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umorismo e satira

 

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Messaggi del 24/11/2009

 

POESIA: DARE CORPO ALLA SPERANZA IN UN MONDO DISPERANTE....MIO PENSIERO DELLA NOTTE

Post n°3278 pubblicato il 24 Novembre 2009 da psicologiaforense

pensiero della notte

POESIA, SPERANZA, VITA... E TANTO ALTRO ANCORA........

Il poeta chieda al suo testo la verità che interiormente lo incalza. L'assoluto della poesia, insomma, non diversamente dalla professione di un Rilke che nella Lettera a un giovane autore impone: “Questo anzitutto: domandatevi nell'ora più silenziosa della vostra notte: devo io scrivere?”. Contro ogni voluttà interiore dell'io e contro ogni vocazione sacerdotale, furono I Novissimi di Alfredo Giuliani, antologia-manifesto apparsa nel 1961, a segnare l'inizio di una nuova offensiva e a dettare le regole di una poesia intesa come “mimesi critica della schizofrenia”, come “rispecchiamento e contestazione di uno stato sociale e immaginativo disgregato”; poesia di parole-macerie come dopo un'esplosione. La convocazione odierna che io faccio non è che l'ultimo atto di un dopo non ancora concluso. Da archeologo dei propri giorni - chiedo al poeta-  se si è trasformato nel guerriero di una battaglia civile. Deciso a combattere, in nome della bellezza, contro la volgarità che ci assedia, lo fa con un gesto di richiamo che va oltre il suo valore simbolico. Riuscirà a ristabilire il nuovo primato morale e civile della poesia?

 
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RIFLESSIONI, CONSIDERAZIONI, OPINIONI, PENSIERI, IDEE, SUGGESTIONI.....PER UN NUOVO GIORNO

Post n°3277 pubblicato il 24 Novembre 2009 da psicologiaforense

CONSIDERAZIONI DELLA SERA

IL VILLAGGIO GLOBALE HA INGOIATO LA MISURA UMANA.

LA CRONACA QUOTIDIANA RIVELA UNA PROVINCIA BRUTALE E VIOLENTA. UN TEMPO IL PICCOLO PAESE GARANTIVA UN SUFFICIENTE CONTROLLO SOCIALE ORA I MOSTRI SI AGGIRANO A BRANCHI, NEL SILENZIO DELLE COSCIENZE

Leggendo  la cronaca che parla di  ragazze stuprate dal branco – anche in piccoli paesi dove tutti si conoscono-  e  di bambini  o di donne  martirizzati in queste ore o in questi ultimi giorni, l'orrore lascia spazio a qualche fredda considerazione, a qualche interrogativo che, anzichè offenderle, nasce dall'interno di una sbigottita pietà. Ti chiedi per esempio - vuole essere una constatazione perplessa, non una condanna - quali rapporti tengano insieme famiglie “normali” e “perbene”, se i genitori scoprono all'improvviso di avere allevato assassini feroci. Simili a quelli visti nei truculenti spettacoli che vengono ammanniti quotidianamente dalla televisione. Bastano le preoccupazioni del lavoro, di una vita sovente convulsa, a spiegare la mancanza di un dialogo, di una confidenza, di una trasmissione di principi morali che si avvalga di severità e insieme di tenerezza? Bastano i soldi, il motorino, il telefono cellulare, il computer, la PlayStation ad assolvere da altre faticose ma necessarie incombenze?
Un tempo, il piccolo paese, l'ambiente ristretto garantivano un sufficiente controllo sociale. Il mascalzone, il matto, il pervertito era noto a tutti, sorvegliato per così dire a vista. I bambini, le persone indifese erano avvertite del potenziale pericolo. Oggi, mentre sembrano smarrirsi i confini della asocialità, i mostri si aggirano impunemente, a branchi, nel silenzio delle coscienze. Tendono a scomparire le differenze tra paese e città, tra i quattro tetti domestici, solidali, e gli agglomerati informi del suburbio. Il villaggio globale ha ingoiato il villaggio nucleare, la sua antica misura, umana e civile.

 
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LA FOTO DEL GIORNO

Post n°3276 pubblicato il 24 Novembre 2009 da psicologiaforense

 

MEGLIO L'INCHIOSTRO

Nuova protesta dell'associazione animalista Peta: a Sydney, nella zona dello shopping, la modella Dani Lugosi ha lanciato la campagna "Ink not mink" (inchiostro, non visone), contro le pellicce e a favore di una diversa decorazione del corpo, per esempio tramite il bodypainting (Epa)
 
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CARABINIERI, ORDINE PUBBLICO, RONDE,

Post n°3275 pubblicato il 24 Novembre 2009 da psicologiaforense

I CARABINIERI DICONO NO ALLE "RONDE"

 I carabinieri hanno preso posizione, di fatto, contro un provvedimento del governo. Il Cocer, l’organismo di rappresentanza dei militari dell’Arma, ha spiegato come la misura delle ronde sia impraticabile “sull’impianto sicurezza che opera nel nostro paese”. E come non si possano “istituire ronde di vigilanza quando nella Polizia di Stato e nell’Arma dei Carabinieri mancano quasi 10 mila uomini”.
Spero davvero che questa presa di posizione non venga sottovalutata. Che il presidente della Repubblica e, soprattutto, il presidente del Consiglio, ai quali i carabinieri hanno chiesto un incontro, ascoltino attentamente quello che gli uomini dell’Arma hanno da dire.

 
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MORIRE DI CARCERE

Post n°3274 pubblicato il 24 Novembre 2009 da psicologiaforense

IL CASO

 

Cucchi, il legale: «Colpi a cranio
e mandibola, lesioni mai viste prima»

L'avvocato della famiglia: «Traumi recentissimi rispetto alla data della morte. Confermate fratture alla colonna vertebrale»

Lesioni nuove, mai notate prima, al cranio e soprattutto alla mandibola. Traumi «recenti», anzi, «recentissimi» rispetto alla data della morte. Sul corpo di Stefano Cucchi, il geometra di 31 anni arrestato per droga e morto il 22 ottobre nel reparto detentivo nell'ospedale Sandro Pertini di Roma «ci sono ancora moltissime e vistose lesioni da traumi recentissimi, al cranio e in altre parti del corpo». Lo ha detto l'avvocato della famiglia Cucchi, Fabio Anselmo, in merito agli accertamenti medico-legali disposti dalla procura di Roma dopo la riesumazione della salma, cominciati oggi nel'istituto di Medicina legale dell'Università La Sapienza.

Lesione alla mandibola. «C'è inoltre - ha proseguito il legale - una lesione alla mandibola, non rilevata prima. Sono state inoltre confermate le fratture alla colonna vertebrale e anche le lesioni alle mani. Per parlare delle cause della morte, però, bisognerà aspettare ancora qualche giorno».

Nuovi accertamenti sul cadavere. Sono ancora parecchi, infatti, gli accertamenti che gli esperti dovranno condurre sul cadavere di Stefano Cucchi: oltre agli esami istologici, sono previste certamente una Tac e una risonanza magnetica. «Gli esami saranno approfonditi e di certo non semplici - dice l'avvocasto Anselmo - La salma potrà essere restituita ai familiari non prima di una settimana».

Gli esperti al lavoro. Attorno al corpo del geometra sono al lavoro numerosi esperti. C'è il pool nominato dai pm Vincenzo Barba e Francesca Loy (Paolo Arbarello, Dino Tancredi, Ozrem Carella Prada e Luigi Cipollone), e ci sono i consulenti dei sei indagati, tre agenti di polizia penitenziaria - per i quali si procede per omicidio preterintenzionale - e tre medici del Pertini (omicidio colposo). La famiglia Cucchi può contare invece sul professor Vittorio Fineschi dell'Università di Foggia, mentre la commissione di inchiesta sul sistema sanitario presieduta da Ignazio Marino (che approfondisce gli aspetti dell'assistenza medica fornita al geometra) si è affidata al professor Vincenzo Pascali dell'ospedale Gemelli di Roma.

Il sangue sui jeans. Le indagini della Procura, però, non si fermano all'esame del cadavere. Un'altra consulenza tecnica riguarda le macchie di sangue sui jeans che Cucchi aveva addosso entrando al Pertini: i magistrati vogliono sapere con certezza se quel sangue è di Stefano. Inoltre i pm Barba e Loy hanno intenzione di effettuare un sopralluogo nelle celle di sicurezza del Tribunale di Roma, lì dove il 16 ottobre scorso si sarebbe svolto il presunto pestaggio, insieme con il testimone gambiano ascoltato nei giorni scorsi.

La settimana prossima si terrà un secondo incidente probatorio: i magistrati ascolteranno un detenuto albanese che, come l'africano, si trovava in una cella di sicurezza dell'edificio B del Tribunale il 16 ottobre. Sul corso delle indagini l'avvocato Anselmo rimane prudente: «Sospetto che siamo a buon punto: la testimonianza dell'africano è stata molto importante, ma soprattutto il fatto di aver dimostrato che Stefano prima dell'arresto era in ottime condizioni di salute credo sia stato un passo notevole».

 
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FOTO MOLTO CURIOSA DEL GIORNO

Post n°3273 pubblicato il 24 Novembre 2009 da psicologiaforense

CHE CURVE SUPERSEXY

MASCHIETTI, AMICI MIEI DILETTISSIMI.................
n
on lasciatevi ingannare dal loro aspetto "tortuoso". Quelle che vedete non sono pieghe intestinali, ma gli anfratti dell’epitelio delle tube di Falloppio, i due condotti lunghi una decina di centimetri, che collegano le ovaie femminili all’utero. È in questi morbidi "tubi" ricoperti da un tappeto di cellule simili a peli (guarda), che si decide il destino dell'ovulo: se durante la discesa viene "colpito" da uno spermatozoo, può avvenire la fecondazione. A questo punto l’ovulo fecondato prosegue il suo viaggio verso l’utero, dove andrà ad impiantarsi. E avrà inizio così la gravidanza.

FONTE: FOCUS SCIENZE, VEDI!

 

 
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