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umorismo e satira

 

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Messaggi del 31/10/2009

 

E D I T O R I A L E, ATTUALITA', ARGOMENTO DI OGGI, TURISMO SESSUALE, EROTISMO, NARCISISMO, PEDOFILIA, PSICOLOGIA, SESSUOLOGIA,

Post n°3148 pubblicato il 31 Ottobre 2009 da psicologiaforense

EDITORIALE

 

DOVE VANNO OGGI (FINE 2009) I TURISTI A “LUCI ROSSE”.


Africa ultima meta per i charter della prostituzione In molti viaggi d'affari le ragazze sono comprese nel prezzo. E in Italia «weekend particolari» con squillo importate dall'Est«All what you want». Chi si è sentito dire questa frase da un uomo sorridente di fronte agli occhi sciagurati e al corpo nudo di una bambina di nove anni, non dimentica più: tutto quello che vuoi, paga e puoi farle tutto quello che vuoi. Settembre 2000, a Bangkok, inchiesta della «Stampa» sulla pedofilia. Dicembre 2004, operazione di polizia contro il turismo sessuale. Non è vero che non è cambiato niente. È cambiato tanto. È mutata la geografia delle destinazioni, sono mutati i «gusti» e gli utenti, sono mutati (ma non abbastanza) accordi e precauzioni. È mutata anche la legge: oggi, se c'è reato, sei perseguibile in Italia anche per ciò che hai fatto all'estero. Sono rimaste uguali le vittime: bambini e bambine, donne e ragazzi presi per la loro fame e non per il loro piacere. C'è del nuovo, sì. Tra i viaggiatori e le mete. Si parlava di Santo Domingo, Thailandia, Brasile. Oggi la ragnatela del sesso (non soltanto di pedofilia, ma adulto, di uomini, donne e gay) ricorda i tracciati dei voli che troviamo tratteggiati nelle riviste delle compagnie aeree nella tasca del sedile davanti al nostro durante il volo. Una ragnatela di aeroporti internazionali. E le cifre del fenomeno lasciano il tempo che trovano: il sommerso è il 90 per cento. I pedofili - così come chi cerca «carne fresca» non necessariamente nell'infanzia o nell'età prepuberale - hanno il parco più ampio. A Santo Domingo, se per toglierti di torno un gruppo di ragazze ti dici «maricon», cioè omosessuale, ti propongono il loro «hermano», il fratello, e se dici che è troppo grande hanno anche un fratellino. I meninos de rua del Brasile sono più che una riserva di caccia: un supermercato. Bangkok, Chat May, Hat Yai, Pattaya sono le mete thailandesi, rese più difficili da una polizia sempre un pò meno corrotta e un pò più collaborativa. Ma rimangono gli episodi assurdi, come l'americano che per festeggiare il compleanno «affitta» un gruppo di ragazzini per sè e i suoi amici. Se la polizia thailandese si fa sentire, allora ci si rivolge ai Caraibi, al Brasile, ma anche - nuove frontiere sempre più battute - a Laos e Cambogia, dove il bambino lo usi e addirittura lo uccidi, lo usi e lo compri. C'è il fastidio del visto d'ingresso, ma un viaggio d'affari lo può sempre giustificare. Il viaggio d'affari, talora, comprende già il sesso, soprattutto dove si vogliono non piccole creature ma ragazze molto belle e molto giovani. A Bucarest, dicono le ricerche di Ecpat e Gruppo Abele, è già tutto previsto. Vai, ceni, firmi contratti e il tuo interlocutore ha già pensato al resto. Nella Repubblica Ceca è la stessa cosa. Ci sono rapporti che parlano di «automatismo» del viaggio: è evidente che vogliono anche questo. E quando non è previsto, ci scappa spesso. Se gli uffici del personale delle aziende controllassero certi conti inseriti in nota spese per la «lavanderia», considerato l'abbigliamento che uno si porta appresso, avrebbero qualche dubbio. Il portiere procura la ragazza, l'azienda la paga seppur sotto una voce più «pulita». Se l'Est è il paradiso delle ragazze, il Brasile e i Caraibi per ragazze e ragazzini, l'Africa è meta a tutto raggio. Ci vengono i signori, ma ci vengono anche le signore. Per loro in testa c'è il Senegal. Non c'è da scandalizzarsi. Perchè gli uomini sì e le donne no? E anche qui mutano le mete. Le gentili signore che vogliono il nero vanno in Marocco - ci sono splendide interviste di single che spiegano perchè - o in Senegal, andava la Costa d'Avorio, ma ora è più rischiosa. Ma quelle che preferiscono il ragazzino puntano sul Sud America, sulle favelas brasiliane, il perchè è allo studio. Pedofilia femminile. La cosa più stupefacente è la totale assenza di precauzioni. Giovani uguale no hiv. Chi l'ha detto? L'Aids sta scivolando proprio fra gli eterosessuali, tra i vicini di casa ineccepibili. Hanno ragione Mirta Da Prà, Gruppo Abele, e ha ragione MARCO Scarpati, presidente di Ecpat, quando dicono che l'identikit del cliente scende sempre più di età e svela persone con una doppia morale: a casa loro certe cose non esistono, in certi luoghi tutto è concesso, perchè là si divertono a farlo, perchè là li aiuti a mangiare, perchè là vivono così. A parte che sarebbe più divertente farlo con chi si diverte, dicono gli psicologi che chi si diverte vorrebbe divertirsi davvero. In altre parole: non mi metto in gioco, non ho doveri, non faccio brutte figure. E poi c'è l'esotico. Come quel bacino incredibile che è l'India, dove addirittura si esportano bambini altrove o si acquistano quelli nepalesi per i bordelli locali. E c'è l'esotico di provincia. Il turismo del sesso, dicono gli osservatori ufficiali, sta anche dentro i confini. In giri ristretti e nemmeno troppo si viene a sapere del charter di fanciulle che arriva per il weekend in certe aree, in genere di mare e vacanza, e si sparpaglia nelle discoteche. Le statistiche dicono che in Italia il sesso è virtuale, guardato o parlato. La realtà svela che fugge dal coinvolgimento, forse dal «voto» dell'altra persona. Una solitudine. E una promessa: «ALL WHAT YOU WANT».

 

 
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RIFLESSIONI, PENSIERI, PSICHIATRIA, PSICOPATOLOGIA, MANICOMI, "I MATTI",

Post n°3147 pubblicato il 31 Ottobre 2009 da psicologiaforense

UNA VITA IN PRIMA LINEA DALLA PARTE DEGLI ULTIMI

Ho sempre presente un giovane malato di mente ricoverato nel reparto detenuti delle Molinette. Era l’anno 1988.  Stava rintanato sotto la branda e non veniva fuori nemmeno quando gli portavano i pasti: allungava la mano, ritirava il rancio e lo mangiava là sotto. Soltanto in un caso abbandonava la tana: quando gli agenti annunciavano l'arrivo del «dottor Crosignani». Allora si metteva in piedi. Si guardavano negli occhi, poi il malato gli faceva cenno di entrare e cominciava il dialogo. C'e' in questa memoria l'atteggiamento che lo psichiatra teneva verso il malato e verso la psichiatria stessa da quando entrò, nel '68, nel manicomio di via Giulio fino a quando diresse un repartino.

Ricordo che  al primo esame di specialità fu bocciato e si intestardì. Entrò in strutture più carcerarie che sanitarie. Combattè la contenzione fisica come routine. E, fiducioso nella legge 180, combattè anche le dimissioni selvagge (che facevano inorridire Mario Tobino) figlie di una guerra santa contro l'inciviltà di certe istituzioni, ma che come tutte le guerre sante lasciava a terra i suoi morti: i ferrovieri non volevano lavorare sulla Torino-Bardonecchia per il terrore di trovare davanti alla motrice il suicida per angoscia, che fuori dall'istituzione si scopriva sperduto. Crosignani credeva e crede in un principio: stare dalla parte dei pazienti, non usarli nè guidarli nè gestirli. Convinto che la psichiatria è clinica, è terapia, è sedare malesseri, ma è soprattutto affetto, non quello paterno e tanto meno paternalistico, ma quello della comprensione e condivisione, che ti fa placare il furioso senza mettergli le mani addosso.

 

 
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ATTUALITA', LA RAGAZZA SCIMMIA, ANTROPOLOGIA, PSICOLOGIA, MEDICINA,

Post n°3146 pubblicato il 31 Ottobre 2009 da psicologiaforense

 

Per diciotto anni, ha vissuto in una foresta al confine tra Cambogia e Vietnam, insieme alle scimmie. Il suo nome è Rochom P'ngieng, ma tutti la conoscono come "Jungle Woman", la donna della giungla. Scomparsa a 8 anni nel 1989, Rochom è stata poi ritrovava due anni fa. Da allora, la giovane, ormai 28enne, non si è mai riabituata alla vita in società. Genitori e parenti non sanno più come fare: Rochom continua a dimagrire, si rifiuta di mangiare, si toglie i vestiti in pubblico e tenta regolarmente la fuga. Non parla, limitandosi a emettere suoni disarticolati simili a quelli delle scimmie. I suoi occhi, spesso assenti, si riaccendono solo di fronte alla giungla: è lì che sogna di tornare, tra quella natura che l'ha vista crescere per gran parte della sua vita

*****************************

VEDI TUTTO QUI:

Doc: Cambodia's 'jungle woman' sick, mentally ill
The Associated Press - ‎19 hours ago‎
PHNOM PENH, Cambodia — A woman dubbed the "jungle woman" after emerging naked and unable to speak from the wilds of northeastern Cambodia two years ago is ...

 
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curiosità, halloween, le zucche invadono le città,

Post n°3145 pubblicato il 31 Ottobre 2009 da psicologiaforense

Con «dolcetto o scherzetto» le zucche invadono l'Italia L'ultima tendenza è il truccatore professionista.  In molte città video spaventosi su schermo gigante. Le candele sono un obbligo.
 
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ATTUALITA', FOTONOTIZIA

Post n°3144 pubblicato il 31 Ottobre 2009 da psicologiaforense

NAVE-CITTA' GRANDE COME SETTE QUARTIERI

Il transatlantico Oasis of the Seas, il più grande al mondo, in partenza dal cantiere navale di Turku, nel sud ovest della Finlandia, per raggiungere la costa occidentale degli Stati Uniti, dove il 5 dicembre imbarcherà i passeggeri per la sua prima crociera ad Haiti. Oasis of the Seas - nome scelto dai lettori del quotidiano Usa Today tramite un concorso - è costata 900 milioni di euro. Ha 16 ponti, 2.706 camere e può ospitare 6.360 passeggeri e 2.000 membri d'equipaggio.
 
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RIFLESSIONE DELLA NOTTE, SITI PORNO, WEB, GUASTAFESTE, SCOCCIATORI, SECCATORI IMPORTUNI

Post n°3143 pubblicato il 31 Ottobre 2009 da psicologiaforense

RIFLESSIONE DELLA NOTTE
 
 
INTERNET I siti porno, troppo invadenti ma tecnicamente avanzati...

NON ho niente contro i siti porno. Non mi interessano, li filtrerei senz'altro dal computer dei miei nipotini, ma non c'è dubbio che, nel mondo dell'entertainment per adulti, abbiano il diritto di esistere. Alcuni  sono  pionieri all'avanguardia nelle nuove tecnologie. Sperimentano tutte le novità. Sono stati i primi a lanciare con successo il commercio elettronico, vendendo in rete abbonamenti a servizi a luci rosse con la carta di credito criptata. Purtroppo, sono anche i più aggressivi nel direct marketing. E da qualche tempo a questa parte, con la corsa diffusa alla conquista di audience, stanno diventando molto invadenti. È come con un seccatore che ti importuna per strada: non sai se è meglio ignorarlo, nella speranza che si stanchi e cambi obiettivo. O se reagire e fare una scenata. Succede con l'email: la catena di messaggi si estingue solo se cestino tutto facendo finta di niente. Sul World Wide Web è ancora peggio. Nel mese di settembre (2009) la Federal Trade Commission  ha registrato che i visitatori di più di  25 milioni di pagine Web sono stati deviati su siti pornografici contro la loro volontà. A volte, navigando in Rete, si scopre di non riuscire ad andare dove si vuole, o peggio, ci si trova in un luogo dove non si vuole essere e non si riesce a uscirne. Sono trappole tese dagli abili «web master». Il trucco sta nel manipolare il codice html, ecc… in modo per esempio da disabilitare il bottone «back» per tornare indietro sulla pagina precedente, oppure nel programmare in Javascript (un altro programmino molto comune) un circolo vizioso, con nuove pagine che si aprono automaticamente quando si cerca di chiuderne un'altra. Oppure inserendo parole chiave che non c'entrano nel codice che serve per farsi selezionare dai motori di ricerca (cercate il sito della Casa Bianca e finite su www.whitehouse.com, un sito porno, anzichè www.whitehouse.gov). Un altro trucco sono i banner (quei rettangoli di pubblicità) che avvertono di un «problema grave»: lo sprovveduto che clicca su «ok» casca su un sito non desiderato. Visto che garantisce un'audience insperata, questo sistema di bassa lega è stato copiato anche da blog  non pornografici, ma idioti o  con un'etica a dir poco discutibile.

 

 
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IL MONDO E L'UNIVERSO, ASTRONOMIA, NASA, FOTO,

Post n°3142 pubblicato il 31 Ottobre 2009 da psicologiaforense

GIOCO ASTRONOMICO DI COLORI

 

Per ottenere una foto con colori così stupefacenti, gli astronomi della Nasa usano i loro trucchi. Innanzitutto hanno messo insieme tre immagini prese separatamente con tre diversi filtri, ognuno dei quali tarato per registrare le diverse linee di emissione dai gas presenti nella nebulosa sotto obiettivo. In questo caso, la nebulosa Orione, enorme sala parto di tante stelle.
A bassa densità, zolfo e idrogeno emettono luce rossa, mentre l'ossigeno emette luce verde. Gli astronomi però, per diversificare ulteriormente i colori nell'immagine, ha assegnato il colore rosso allo zolfo, il verde all'idrogeno, il blu all'ossigeno. Nonostante il risultato finale risulti completamente differente dall'immagine visibile a occhio umano, questo permette agli studiosi di tenere traccia delle componenti gassose della nebulosa e conoscerla meglio. © Nasa ( riportato da scienze/Focus) 
 
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FOTONOTIZIA

Post n°3141 pubblicato il 31 Ottobre 2009 da psicologiaforense

AFFARI DI SESSO

Il sesso esce dalle stanze da letto e diventa un grande affare: in totale si stima che il fatturato annuo mondiale si aggiri sui 7 miliardi di euro, ma difficili sono le stime precise. Un vero e proprio business, con servizi (eros center, linee telefoniche hard, sexy shop) e prodotti (pornografia e gadget erotici). Con venditori e clienti, e un giro d'affari da capogiro. Peccato che la merce di scambio sia anche umana e nella maggior parte dei casi si tratti di persone sfruttate e maltrattate. Parallelamente sopravvive una nicchia di lavoratori, i sex worker, che fanno del sesso una professione a tutti gli effetti, con diritti, doveri e un sindacato a loro difesa.

 
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