questione di stile italiano: un po’ di  pressapochismo e tanta beata improvvisazione. Un'atavica anarchia che ti spinge  ad aborrire  ciò che richiede impegno, intelligenza, accuratezza. La presunzione di sapere far meglio da sè. Ma anche una certa rassegnazione all'eventualità del tragico “incidente di percorso” (gravidanza, aids, malattie veneree, esperienze destabilizzanti, ecc…).

 

 
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FOTO DEL GIORNO, CAVALLI, VULCANO, CURIOSITA', PRONUNCIA,

Post n°4076 pubblicato il 21 Aprile 2010 da psicologiaforense

 

GITA AL VULCANO EYJAFJALLAJOKULL

Gita a cavallo per vedere il vulcano Eyjafjallajokull .
Vulcano che da una zona quasi disabitata dell’Islanda del Sud è finito al centro dell’attenzione di tutta Europa. E non pochi viaggiatori imbufaliti se la sono presa con il vulcano dal nome «impossibile da pronunciare e ricordare». L’Eyjafjallajokull, che passerà alla storia per aver paralizzato il traffico aereo del vecchio continente, si pronuncia effettivamente "Eiafiacclaiòkuk" e ha nel nome tutte le sue caratteristiche geografiche. A spiegarlo è Pamela De Sensi presidente dell’Associazione italiana d’Islanda, che ha come scopo quello di costituire uno spazio di ritrovo per gli italiani sull’isola: "Eyja è un’isola, Fjalla è montagna e Jokull è ghiacciaio".

Meno male che adesso lo sappiamo...

 
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FRANCESCA COLONNELLO, SARA PANUCCI, IN MEMORIA, VENTOTENE, FACEBOOK, GITA SCOLASTICA, SCUOLA, TRAGEDIA

Post n°4075 pubblicato il 21 Aprile 2010 da psicologiaforense

Sara e Francesca, amiche di Facebook : "Erano felici, pensavano agli esami"

Due ragazze amate, piene di amici anche nel mondo virtuale di Facebook, dove Francesca Colonnello era membro di gruppi come "Le più belle frasi di Disney", "Sid il bradipo". E Sara Panuccio  (nella foto) fan di "Questo pomodoro avrà più fan di Silvio Berlusconi" e "Oh Mio Dio! Pamela Anderson senza trucco. Inguardabile!". Tutt'e due amanti di Raul Bova e Fiorello, e di cantanti come Valerio Scanu, vincitore dell'ultimo Festival di Sanremo ed Emma, che ha trionfato nell'ultima edizione del programma Tv. Due ragazze come tante: Francesca, 14 anni compiuti a gennaio. E Sara, 14 anni ancora da compiere. Proprio da Facebook nel pomeriggio partirà un tam tam che in serata porterà di fronte alla scuola decine e decine di ex alunni. C'è Giorgia, mano nella mano con il suo fidanzato biondo: "Ci siamo tutti dati appuntamento qui, non solo con Facebook, ma anche con Messanger: è come se fosse successo a uno di noi".
Le prime telefonate sull'assurdo incidente arrivano in tarda mattinata: sono i ragazzi della gita che con il cellulare, singhiozzando, chiamavano i genitori: "Sara e Francesca non ci sono più": in un attimo la notizia divampa come un incendio incontenibile nel quartiere alle porte di Roma. Nella scuola, tra i ragazzi che non sono partiti per la gita, gli amici, gli insegnanti, i bidelli, la disperazione si fa spessa come lana. "Avrebbero dovuto sostenere gli esami di terza media quest'anno" racconta la professoressa di matematica, Loredana A. "Non avrebbero avuto problemi: ne sono certa. E se penso ai loro banchi, a quei banchi che da oggi saranno vuoti, sento un dolore fortissimo. Mancheranno a tutti".
I banchi vuoti, una scuola sottosopra, che non sarà più la stessa. E lì, dall'altra parte della strada, la casa di Sara Panuccio e, di fronte, quella dei suoi nonni, che aspettano Marina, la mamma di Sara, che arriverà in macchina alle 17 e 30: esce, stravolta, entra in casa e inizia urlare, "No, no, nooo!!" urla strazianti che gelano il sangue. I ragazzi che passano proprio di lì, davanti alla scuola, rabbrividiscono. Maura è sotto chock. Racconta di come, ieri mattina, lei i suoi compagni vedevano passare "le insegnanti e le bidelle in lacrime, ma all'inizio non ci dicevano nulla. L'abbiamo saputo alla fine delle lezioni. Non riesco a crederci" racconta ancora. "Francesca l'avevo vista venerdì. Non posso credere che non la incontrerò più".
La scuola resterà deserta soltanto sul tardi. Lì fuori, per la strada, ancora l'eco delle grida di una madre che urla un dolore che non avrà mai fine.

*****************************************************
NOTE, INTEGRAZIONI E FONTI, VEDI QUI:
Ventotene, i carabinieri sequestrano documenti 
La Repubblica - ‎12 minuti fa‎
E da oggi a Ventotene è stato proclamato il lutto cittadino per tre giorni. Segno tangibile del lutto sono le bandiere collocate a mezz'asta. ...
Tragedia di Ventotene, carte sequestrate Sindaco: tutta isola a ... Il Messaggero Crolla un costone di tufo<br /> sulla spiaggia a Ventotene<br ... il Giornale Ventotene, fiori spezzati dalla roccia Il Tempo Corriere della Sera - AGI - Agenzia Giornalistica Italia  tutte le notizie (245) »
 
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STORIE,STORIELLE,STORIACCE: BERLUSCONI, VIANELLO, COMUNIONE, SEPARATI, DIVORZIATI, SACRAMENTI,CHIESA, CEI,

Post n°4074 pubblicato il 21 Aprile 2010 da psicologiaforense

STORIE, STORIELLE, STORIACCE

BERLUSCONI: LA COMUNIONE "AD PERSONAM"

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, nel corso della messa per di funerali di Raimondo Vianello  a Milano, ha ricevuto la comunione anche se divorziato e risposato civilmente. Eppure ai divorziarti risposati  il sacramento della Comunione è assolutamente negato come ribadito da papa Wojtyla e da Ratzinger. 

La Chiesa Cattolica, inoltre, prevede la scomunica "latae sentetiae et ipso facto"  (cioè automatica ed immediata) per chiunque profana le specie consacrate (ostie) dell'Eucaristia (can. 1367) e prescrive, per poter ricevere la comunione, che, oltre a non essere dei divorziati risposatisi, i Cattolici debbano ricevere il sacramento della Penitenza, ovvero confessarsi e, soprattutto, pentirsi dei propri peccati. Per profanazione si intende comunemente ogni forma grave di irriverenza nei confronti di persone, cose o luoghi sacri.

Queste le leggi di Santa Madre Chiesa, per ora.

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NOTA:

Silvio Berlusconi, nel 1964, conobbe Carla Elvira Lucia Dall'Oglio (La Spezia, 1940), che sposò nel 1965 e dalla quale ebbe i figli Maria Elvira detta Marina (Milano, 1966) e Pier Silvio (Milano, 1969).  Nel 1980, al Teatro Manzoni di Milano conobbe l'attrice Veronica Lario, nome d'arte di Miriam Bartolini (Bologna, 1956), intraprendendo con lei una relazione extraconiugale. Nel 1985 Berlusconi divorziò da Carla Dall'Oglio e nel 1990 si sposò con Veronica con rito civile, dopo la nascita dei figli Barbara (1984), Eleonora (1986) e Luigi (1988). Veronica Lario ha recentemente annunciato la sua volontà di divorziare.

 
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L'EDITORIALE DELLA SERA: SALUTE, MALATTIA, ANALFABETISMO, SCARSA CULTURA, LITERACY, IGNORANZA, SUPERFICIALITA', INCULTURA

Post n°4073 pubblicato il 20 Aprile 2010 da psicologiaforense

L'EDITORIALE DELLA SERA

L'IGNORANZA NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE!


Nuoce gravemente alla salute. Non si tratta del fumo delle temibili «bionde», ormai (quasi) fuorilegge. Ma della scarsa cultura, della mancanza di abilità, capacità, destrezza nella lettura. Literacy, per dirla con una sola parola, in inglese, corrispondente, press'a poco, all'italiano “basso grado di alfabetizzazione”. Che - stando ai risultati di uno studio, divulgati in questi giorni - sarebbe associato ad una più elevata mortalità, non tanto tra anziani ma soprattutto tra giovani con “analfabetismo di ritorno” e quindi incapaci non solo di leggere le istruzioni mediche e le informazioni di salute. Ma anche di capire i foglietti illustrativi dei farmaci (comunemente chiamati “bugiardini”) o le prescrizioni dei medici. Per non parlare dei moduli di consenso informato, in caso di ricovero ospedaliero. Lo studio, ha seguito, dal 1998, 3260 pazienti d'età  compresa tra i 30 e i 65 anni, divisi per livelli d'istruzione, classi sociali ed etnie. Il loro grado di cultura, l'abilità nella lettura e nella comprensione di testi scritti; e, ancora, le conoscenze di base sulla salute, sugli “stili di vita”, sulle “risorse personali”, ecc… sono stati verificati con test e prove di comprensione di testi scritti o contenenti informazioni numeriche. La verifica fatta tra coloro che sono morti entro il 2008, ha dato questo sorprendente risultato: rispetto alla mortalità dei soggetti più acculturati e provvisti di maggiori abilità di lettura e di comprensione, quella dei pazienti con marginale o inadeguata capacità di lettura è stata enormemente più elevata: il 50 per cento in più. In particolare la povertà di literacy nel campo della salute è associata - nei pazienti affetti da ipertensione, diabete mellito, asma e patologie cardiovascolari - a minori conoscenze delle malattie croniche e a più scarse abilità nel gestire le informazioni di base, nell'assumere decisioni importanti per la propria salute e nel seguire correttamente una terapia.
Pur conoscendo il fenomeno dell'ANALFABETISMO - di RITORNO e non - i ricercatori si sono detti «sgomenti» dal rapporto tra scarsa istruzione e sovramortalità, in particolare per cause cardiovascolari e dal fatto che gli analfabeti sono enormemente più esposti di chi è provvisto di un sufficiente o buon livello di istruzione.

 
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PADRI, MADRI, FIGLI, ITALIANI, LORD BYRON, AUTOREVOLEZZA, PEDAGOGIA, EDUCAZIONE, PERMISSIVISMO, BAMBOCCIONI

Post n°4072 pubblicato il 20 Aprile 2010 da psicologiaforense

UNA SOCIETA' SENZA PADRI


COSTUMI:
I BEI TIPI DELLO STIVALE...



Sporchi, litigiosi, loquaci e contemporaneamente incapaci di comunicare tanto da andare "al teatro per conversare e… in compagnia per stare zitti", così Lord Byron connotava negativamente gli italiani. E poi, ancora, pigri, opportunisti, indifferenti. E ancora oggi l'elenco dei vizi nazionali è assai esteso. Se vogliamo capire le ragioni di questa nostra mentalità dominata dall'assenza di senso civico, dal rifiuto delle responsabilità, dall’inosservanza delle regole e delle leggi (fiscali, principalmente) dobbiamo guardare -secondo una recente ricerca, che conferma dati già ampiamente acquisiti- al modello affermatosi nei secoli nella società e nel costume italiano: quello della “Grande Madre”. Ovvero un secolare modo di essere in cui prevale l'immagine materna, protettiva, indulgente, permissiva, disponibile al perdono...  e scompare l’immagine “paterna autorevole” con la conseguente negazione di ogni principio educativo tipicamente  "paterno" che spingerebbe invece all'azione e al riconoscimento dei limiti e delle regole.

Un popolo di bamboccioni, insomma.

 

 

 
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LUGLIO 2009, TOPLESS, MILANO, PARCO, GIUDICE DI PACE, ATTI CONTRARI ALLA PUBBLICA DECENZA, ART.726 c.p.

Post n°4071 pubblicato il 20 Aprile 2010 da psicologiaforense

 

Tintarella a seno nudo nel parco

 

Il fattaccio o giù di lì, a seni nudi nel parco sotto la canicola estiva, ben lontana da occhi indiscreti, è del luglio scorso. La condanna della scandalosa commessa, 38 anni e una quarta naturale, è invece storia dell’altra mattina, davanti a una giudice di pace che non ha voluto sentire ragioni. Non importa che la donna si fosse «pudicamente allontanata» dall’area dedicata ai bambini, non importa che fossero le due del pomeriggio e che in giro non ci fosse quasi nessuno, come ha continuato a ripetere la scostumata in senso tecnico per difendere la sua fedina penale. Alla fine non c’è stato nulla da fare, e la segnalazione del vigile urbano che l’estate scorsa l’era andata a cercare sull’erba di Largo Marinai d’Italia dopo la soffiata di un signore che passando di lì col cane non deve aver apprezzato il genere, è diventata una condanna per «atti contrari alla pubblica decenza», articolo 726 del Codice penale. La commessa, assistita dall’avvocato Marco De Giorgio, ricorrerà in Cassazione, ma per ora dovrà pagare una sanzione pecuniaria pari a 250 euro.

All’idroscalo, ha provato a difendersi la giovane commessa in udienza, le ragazze si tolgono il reggiseno e quasi quasi si mettono al sole senza nulla addosso. E che dire dei cartelloni pubblicitari in pieno centro città? E dei maliziosi spot passati in tivù ad ogni ora del giorno? Tutti bei discorsi, scivolati via come il suo reggiseno al sole sotto la canicola di luglio. Quando è arrivato il ghisa e, fischietto in mano, le ha ordinato: «Signorina, si componga».

FONTE: IL CORRIERE DELLA SERA

 
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