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Messaggi del 12/11/2009
Post n°3201 pubblicato il 12 Novembre 2009 da psicologiaforense
CORSIVO BREVISSIMO Una banda senza ideali. Sono rimasta per l'ennesima volta colpita nel leggere sui giornali che la madre (docente universitaria) di uno dei componenti la banda di bulletti di famiglie "bene", tristemente nota per aver stuprato almeno cinque ragazze tra cui due minorenni, si è meravigliata per ciò che aveva fatto il figlio, dicendo: "Cosa mancava a mio figlio? Gli abbiamo dato tutto. Dove abbiamo sbagliato?". Interrogativi dello stesso tenore se li sono posti tanti altri genitori che avevano perso i loro figli per i motivi più disparati: droga, suicidi, incidenti stradali. Devo quindi pensare che questi genitori credono di aver fatto il loro dovere di educatori viziando i loro figli con beni materiali senza trasmettere loro "capacità autoprotettive", valori e ideali. Probabilmente costoro si dimenticano del fatto che se un giovane non ha una ragione per cui vivere non ha nulla anche se vive in mezzo agli agi e al benessere. Questi episodi dovrebbero farci riflettere tutti quanti e indurci a rivedere i metodi educativi dei giovani, che hanno assolutamente bisogno di ideali in cui credere.
Post n°3200 pubblicato il 12 Novembre 2009 da psicologiaforense
MEDITAZIONE DELLA NOTTE FILOSOFIA E PSICOLOGIA SONO IN ... "FORMA" Il tema della forma non appassiona solo artisti, filosofi o studiosi della percezione, ma è oggi anche al centro delle riflessioni scientifiche dopo gli apporti di Renè Thom (frattali) e Ilya Prigogine (strutture dissipative) che hanno disegnato un possibile passaggio tra l'epistemologia biologica e l'estetica: l'arte non è più il regno separato delle forme. Quando al ritorno dalle vacanze estive appoggiamo sul nostro tavolo un ciottolo arrotondato dalle acque di un ruscello, una pigna dall'andamento spiraliforme, un guscio vuoto o un insetto iridescente, rendiamo possibile - con un semplice gesto della mano e dell'occhio - la cucitura del divorzio tra fenomenologia e mondo dei numeri, tra qualitativo e quantitativo, tra arte e scienza, rendiamo cioè perfettamente leggibile quel “codice ovvio” - che ovvio non è -, come lo ha definito B. Munari uno dei "piccoli maestri" del complicato gioco della forma. Quell'imprendibile unità tra pensiero e sensibilità probabilmente appartiene solo a uno stadio dell'esistenza in cui stupore e meraviglia, curiosità ed esplorazione conoscitiva sembrano inscindibili: l'infanzia. Il piacere della forma con ogni probabilità ci aiuta a ritrovarlo.
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Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
Inviato da: monellaccio19
il 01/11/2018 alle 07:57
Inviato da: Brillante.Nero
il 06/09/2018 alle 23:51
Inviato da: casadei.lisetta
il 24/04/2018 alle 10:49