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umorismo e satira

 

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Messaggi del 07/04/2010

 

LA RIFLESSIONE CULTURALE, UMORISMO, CULTURA, PENSIERO DISCORSIVO, LA CONVERSAZIONE, BATTUTA DI SPIRITO, PSICOLOGIA COGNITIVA

Post n°3988 pubblicato il 07 Aprile 2010 da psicologiaforense

L'UMORISMO.
CONCETTO ESCLUSIVO.
" SETTIMO SENSO" 



''Amante'' richiama sesso, incontri segreti e così via. Lo script, la sceneggiatura, è l'insieme di queste voci che la parola data evoca. Su questa base, per la script theory ( che tutti voi conoscete) un testo è umoristico quando contempla le seguenti tre condizioni:
 1) contiene due script parzialmente sovrapposti (cioè il testo può essere interpretato, interamente o in parte, secondo due script differenti;
 2) i due script devono essere in opposizione tra loro, l'uno deve essere incompatibile con l'altro, almeno rispetto al testo dato;
3) è presente un termine o un'espressione, nella battuta conclusiva, che fa scattare il passaggio da uno script all'altro.».

Ed ecco l'esempio: “…è in casa il dottore?”, chiede il giovane e avvenente paziente. “No - sussurra la bella e giovane moglie del medico - entri pure, non abbia paura....”
Dove abbiamo un mix di meccanismi: sorpresa, equivoco, doppio senso, velocità e incongruità.
Potremmo sintetizzare, in conclusione, che il senso dell'umorismo, come ogni forma di creatività, consiste nella capacità di cambiare punto di vista. Meglio ancora: di rovesciarlo. E’ il “pensiero laterale”, o “divergente”, teorizzato da Edward de Bono, ma gratuito anzichè finalizzato alla soluzione di un problema. Lasciamoci qui, per questa notte stellata e tiepida.  

 

 

 
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L'EDITORIALE ( SCRITTO PER TUTTI MA ... NON ADATTO A TUTTI!), PRINCIPE DEL MALE, SATANA, NEMICO DELL'UOMO,

Post n°3987 pubblicato il 07 Aprile 2010 da psicologiaforense

L'EDITORIALE DELLA NOTTE

© PSICOLOGIAFORENSE, RIPRODUZIONE RISERVATA

IL PRINCIPE DEL MALE CHE DIVENTA FRATELLO

"Il Diavolo, mio fratello". E' il titolo di un libro uscito qualche anno fa. Come si può chiamare fratello il Principe del Male, Satana, il nemico dell'uomo, colui che, al dire di san Pietro, "va in giro, come un leone ruggente, in cerca di chi divorare?" Racconta, infatti, la Bibbia, nel libro di Giobbe: "E il Signore domandò a Satana: " Da dove vieni?". E Satana rispose: "Dal percorrere la terra e dall'aggirarmi in essa". Il Diavolo è personaggio malvagio e misterioso di tutta un'epopea biblica: Lucifero, l'angelo bellissimo e ribelle, che viene cacciato nell'inferno dall'arcangelo Michele al grido di  "Chi come Dio?"; egli, il Serpente, è all'inizio della storia dell'umanità come persuasore maligno di Adamo ed Eva; va a tentare il paziente Giobbe e cerca di mandarlo in malora; ispira tentazioni di gloria, di potere e di vanità a Gesù che digiuna nel deserto; l'Apocalisse è percorsa da questo antagonista di Dio e nemico dell'uomo; le vite dei santi eremiti e anacoreti sono disturbate continuamente da visioni di spiriti tentatori. Il mondo biblico e della santità cristiana sente questa sconcertante presenza diabolica. Del resto, a guardare la storia degli uomini, probabilmente non si fa fatica a vederla invasa da diavoli, diavolesse e diavolerie. Oggi, il Diavolo come reale personificazione del male è forse una concezione che rimane esclusiva della fede cristiana. Una certa cultura laica ne ride e, a sentirlo nominare ogni tanto dal Papa, si diverte a riprendere immagini medioevali di caproni e di volti mefistofelici. Qualche anno fa, era in voga una ideologia della "morte di Dio". Da tempo, è in voga quella della "morte del Diavolo", nonostante l'avvertimento di Giovanni Papini: "L'ultima astuzia del Diavolo è stata di spargere la voce della sua morte". A vederlo veramente per il mondo e sul mondo, "come un leone che rugge", al modo di san Pietro, sono i successori di quest'ultimo. Paolo VI, amareggiato e deluso da certi sconvolgimenti post-conciliari, aveva parlato del "fumo di Satana" penetrato persino dentro la Chiesa. Nella visione dei pontefici, è il Diavolo che sta dietro il male del mondo, ma nell'intreccio oscuro delle intenzioni del cuore umano, è spesso anche l'uomo a produrre il Diavolo, quando produce il male. Dove sta il Diavolo?  "Possiamo dire", afferma Paolo VI, "che il demonio agisce là dove la menzogna si afferma ipocrita e potente contro la verità, là dove l'amore è sepolto dall'egoismo freddo e crudele, là dove la disperazione si afferma come parola finale. Anche Giovanni Paolo II, che svolge continuamente il concetto di una storia umana segnata perennemente dal conflitto tra il bene e il male, scorge il maligno e dice di volerlo chiamare per nome, ma poi avverte che questo maligno si nasconde non solo nel peccato personale dell'uomo, ma anche dentro i sistemi e le strutture della società, dove si calpestano i diritti umani e la giustizia, dove si celebra una falsa liberazione dell'uomo. Benedetto XVI segue   lo stesso percorso del suo predecessore e lo approfondisce.  Ma, infine, non è soltanto la malvagità umana a rappresentare il Principe del Male. Lo si può scorgere, a volte, anche di fronte a un inspiegabile squallore della mente, a uno sconvolgimento oscuro dell'animo, a una miseria umana, che producono effetti orrendi come quello della  neonata uccisa in sacrificio al Diavolo. Forse, in questo caso, dopo l'esecrazione e la condanna, bisognerebbe lasciare anche spazio alla pietà e alla misericordia. E' allora che anche il Diavolo diventa nostro fratello.

 
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IL CORSIVO, PARIGI, 6 MILIONI DI TOPI, RATTUS NORVEGICUS, INVASIONE, RISCHIO SALUTE, LEPTOSPIROSI, RABBIA, PESTE, INFESTAZIONI

Post n°3986 pubblicato il 07 Aprile 2010 da psicologiaforense

CORSIVO

© PSICOLOGIAFORENSE, RIPRODUZIONE RISERVATA

I TOPI SEGNERANNO LA FINE DELL'UMANITA'?

Gli abitanti di Parigi avrebbero fatto bene ad assicurarsi i servigi  di un Pifferaio Magico  così  oggi, a quasi 725 anni dall'invasione di topi in Hamelin (Germania) -che ispirò la celebre fiaba- potrebbe  aiutarli.  Parigi, infatti,  è stata presa  di mira da 6.000.000 di roditori. Questa volta i topi ( rattus norvegicus) non si sono limitati a occupare  grosse  area verdi ai margini del centro città,  o terreni adibiti  a discarica, ma girano tra le vie e nelle case, sempre più audaci e sempre più “invincibili”. Un problema non da poco per  la Ville Lumière. I roditori si stanno moltiplicando “in maniera esplosiva”, come ha dovuto ammettere il portavoce dell'amministrazione comunale. I RATTI hanno iniziato ormai a minacciare anche  diversi quartieri completamente nuovi e non particolarmente vicini a discariche. Servirebbe, dunque, un nuovo Pifferaio Magico, insomma. Secondo la favola dei Grimm, un giorno del 1284 un uomo si presentò ad Hamelin e ottenne la promessa di una lauta ricompensa se fosse riuscito, come sosteneva, a liberare la città invasa dai roditori. L'uomo allora tirò fuori un flauto, intonò una melodia incantevole e, seguito da un numero sempre crescente di ratti, si diresse verso il fiume Weser, nelle cui acque gli animali annegarono. Il sindaco e i cittadini si rifiutarono però di ricompensare il Pifferaio Magico, che si vendicò attirando con la sua musica tutti i bambini della città e trascinandoli con sè in una grotta. Ora sono le lentezze burocratiche che stanno aiutando i topi a moltiplicarsi. Il Comune continua a sperare che i roditori spariscano in fretta, possibilmente entro l'estate prossima, ma questo appare altamente improbabile per tre motivi.
IL PRIMO. I famelici roditori hanno imparato a riconoscere ed evitare   topicidi, esche,  trappole, insidie, ecc…;
IL SECONDO. La megalopoli  offre generosamente straordinari e succulenti banchetti ai suoi ratti che tra rifiuti, generi alimentari, anche etnici, ecc.. non hanno che l’imbarazzo della scelta;
IL TERZO. I gatti, pantofolai, ipernutriti, accidiosi, antropomorfizzati a tutto pensano fuorché a dar la caccia ai topi.

 

 
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LA FOTO DEL GIORNO

Post n°3985 pubblicato il 07 Aprile 2010 da psicologiaforense

ARCO PERFETTO

Un arcobaleno perfetto a Port Susan, presso Stanwood, nello Stato di Washington. Sulla sinistra si nota anche un arcobaleno secondario, dovuto a una doppia riflessione, con i colori invertiti rispetto a quello principale come previsto dalle leggi dell'ottica (Frank Varga/Skagit Valley Herald/Ap)

 
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ARTE, BENEFICENZA, LOTTA AL CANCRO, FESTIVAL, BODYPAINTING, MELBOURNE, ST KILDA SEA BATHS,

Post n°3984 pubblicato il 07 Aprile 2010 da psicologiaforense

 

Si chiama Body Canvas ed è il più grande e famoso festival di bodypainting d'Australia che si svolge a Melbourne. Ma le prestazioni fornite dai corpi a colori è legato ad una iniziativa di solidarietà: raccolta di fondi per l'Associazione per la ricerca sul cancro. Alla manifestazione partecipano artisti e debuttanti che si confrontano sulla spiaggia di St Kilda Sea Baths. Passerella finale e applausi per tutti.

 
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Google Earth, L' Aquila, Abruzzo Action, Comefacciamo.com, idee originali, ricostruzione,

Post n°3983 pubblicato il 07 Aprile 2010 da psicologiaforense

 il modo migliore per mettere L'Aquila nelle mani dei suoi cittadini

Ecco come Google Earth
può aiutare a ricostruire L'Aquila

E ora come facciamo?». All'indomani del terribile sisma che ha distruitto il capoluogo abruzzese in tanti si sono fatti questa domanda. Una frase che è rimasta in testa all'architetto Barnaby Gunning. Inglese di nascita ma abruzzese d'adozione (ha sposato un'aquilana 20 anni fa), Gunning è un esperto di 3D per internet e fa parte di Abruzzo Action, un'associazione che riunisce professionisti di tutti i settori allo scopo di ricostruire il tessuto economico e sociale della regione colpita dal terremoto. Il suo contributo è stato creare un sito web 2.0, che si alimenta cioè dei contenuti degli utenti, attraverso cui cittadini de L'Aquila e navigatori della rete possano realizzazione di una mappa in 3d dell'Aquila. Il sito si chiama comefacciamo.com ed è appunto un tentativo di rispondere quella domanda che l'architetto inglese è sentito ripetere più volte dai terremotati abruzzesi.

Il funzionamento del sito è molto semplice. Accedendo alla sezione "autoritratto" è possibile caricare le foto della città, sia prima che dopo il sisma. Si inserisce l'indirizzo di dove è stata scattata la foto e la data. Le immagini in questo modo posizionate automaticamente nella mappa. In questo modo si crea un archivio a cui gli utenti di tutto il mondo potranno accedere per creare, con programmi come Google Builiding Maker o Google Sketchup, modelli in 3d degli edifici.

Attualmente del capoluogo abruzzese, come per gran parte delle città di provincia, c'è solo una mappatura bidimensionale su Google Earth, basata su foto satellitari. L'obiettivo che si prefigge Gunning è quello di renderla completamente tridimensionale. Lo scopo è quello di realizzare una fotografia, il più possibile esaustiva, di com'era la città prima del sisma, com'è oggi e come sarà domani. In questo modo si potrà avere un'idea dei danni causati dal terremoto nel centro storico e rendere più trasparente il processo di ricostruzione, evitando lo spreco di risorse pubbliche. «I cittadini avranno a loro disposizione un'informazione completa su ciò che era, ciò che è e ciò che sarà la loro città. Mettere in connessione il mondo reale con quello virtuale In questo modo - scrive Gunning in un intervento sul Wall Street Journal - è il modo migliore per mettere L'Aquila nelle mani dei suoi cittadini».

 
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