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Messaggi del 07/12/2009

 

ATTUALITA', CHIESA, STATO, RELIGIONE, FEDE, CARITA', COSTUME E SOCIETA', CROCIFISSI USATI COME CLAVE

Post n°3344 pubblicato il 07 Dicembre 2009 da psicologiaforense

L'OPINIONE

CROCEFISSI USATI COME CLAVE.

RELIGIOSI SENZA CARITA'.

Il caso ha voluto che due episodi tra loro analoghi siano balzati contemporaneamente all'onore delle cronache, così da riproporre un'altra volta la questione del ruolo della Chiesa rispetto allo Stato e di fronte ai propri fedeli. Nel profondo sud, un parroco si è rifiutato di celebrare la messa funebre per una anziana signora colpevole di aver convissuto  con un uomo sposato. Il prete ha spiegato di voler così "lanciare un messaggio", perchè "non si può far finta di niente se uno non è sposato e convive "more uxorio".
Contemporaneamemnte, nel nord della penisola un vescovo ha risposto con una lettera aperta alla decisione di un  Consiglio comunale di istituire il registro delle unioni civili: la decisione è "un colpo all'identità maschile", perchè l'omosessualità costituisce "un inquinamento della realtà naturale" e causa la "perdita della virilità".
Il vescovo sarcasticamente conclude aspettandosi ben presto anche la legalizzazione della pedofilia, della mafia, del terrorismo e della guerra preventiva. Lasciamo  da parte qualche eccesso verbale e qualche svarione concettuale (la «virilità», tanto per dire, non è certo una prerogativa del maschio eterosessuale). Ciò che più colpisce, nella scelta del parroco e nell'invettiva del prelato, è la totale assenza di carità, per lo meno nel significato che ne dà Paolo nella Prima lettera ai Corinzi. La carità, scrive l'apostolo, "è paziente, è benigna, non manca di rispetto, non si adira, non tiene conto del male ricevuto... Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta".
Il Concilio Vaticano Secondo sottolineò questo concetto, e per questa via affrontò il problema del rapporto fra la Chiesa, il «popolo di Dio» e la società secolarizzata. Può darsi che l'insegnamento conciliare, come sostengono taluni, sia da considerarsi esaurito, nè spetta ai laici impartire lezioni di dottrina ai prelati: e tuttavia,  se l’agire del  religioso non è più guidato dalla “Carità”  tutto ciò che fa e dice si ammanta, inevitabilmente, di sfumature e ambiguità di senso, perchè senza Carità non ci può essere nè Fede, nè Speranza.

 
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