Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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Messaggi del 30/11/2009

 

RIFLESSIONI, PENSIERI, OPINIONI, CONSIDERAZIONI, IDEE, SUGGESTIONI......PER IL NUOVO GIORNO

Post n°3311 pubblicato il 30 Novembre 2009 da psicologiaforense

RIFLESSIONE DELLA  NOTTE

LA  C U L T U R A  AMBIENTALISTA.

 

 

A MIO MODO DI VEDERE E' COMPLETAMENTE ERRATO AFFERMARE, COME FANNO TUTTI ALLE SOGLIE DEL 2010, CHE E' IN CRISI L’AMBIENTALISMO, E IN CRISI LA CAPACITA' COMUNICATIVA DEI MESSAGGI AMBIENTALISTI

Infatti, se lo  consideriamo  come il corpus di proposte serie, scientificamente fondate, che negli ultimi anni i migliori studiosi e ambientalisti hanno prodotto in tutti i campi, dall'economia dell'ambiente all'etica ambientale, dalle tecnologie compatibili alle innovazioni energetiche dobbiamo onestamente dire che su questi fronti non vi è crisi. Anzi, si registrano avanzamenti significativi anche se restano aperte molte questioni sull'applicazione pratica della sostenibilità, sugli indicatori e sui target della sostenibilità. È invece in crisi la capacità comunicativa dei messaggi ambientali, la loro assimilazione da parte del pubblico e la trasformazione dei comportamenti che questi dovrebbero indurre. I messaggi vengono acquisiti a un livello epidermico, non si traducono in consapevolezza vera e, quindi, in azioni responsabili. La crisi è perciò di comunicazione, non di contenuti. Non è forse un caso che questa crisi coincida con una strategia della comunicazione sempre più mirata sulla "SUGGESTIONE DI SUPERFICIE". La  cultura ambientale come tutte le culture non può limitarsi alla superficie e ai puri"EFFETTI SPECIALI" della comunicazione. La cultura ambientale è una cultura interdisciplinare, ai confini tra le varie conoscenze, è una cultura fatta di contaminazioni di tante discipline, una cultura sistemica e olistica. Non è facile ragionare in termini sistemici. Non è facile comprendere bene i messaggi ambientali. La visione ambientalista ci sprona a un approccio completamente nuovo alla conoscenza che non segue più la logica lineare di causa ed effetto cui siamo, oserei dire quasi genericamente, strutturati. È veramente necessaria una RIVOLUZIONE nella comunicazione ambientale.

 
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LA FOTO DEL GIORNO

Post n°3310 pubblicato il 30 Novembre 2009 da psicologiaforense

Gb, la cabina telefonica diventa libreria

La tradizionale cabina telefonica britannica diventa una libreria. Così almeno accade in una cittadina inglese dove gli abitanti locali, dopo aver acquistato la cabina rossa dalla BT per la simbolica cifra di una sterlina, l'hanno trasformata in un luogo per il libero scambio dei libri.
Dispiace dire che qui in Italia durerebbe, forse, lo spazio di una notte.
 
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ATTUALITA', STAMPA ESTERA, COSTUME E SOCIETA', POLITICA, ECONOMIA, RELIGIONE, REAZIONI REFERENDUM SVIZZERA,

Post n°3309 pubblicato il 30 Novembre 2009 da psicologiaforense

STAMPA ESTERA:  Minareti: allarmati Vaticano e Europa
"Il no è un colpo alla libertà religiosa"

BRUXELLES - Un voto dettato dalla paura e dalla frustrazione che metterà la Svizzera di fronte a problemi non indifferenti: questo in sintesi il tenore dei commenti della stampa europea all'indomani della proibizione dei minareti decisa dal popolo svizzero. Non mancano i timori riguardo all'impatto che la riforma costituzionale elvetica avrà per il resto dell'Europa e c'è anche chi mette in guardia, in termini generali, dagli strumenti della democrazia diretta.

Il divieto avrà conseguenze pesanti, e porrà la Svizzera internazionale in situazione difficile, afferma lo Spiegel. A farne le spese sarà l'economia: le banche in primis, ma probabilmente anche il turismo. L'approvazione dell'iniziativa ha inoltre danneggiato la credibilità di Berna quale mediatrice nei conflitti. Per il Times la proibizione decisa dagli svizzeri è da inquadrare nei diversi movimenti populisti presenti in Europa. Per il foglio inglese l'esito del voto deve semplicemente essere ribaltato. La questione non è comunque da comparare alla diatriba sulle caricature danesi: allora in primo piano era la libertà d'espressione, non quella religiosa. Per  EL PAIS  l'esito delle urne conferma il complesso dell'assedio che attanaglia l'Europa, un ritorno al grido «i barbari alle porte» che ha caratterizzato gli ultimi secoli dell'impero romano. Per Libération il voto elvetico è un allarme per tutta l'Europa: nessun Governo del continente ha finora regolato i rapporti con la religioni islamica.

 
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MEDICINA, SALUTE, ESSERE E BENESSERE, SINDROME DI TAKO-TSUBO, UNA SINDROME AL FEMMINILE, MENTE E CORPO

Post n°3308 pubblicato il 30 Novembre 2009 da psicologiaforense

STO MORENDO? NO, E' SOLO LA SINDROME DI  TAKO-TSUBO


Difficoltà a respirare, fiato corto, dolore o oppressione al petto. I sintomi sembrano non lasciare dubbi: infarto. Invece non lo è. Si chiama sindrome di Tako-Tsubo ma è anche soprannominata 'sindrome del cuore infartuato', una condizione che mima in tutto e per tutto l’infarto, senza che lo sia. Colpisce di solito le donne in post-menopausa con età compresa tra i 58 e i 75 anni, ma sono sempre più numerose le giovani che giungono in Pronto Soccorso su un’ambulanza a sirene spiegate, con tutti i sintomi dell’infarto.

E sembra infarto anche ai medici: un esame del sangue che rileva un aumento degli enzimi di necrosi del muscolo cardiaco e l' elettrocardiogramma che presenta un tracciato alterato.
Ma la prova del nove che non è infarto  arriva con l’angiografia, che risulta negativa. Se le coronarie sono sane e non ci sono trombi nè placche, non ci sono dubbi: è sindrome di Tako-Tsubo, così chiamata dai giapponesi che l’hanno per la prima volta descritta, per la forma che assume il cuore.
Il meccanismo del disturbo è poco conosciuto e si sta valutando il nesso causale dell’intrigante correlazione tra mente e corpo, per l’evidenza che il disturbo sia scatenato da un intenso stress emozionale. L'ipotesi è che il sistema nervoso simpatico, che risponde al comando "scappa e fuggi", responsabile di accelerare per esempio i battiti del cuore, gli atti respiratori, le contrazioni del nostro intestino, vada in tilt perchè si è stressati, depressi o ansiosi. Il suo superlavoro fa produrre sostanze pro-infiammatorie, che restringono il lume dei vasi sanguigni, producono i micidiali radicali liberi e provocano un danno forse anche cellulare, sebbene momentaneo, al cuore.
La cura si avvale di terapie ansiolitiche e di supporto al cuore. Di solito il muscolo cardiaco in pochi giorni recupera le sue energie e ritorna a pompare con forza il sangue.

 
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UNIVERSITA', AD OGNI CITTA' LA SUA SEDE UNIVERSITARIA?, DOTTORIFICI, E IL PROF. DOVE LO METTO?

Post n°3307 pubblicato il 30 Novembre 2009 da psicologiaforense

Mini-università, quanti sprechi:
in 33 Comuni c’è un solo corso

Il 40% dovrebbe essere soppresso
Il Ministero ha censito 268 sedi distaccate

Non c’è provincia che non abbia una sede universitaria. Invocata dai politici locali come una «conquista» e una «opportunità per il territorio», in realtà le tante “università di campanile” spesso sono nate sulla spinta di interessi locali, di congreghe e cordate accademiche, in risposta a logiche di potere. Poco importavano gli sprechi, il servizio scadente, la mancanza di laboratori, l’assenza di ricerca. Tranne qualche eccezione, il livello è scadente. Su 79 atenei, l’Italia conta 268 sedi universitarie distaccate. Università “ad personam”, ancora prima di avere uno studente, un professore, un libro, un laboratorio.

(Nella foto, UNIVERSITA' DI SAN PIETRO IN CARIANO)

 
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