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umorismo e satira

 

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Messaggi del 20/04/2010

 

L'EDITORIALE DELLA SERA: SALUTE, MALATTIA, ANALFABETISMO, SCARSA CULTURA, LITERACY, IGNORANZA, SUPERFICIALITA', INCULTURA

Post n°4073 pubblicato il 20 Aprile 2010 da psicologiaforense

L'EDITORIALE DELLA SERA

L'IGNORANZA NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE!


Nuoce gravemente alla salute. Non si tratta del fumo delle temibili «bionde», ormai (quasi) fuorilegge. Ma della scarsa cultura, della mancanza di abilità, capacità, destrezza nella lettura. Literacy, per dirla con una sola parola, in inglese, corrispondente, press'a poco, all'italiano “basso grado di alfabetizzazione”. Che - stando ai risultati di uno studio, divulgati in questi giorni - sarebbe associato ad una più elevata mortalità, non tanto tra anziani ma soprattutto tra giovani con “analfabetismo di ritorno” e quindi incapaci non solo di leggere le istruzioni mediche e le informazioni di salute. Ma anche di capire i foglietti illustrativi dei farmaci (comunemente chiamati “bugiardini”) o le prescrizioni dei medici. Per non parlare dei moduli di consenso informato, in caso di ricovero ospedaliero. Lo studio, ha seguito, dal 1998, 3260 pazienti d'età  compresa tra i 30 e i 65 anni, divisi per livelli d'istruzione, classi sociali ed etnie. Il loro grado di cultura, l'abilità nella lettura e nella comprensione di testi scritti; e, ancora, le conoscenze di base sulla salute, sugli “stili di vita”, sulle “risorse personali”, ecc… sono stati verificati con test e prove di comprensione di testi scritti o contenenti informazioni numeriche. La verifica fatta tra coloro che sono morti entro il 2008, ha dato questo sorprendente risultato: rispetto alla mortalità dei soggetti più acculturati e provvisti di maggiori abilità di lettura e di comprensione, quella dei pazienti con marginale o inadeguata capacità di lettura è stata enormemente più elevata: il 50 per cento in più. In particolare la povertà di literacy nel campo della salute è associata - nei pazienti affetti da ipertensione, diabete mellito, asma e patologie cardiovascolari - a minori conoscenze delle malattie croniche e a più scarse abilità nel gestire le informazioni di base, nell'assumere decisioni importanti per la propria salute e nel seguire correttamente una terapia.
Pur conoscendo il fenomeno dell'ANALFABETISMO - di RITORNO e non - i ricercatori si sono detti «sgomenti» dal rapporto tra scarsa istruzione e sovramortalità, in particolare per cause cardiovascolari e dal fatto che gli analfabeti sono enormemente più esposti di chi è provvisto di un sufficiente o buon livello di istruzione.

 
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PADRI, MADRI, FIGLI, ITALIANI, LORD BYRON, AUTOREVOLEZZA, PEDAGOGIA, EDUCAZIONE, PERMISSIVISMO, BAMBOCCIONI

Post n°4072 pubblicato il 20 Aprile 2010 da psicologiaforense

UNA SOCIETA' SENZA PADRI


COSTUMI:
I BEI TIPI DELLO STIVALE...



Sporchi, litigiosi, loquaci e contemporaneamente incapaci di comunicare tanto da andare "al teatro per conversare e… in compagnia per stare zitti", così Lord Byron connotava negativamente gli italiani. E poi, ancora, pigri, opportunisti, indifferenti. E ancora oggi l'elenco dei vizi nazionali è assai esteso. Se vogliamo capire le ragioni di questa nostra mentalità dominata dall'assenza di senso civico, dal rifiuto delle responsabilità, dall’inosservanza delle regole e delle leggi (fiscali, principalmente) dobbiamo guardare -secondo una recente ricerca, che conferma dati già ampiamente acquisiti- al modello affermatosi nei secoli nella società e nel costume italiano: quello della “Grande Madre”. Ovvero un secolare modo di essere in cui prevale l'immagine materna, protettiva, indulgente, permissiva, disponibile al perdono...  e scompare l’immagine “paterna autorevole” con la conseguente negazione di ogni principio educativo tipicamente  "paterno" che spingerebbe invece all'azione e al riconoscimento dei limiti e delle regole.

Un popolo di bamboccioni, insomma.

 

 

 
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LUGLIO 2009, TOPLESS, MILANO, PARCO, GIUDICE DI PACE, ATTI CONTRARI ALLA PUBBLICA DECENZA, ART.726 c.p.

Post n°4071 pubblicato il 20 Aprile 2010 da psicologiaforense

 

Tintarella a seno nudo nel parco

 

Il fattaccio o giù di lì, a seni nudi nel parco sotto la canicola estiva, ben lontana da occhi indiscreti, è del luglio scorso. La condanna della scandalosa commessa, 38 anni e una quarta naturale, è invece storia dell’altra mattina, davanti a una giudice di pace che non ha voluto sentire ragioni. Non importa che la donna si fosse «pudicamente allontanata» dall’area dedicata ai bambini, non importa che fossero le due del pomeriggio e che in giro non ci fosse quasi nessuno, come ha continuato a ripetere la scostumata in senso tecnico per difendere la sua fedina penale. Alla fine non c’è stato nulla da fare, e la segnalazione del vigile urbano che l’estate scorsa l’era andata a cercare sull’erba di Largo Marinai d’Italia dopo la soffiata di un signore che passando di lì col cane non deve aver apprezzato il genere, è diventata una condanna per «atti contrari alla pubblica decenza», articolo 726 del Codice penale. La commessa, assistita dall’avvocato Marco De Giorgio, ricorrerà in Cassazione, ma per ora dovrà pagare una sanzione pecuniaria pari a 250 euro.

All’idroscalo, ha provato a difendersi la giovane commessa in udienza, le ragazze si tolgono il reggiseno e quasi quasi si mettono al sole senza nulla addosso. E che dire dei cartelloni pubblicitari in pieno centro città? E dei maliziosi spot passati in tivù ad ogni ora del giorno? Tutti bei discorsi, scivolati via come il suo reggiseno al sole sotto la canicola di luglio. Quando è arrivato il ghisa e, fischietto in mano, le ha ordinato: «Signorina, si componga».

FONTE: IL CORRIERE DELLA SERA

 
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LA FOTO CURIOSA DEL GIORNO

Post n°4070 pubblicato il 20 Aprile 2010 da psicologiaforense

Un dollaro per una  "sculacciata"

 

Il messaggio che questa ragazza si è dipinta sul corpo è piuttosto esplicito: per un dollaro potete mettere la vostra mano proprio lì. Elizabeth Shabazian ha ideato questo modo alquanto sbrigativo per raccogliere qualche soldo. «Il mio denaro è stato rubato» scrive sulla schiena motivando l'offerta. Location dell'iniziativa, il Coachella Music Festival di Indio, in California (Mario Anzuoni / Reuters)
 
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KAMIKAZE DEGLI STRAFALCIONI, ERRORI E ORRORI, ANAL-FABETISMO DI RITORNO, INCULTURA, PUPE E SECCHIONI

Post n°4069 pubblicato il 20 Aprile 2010 da psicologiaforense

 LA RIFLESSIONE DEL NUOVO GIORNO 
(20 aprile 2010)

copyright  by  Psicologiaforense, riproduzione riservata



I KAMIKAZE DEGLI STRAFALCIONI

 Il latinorum è usato anche oggi come al tempo di Azzeccagarbugli per far colpo sugli ignoranti. Del resto, un ex sessantottino  deputato dell' Assemblea europea, fece un discorso in latino cominciando con amplissimae collegae, con l' aggettivo al femminile e il sostantivo al maschile pensando che collega, finendo in a, fosse femminile mentre, come è noto, c' è un buon numero di sostantivi in a maschili. Un altro parlamentare, invece di un quid a testa disse un quiz a testa. Il voler far riferimento al latino è una malattia che non è riservata agli uomini politici. Recentemente dalla radio si è sentito dire che urbano viene da urbis, mentre la forma corretta sarebbe stata urbs, nominativo. Ma lo stato più pietoso è quello in cui versa l' italiano e con questo torniamo al punto di partenza. Se non si sa il latino, ebbene non si citi, approfittando anche del fatto che la lingua di Roma è stata abolita nelle scuole. Del resto, quei pochi che sanno ancora il latino non lo citano mai nel linguaggio comune. Ma se applicassimo la stessa legge all' italiano, molti dovrebbero del tutto ammutolire. Sentire da un parlamentare che la gente arriva a flotte, da un altro che gli acquitrini saranno prosciutti, che per riparare un impianto di altoparlante ci vuole un radiologo e che il laticlavio si chiama clavicembalo, che il sismografo segna temporale, è pietoso. 

 
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