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Messaggi del 20/11/2009
Post n°3247 pubblicato il 20 Novembre 2009 da psicologiaforense
Poe: morì d'idrofobia non per colpa dell'alcol Morì di IDROFOBIA e non di alcolismo Edgar Allan Poe (1) . Lo sostiene il medico americano Michael Benitez (sul Maryland Medical Journal) che ha studiato la documentazione del suo ricovero in ospedale. Poe morì a Baltimora il 7 ottobre 1849, a 39 anni. Era giunto il 28 settembre in treno dalla Virginia diretto a New York. Secondo la versione dei fatti che ci è stata tramandata venne trovato ubriaco fradicio per strada, davanti a una taverna, e quattro giorni dopo morì in ospedale. Il dottor Benitez ha studiato le lettere dei testimoni che visitarono Poe all'ospedale, gli appunti dei medici che lo curarono, stabilendo che i sintomi sarebbero incompatibili con l'alcolismo. Secondo lo studioso Poe fu morso da un animale (topo, cane, pipistrello, scoiattolo….) idrofobo. (nell'immagine in alto EDGAR ALLAN POE, in quella qui sotto Il Corvo ed altre poesie, raccolta di poesie scritte da Edgar Allan Poe.La poesia principale dell'opera è intitolata appunto Il corvo. Fu pubblicato per la prima volta il 29 gennaio 1845, sul New York Evening Mirror. Famoso per la sua musicalità e l'atmosfera sovrannaturale, racconta della misteriosa visita di un corvo parlante a un amante turbato, tracciando la sua discesa nella pazzia.)
(1) Edgar Allan Poe (Boston, 19 gennaio 1809 – Baltimora, 7 ottobre 1849) è stato uno scrittore e poeta statunitense, considerato tra le figure più importanti della letteratura americana, inventore del racconto poliziesco (detective story) e del giallo psicologico (psychological thriller), finisce per diventare anche uno dei rappresentanti maggiori del romanzo gotico svincolandosi però dalle ambientazioni, ma del quale eredita il gusto del mistero, dell'orrido e dell'angosciante.
Post n°3246 pubblicato il 20 Novembre 2009 da psicologiaforense
TESTI E PRETESTI CONTE DRACULA ADDIO! Un neurologo spagnolo, il dottor Juan Gomez Alonso, dopo dieci anni di ricerche, afferma di aver stabilito, senza ombra di dubbio, che quanto attribuivano a Dracula le credenze popolari abbandonare di notte la tomba per mordere nel collo le vittime e succhiarne il sangue si doveva solo a una malattia, sconosciuta all' epoca, la RABBIA. La patologia, sostiene il dottor Gomez Alonso, è esattamente la stessa: la idrofobia, una malattia infettiva prodotta da un virus che attacca le zone del cervello dei mammiferi, proprio quelle che regolano l' attivita' sessuale (infatti, secondo la leggenda, le vittime erano possedute dal vampiro dopo essere state dissanguate dal fatale morso) e gli istinti primari di lotta e difesa. I malati come i vampiri non sopportano la luce e l' odore dell' aglio, hanno un grande appetito sessuale, hanno una grande voglia di mordere e rifiutano il contatto con l' acqua, che la leggenda popolare trasformo' in acqua benedetta. Ma il mito racconta che i corpi si conservavano perfettamente. Anche qui l' implacabile dottor Gomez Alonso ha una risposta pronta: i cadaveri si mantenevano benissimo grazie al clima, all' umidità, e la fluidità del sangue dei vampiri era dovuta alla causa della loro morte, l' asfissia.
Post n°3245 pubblicato il 20 Novembre 2009 da psicologiaforense
L'OPINIONE ADESIONE AL GUSTO PREVALENTE DEL MOMENTO CHE S'IMPONE NELLE ABITUDINI E NEI MODI DI VIVERE Dopo periodi in cui spiccavano le mode dei metallari (gruppi giovanili appassionati della musica heavy metal e caratterizzati da un abbigliamento vistoso con guarnizioni metalliche: borchie, catenelle, ecc...) e dei paninari (dal bar Panino di Milano; giovani frequentatori di paninoteche e fast-food, tipicizzati da capi di abbigliamento e da accessori ricercati e originali), in questi ultimi anni, invece, il gusto prevalente è la testa rapata o con acconciature stravaganti e colorate, l'orecchino, il viso ben rasato con un filo sottilissimo di barba che incornicia il mento, l'abbigliamento stravagante, ecc...., e - in forma del tutto particolare - i piercing e i tatuaggi .
Post n°3244 pubblicato il 20 Novembre 2009 da psicologiaforense
Il caso. Test psicologico per tutti gli aspiranti pm francesi. Prima di essere ammessi a svolgere le funzioni di pubblico ministero il candidato dovrà superare anche un colloquio psicologico con somministrazione di reattivi mentali di tipo oggettivo (questionari di parsonalità). Così è in Francia dove, da pochi giorni chi voglia svolgere la funzione di PM dovrà necessariamente sottoporsi ad un esame di tipo psicologico. Sorge allora spontanea la domanda circa la possibilità di importare dai cugini transalpini una simile modalità di selezione anche in Italia. ************************ Test psicologico per fare il giudice Sono alcuni dei quesiti posti per la prima volta posti agli aspiranti magistrati in Francia. Un test attitudinale per delineare il profilo di chi sarà poi ... 19 nov 2009 ... Perché il questionario attitudinale per aspiranti toghe, in Francia, adesso lo fanno davvero. ... In Francia psico-test ai magistrati ... www.libero-news.it/articles/view/595087 2 post - 1 autore - Ultimo post: 9 ore fa Francia ...test per i magistrati 28 minuti fa ... Perché il questionario attitudinale per aspiranti toghe, in Francia, adesso lo fanno davvero. ...it.messages.news.yahoo.com/Notizie/Politica/threadview?... - 9 ore fa 20 nov 2009 ... Si faccia subito ai magistrati Italiani un test di selezione psico attitudinale per accedere alla carriera come la Francia già fa. ... iltempo.ilsole24ore.com/.../1095665-psico_test_magistrati_perche.shtml - 9 ore fa Scontro tra Berlusconi e i giudici Pd e Idv: "Aggressione indecente" ... la separazione delle carriera tra pm e giudici e test psicoattitudinali per i pm - dice il ... come la Francia dove c'e' la sospensione dei procedimenti per chi ha ... www.repubblica.it/2009/03/.../confesercenti.html - Copia cache - Simili Trovo scandaloso che i sindacati della magistratura contestino il test attitudinale posto per la prima volta agli aspiranti magistrati in Francia. ... www.wikio.it/societa/giustizia/guidice
Post n°3243 pubblicato il 20 Novembre 2009 da psicologiaforense
DOPO LA "SETTIMANA BIANCA" COSA FANNO I POLITICI? LAVORANO? NO! ALLE statistiche nazionali si fatica a credere, a quelle filogovernative come a quelle antigovernative: spesso l'impressione è che si tratti di cifre strumentali o approssimative, contraddittorie, messe insieme alla svelta e buttate là per ragioni politiche. Ma se fosse vero, come sostiene la Federfarma, che nell'ultimo anno la spesa farmaceutica pubblica è cresciuta del 10,3%, bisognerà rifletterci un momento: perchè è evidentemente inutile stabilire ogni taglio di spesa per riequilibrare i conti pubblici, se nel frattempo la spesa è già cresciuta più del taglio. Anche perché ad aumentare sono gli sprechi, i furti, le truffe. Quello che succede nell'ambito sanitario lo sappiamo tutti, per esperienza diretta se non per i continui arresti: prescrizioni di fantasia, ricette intestate a persone morte oppure che non ne sanno nulla, sottrazione e rivendita di materiali in ospedale, apparecchi o protesi ordinati a chi non ne ha bisogno, ladrerie semplici o complesse. Succede in ogni campo ministeriale, anche se il settore sanitario resta il terreno d'imbroglio più facile e d'incasso immediato. Dunque tagliare le spese dei ministeri serve a niente, da solo. Sarebbe necessario invece, se davvero si volesse risparmiare e ridurre i costi pubblici, modificare le strutture organizzative, esercitare i controlli. Lavoro difficile, si sa. Lavoro lungo, certo. Lavoro che va contro gli interessi della massa degli imbroglioni, si capisce. Ma lavoro necessario, se si vogliono ottenere risultati e si vuole governare: senza modificare i vecchi meccanismi, senza stabilire o rafforzare i controlli, si ottiene zero. Questo lavoro necessario nessuno lo fa nè vuole farlo: troppo fastidioso. Meglio farsi vedere a Telecamere, inventare espedienti offrendo intrattenimento ai vecchi bisognosi invece di assistenza e pretendendo di medicare la loro solitudine (incurabile, naturalmente) con la compagnia dei pompieri o delle merci da supermercato. Meglio votare in Parlamento leggi risibili capaci soltanto di tentare di prendere in giro i cittadini, come quella sul conflitto d'interessi. Meglio salire e scendere dalle automobili scure, arrivare alle ore piccole, frequentare vertici e confronti, discutere sul nome eventuale di un ministro dell'Economia che potrà soltanto fare quel che gli si dice di fare, progettare riforme tanto bislacche quanto disastrose. Di governare (ossia gestire, anmministrare il Paese) neppure si parla: sembra un'attività superflua, oppure riservata a chissà chi altro. Per fortuna dei governanti, non lavorare non stanca.
Post n°3242 pubblicato il 20 Novembre 2009 da psicologiaforense
Ritorno al passato..... la tbc farà ancora paura e con lei mille altre malattie: dalla peste all'aids, ecc....
VIRUS "immortali", malattie che ritornano dal passato e uccidono. Sono le malattie cosiddette "emergenti", non per niente il ministro della Sanità ha trasformato la Commissione per l'Aids in Commissione nazionale per le malattie emergenti. Malattie che riemergono dal passato, che fanno paura... perchè per una serie di fattori nuovi stanno trovando una nuova diffusione. Quali fattori? IL mutamento dei costumi, l'urbanizzazione dell'Africa, la promiscuità SESSUALE, IL TURISMO SESSUALE, il cattivo uso del sangue e degli emoderivati. E il cambiamento delle condizioni socio-economiche, ad esempio il fattore della densità della popolazione. In alcune zone ci sono altissime concentrazioni di uomini, e questo contribuisce ad una maggior diffusione delle malattie infettive. Insomma: in alcune aree del mondo siamo troppi. E, come per gli animali, certi equilibri vanno a rotoli. IL virus della "mucca pazza" non è stato agevolato solo dall'alimentazione, ma anche dalla concentrazione di bestiame: un tempo su un chilometro quadrato viveva un animale, oggi diecimila animali. Nello specifico, per quanto riguarda la tubercolosi, gli africani risultano tra i meno protetti. Mentre rispetto alla poliomielite sono relativamente più ''coperti": chi ha condizioni igieniche pessime è - paradossalmente - più immune dalla polio, perchè la diffusione dei batteri e dei virus nei neonati crea una sorta di immunità. CI MANCAVA SOLO L'INFLUENZA DEI PORCELLI.............
Post n°3241 pubblicato il 20 Novembre 2009 da psicologiaforense
TESTI E PRETESTI CLAMOROSO:
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Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
Inviato da: monellaccio19
il 01/11/2018 alle 07:57
Inviato da: Brillante.Nero
il 06/09/2018 alle 23:51
Inviato da: casadei.lisetta
il 24/04/2018 alle 10:49